CENTO AMERICANI CHIEDONO LA VERITA' SULL' 11 SETTEMBRE

(Tratto da www.effedieffe.com)



 

CENTO AMERICANI CHIEDONO LA VERITA' SULL' 11 SETTEMBRE
Di Maurizio Blondet.

Con un appello pubblico, cento personalità pubbliche americane e 40 familiari di vittime dell’11 settembre hanno chiesto un’indagine indipendente sul tragico attentato di massa. La Commissione d’inchiesta senatoriale, dicono, ha taciuto la verità, ed ha evitato di indagare gli indizi del coinvolgimento del governo Usa nei fatti. L’appello comprende dodici imbarazzanti “domande che attendono risposta”.

1 – Perché le procedure operative standard in caso di dirottamento aereo non sono state rispettate l’11 settembre?

2 – Perché le batterie di missili ufficialmente dispiegate attorno al pentagono non sono state attivate?

3 – Perché il Secret Service ha autorizzato Bush a proseguire la sua visita alla scuola?

4 – Come mai non una sola persona è stata licenziata, sanzionata o condannata per l’incompetenza assoluta mostrata quel giorno?

5 – Perché le autorità Usa non hanno resi pubblici i risultati di diverse inchieste relative alle transazioni finanziarie che suggerivano una conoscenza preventiva di specifici dettagli dell’attentato, ed hanno fruttato miliardi di profitti i cui percettori sono facilmente rintracciabili?

6 – Perché Sibel Edmonds, una ex traduttrice dell’Fbi, la quale afferma di avere avuto conoscenza di [da intercettazioni in arabo, ndr.] allarmi anticipati, è stata pubblicamente ridotta al silenzio per ingiunzione giudiziaria, su richiesta del procuratore generale Ashcroft, ratificata da un giudice nominato da Bush?

7 – Come mai il Volo 77, quello lanciato sul Pentagono, ha potuto cambiare rotta e volare verso Washington per 40 minuti senza essere rilevato dai radar della FAA (Federal Aviation Agency)?

8 – Come mai l’Fbi e la Cia sono stati in grado di divulgare i nomi dei dirottatori presunti poche ore dopo, e di perquisirne subito le abitazioni, i ristoranti e le scuole di volo che avevano frequentato?

9 – Cosa è accaduto degli oltre 20 avvertimenti trasmessi al nostro governo da 14 servizi segreti esteri e da capi di Stato?

10 – Perché l’Amministrazione Bush ha nascosto il fatto che il capo dei servizi segreti del Pakistan era a Washington la settimana dell’11 settembre, e che quella personalità aveva da poco versato 100 mila dollari sul conto di Mohammed Atta, il presunto capo dei dirottatori?

11 – Perché la Commissione parlamentare non ha preso in considerazione le domande delle famiglie delle vittime, che sono poi le domande qui elencate?

12 – Perché Philip Zelikow è stato scelto come direttore esecutivo della Commissione parlamentare (incaricato di raccogliere – e selezionare - il materiale d’indagine, ndr.) benché sia co-autore di un libro scritto con Condoleeza Rice [conflitto d’interessi]?

Fra i cento firmatari dell’appello – una vera sfida ala verità ufficiale – ci sono Ralph Nader, candidato presidenziale, David Cobb e Catherine Austin Fitts, membri della prima Amministrazione Bush, Edward Peck, già ambasciatore Usa in Irak; seguono una quarantina di scrittori, una ventina di teologi e docenti universitari, e la deputata nera Cynthia McKinney.


Di Maurizio Blondet.

 

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