MATRIX: LA "QUESTIONE 11 SETTEMBRE" VA IN ONDA SU CANALE 5
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(La puntata di MATRIX in questione è visionabile
qui)
Giulietto Chiesa - Il peso della
leadership
Tratto da
www.luogocomune.net
Giulietto
Chiesa è stato grandioso. Giulietto Chiesa ha sbagliato
tutto. Giulietto Chiesa ha polverizzato Marco Taradash. Marco Taradash
ha fatto polpette dl Giulietto Chiesa. Matrix è stato un
trampolino di lancio formidabile. Matrix è stato una
trappola mortale.
Come vedete, di ciascun evento si può sempre dire tutto e il
contrario di tutto. Ma le opinioni vanno e vengono, mentre i fatti
rimangono. E i fatti oggi ci dicono che in Italia, dopo Matrix, ci sono
almeno tre milioni e mezzo di persone (il picco di ascolto della
puntata di ieri notte) che sanno che esiste una questione 11 settembre.
A questo va aggiunto almeno un milione di persone (butto là
una cifra a caso, ma sicuramente in errore per difetto) che hanno
saputo della stessa questione grazie alla lettera di Chiesa a Grillo.
Mentre fino a una settimana fa le persone in Italia che fossero al
corrente di un problema undici settembre - indipendentemente da come
ciascuno la pensi - erano sicuramente meno di un decimo. E questo,
innegabilmente, è stato merito di Giulietto Chiesa.
Se non fosse esistita una persona che avesse insieme la
credibilità per dare voce a questo discorso delicato, e la
voglia e il coraggio di rischiare la propria reputazione nel farlo,
oggi non saremmo nemmeno qui a parlarne.
Dopodichè, tutto nella vita si può sempre fare
meglio (si può fare anche molto peggio, volendo, non
dimentichiamolo), ma per arrivare a quel meglio è
indispensabile partire dalla metà del bicchiere che
è già piena, e non da quella che è
ancora vuota.
Di sicuro gli anni di siccità sono finiti, e da oggi nessuno
morirà più di sete. Non sappiamo ancora bene fin
dove si arriverà, nè come ci si
arriverà, ma di certo, da qui non si torna più
indietro. Il sospetto sull'undici settembre, visto lo spessore
mostruoso della bugia che ricopre quei fatti, è difficile da
insinuare, ma una volta entrato nell'organismo attecchisce con forza, e
prolifera a una velocità pari al tempo di incubazione che lo
ha preceduto. Quando uno si accorge di essere stato preso in giro per
cinque anni, in altre parole, invece che per cinque mesi, si incazza
dieci volte di più.
Nello stesso modo, lo sconforto che coglieva fino a ieri chi di noi non
riusciva a vedere luce in fondo al tunnel, stava diventando ogni giorno
più profondo e scoraggiante. Talmente profondo e
scoraggiante, che nel frattempo si è fatto giorno pieno, e
molti ancora non se ne sono nemmeno accorti.
A questo punto, vogliamo davvero metterci a fare le pulci a Giulietto
Chiesa, per come ha condotto il dibattito in TV? E' vero che molti di
noi, almeno una volta nell'arco della trasmissione, hanno avuto in
bocca una risposta con cui avrebbero potuto dare una tal legnata al
buon Taradash, da fargli schizzare la dentatura direttamente dal
fondoschiena, ma questo in termini relativi, i nostri, gente
cioè avvezza a ogni battaglia sull'argomento, affinata ad
ogni più piccola sfumatura, che spesso convive serenamente
con un Morbo di Ashcroft al terzo stadio avanzato.
Ma Chiesa non è andato da Mentana per appagare noi, ci
è andato proprio per portare verso di noi quella grande
maggioranza di persone che invece non sa ancora nemmeno che le Torri
cadute fossero tre.
Molto significativi, in questo senso, sono apparsi i disperati
tentativi di Taradash - e spesso anche di Mentana, che purtroppo non
è riuscito sempre a rimanere al di sopra delle parti - di
aggrapparsi a quello che vorrebbero tanto essere una verità
acquisita: "Ma come - continuavano a dire - lo sanno tutti che cosa
è successo quel giorno, lo abbiamo visto tutti in diretta
TV, no?"
No, evidentemente, e la gente non è scema. Potrà
non capire nulla di demolizioni controllate (che all'esperto sono
evidenti da un miglio di distanza), o di guida di un 767 (che in
condizioni normali non poteva assolutamente fare il "banking" finale
che ha fatto UA175), ma quando un problema esiste lo capisce eccome.
Specialmente quando lo stesso Mentana si tradisce, verso la fine,
dicendo che lo scontro fra le parti è stato violento, "ma
non poteva che essere così". Perchè mai, Enrico?
Se non esiste un problema, perché mai dovremmo scannarci
come galli da combattimento? E perchè mai ci tieni sveglio
fino all'una del mattino, tutto agitato e pure in ritardo, se "lo
abbiamo visto tutti cosa è successo quel giorno"?
Queste contraddizioni magari non vengono decodificate razionalmente, ma
passano come sensazioni di pelle, a livello inconscio, e spesso
determinano da sole il verdetto "emotivo" nel pubblico meno preparato.
Chissà perchè io, pur non sapendo niente di
quello che ha combinato, ogni volta che vedo Andreotti in TV non riesco
a credere a una parola di quello che dice?
Diciamo quindi che Chiesa ha scelto un approccio semplice e diretto,
obbligando Taradash a fare ricorso a tutti i più infimi
trucchi del mestiere, per contrastare la forza dirompente della
verità. Abbiamo così rivisitato, nell'arco di
poche battute, l'intero repertorio di scorrettezze dialettiche, dalla
fallacia ad hominem ("antisemita, comunista, nazista"), alla fallacia
di composizione (siccome il tale complottista era anche
negazionista, e tu Chiesa sei un complottista, anche tu sei un
negazionista); da una reiterata
fallacia ad ignorantiam (siccome non sai dirmi chi l'ha
fatto, non è vero che è stato un autoattentato),
a quella più subdola di tutte della falsa premessa,
dove tu stesso, senza fartene accorgere, inserisci la conclusione a cui
vuoi arrivare nella premessa stessa (siccome c'è stata una
commissione indipendente, democratica e bypartisan, che è
quindi al di sopra delle parti…). La cosa, gentile Taradash,
potrà anche essere vera nei libri di Bambi, ma comunque
andrebbe esclusa a priori nel caso si sospetti cospirazione
governativa, non crede? Visto che in questo caso si accusano proprio
loro di averci ingannato, come si fa a partire dal presupposto -
già tutto da dimostrare comunque - che "i governi non ci
mentono"?
Lo stesso Chiesa è stato fulmineo a evidenziarne una simile,
in cui Taradash partiva dal presupposto che tutti i servizi segreti del
mondo siano un corpo unico di gente dedita solo al bene della nazione,
"quindi non possono essere stati loro a farselo".
Al che Chiesa prontamente ha replicato, col giusto velo di sarcasmo,
"come se Taradash non sapesse che nei servizi segreti di tutto il mondo
ci siano quasi sempre due blocchi contrapposti, che agiscono proprio
l'uno contro l'altro".
E chiaro quindi, se proprio si cerca un verdetto, che dialetticamente
Chiesa ha sepolto Taradash sotto chilometri di vergogna. Non sono
però così certo che questo sia stato recepito da
tutti, specialmente fra coloro che di undici settembre sanno poco o
nulla.
Qualche "sciura Maria" alla sceneggiata del Taradash scandalizzato, che
"io di fronte a queste cose me ne vado", avrà pure abboccato.
Se infatti c'è un appunto che a Chiesa vorrei fare - pur
sapendo di apparire saccente e presuntuoso oltre ogni limite
(cercherò di spiegare in seguito perchè lo faccio
comunque) - è di tipo strategico, e non dialettico:
A mio parere Chiesa ha riportato, al massimo, una vittoria risicata,
quando aveva la possibilità di infliggere una sconfitta
indimenticabile alla causa avversaria, e ciò è
accaduto proprio all'inizio, quando non ha saputo approfittare al
meglio della splendida palla che onorevolmente Mentana gli ha offerto.
Se c'è un solo momento infatti, in una trasmissione che si
prevede infida e burrascosa, in cui puoi far passare con chiarezza
assoluta il tuo messaggio, è quello iniziale, dove la gente
ti ascolta con la massima attenzione, mentre il Taradash di turno non
può certo mettersi a fare la Callas alla prima parola che ti
esce di bocca. Bene o male, anche un pessimo attore come lui ha bisogno
di un po' di rincorsa, prima di potersi aggrappare ai tendaggi e urlare
scandalizzato "ma io me ne vado, qui non si può continuare
cosi!" Se no rivela troppo chiaramente le sue intenzioni, e perde la
partita prima ancora di giocarla.
Invece Chiesa è partito con una marcia troppo lunga, che
denunciava sì la consapevolezza di avere ragione - e la cosa
è molto importante, per il famoso "verdetto emotivo" - ma
che l'ha portato nel frattempo a consumare quei 90 preziosi secondi
iniziali su un solo aspetto del problema, quello del Pentagono. Mentre
Mentana gli aveva offerto l'occasione d'oro per snocciolare in un colpo
solo tutti i punti deboli più importanti della versione
ufficiale.
La storia non si fa con i se, lo sappiamo, e nessuno può
dire oggi come sarebbe andata, se Chiesa avesse adottato un incipit
diverso. Noi però siamo gente che su questa materia ha ormai
i calli sulla lingua, dal tanto discutere che abbiamo fatto, in tutti
questi anni, con i debunker di ogni razza e dimensione. E noi sappiamo
bene che col debunker, con qualunque debunker, se non piazzi subito i
paletti al punto giusto, dopo non lo blocchi più. Lo stoppi
sul buco nel Pentagono, e lui ti entra sui crolli delle Torri; lo
stoppi sulle dinamiche di caduta, e lui ti entra con l'aereo caduto in
Pennsylvania; lo stoppi anche su quello, e quando ti sembra di aver
finalmente ripreso il controllo della situazione, ti senti falciare da
dietro con una bella entrata al sapore di Olocausto.
Il debunker in azione è come una scimmia impazzita, che ti
scappa e ti morsica da tutte le parti, pur di non farti parlare. Ma
è anche come mille biscioni insaponati, che non sai dove
finisce uno e dove comincia l'altro, e non riesci a tenerne fermo
nessuno nemmeno a pagarlo.
Alle scimmiette bisogna quindi legare le manine fin dall'inizio, mentre
i biscioni bisogna sparpagliarli sul selciato larghi abbastanza da
poterli bastonare uno per uno.
Si - dirà qualcuno - ma in termini pratici, cosa vuol dire?
Premesso che Chiesa avrà sicuramente fatto i suoi
ragionamenti, e che noi non possiamo conoscerli, qui possiamo
raccontare quello che noi solitamente facciamo, sul sito, di fronte al
debunker che si presenta in assetto di guerra.
Prima ancora che spari un solo colpo (che equivale alla palla iniziale
offerta da Mentana), gli diciamo:
Sappi che siamo davanti a una lunga serie di indizi, riscontrabili e
verificabili da chiunque, che puntano tutti il dito verso
l'amministrazione Bush. Se quindi vuoi sostenerne la tesi ufficiale,
dovresti gentilmente offrire una risposta valida almeno ai
più pesanti interrogativi che essi pongono:
UNO. Sulla facciata del Pentagono c'è soltanto un
buco rotondo
di quattro metri, e quasi tutte le finestre conservano ancora i vetri
intatti dopo l'impatto. Mentre un Boeing 757
è largo 38 metri, lungo 47, alto 14, e sul prato non
c'è assolutamente nulla che si possa far risalire a quel
tipo di aereo. Anzi, caso mai ci sono pezzi
che è molto difficile che gli appartengano.
DUE. Dei quattro dirottatori,
nessuno aveva mai guidato un jet nella sua vita, e soltanto due di loro
avevano il patentino per guidare piccoli aerei da turismo. Che sarebbe
come fare la patente per il motorino, per poi saltare sulla Ferrari di
Schumacher e battere, al primo tentativo, il record di Maranello, visto
che questa gente non solo ha saputo portarsi a spasso i Boeing come
fossero docili cagnolini da passeggio, ma gli ha pure fatto fare
manovre che riescono solo alle migliori pattuglie acrobatiche del
mondo. Mentre gli altri due piloti avrebbero addirittura fatto le
stesse identiche cose, senza nemmeno aver ottenuto quel patentino. Roba
da licenziare tutti i nostri piloti dell'aviazione civile, che ci
è costato una cifra allenare e istruire a dovere, e mettere
al loro posto i primi beduini che passano per strada, che a quanto pare
la guida dei Boeing "ce l'hanno nel sangue".
TRE. Nonostante i jet della difesa americana di solito raggiungano un
qualunque aereo fuori rotta nell'arco di pochi minuti, quella mattina
per ben due ore
nessun jet è
riuscito a intercettare uno solo dei quattro aerei dirottati.
QUATTRO. Le 3 Torri sono tutte crollate in un tempo assolutamente
incompatibile con
le più note leggi della fisica, per cui o qualcuno ci ha
mentito, o quelle leggi vanno riscritte daccapo.
CINQUE - Le Torri si sono completamente polverizzate nel crollo, cosa
assolutamente incompatibile
con i cedimenti strutturali ipotizzati dalla versione ufficiale.
SEI - Nelle macerie sono state trovate, a sei settimane dagli
attentati,
pozze di acciaio fuso,
con temperature superiori a 800° C. Questo è
palesemente incompatibile
con dei cedimenti strutturali.
SETTE - Ci sono almeno settanta
testimonianze documentate, di poliziotti, pompieri,
giornalisti, e comuni passanti, che hanno sentito, o vissuto
personalmente, numerose esplosioni alla base delle Torri, pochi istanti
prima o durante i crolli stessi. Queste esplosioni sono assolutamente
incompatibili con dei cedimenti strutturali.
Questi sono solo alcuni fra i più importanti indizi che
suggeriscono che la versione ufficiale sia un falso clamoroso. A te la
palla Taradash.
Tempo totale di enunciazione: un minuto e mezzo circa (dipende dai
polmoni che hai, e da quante volte devi riprendere fiato durante la
tirata).
Ma in ogni caso, ora puoi anche andare al bar a berti un buon
caffè, che il gentile Taradash avrà fatto appena
in tempo a riorganizzarsi un po' le idee per il tuo ritorno. Non hai
assolutamente vinto, sia chiaro, ma ti sei preso un tale vantaggio
sull'avversario che ora devi solo più gestirlo con
oculatezza, evitando i tranelli più grossolani, per portare
a casa tutta la posta in palio.
Perchè? Perchè la partita adesso l'hai impostata
tu, ed è lui che deve inseguire.
Il bianco a scacchi non è solo avvantaggiato
perchè "parte prima", ma perchè facendolo ha la
facoltà di determinare il tipo di partita che si va a
giocare. Se apro di gambetto, per fare un esempio, la tua difesa
siciliana per questa volta te la scordi. E se vuoi provarci comunque,
rischi davvero che "il bianco vince in tre mosse."
Questo è il vantaggio che Mentana aveva onorevolmente
offerto a Chiesa, e che Chiesa, a mio parere, non ha saputo sfruttare
al meglio. Nulla è facile, siamo d'accordo, ma proprio per
quello bisogna riuscire a posizionare subito certi precisi paletti, in
modo da costringere il Taradash di turno alla partita che vuoi tu.
Proviamo a continuare con l'esempio pratico: una volta impostati quei
sacri paletti, se solo il buon Taradash, non riuscendo a districarsi,
prova a tirare di mezzo, ad esempio, l'Olocausto, tu gli puoi sempre
rispondere: se ti fa piacere, dopo parliamo anche dell'Olocausto, ma
prima ti dispiace provare a darmi una qualche spiegazione per quei
sette punti che ho elencato prima? Mi sembra che fosse questo,
dopotutto, ciò che Mentana mi ha chiesto, no?
E se Taradash a quel punto commette l'errore che molto probabilmente
commetterebbe, non avendo in verità molte vie d'uscita, e
dice "non sta a me dare quelle risposte, ci sono i tecnici e le
apposite commissioni governative per quello", tu lo siluri
definitivamente dicendo: "giustissimo, hai perfettamente ragione.
Siccome però il rapporto ufficiale della Commissione
indipendente non è riuscito a darci una sola di quelle
risposte, vuole dire che io e te ci mettiamo qui seduti, in paziente
attesa che qualcun altro ce le dia, e poi casomai ne riparliamo. Noi le
domande le abbiamo poste, e mi sembrano tutte più che
legittime. Dicevi dell'Olocausto?"
Io naturalmente l'ho fatta facile, ma c'è una differenza
fondamentale che va riconosciuta, nel mettere i paletti iniziali in
quel modo: da lì in avanti potrai sempre permetterti il
lusso di rispondere con una domanda, invece di essere costretto ad una
risposta.
Chiesa invece, dopo qualche giro in cui ha resistito egregiamente agli
attacchi di quel tipo, è lentamente crollato sotto le
continue picconate del "dicci tu chi è stato", "dicci tu
perchè lo hanno fatto", e alla fine si è comunque
ritrovato a parlare del Mossad. Cioè di nulla,
poichè ìn quel campo nulla è
dimostrabile, ed è proprio quello a cui puntava Taradash.
Mi rendo perfettamente conto, come dicevo, di quanto arroganti e
presuntuosi si possa apparire, nel voler dare, non essendo nessuno,
questa specie di "lezione" ad un oratore esperto e preparato come
Giulietto Chiesa.
Che qui non siamo nessuno, non ho problemi a riconoscerlo, e non ci
interessa in ogni caso diventare "qualcuno", ci basta riconoscerci
tutti nel sito che abbiamo costruito. Ma di fatto qui dentro ci siamo
fatti le palle quadre, nel corso degli ultimi anni, a discutere con i
debunker ogni minimo possibile aspetto della faccenda, al punto che
è già da tempo che qui non se ne presenta
più uno che sia degno di quel nome. Come avete visto proprio
in un articolo recente, per riuscire ad avere un Attivissimo con cui
discutere ancora un po', bisogna ormai urlare a squarciagola.
Il perchè lo sappiamo tutti, e si sintetizza nella nostra
sezione undici settembre, di cui siamo tutti giustamente orgogliosi.
C'è una mole enorme di lavoro, dietro a quelle pagine, che
riguarda sia ciò che vi viene presentato, sia soprattutto
ciò che non lo è. Bisogna essersi confrontati a
fondo almeno una volta, su ciascuno dei mille argomenti a disposizione,
per sapere con tranquillità quali trattare e quali invece
lasciare da parte.
Sarà infatti un caso, ma la nostra suddetta sezione, per
quanto si tratti ancora della versione iniziale che ora finalmente
potremo revisionare), risulta già ben difficile da perforare
così com'è, da parte di chiunque.
In tutte le estenuanti visite che Attivissimo deve aver sicuramente
fatto, travestito da un pincopallino qualunque, tutto quello che
è riuscito a trovare è che abbiamo chiamato
"gasolio" quello che invece correttamente si chiama kerosene. Al punto
che l'errore l'abbiamo lasciato, in bella vista, in onore della sua
fatica.
Presuntuosi? Certamente. Ma non ci siamo spaccati la schiena in tutto
questo tempo per nulla, e pretendiamo che il nostro lavoro, che oggi
è a disposizione di tutti quelli che arrivano dopo di noi -
come lo sarà il nostro DVD, di prossima uscita - siano
giustamente riconosciuti.
Ed è in base a quel lavoro, e all'esperienza che ci ha
permesso di accumulare in questi anni di dibattito acerrimo, che ci
permettiamo di offrire a Giulietto Chiesa i nostri suggerimenti, anche
a rischio di apparire presuntuosi.
Nessuno, per quanto robusto, esperto o preparato che sia, è
in grado oggi di condurre da solo una battaglia come quella che si
preannuncia, ormai imminente, sull'undici settembre. E visto che lui,
volente o nolente, ormai è diventato l'alfiere ufficiale del
nuovo "truth movement" italiano, non possiamo che accodarci con
entusiasmo e sostenerlo con tutte le forze che abbiamo, buttando sulla
bilancia tutto quello che gli può servire nei duri scontri
che lo attendono.
Vai Giulietto, sei tutti noi! In fondo, pur senza sapere chi fossi, ti
aspettavamo da sempre.
Massimo Mazzucco
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P.S.: UN CHIARIMENTO NECESSARIO
Questo post scriptum, inserito a poche ore dalla pubblicazione
dell'articolo, ne considera alcuni commenti apparsi nel frattempo, e
intende completarlo con dei chiarimenti in merito.
Luogocomune non stringe nessuna "alleanza" con nessuno. In passato
Luogocomune non si è mai ufficialmente alleato con altri
siti, e molto difficilmente in futuro lo farà. Tanto meno
con personaggi legati alla politica o direttamente in essa coinvolti.
Non solo la profonda avversità del suo responsabile al mondo
della politica, chiaramente espressa in tempi non sospetti, e reiterata
in modo particolare nel recente periodo pre-elettorale, glielo
impedirebbe, ma associarsi ufficialmente a qualunque entità
di colorazione politica tradirebbe l'essenza stessa di Luogocomune.
Al riguardo, ricordiamo a tutti coloro che non lo conoscessero, il caso
emblematico, avvenuto oltre un anno fa, in cui il sottoscritto si
battè a morte, arrivando a perdere alcuni degli iscritti
più validi, per garantire il diritto ad una giornalista di
dichiarata fede fascista di scrivere sul sito in piena
libertà. Questo principio, di cui l'episodio è
chiaramente la pietra miliare, nel tempo non ha fatto che rafforzarsi,
arrivando a diventare l'essenza stessa di questo spazio comune.
Quello che il sito fa, in questo caso, è di offrire il suo
supporto - tutt'altro che incondizionato, fra l'altro - ad una persona
che stimiamo per i motivi già espressi nell'introduzione a
questo articolo. Con questa persona condividiamo una causa comune,
della quale oggi, volente o nolente, egli si ritrova ad essere
percepito come pubblico leader.
Questo non significa affatto che siamo contenti che le cose siano
andate così. Un movimento all'americana, nel quale non
esistono leader dichiarati, ma entità distinte e
indipendenti - per cui non è possibile "impallinarne" una a
discapito di tutte - sarebbe stato di certo preferibile. Ma
evidentemente in Italia la mancanza assoluta di personaggi di un certo
livello, con un minimo di attributi al posto giusto, ha fatto
sì che Giulietto Chiesa restasse evidenziato, nel bene e nel
male, come uno che chiaramente ne possegga.
A questo punto, a noi non resta che una decisione da prendere: lasciare
che marci da solo verso il fuoco nemico, oppure offrirgli comunque il
nostro appoggio, come abbiamo scelto di fare.
Ma non lo facciamo certo perché Chiesa è di
dichiarata appartenenza alla sinistra, lo facciamo perché
Chiesa condivide con noi, come individuo, lo scopo per cui lottiamo
quotidianamente da tre anni a questa parte.
A riprova di quello che diciamo ricordiamo che, alcuni mesi fa, abbiamo
apertamente difeso Maurizio Blondet - che di certo di sinistra non
è - nel momento in cui fu attaccato come "complottista"
sull'undici settembre dal Giornale di Feltri.
Ma se solo un giorno Giulietto Chiesa, o chiunque altro, volesse
tentare di "associare" in qualunque modo (leggi tranquillamente, senza
nessuna falsa modestia, "cavalcare") la nostra purché minima
valenza pubblica, la nostra dissociazione sarebbe tanto immediata
quanto assoluta.
Ci si perdoni quindi una scelta che in questo momento può
apparire come crudo pragmatismo, ma sinceramente non ci sembra
più il caso di fare dell'accademia ideologica. Non solo su
quel fronte abbiamo già ampiamente dato - e respinto - ma ci
sembra giunto il momento di passare finalmente a quell'azione pratica
tanto lungamente invocata nei "mesi di siccità" di cui
sopra. E giunto il momento di chiudere il famoso gap, spesso lamentato
in passato, fra il mondo "virtuale" della rete, è quello,
più tangibile e reale, in cui tutti viviamo.
Forse non a caso esce proprio in questo momento il nostro DVD, che
cerca di sintetizzare, in un'ora e mezza di audiovisivo, tutto il
lavoro da noi svolto fino ad oggi.
È questo lavoro che noi mettiamo a disposizione di Giulietto
Chiesa - la persona, non il politico - poichè lo riteniamo
ampiamente meritevole di un gesto iniziale di completa fiducia. Saranno
poi gli eventi a determinare, in base ai principi qui espressi, quella
che sarà l'eventuale posizione ufficiale di questo sito.
Massimo Mazzucco
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Messaggio da parte di Giulietto Chiesa
Caro Massimo,
grazie per le tue considerazioni, tutte molto utili. Anche le
osservazioni critiche.
Ma rivelo il mio "piano". Fin da prima dell'inizio avevo deciso che non
avrei dovuto mettere tutta la carne al fuoco. Non per Taradash, che
sapevo a memoria cosa avrebbe detto, parola per parola. Ma per il
grande pubblico. Potevo recitare, forse (ma c'era comunque Mentana da
tenere a bada) tutto in due minuti, senza tirare il fiato. Ma milioni
di persone (quasi tutti all'oscuro) non avrebbero potuto recepire che
alcune cose, e per giunta male. Commetti tu un errore di
sottovalutazione del mezzo.
Rispondere in tv non e' la stessa cosa che scrivere una risposta sul
computer a un debunker. Sono tempi diversi, mezzi diversi,
velocità diverse.
Ho scelto cosi', mi sembrava piu' giusto ed efficace. Alla luce del
risultato credo di avere avuto ragione io.
Inoltre i filmati mostrati non li ho scelti io. E questo lo sapevo fin
dall'inizio: gli spettatori avrebbero potuto vedere solo un pallido
esempio di cio' di cui io e te (tu molto piu' di me) sappiamo. Avevo
previsto anche questo. E mi ero preparato a giocare, per forza di cose
improvvisando, su quello che non io e te ma gli spettatori avrebbero
visto.
Ho fatto bene, ho fatto male?
Non so. Ma la televisione la conosco abbastanza bene e non ci sono
andato alla leggera. Questo e' certo.
Cari saluti
Giulietto
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Grazie a te per il messaggio. Trovo che sia comunque bello essere in
disaccordo sul modo migliore di vincere una battaglia, che comunque
intendiamo vincere tutti e due con la stessa totale determinazione.
Inoltre, questa non era certo tutta la battaglia, ma solo una piccola
scaramuccia iniziale.
A presto
Massimo
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MIO COMMENTO ALLA TRASMISSIONE (CHE HO SCRITTO ANCHE SU LUOGOCOMUNE.NET):
L'unico fatto
positivo di questo DISASTRO di trasmissione è stato proprio
quello di diffondere l'esistenza della "questione 11 settembre", che
moltissimi ancora ignorano.
A parte questo, Chiesa mi è sembrato troppo poco informato
sulla questione, sui fatti salienti, quelli davvero inspiegabili che
hanno fatto nascere i dubbi sulla versione ufficiale. Prima di
sostenere un confronto simile bisognerebbe informarsi meglio.
Non ha detto nemmeno un decimo di quello che avrebbe potuto dire, si
è lasciato sfuggire troppe occasioni d'oro per chiudere la
bocca a Taradash (che ne sapeva ancora meno di lui) una volta per
tutte. Non ha insistito su fatti e prove certe che Taradash non avrebbe
potuto contestare, ha tergiversato ed ha girato intorno al nucleo della
questione citando cose del tutto insignificanti e poco attinenti al
discorso.
Lo spettatore a casa ne avrà capito a stento la
metà, ed in ogni caso non avrà capito cosa ha
originato tutti questi dubbi. Nella peggiore delle ipotesi (confermata
da molti commenti sui siti che hanno parlato della trasmissione) si
sarà perfino fatto fregare dalle idiozie di Taradash
(antisemita, antiamericano, comunista, nazista, necrofilo, laburista,
ecc.), convincendosi che davvero chi dubita della versione ufficiale
è matto o paranoico.
Insomma, è stata sprecata un'occasione d'oro. Di diamante.
Avrebbe potuto essere un trionfo. Credo che il Luogocomunista medio
sarebbe riuscito a fregare tranquillamente Taradash in cinque minuti,
sarebbe bastato elencare le
principali assurdità ed incongruenze della versione ufficiale.
Ne sarebbero bastate solo una decina, per sotterrare Taradash al primo
round senza possibilità di ripresa.
E invece a molti spettatori a casa (quelli più boccaloni,
che sono la maggioranza), il bilancio della serata sarà
sembrato "Chiesa: 3, Taradash: 5".
Se solo Chiesa si fosse informato di più sulla questione e
avesse condotto meglio il dibattito concentrandosi su FATTI scientifici
(perchè ce ne sono a carrettate da dire) invece che su
discorsi sul Mossad e altre scemenze, allora sì che sarebbe
scoppiata una bella bomba, e Taradash non avrebbe potuto cavarsela con
i suoi deliri sull'Olocausto.
Se uno ti dice che l'acciaio fonde a 1538° C, e ti cita la
percentuale di indebolimento del metallo sottoposto a calore e la
temperatura massima di combustione del kerosene, portando come prova
anche il fatto che le Torri
erano
progettate per resistere a multipli impatti aerei, non puoi
certo cavartela con uno sproloquio sull'Olocausto. A quel punto DEVI
ribattere ai dati citati, altrimenti perfino il più scemo
degli spettatori nota che stai scappando dal discorso.
Chiesa avrebbe potuto fregarlo come ridere.
Se solo non si fosse fatto fregare dai banalissimi, scontatissimi e
prevedibilissimi trucchetti di Taradash (alla faccia dell'oratore
esperto! Ma dove? Perfino attivissimo usa stratagemmi più
raffinati, ed attivissimo
non è certo
una cima), avrebbe potuto distruggerlo.
Il peggio lo ha raggiunto quando è cascato completamente
nella trappola di Taradash cominciando a sbraitare "Io sono un
europarlamentare, ecc. ecc."... e quanto ne è stato felice
Taradash! Avete visto che sorrisetto soddisfatto che aveva a questo
punto?
Insomma, Chiesa mi è sembrato molto deludente. Dovrebbe
farsi un giro su Luogocomune prima di parlare della questione 11
settembre. Non è per cattiveria, è la
verità. Non si può parlare di ciò che
non si sa.
E, già che ci siamo, se solo Mentana avesse riportato il
discorso sull'11 settembre, COME AVREBBE DOVUTO FARE IN QUANTO
MODERATORE, bloccando tutti i vigliacchi tentativi Taradashiani di
evitare le domande scomode cambiando discorso... ma è
inutile rimuginarci su.
Se non altro ora parecchia gente avrà avuto l'impulso di
informarsi sulla faccenda, e visto che se si digita "11 settembre 2001"
Luogocomune è tra i primi risultati di qualunque motore di
ricerca, non è stato un disastro completo.
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ECCO IL FILMATO MONTATO DAL WEBMASTER DI LUOGOCOMUNE.NET APPOSITAMENTE PER "MATRIX":
PECCATO CHE MENTANA ALLA FINE ABBIA RIFIUTATO DI MANDARLO IN ONDA