QUEL GIORNO DI SETTEMBRE CHE SCONVOLSE IL MONDO
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Quel giorno di
settembre che sconvolse il mondo.
Di
Lameduck.
11 settembre 2006. Oggi mi rifiuterò di guardare il gran
varietà televisivo di rievocazione dell’11
settembre.
Voglio ricordare quel giorno a modo mio, pensando a quelle 2996 persone
morte e alle tante che si sono ammalate dopo, avendo respirato la
porcheria che si sprigionò dalle torri polverizzate
(già, polverizzate, un bel fatto anche quello), ma di cui si
parla poco. E non voglio sorbirmi ancora tutte le bugie, le palle
cosmiche che i loro famigliari hanno dovuto sentire in questi cinque
anni. Parlate con loro, sono disgustati. Quando hanno ripulito Ground
Zero hanno portato via anche i pochi brandelli dei loro cari assieme
alla polvere e alle macerie, perché bisognava fare in fretta.
Ricorderò i pompieri, gli eroi ai quali ipocritamente i
coccodrilli miliardari di Hollywood dedicano un filmetto asciugandosi
la lacrimuccia di rito. Ricorderò John O’Neill, al
quale l'ambasciatrice americana in Yemen impedì di catturare
in tempo gli uomini di Al Qaeda e che è morto anche lui nel
crollo della torre nord quel giorno.
Ricorderò la mia amica Linda Bernstein, che ci ha lasciato
delle meravigliose foto delle Torri com’erano, e che le ha
viste crollare con i suoi occhi quel giorno.
Sono andata a rivedermi i filmati sull’11 settembre che sono
disponibili a decine su YouTube.
Ve ne offro due, quelli che mi hanno maggiormente impressionato, ma ce
ne sono altri, tanti. Ci ho passato un pomeriggio a guardarmeli, con le
lacrime agli occhi e la rabbia dentro. Sono interviste a testimoni,
sono giornalisti che raccontano in diretta ciò che sta
accadendo minuto per minuto (“mio Dio, sembra proprio una
demolizione controllata!”), sono pompieri appena usciti dalle
torri che raccontano di aver sentito dei boati ai piani bassi (al
7°, al 13°) e tutti parlano di queste esplosioni, della
terra che ha tremato diverse volte, del fuoco nei sotterranei che ha
continuato a bruciare per settimane. Coloro che hanno ripulito la zona
dicono che il pezzo più grande che hanno trovato era di
trenta centimetri, niente cemento, mobili, niente computer, niente
pezzi di aereo, tutto polverizzato. Che cosa è in grado di
mandare in polvere finissima due giganti di acciaio e cemento? Sono
solo paranoie? Il modo migliore per evitare che la gente si faccia
strane idee è dire la verità. Quella
verità che non c’è da cinque anni.
Ho una gran rabbia dentro e vorrei fare come Monty in “La 25a ora”, lo splendido film di Spike Lee girato proprio dopo l’11 settembre.
Fanculo i sistemi di difesa aerei, che mentre di solito sono pronti ad intercettare anche un piccione cha vada fuori rotta, quel giorno hanno lasciato che 4 aerei dirottati scorrazzassero liberamente per oltre un'ora e mezza;
Fanculo la CIA, i servizi segreti, il servizio della marina, l’FBI, tutte le agenzie che quel giorno non hanno visto, sentito, e detto nulla, e nessuno è stato punito per questo;
Fanculo George Bush, che è rimasto con gli scolaretti in Florida mentre i suoi concittadini americani morivano e poi si è perfino impappinato, ha detto di aver visto in TV l’impatto con la PRIMA torre e ha detto “ma che pilota scarso è quello?”;
Fanculo il Pentagono, che non ha sguinzagliato subito gli aerei da caccia per intercettare gli aerei dirottati ma ha aspettato mezz’ora facendo partire gli aerei dalla base più lontana;
Fanculo quelli della commissione sull’11 settembre, che sono riusciti a fare perfino peggio di quelli della commissione Warren;
Fanculo i giornalisti che si limitano a leggere le veline e non vanno a controllare ciò che dicono. Che hanno sentito le esplosioni in diretta ma se ne sono già dimenticati nel telegiornale successivo. Quelli che “ciò che è accaduto è ciò che si è visto in televisione”, e quegli altri che “non può essere andata diversamente.”;
Fanculo Osama Bin Laden. C’eri dentro fino al collo ma in che modo preciso vorremmo proprio saperlo;
Fanculo Michael Moore. Ci sei andato vicino ma alla fine hai avuto paura;
Fanculo Oliver Stone. Hai preferito la grana al vero patriottismo con il quale ti facevi bello fino a dieci minuti prima;
Fanculo coloro che hanno voluto le guerre che sono venute dopo e che erano già tutte belle e annunciate nei loro proclami;
Fanculo voi
che siete pieni delle vostre certezze e accusate gli altri di
cospirazionismo ed eresia, ma non avete mai parlato con chi
c’era, con chi ha perduto i propri cari, con chi si
è sentito preso in giro e ancora non ha avuto giustizia.
E infine fanculo a coloro che hanno fatto tutto questo, esecutori e
mandanti, che hanno organizzato tutto, che hanno studiato
l’orario, le modalità, che hanno rispolverato
vecchi schemi, che hanno addestrato persone, che hanno preparato tutto
nei minimi dettagli.
Siate maledetti, chiunque voi siate.