RIASSUMENDO LO SCENARIO GENERALE DELL'11 SETTEMBRE...


 

Lo scenario dell'11 settembre
Di Simone Falanca, tratto dal libro "Banche armate alla guerra", 2003.

Il 28 novembre 2001 un migliaio di persone si erano radunate alla Portland State University per ascoltare Mike Ruppert, editore di "FTW".
Ruppert presentò oltre 40 episodi che alimentano dubbi e perplessità sull'atteggiamento del governo americano prima e dopo l'attacco terroristico dell'11 settembre.
Di seguito riportiamo la ricostruzione cronologica dei fatti sulla base delle dichiarazioni di Ruppert.
Iniziamo con l'elenco di principali protagonisti dell'attuale governo degli Stati Uniti che hanno avuto o che hanno tuttora rapporti con le lobby del petrolio.
George W. Bush, presidente degli Stati Uniti. Texano, il petrolio è da sempre la principale attività della famiglia Bush.
Condoleeza Rice, direttrice del Consiglio Nazionale della Sicurezza, già capo della Chevron, gruppo petrolifero con forti interessi in Kazakhistan e Pakistan. Già all'epoca della presidenza di Bush padre, collaborava con il Consiglio Nazionale della Sicurezza come esperta dell'area sovietica.
Dick Cheney, vicepresidente degli Stati Uniti, per lunghi anni direttore di Halliburton, leader mondiale per la fornitura di servizi all'industria petrolifera.
Donald Evans, segretario del Commercio, intimo amico di George Bush, ha compiuto la sua carriera nel settore petrolifero come presidente della Tom Brown. Lo stesso dicasi per Spencer Abraham, segretario dell'energia.
Kathleen Cooper, sottosegretario per il Commercio e gli Affari Economici, già amministratrice della Esso.
Christina Rocca, direttrice dell'Ufficio Affari Asiatici e responsabile dei rapporti con i talebani. In precedenza aveva mantenuto i rapporti, per conto della CIA, con la guerriglia antisovietica in Afghanistan.
Laila Helms, nipote di Richard Helms, già direttore della CIA ed ex ambasciatore in Iran. E' nota come la "lobbista dei talebani"

Cronologia antecedente all'attentato:

1998 e 2000: l'ex presidente George H. W. Bush effettua due viaggi privati in Arabia Saudita per conto del Carlyle Group, l'undicesimo più grande contrattore di appalti USA per la difesa. In Arabia, incontra la famiglia reale saudita e quella bin Laden (1)
Gennaio 2001:l'Amministrazione Bush ordina all'FBI e alle altre agenzie di sospendere le investigazioni a carico della famiglia bin Laden, incluse quelle in corso nei confronti di due parenti di Osama bin Laden (Abdullah e Omar) che vivevano a Falls Church, Virginia - vicino al quartiere generale della CIA.
Quest'ordine seguiva ordini precedenti datati 1996, frustrando sforzi nell'indagare la famiglia bin Laden.
D'altra parte è ampiamente documentato come per i petrolieri statunitensi fosse indispensabile trattare con i talebani (2)
13 febbraio 2001: il corrispondente dell'"UPI Terrorism", Richard Sale - mentre segue un processo contro alcuni membri di Al Qaida - riporta che la National Security Agency è riuscita a intercettare le comunicazioni segrete di bin Laden. Anche se questo fatto potrebbe indicare che bin Laden cambiò sistema in febbraio, non coincide comunque con la tesi sostenuta dal governo americano che gli attacchi erano stati pianificati da anni.
Febbraio 2001: i talebani si dichiarano pronti a negoziare con gli Stati Uniti e a studiare una forma di estradizione internazionale.
Maggio 2001: il segretario si Stato Colin Powell decide lo stanziamento di 43 milioni di dollari a favore del regime talebano, come misura d'assistenza ai contadini che hanno distrutto le coltivazioni di oppio. (3)
Maggio 2001: il deputato Richard Armitage, ex agente segreto ed ex Navy Seal, si reca in India per un tour ampiamente pubblicizzato, mentre il direttore della CIA George Tenet è in visita in Pakistan. Dove incontra il leader pakistano generale Pervez Musharraf.
Armitage ha antiche e profonde frequentazioni con i servizi segreti pakistani, tanto da ricevere la più alta decorazione civile pakistana. E' ragionevole presumere che mentre è ad Islamabad, Tenet - in quello che è stato descritto come "un meeting stranamente lungo" - incontri anche il suo omologo pakistano, generale Mahmud Ahmad, capo dell' ISI. (4)
Giugno 2001: i servizi segreti della Germania, il BND, avvisano la CIA e Israele che i terroristi del Medio Oriente stanno "pianificando il sequestro di aerei commerciali da usare come armi di attacco a simboli importanti della cultura americana e israelita" (5)
Contemporaneamente il Consiglio di Sicurezza americano comincia a prendere in seria considerazione un possibile intervento in Afghanistan.
In una riunione sul futuro dell'Afghanistan tra Condoleeza Rice e il rappresentante dell'ONU Francesc Vendrell, la logica della sicurezza energetica scivola ben presto verso una logica strettamente militare. A partire da quel momento l'Amministrazione Bush decide di mettere in campo un'alternativa: "o un tappeto d'oro o un tappeto di bombe".
(...)
Luglio 2001: tre ufficiali americani: Tom Simmons (ex ambasciatore USA in Pakistan), Karl Inderfurth (ex assistente del segretario di Stato per il Sud dell'Asia) e Lee Coldren, incontrano a Berlino ufficiali dei servizi segreti pakistani e russo, informandoli che gli USA stanno preparando un piano d'attacco militare contro l'Afghanistan per ottobre.
Giornali inglesi confermano che l'ISI pakistano informò i talebani della minaccia (6)
4-14 luglio 2001: Osama bin Laden si fa curare per una malattia al fegato nell'ospedale americano di Dubai e incontra un ufficiale della CIA che rientrerà al quartier generale CIA il 15 luglio (7)
Estate 2001: il capo dell'ISI pakistano general Mahmud ordina il trasferimento di 100.000 dollari a Mohammed Atta che era - secondo l'FBI - il capo dei terroristi nell'attacco suicida su Manhattan. Mahmud si è poi dimesso dopo che la storia del trasferimento è stata rivelata in India e confermata dall'FBI. (8)
Estate 2001: un cittadino iraniano telefona al Law Enforcement americano per avvertire di un possibile ed imminente attacco al World Trade Center nella settimana del 9 settembre. La polizia tedesca conferma la chiamata, ma dichiara che i servizi segreti americani non rivelarono nessuna ulteriore informazione. (9)
Estate 2001: i servizi segreti russi informano la CIA che 25 terroristi, tutti piloti, sono stati specificamente addestrati per missioni suicide. Questa notizia è riportata dalla stampa russa e gli articoli sono tradotti per "FTW" da un ufficiale della CIA in pensione.
Agosto 2001: il presidente russo Vladimir Putin ordina ai servizi segreti russi di avvertire il governo USA "nei termini più incisivi", di imminenti attacchi a aeroporti e palazzi governativi (10)
Agosto-settembre 2001: Il Dow Jones Industrial Average, l'indice della borsa newyorkese, cade di 900 punti nelle tre settimane precedenti l'attacco. Un crash dello stock market è imminente
6-7 settembre 2001: 4744 opzioni "put" (speculazioni in attesa del calo dello stock market) sono acquistate sullo stock della United Airlines. (...) Molte delle United Airlines "puts" sono acquistate attraverso la Deutschebank/AB Brown, una compagnia gestita fino al 1998 dall'attuale direttore esecutivo della CIA A.B. "Buzzy" Krongard (11)
10 settembre 2001: acquistate 4516 opzione "put" dell'American Airlines.
6-10 settembre 2001: anormali livelli di opzioni "put" vengono acquistate da Merrill Lynch, Morgan Stanley, AXA Re e Munich Re. Tutte queste compagnie sono direttamente colpite dagli attacchi dell'11 settembre. (12)
(...)
I titoli su cui indagano le autorità sono in realtà 28. Tra questi ci sono anche General Motors e Boeing.
(...)
11 settembre 2001: il generale Mahmud dell'ISI, amico di Mohammed Atta, è a Washington per conto dei talebani (13)
11 settembre 2001: per 35 minuti, dalle 8:15 alle 9:05, sebbene ampiamente noto all'USAF Air Force e ai militari che quattro aerei sono stati sicuramente dirottati, nessuno informa il presidente degli Stati Uniti. Solo alle 9:30 gli aerei della Air Force si alzano per intercettare i velivoli dirottati, ma è già tardi.
Questo significa che la National Command Authority ha impiegato 75 minuti prima di intervenire, sebbene fosse ampiamente nota la notizia dei quattro dirottamenti simultanei, un evento che non ha precedenti nella storia. (14)


Note e fonti:
(1) "Wall Street Journal", 27 settembre 2001
(2) "BBC Newsnight", corrispondente Gregg Palast, 7 novembre 2001
(3) "The Los Angeles Times", 22 maggio 2001
(4) "The Indian SAPRA new agency", 22 maggio 2002
(5) "Frankfurter Allgemeine Zeitun", 14 settembre 2001
(6) "The Guardian", 22 settembre 2001, BBC, 18 settembre 2001
(7) "Le Figarò", 31 ottobre 2001
(8) "The Times of India", 11 ottobre 2001
(9) "German news agency", 14 settembre 2001
(10) "MS-NBC", intervista a Putin, 15 settembre
(11) "The New York Times", "The Wall Street Journal".
(12) Idem
(13) "MS-NBC", 7 ottobre 2001
(14) "CNN", "ABC", "MS-NBC", 30 settembre 2001

 

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