Iesùs Kristòs Theù Yiòs Sotèr
Perché le lettere che compongono la parola greca , che significapesce, formano l'acronimo che costituisce il più antico simbolo usato dalle comunità cristiane.
Come personificazione di Gesù, rappresentava, infatti, la professione di fede dei primi cristiani e l'immagine simbolica del nutrimento spirituale.
Questo spazio, fondato e animato da volontari cristiani, liberi nei confronti di ogni istituzione, si propone di descrivere e di approfondire la multiforme realtà religiosa e il suo ruolo nella vita sociale.
Non soltanto i cristiani delle diverse obbedienze, quali cattolici, ortodossi, protestanti ed evangelici, ma anche i credenti di tutte le altre fedi e gli stessi agnostici, che si interrogano sul significato della loro esistenza, possono partecipare alla crescita di questa iniziativa attraverso le loro esperienze e conoscenze, non dimenticando che il proposito non è quello «di convincere di errore chi non la pensa come noi, quanto quello di unirci a lui in una verità più alta» (Henri-Dominique Lacordaire, 1802-1861).
L'unico nostro avversario è il «fondamentalismo», quel Giano dalle molteplici teste "dei Testi sacri", "della tradizione" o "dell'autorità".
Crediamo alla laicità come fattore di pacificazione e di tolleranza. Il nostro ecumenismo, non è ispirato dall'esigenza di uniformità e di "concordismo", ma dalla convinzione che il rispetto delle identità non escluda la fratellanza tra gli uomini, ma al contrario la garantisca.
L'esame e la trattazione dei vari temi svolti nel massimo rispetto delle altrui convinzioni, viene favorita dalla possibilità di libero intervento e di dibattito, nella consapevolezza che la conoscenza, che conduce alla tolleranza, sia il primo passo verso la pace. Pace che non è assenza di conflitto, ma orientamento positivo che tende a stabilire un clima di fraternità inteso a promuovere la concordia, l'armonia e la libertà tra i figli di quello stesso Padre, che «ha dotato lo spirito di ali per farlo volare nel vaso firmamento dell'Amore e della Libertà» (Kahlil Gibran).
~ Esaminate
ogni cosa e tenete ciò che è buono ~
(1Ts 5:21)
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