Comitato 31 Gennaio –Novara

-Gli alberi sono vita e patrimonio da curare

Lettera ai Resp. Del Verde

A favore degli Alberi di Novara

 

Mentre  si moltiplicano gli allarmi sul clima e durante uno degli inverni più miti, il Comune di Novara ha, contraddittoriamente, messo in atto la consueta politica arboricida  nei confronti del verde pubblico. In viale Mora e Gibin , dietro la Questura sono stati abbattuti una decina di alberi – sani -, altre piante sono state tagliate lungo i baluardi, piante e arbusti sono stati estirpati in via Mercadante, e così via: questi abbattimenti non paiono rientrare in un piano di protezione del verde cittadino, né essere preventivi di alcunché, e nella maggior parte dei casi non riguardano alberi malati. Come sempre, poi, e da qualche anno in maniera più che mai dissennata, si sta procedendo alla potatura degli esemplari arborei rimasti, con modalità e risultati che si commentano da soli:  è come se, per regolarsi le unghie, una persona si tagliasse via un paio di falangi. E abbattimenti e potature estreme riguardano anche aree private: ora, vero è che esse sono, appunto, private, ma è altrettanto vero che per quanto riguarda altri tipi di interventi, i criteri stabiliti dalle Autorità competenti sono molto più rigidi e i permessi necessari non vengono rilasciati tanto facilmente.

Che follia è questa? Non si rendono conto, gli Amministratori, che a lungo andare, così facendo, un intero patrimonio di alberi secolari verrà irrimediabilmente danneggiato- e  capiscono che cosa significa? Gli alberi danno ombra, ripuliscono l’aria, si oppongono agli eccessi delle bufere di vento; sono belli di per sé, e sono vivi. Che cosa si aspetta a proteggerli, a dedicare loro tutte le cure, a coccolarli, a vezzeggiarli, addirittura? Le iniziative prese a favore dell’ambiente, dei bambini – quanta ipocrisia, su di loro – non hanno senso, se poi all’inizio di ogni anno prevalgono interessi prosaici e miopi, forse di bottega…

Noi non chiediamo tanto delle spiegazioni, che non mancano mai, che tuttavia ci aspettiamo in quanto dovute ma che, francamente,  ci interessano poco, perché viziate da un difetto di fondo. In quanto Cittadini e CONTRIBUENTI, però, vogliamo una riconsiderazione della gestione degli alberi e del verde pubblico, un ripensamento delle priorità a favore delle istanze ambientali ( vale più un’automobile che comunque poco o tanto inquina o un albero che porta ossigeno?) e un maggiore, obiettivo approfondimento, interpellando magari anche esperti –italiani e non solo- sui sistemi di conservazione e cura degli alberi ad alto fusto all’interno delle aree urbane, ritenendoci comunque danneggiati, direttamente e indirettamente, nella salute, nel lato estetico e nel patrimonio, da politiche non condivise relative ad un bene che, essendo di tutti, è anche nostro, e da decisioni prese al di sopra della nostra testa, ma sulla nostra pelle.