IL PENTAGONO CENSURA LE IMMAGINI DELLA GUERRA IN AFGHANISTAN
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Il Pentagono blocca l'accesso pubblico alle immagini
satellitari.
Fonte: "The Guardian", Londra, 17 ottobre 2001 - tratto da "Nexus" numero 36.
Il Pentagono ha speso milioni di dollari per impedire che il pubblico possa
visionare le foto di un satellite civile relative agli effetti dei bombardamenti
in Afghanistan. Le immagini, riprese dalla società Space Imaging con Ikonos, un
evoluto satellite privato lanciato in orbita nel 1999, sono le migliori
disponibili per i civili. La decisione di interrompere l'accesso è stata presa
l'11 ottobre, successivamente ai rapporti sulle pesanti perdite fra i civili
causate dal bombardamento notturno dei campi di addestramento nei pressi di
Darutha, a nord-ovest di Jalalabad. Il Pentagono, invece di invocare i propri
poteri legali per esercitare il "controllo di chiusura" sui satelliti civili
lanciati dagli USA, ha acquistato l'esclusiva sui diritti di tutte le fotografie
di Ikonos relative all'Afghanistan.
I militari statunitensi non hanno bisogno delle foto a fini interni, poiché
dispongono di sette satelliti di rilevazione in orbita. La decisione di
utilizzare mezzi commerciali piuttosto che legali per sbarrare l'accesso a
queste immagini probabilmente significa che quei poteri legali non potrebbero, e
con probabilità non vorrebbero, misurarsi in tribunale contro il Primo
Emendamento.
L'unica fonte alternativa di immagini satellitari è il sistema russo Cosmos: la
Russia, tuttavia, non ha ancora deciso se ovviare al vuoto di informazione
creato dall'accordo del Pentagono con la Space Imaging.