CHARLIE SHEEN IN DIRETTA ALLA CNN CONTRO LA VERSIONE UFFICIALE
(Tratto interamente da www.luogocomune.net)
Anche Hollywood comincia a svegliarsi.
23/03/2006. Ieri è toccato
all'attore Charlie Sheen dare un'altra picconata al muro di omertà che
protegge la bugia dell'undici settembre. Alle sette di sera, su CNN-Showbiz,
e alle 11 di sera, in replica, è stata passata un'intervista telefonica data
da Charlie Sheen ad Alex Jones, in cui l'attore manifesta pubblicamente i
suoi dubbi sulla versione ufficiale dell'undici Settembre. Sheen ha detto di
rendersi perfettamente conto che queste sue dichiarazioni gli costeranno
l'ostracismo di una buona parte dell'establishment, ma ha anche detto che
"un buon americano non può non porsi certe domande, di fronte a certi fatti
inconfutabili". Meglio tardi che mai.
Sheen ha detto chiaramente che secondo lui le Torri Gemelle sono crollate
in maniera "troppo simile a quella di una demolizione controllata" per
essere archiviate come crolli passivi.
Riguardo al Pentagono, e all'assenza dei resti
del Boeing, Sheen si è domandato perché mai il governo americano non ci voglia
mostrare una volta per tutte una qualunque delle immagini che deve sicuramente
avere dell'aereo in avvicinamento. Sheen ha mostrato di conoscere molto bene la
materia, chiedendo "fatemi vedere come si fa a fare una virata di 270°, con un
757, scendendo di settemila piedi nell'arco di pochi secondi, e come si fa poi a
portare questo aereo per 500 metri, a 850 all'ora, volando con sicurezza a
pochissimi metri da terra".
Il suo intervento è stato breve, conciso ed efficace. Senza tanti giri di
parole, ma in maniera educata e "politically correct", Charlie Sheen ha fatto
quello che qualunque persona pubblica dovrebbe fare - avrebbe dovuto fare, anzi,
sin dal 12 settembre di cinque anni fa - se ritiene che il suo governo gli abbia
mentito.
Subito dopo aver mandato l'intervista, sono intervenuti alla CNN, da una parte,
la giornalista responsabile della fortunata miniserie TV "Inside 9/11" su
National Geographic - che naturalmente è basata sulla versione ufficiale dei
fatti - e dall'altra il portavoce ufficiale del gruppo recentemente formato
9/11Truth Movement.
La giornalista ha negato naturalmente l'ipotesi avanzata da Sheen, sostenendo
che "è stato ampiamente provato dagli esperti che gli edifici sono crollati da
soli, perché la protezione antincendio sulle colonne portanti è risultata
assente". Chi l'abbia rubata non si sa, ma prontamente il rappresentante di
9/11Truth si è domandato come possa essere crollato anche WTC7, che non era
stato colpito da nessun aereo, ed il cui incendio era decisamente limitato.
La giornalista non si è ritenuta in dovere di dare lei quella risposta.
A sua volta il portavoce di 9/11Truth ha detto che "Charlie Sheen non è solo,
l'organizzazione è forte e cresce di giorno in giorno". Ha poi concluso
obbligando in qualche modo la giornalista di N.G. ad ammettere che "è giusto che
gli americani si pongano delle domande", aggiungendo subito "visto soprattutto
che la Commissione Indipendente per il 9/11, che aveva promesso di dare queste
risposte, si è poi dimenticata di farlo."
Questo episodio si aggiunge a una serie già notevole di "outings" coraggiosi,
dei quali sicuramente il più importante - quello che ha rotto il ghiaccio, a
livello di media nazionali - è stata la presa di posizione sui crolli delle
Torri Gemelle del Professore di Fisica dell'Università dello Utah, Steven Jones.
Il fatto stesso che Charlie Sheen avesse a disposizione tutte quelle precise
informazioni che noi ben conosciamo, e che ne abbia potuto fare un ottimo uso,
rispetto al poco tempo che aveva a disposizione, dimostra come Internet sia
l'arma preziosa che rischia di cambiare radicalmente la storia di questa ultima
strage di stato, rispetto a tutte le precedenti. Per arrivare più o meno al
punto in cui siamo oggi con l'undici Settembre, il caso Kennedy - che ha
viaggiato solo sui libri, gli articoli di giornale e la radio/TV - ci ha messo
almeno trent'anni. E giornali e TV non crescono algebricamente.
Si potrà essere pessimisti finché si vuole sul futuro di Internet, ma finora i
fatti sembrano dare ragione a chi è convinto che il sistema abbia allevato una
serpe in seno della quale ormai difficilmente riuscirà a liberarsi.
Farne a meno non puoi, perchè crolla il mercato. Se la lasci in pace, ti scivola
lentamente fra le gambe, e prima o poi te la ritrovi in camera da letto. Se
invece provi ad aggredirla frontalmente, questa si rivolta e ti morsica con
tutta la forza che ha in corpo.
Come minimo, sarà una battaglia tutta da giocare. Noi nel frattempo cerchiamo,
nel nostro piccolo, di non farci trovare impreparati.
Massimo Mazzucco.
(Vedi anche l'articolo sulle dichiarazioni di Alex Jones.)
Ecco il sondaggio che la CNN ha creato per l'occasione: "Sei d'accordo con Charlie Sheen che il governo abbia coperto i reali avvenimenti dell'11 settembre 2001?"
L'84% delle persone è d'accordo.