SMANTELLATO PEZZO PER PEZZO IL "DOSSIER SUL WTC-7" DI ATTIVISSIMO

(Vedi anche il dialogo con Attivissimo, la smentita alle sue obiezioni sull'aereo del Pentagono e sul crollo delle Torri Gemelle, e le risposte alle sue 12 domande)


 

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Attivissimo cerca ora di dimostrare, forte di impressionanti foto del crollo della Torre Nord, che enormi pezzi di macerie hanno impattato in pieno contro il WTC-7, danneggiandolo molto gravemente.
Le foto sono queste (ci vuole un po' per caricarle e sono tutte molto simili, ma le metto tutte per onestà. Cliccate per ingrandire):

     

  

   

Che dire? Bellissime, drammatiche, spaventose, tutto quello che volete, ma, come abbiamo già visto nella pagina precedente, queste immagini non dimostrano nulla. Di sicuro non dimostrano ciò che Attivissimo si sforza tanto di provare, non esitando neanche a sfruttare la prospettiva in modo piuttosto scorretto (stranamente, ha scelto esclusivamente fotografie in cui, per via della prospettiva, sembra che le macerie cadano direttamente addosso al WTC-7... sicuramente un caso). 

(Fra l'altro qui Attivissimo si dà la zappa sui piedi: queste immagini mostrano chiaramente quella inquietante "forza" non identificata e incompatibile con un crollo spontaneo che scaglia macerie a centinaia di metri... guardate soprattutto le prime due: il fumo ha quasi la forma di un'esplosione.)

Abbiamo già detto (e non vorrei ripetermi ma devo) che le macerie maggiori, quelle pesanti molte tonnellate, sono cadute in un'area circoscritta che come raggio ha circa 70-80 metri al massimo a partire dalle Torri. Infatti gli edifici presenti in quest'area (WTC-3, WTC-4, WTC-5, WTC-6) sono tutti parzialmente crollati e hanno riportato danni gravissimi, ma quelli oltre quella distanza sono rimasti in piedi senza problemi e hanno riportato solo danni lievi. Il WTC-7 si trovava molto al di fuori di quest'area critica, ed è quindi stato colpito solo dai detriti più piccoli e leggeri, che proprio in virtù della loro leggerezza sono arrivati più lontano di quelli massicci.

Immagine esplicativa:

Insomma, come già detto e ripetuto più volte: Sì, Attivissimo, il WTC-7 è stato davvero colpito da molti detriti, ma il punto è che erano tutti molto piccoli (come si può notare anche da alcune tue foto), e pressoché innocui per un grattacielo, perchè quelli di dimensioni maggiori non sono arrivati fino al WTC-7, lasciandolo quindi solo leggermente danneggiato.
(E questo, ripeto, lo dice anche il NIST, non è una cosa che mi sono inventato io. Ma se anche i danni fossero stati abbastanza gravi, al limite sarebbe dovuta crollare solo la parte danneggiata, come è successo al WTC 3-4-5-6, non l'intero edificio, e sicuramente non nel modo in cui è crollato, troppo rapido e preciso e impossibile da ottenere per caso.)

Basta pensarci un attimo: se non sono crollati del tutto neanche il WTC-3, il WTC-4, il WTC-5 e il WTC-6, che si sono beccati in pieno tutti i detriti maggiori di entrambe le Torri e hanno dovuto subire incendi molto più vasti e gravi, com'è possibile che l'abbia fatto il WTC-7, che è stato colpito solo in parte e solo dai detriti minori e poi ha sviluppato solo tre piccoli incendi localizzati e modesti (come vedremo più avanti in questa pagina)?

Con questo, chiuso il discorso, una volta per tutte, si spera.

Ora Attivissimo ci mostra finalmente le foto di queste "enormi" lesioni, tanto gravi da aver causato il crollo del WTC-7. E' il momento che tutti i lettori del suo "dossier" stanno aspettando, dopo tanti preamboli.
Ecco dunque le foto!
Cominciamo con quelle che ritraggono il danno allo spigolo a sud-ovest del WTC-7:

    

Si prosegue poi con questo video (è disponibile anche una versione ad alta risoluzione da 23 Mb), di cui Attivissimo ci mostra un fotogramma che mostra un danno alla facciata:

Si continua con altri danni minori (muri sbrecciati e finestre infrante), ovviamente di nessun rilievo ai fini della resistenza dell'edificio:

    

Angolo della risata (a proposito dell'ultima immagine): Attivissimo nemmeno si rende conto di darsi la zappa sui piedi mostrando questa immagine, perchè a sinistra in primo piano c'è uno di quegli edifici (il WTC Financial Center, e non è l'unico) che mostrano danni diffusi e maggiori del WTC-7, ma che non hanno nemmeno accennato a crollare.

Proseguiamo.
Attivissimo riporta ora, "per trasparenza", un'immagine che a quanto pare lo contraddice, perchè mostra la facciata sud del WTC-7 senza tracce di danni:

A quanto pare però non si sa l'ora precisa in cui è stata scattata, e Attivissimo allora ventila l'ipotesi che possa essere stata scattata prima del crollo della Torre Nord, appena crollata quella Sud, nonostante la fonte dell'immagine dica che è stata scattata dopo che entrambe le Torri sono crollate. Il mistero resta per ora irrisolto.

E con questa immagine contraddittoria Attivissimo conclude la lista dei danni.

Delusi?

Vi capisco, anch'io mi aspettavo di più, leggendo la sicurezza con cui Attivissimo sbandierava la sua tesi. Sinceramente, pensavo di trovare qualcosa di più di uno spigolo danneggiato (neanche molto in profondità), muri sbrecciati, e finestre rotte.
E invece i danni sono davvero tutti qui: uno spigolo danneggiato e alcune parti di facciata superficialmente danneggiate dai detriti. (Attenzione: per "superficialmente" si intende che le strutture portanti dell'edificio non sono state danneggiate, non che è stato rovinato solo l'intonaco.)
Come volevasi dimostrare, nonostante le spaventose descrizioni apocalittiche e fantasiose che Attivissimo fa di questi danni, in realtà non è presente nessun danno abbastanza profondo da giustificare un crollo. Neanche lontanamente.

Dopo queste foto posso ripetere con ancora maggior sicurezza di prima che la struttura interna del WTC-7 era pressochè intatta, ed avrebbe dovuto reggere senza problemi. Il crollo che ha distrutto il WTC-7 è stato quindi del tutto anomalo e niente affatto spontaneo. Una forza di qualche tipo (esplosivi o altro) deve essere necessariamente intervenuta per causare la distruzione completa di un edificio in condizioni più che buone. Fotografie ed ingegneria lo dimostrano senza possibilità di errori.
Come ho già detto nella scorsa pagina, perfino lo stesso rapporto della FEMA ammette la tuttora inspiegabile anomalia del crollo del WTC-7.
Ad affermare che non c'è nulla di strano rimane, insomma, solo Attivissimo.

E come altra presunta "prova" della veridicità della sua tesi, porta brani di testimonianze dei pompieri (consultabili integralmente qui), con cui cerca di far apparire il crollo del WTC-7 del tutto normale. Prevedibile e normale. Come se tutte le anomalie e le stranezze senza precedenti di cui abbiamo parlato fino ad ora in queste pagine non esistessero.

In realtà, leggendo con attenzione, i pompieri non fanno che descrivere i danni che già abbiamo visto nelle fotografie (porzioni di facciata sud distrutte e danni allo spigolo), e affermare che un loro superiore ha detto loro che il WTC-7 stava per crollare:

"[...] Il Capitano Varriale disse al Capo Coloe e a me che il World Trade Center 7 era gravemente danneggiato sul lato sud e sicuramente era a rischio di crollo. Il Capo Coloe disse che avremmo evacuato l'area di crollo intorno al World Trade Center 7, e così facemmo."

"[...] Ci siamo diretti verso il 7, e quando eravamo a circa cento metri arriva di corsa Butch Brandies e dice: "Scordatevelo, nessuno entra nel 7, si sentono scricchiolii, escono rumori da lì", così ci siamo fermati e basta. E più o meno dieci minuti dopo, Visconti, che stava su West Street, e credo avesse un altro rapporto di ulteriori danni nei piani interrati e cose di quel genere, così Visconti dice: "Nessuno entra nel 7", per cui quella era la cosa definitiva e la cosa fu abbandonata."

E così via.
Insomma, a quanto pare che il WTC-7 stesse per crollare non è stata una valutazione fatta da esperti pompieri sul posto, come afferma Attivissimo, è stata un'affermazione nata e partita dall'alto e passata di bocca in bocca giù nella scala gerarchica, fino ad arrivare ai pompieri in zona, accompagnata dall'ordine di non entrare nell'edificio e di allontanarsi.

Spargere questa voce e dare un ordine del genere sarebbe del tutto plausibile e compatibile con l'ipotesi della demolizione controllata premeditata da tempo. E' invece incompatibile con i danni superficiali (troppo pochi e leggeri per causare un cedimento) che le foto ci mostrano.

Inoltre, lungi dal confermare la versione ufficiale, queste molte voci di crollo imminente sono invece una delle moltissime questioni che la contraddicono. Infatti preoccuparsi che un palazzo danneggiato possa in qualche modo crollare è una cosa, ma essere CERTI che crollerà è un'altra (specialmente considerando tutti gli altri edifici danneggiati e incendiati in modo molto più grave del WTC-7 su cui però, per qualche motivo, non sono affatto nate voci di crollo imminente inevitabile).
Uno studio dettagliato dei racconti dei vigili del fuoco di New York mostra che più della metà di coloro che ha ricevuto avvertimenti del crollo del WTC-7 (il grado di certezza può essere stabilito dai rapporti) erano certi o sono stati informati con certezza che stava per crollare. (Per la precisione, 31 su 58. Vedi il documento 
scritto di Graeme MacQueen intitolato “Waiting for Seven: WTC 7 Collapse Warnings in the FDNY Oral Histories” pubblicato dal Journal of 9/11 Studies.)

Un video eloquente a riguardo è questo:

Come sapevano tutte queste persone con una certezza simile che il WTC-7 sarebbe sicuramente crollato, considerando che aveva solo tre piccoli incendi al suo interno e che altri edifici, come il WTC-3-4-5-6, avevano subito danni spaventosamente peggiori senza che nessuno ne paventasse il crollo?

A tutt'oggi, nessuno è mai stato in grado di spiegare questa straordinaria preveggenza... né la frase "l'edificio sta per esplodere" ("the building is about to blow up") pronunciata subito prima del crollo.
Frase che sembra del tutto ingiustificata, dato che è rivolta a un edificio che bruciava molto moderatamente e tranquillamente da quasi sette ore senza dare segni di cedimenti di alcun tipo.


Quindi, per l'ennesima volta, attivissimo cerca di far passare elementi in contraddizione con la versione ufficiale per prove a suo favore.

Il cacciabufale cita poi un brano del rapporto NIST "Project 6: WTC 7 Structural Fire Response and Collapse Analysis", datato 22 giugno 2004, che descrive i danni riportati dal WTC-7.
Leggiamo, forse scopriamo che ci sono altri danni che nelle foto non si vedono:

Danni da detriti provenienti dal WTC 1

Dopo il crollo del WTC 1:

  • Macerie pesanti su Vesey Street e sulla Promenade del WTC 7.
     
  • Nessun detrito pesante osservato nella zona dell'ingresso, coltre di polvere bianca.
     
  • Danni allo spigolo sud-ovest - piani 8-18.
     
  • Danni alla facciata sud fra due colonne esterne - dal livello del tetto giù per 5-10 piani, estensione non nota.
     
  • Danni alla facciata sud:
     
    • quarto o terzo centrale della larghezza della facciata sud, dal decimo piano fino a terra.
       
    • grande breccia prodotta da macerie verso il centro, intorno al 14° piano.
       
    • un quarto della larghezza delle facciata sud, sopra il quinto piano, vetri dell'atrio intatti.
       
    • 8°/9° piano, dall'interno, parete sud visibile assente con ulteriori danni a ovest, 2 cabine di ascensore sbalzate nell'atrio ascensori.

Insomma, riassumendo: il solito danno allo spigolo sud-ovest e le solite porzioni di facciata sud danneggiate in superficie. Nulla di nuovo da quanto si è già visto nelle foto. Per avere un'idea chiara di quanti, dove e quali fossero questi danni sull'edificio, ecco una rappresentazione fatta alla buona dei danni elencati nel Rapporto:

Insomma, di tutto l'edificio risulta danneggiata solo la facciata sud, e nemmeno in profondità, come abbiamo già visto (la facciata nord ha solo una finestra rotta, come si può notare in una foto dell'incendio, più in basso).
Notare invece che, anche ufficialmente, l'unico vero danno alla struttura di sostegno interna è stato quello provocato dagli incendi, che l'edificio, come ogni grattacielo, avrebbe dovuto sopportare senza nessun problema.

Ripeto: la versione ufficiale sostiene che il WTC-7 sia crollato, in maniera ancora inspiegabile, solo a causa degli incendi.
Questo perchè anche il rapporto ufficiale riconosce la trascurabile entità dei danni provocati dalle macerie del WTC-1.

In varie parti del mondo, prima e dopo l'11 settembre, sono stati registrati moltissimi casi in cui grattacieli in acciaio e cemento armato di struttura analoga al WTC-7 hanno bruciato completamente (e non solo in alcune parti come in questo caso) in un rogo spaventoso, anche per dei giorni interi ininterrottamente e a temperature molto più alte del WTC-7, senza crollare.
A costo di annoiare, voglio che il concetto sia ben chiaro, perchè è significativo: «Gli esperti dicono che nessun edificio come questo, un alto edificio moderno, rinforzato in acciaio, è mai crollato a causa di un incendio incontrollato (Glanz, 2001).»
L'11 settembre 2001 successe tre volte. Tanto per cambiare, più ne sappiamo e più il crollo del WTC-7 appare inspiegabile.

Attivissimo prosegue poi ripetendo la solita tesi trita e ritrita secondo cui il WTC-7 sarebbe crollato a causa dell'effetto combinato di danni più incendi, tanto improbabile da essere già stata smentita sia da me che dal rapporto del NIST, e mostra queste foto per provare l'entità degli incendi (come sempre, cliccate per vederle a dimensioni naturali).

PRIMI DUE INCENDI (sono sempre gli stessi in diversi momenti, basta contare i piani infuocati -7 e 12- per accorgersene):

    

TERZO INCENDIO, ripreso da varie angolazioni (dalla più lontana alla più vicina):

       

E... basta.
Insomma, a ben guardare qui di prove fotografiche di questi "numerosi e terribili incendi", abbiamo solo qualche foto di soli tre focolai (neanche tanto grandi, se mi è concessa un'umile opinione, e quel che è più importante posizionati in modo asimmetrico e di intensità diverse). 

Poi ci si meraviglia se c'è qualche lurido complottista senzadio che sostiene che incendi simili non avrebbero potuto far collassare il WTC-7.

Ma Attivissimo, lungi dallo scoraggiarsi, mostra ora delle foto (e questo filmato) in cui il WTC-7 sprigiona fumo in maniera piuttosto estesa, ed afferma convinto che "Questo non è compatibile con gli incendi modesti e localizzati che vengono asseriti dai complottisti."
Personalmente non capisco cosa ci trovi di straordinario in queste foto. Agli edifici con tre o più incendi all'interno capita di fumare. Affermare solo per questo che gli incendi erano gravissimi ed enormi significa ignorare le prove fotografiche della vicenda, che invece raccontano una storia ben diversa (vedi foto qui sopra). 
Ma ora vediamo questa straordinaria immensità di fumo levarsi dal WTC-7, e stupiamoci:

         

Ecco qua.
Questa, secondo Attivissimo, è la prova che gli incendi nel WTC-7, anzichè essere piccoli e contenuti, erano dei veri e propri inferni.

Evidentemente Attivissimo non ha mai visto degli edifici incendiati SERIAMENTE.

Ecco qui in basso il Windsor Building, il grattacielo (106 metri per 32 piani) incendiatosi a Madrid per un cortocircuito il 12 febbraio 2005. Ha bruciato da cima a fondo per circa 20 ore e senza nessun controllo, giusto per rispondere all'obiezione di Attivissimo che il WTC-7 sarebbe crollato perchè solo nel suo caso non si fece alcun tentativo di spegnere gli incendi (Fonte 1Fonte 2):

       

     

Questo sì che fumava, sia durante che dopo l'incendio, altro che il WTC-7:

        

Eppure... indovinate un po'?
Non è crollato.
Ha solo avuto dei cedimenti parziali del rivestimento esterno, ma non è affatto crollato completamente come il WTC-7. (E non è l'unico edificio a non averlo fatto, come vedremo fra poco.)
Certo che in effetti confrontato a questo incendio, il WTC-7 non sembra poi in così grande pericolo:

Windsor Building. WTC-7.

E dire che il grattacielo di Madrid ha anche bruciato molto di più, da cima a fondo, e per molto più tempo... mi sembra strano che sia rimasto in piedi quando invece il WTC-7 si è ridotto ad un mucchietto di macerie:

Windsor Building dopo l'incendio. WTC-7 dopo l'incendio.

Sicuramente sono io che penso sempre male perchè sono uno sporco complottista paranoico, ma anche queste foto di altri gravi incendi in varie parti del mondo contribuiscono ad alimentare i miei dubbi:

One Meridian Plaza, Philadelphia - 38 piani.
Bruciò su 16 piani per 18 ore.
(23/02/1991 - Fonte)
East Tower, Caracas - 56 piani.
Bruciò su 26 piani per più di 17 ore.
(17/10/2004 - Fonte)


beijing hotel
First Insterstate Bank, L.A. - 62 piani.
Bruciò su 5 piani per 3 ore e mezza.
(14/05/1988 - Fonte)
Mandarin Oriental Hotel, Beijing - 40 piani
Bruciò su tutti i 40 piani per oltre 3 ore.
(09/02/2009 - Fonte)

Questi sono i casi di grattacieli incendiati più clamorosi degli ultimi 20 anni.
Tutti gravissimi (l'incendio della First Interstate Bank è ricordato come il più grave della storia di Los Angeles, quello dell'One Meridian Plaza addirittura come il più grave del secolo! -
Fonte), di gran lunga più del WTC-7, molto più estesi e duraturi.
Eppure, nessuno di essi ha portato al crollo totale dell'edificio. Al massimo si sono avuti crolli parziali e localizzati (e a volte, come nel caso del Mandarin Oriental Hotel, neanche quelli).
E non si deve pensare che io abbia cercato apposta quei pochi casi in cui non è accaduto, perchè non è mai accaduto che un grattacielo in acciaio e/o cemento armato subisse un crollo totale per via di un incendio. E per fortuna, sarebbe grave il contrario: sono progettati e costruiti appositamente per resistere a situazioni simili, non per crollare come un castello di carte al minimo incendio.

E' per questo che ufficialmente il crollo del WTC-7 è definito "inspiegabile". C'è un buon motivo, contrariamente a quanto sembra credere Attivissimo, non sono "paranoie da complottista".

A questo punto Attivissimo descrive la dinamica (in effetti curiosa, ma non per i motivi che pensa lui) del crollo del WTC-7.
L'edificio infatti comincia a cedere in un punto ben preciso al suo interno, testimoniato dal fatto che immediatamente prima di crollare il tetto si piega sensibilmente a V verso il punto dove ha iniziato a cedere. Ecco la sequenza dove si nota questo fenomeno:

     

Nella seconda immagine il locale nero (Penthouse) situato sul tetto, a sinistra, precipita all'interno dell'edificio.
Nella terza immagine si nota invece la piegatura del tetto verso l'interno, proprio nel punto dove è appena sprofondato il Penthouse.
Questo dimostra che il cedimento ha avuto origine all'interno, alle fondamenta, che (guarda un po') non erano state danneggiate nè dai detriti nè dagli incendi, che sono tutti a piani superiori.
Curioso. Qualcuno chiamerebbe questo tipo di crollo "implosione controllata".
Il WTC-7 (come si vede anche da questo video linkato dal buon Attivissimo), collassa su sè stesso, verso il suo interno. Implode, in altre parole, come accade solo quando vengono a mancare improvvisamente tutte le fondamenta contemporaneamente. Del tutto diverso da un cedimento spontaneo localizzato, non c'è bisogno di sottolinearlo.

Attivissimo ha nonostante tutto l'ardire di descrivere il crollo del WTC-7 come "un crollo molto graduale che inizia dall'alto, ben diverso dalle demolizioni controllate, che hanno effetto pressoché simultaneo sull'intera struttura".
La cosa più spaventosa è che ne sembra davvero convinto.
Innanzitutto, come si può definire "molto graduale" un crollo che si compie nel giro di 6 secondi e mezzo, resta un mistero. Poi, c'è un grave errore di fondo: il crollo non inizia affatto dall'alto; il Penthouse sprofonda nell'edificio perchè, chiaramente, all'interno le fondamenta sono venute e mancare. Il fatto che noi vediamo prima il Penthouse sprofondare e poi l'edificio crollare non significa che tutto ha avuto inizio con il Penthouse. Prima, all'interno, ci sono stati sicuramente degli enormi sconvolgimenti di qualche tipo per provocare una cosa simile.

Non soddisfatto di quanto detto fin qui, Attivissimo accusa poi i complottisti di disonestà, sparando a zero come suo solito: "la maggior parte delle versioni dei filmati proposte dai complottisti è tagliata in modo da non mostrare questo pre-crollo."
Questo, naturalmente, è falso.
La versione del crollo del WTC-7 più diffusa (solo perchè, come è già stato detto, è la più nitida), è questa, in cui si nota fin troppo chiaramente sia l'implosione verso l'interno, sia una sospetta fila di squibs sul lato destro dell'edificio, che compaiono dal basso verso l'alto (qui sotto un particolare del video del crollo):

Infine Attivissimo, per concludere questo mirabilante "dossier" con stile, ripropone una vecchissima diatriba che ha fatto la storia del debunking (inteso come "l'arte di infognarsi in discussioni infinite sui dettagli più insignificanti di una vicenda per non far notare che il quadro globale è assurdo e che oltre a quel minimo dettaglio ci sono centinaia di cose molto più significative di cui discutere").
Ebbene sì, l'ha fatto: ha ritirato fuori dal cilindro la storia del famoso "pull it" che un Silverstein piuttosto nervoso si lasciò malauguratamente scappare in un'intervista successiva all'11 settembre.
Annoiati? Vi capisco, ma fate quest'ultimo sforzo.
Ecco la traduzione fatta da Attivissimo in persona:

"Ricordo di aver ricevuto una chiamata dal, ehm, comandante dei pompieri, che mi diceva che non erano sicuri che sarebbero riusciti a contenere l'incendio, e io dissi: «Sai, abbiamo subito una perdita così terribile di vite umane, forse la cosa più intelligente è... è "pull it"». E hanno preso la decisione di "pull", e poi abbiamo assistito al crollo dell'edificio."

"I remember getting a call from the, er, fire department commander, telling me that they were not sure they were gonna be able to contain the fire, and I said: «You know, we've had such terrible loss of life, maybe the smartest thing to do is -- is pull it.» And they made that decision to pull, and then we watched the building collapse."

Ora, appurato che (dizionario alla mano) in effetti il verbo inglese "to pull", tra più di 30 significati, vuol dire anche "tirar giù", "abbattere", e "demolire un edificio", francamente non mi pare il caso di speculare se davvero Silverstein abbia avuto un lapsus freudiano (come si dice abbia avuto anche Rumsfeld affermando più di una volta che il Pentagono era stato colpito da un missile), oppure se sia davvero solo una frase fraintesa. (Non mi è mai sembrata una faccenda particolarmente degna di nota.)

Sinceramente, se guardo a tutti gli aspetti insoliti, anomali od impossibili di cui si è discusso finora, la frase di Silverstein non mi sembra di nessuna importanza: sia che a questo proposito abbia ragione una teoria, sia che abbia ragione quella opposta, non cambia nulla. Non scompaiono come per magia tutte le cose contrarie alla versione ufficiale se si scopre che è stato un fraintendimento, così come non viene magicamente confermata la versione alternativa se si scopre che invece è stato un lapsus freudiano (non sarebbe comunque sufficiente come prova).
E' semplicemente una ennesima sotto-discussione inutile (anzi, dannosa perchè infogna il ragionamento in una zona morta) e di difficilissima soluzione, visto l'elevato numero di significati del verbo in esame.

Per cui, che dire?
Ok, se, per non rischiare di sbagliare, restringere la discussione a cose più significative, ed evitare ore di ammorbanti discussioni filologiche, devo escludere il "pull it" Silversteniano dalla sterminata lista di prove e/o indizi contrari alla versione ufficiale sul crollo del WTC-7, mi sta bene. Io ci sto. Non è affatto provato (anzi), ma diamogliela per buona per comodità. Tanto di guadagnato, visto che non ho mai fatto affidamento su un'argomentazione così debole, incerta e fallace come questo controverso "pull it" per ragionare sulla vicenda dell'11 settembre (e più specificamente su quella del WTC-7), e farmi le mie opinioni. Tendo invece a puntare su fatti, calcoli e leggi ben precise ed inevitabili, per capire cosa è vero e cosa no. Quelle hanno sempre e solo un unico significato.
In fondo, come ho già detto (meglio ripeterlo per stare sicuri di evitare fraintendimenti da parte dei debunker accaniti), non cambia assolutamente nulla. Non sono certo queste le cose che mettono in crisi la versione ufficiale (eh, sarebbe facile, sennò).
...
E tuttavia... ok, un'ultima precisazione e poi chiudo il discorso, prometto!
E' vero che "pull" può anche avere il significato di "ritirare" (che Attivissimo gli dà, affermando che significhi "ritirare i pompieri"), ma è anche vero che ce l'ha se e solo se associato a "back" (pull back) o "away from" (pull away from). Ma invece "pull it", essendo usato in forma transitiva applicata a "it", non vuol dire affatto "ritirare i pompieri". Non si può riferire ai pompieri, perchè il complemento oggetto "i pompieri" (espresso dal "they" nella frase prima) è maschile plurale. "Pull it" deve perciò riferirsi necessariamente all'edificio, e non al "they" precedente, altrimenti Silverstein avrebbe detto "them" (plurale) anzichè "it", che sarebbe stato grammaticalmente corretto. Se a questo sommiamo che il suo significato generale e più immediato è "tirare", è perlomeno fondata l'ipotesi che Silverstein si sia davvero lasciato scappare un lapsus per la tensione: «Sai, abbiamo subito una perdita così terribile di vite umane, forse la cosa più intelligente è... è tirare giù l'edificio.»

Per concludere (poi finisco, giuro!), qualche sito di demolizioni controllate in cui il termine "pull" viene usato per descrivere una demolizione, giusto per smentire l'affermazione di Attivissimo secondo cui invece non ha quel significato, in gergo:
http://seattlepi.nwsource.com/kingdome/main.shtml
http://www.controlled-demolition.com/default.asp?reqLocId=6&reqItemId=20050317195824
http://www.controlled-demolition.com/kingdome5.html
http://www.uga.edu/gm/399/FeatImp.html
http://www.nato.int/sfor/indexinf/135/p11a/t02p11a.htm
Cercate "pull" in ognuna di queste pagine, e verificate voi stessi se viene o no usato con il significato di "demolire".

Da molte fonti sembra che in America sia uso comune associare il verbo "pull" alle demolizioni: in questo video (al minuto 5:18) si può ascoltarne una conferma. Nessuno obietta all'interpretazione di "pull it" come "demolirlo".
In quest'altro video viene addirittura interpellato l'esperto di demolizioni controllate Danny Jowenko, il quale, oltre a ribadire con decisione la sua valutazione professionale secondo cui il WTC-7 è stato SICURAMENTE demolito con esplosivi, spiega anche come il termine "pull" sia abitualmente usato per intendere una demolizione controllata (e spiega perché molti ingegneri e demolitori ancora oggi continuano a sostenere l'assurda versione ufficiale, se interpellati: perché "se dici che il WTC-7 è stato demolito, sei finito"):

Comunque, ripeto, discutere su queste insignificanti "false prove" come "che cosa intendeva dire davvero Silverstein con quel pull it" è peggio che inutile e senza fine (Attivissimo ora potrebbe ad esempio sostenere che Silverstein ha confuso singolare e plurale per il nervoso, e così non si finirebbe più perchè non c'è modo di provare se è vero o no), per cui preferisco concentrarmi su questioni più concrete e risolvibili con sicurezza.




CONCLUSIONE:

Ordunque, sembrerebbe che abbiamo finito di commentare tutte le ipotesi e le obiezioni di Attivissimo. Bene, per concludere, che giudizio dare a questo pretenzioso "dossier"?
Sarò franco e lapidario.
Non è nient'altro che undici pagine di arrampicate sugli specchi tanto disperate che dopo averlo finito di leggere mi facevano male le orecchie.
Niente di nuovo sotto il sole, insomma.

Alla prossima attivissimata.
(09/09/2006)

...

...

P.S.

Recentemente è stato suggerito (non da attivissimo ma da alcuni ricercatori su internet a favore della versione ufficiale), che in realtà il WTC-7 sia stato sì demolito in modo controllato, ma che si sia trattato di una demolizione improvvisata sul momento, dopo che ci si è resi conto che il WTC-7 era stato gravemente danneggiato. Quindi la versione ufficiale viene salvata anche ammettendo la demolizione controllata del WTC-7: è stato demolito, sì, ma questo non significa che lo siano state anche le Torri e che il resto dell'attentato dell'11 settembre sia avvenuto diversamente da come dice la versione ufficiale, perché la demolizione del WTC-7 non era stata affatto pianificata in anticipo, ma è stata improvvisata sul momento alla bell'e meglio.

I problemi con questa teoria però sono molti:

1- Non si improvvisa la demolizione controllata di un grattacielo (ci vogliono come minimo giorni di preparativi e una squadra di esperti, anche agendo in fretta e furia), e di sicuro non basterebbe piazzare un po' di cariche alla bell'e meglio intorno ai sostegni centrali per ottenere quel crollo perfettamente verticale, simmetrico e pulito che è avvenuto. Sostenerlo è un insulto a tutte le compagnie di demolizioni che faticano per settimane per ottenere risultati simili, e a volte a causa di errorini minuscoli falliscono miseramente. Vediamo cosa succede se in una demolizione non si calcola tutto esattamente al centimetro:



2- Di sicuro una demolizione controllata non la si improvvisa mentre il grattacielo da demolire sta bruciando al suo interno a causa di 3 incendi (troppo deboli per minarne la struttura ma più che sufficienti per carbonizzare degli uomini) e intorno sta avvenendo ciò che sembra essere la terza guerra mondiale, e tutti hanno ben altro a cui pensare.

3- I WTC-3, 4, 5 e 6, come abbiamo già detto, hanno tutti sofferto danni molto (ma MOLTO) peggiori del WTC-7, e nel caso del WTC-5 anche degli incendi più estesi e intensi, eppure non solo non sono crollati (quello che rimaneva degli edifici), ma nessuno ha pensato a improvvisare una demolizione per farli crollare in giornata, e questo mi porta al problema successivo.

4- Perché diamine avrebbero dovuto demolire il WTC-7 così in fretta? Se davvero c'era tutto questo rischio di crollo imminente bastava sgomberarlo e aspettare che cadesse (che è la procedura standard per edifici pericolanti), che bisogno c'era di accelerarne il crollo prendendosi la briga di improvvisare una demolizione in giornata? Che senso ha?

5- Senza contare che, come abbiamo già detto più sopra, i danni riportati dal WTC-7 in realtà erano troppo leggeri per minarne la stabilità anche secondo il NIST, che infatti li ha esclusi dalle possibili cause di crollo.

6- I WTC-3, 4, 5 e 6 sono stati demoliti di proposito dopo alcuni giorni per sgomberare l'area (non ne volevano sapere di crollare spontaneamente a causa di danni e incendi), e nessuno lo ha mai nascosto, questo. Perché nel caso del WTC-7 lo starebbero tenendo nascosto così ferocemente da anni, anche a costo di manipolare i rapporti di indagine ufficiali, se non ci fosse nulla di strano e si fosse trattato di una semplice e legittima "demolizione cautelare improvvisata"?


Insomma, questa nuova teoria risulta davvero insostenibile. Ho voluto aggiungerla alla smentita ad attivissimo, anche se lui non l'ha mai sostenuta, perché in questo modo queste due pagine sono una smentita completa a TUTTE le obiezioni che sono state fatte dai sostenitori della versione ufficiale riguardo il WTC-7. (Se non l'avessi aggiunta sicuramente qualcuno sarebbe saltato su e mi avrebbe accusato di ignorare ciò che mi smentisce.)

Ora abbiamo veramente finito.

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13/09/2006 - AGGIORNAMENTO

Attivissimo, come suo solito, non risponde nemmeno a mezza obiezione, ignorandole con l'invidiabile nonchalance che lo ha reso celebre in tutta la Rete. (La cosa più buffa è che nessuno dei suoi fedeli sembra notare che si sottrae sempre al confronto.)
La scusa di questa volta è che questo contro-dossier sarebbe "pieno di parolacce e insulti personali", tanto che Attivissimo si è sentito troppo oltraggiato per rispondere, nonostante, a suo dire, potesse smentire ogni mia obiezione nel giro di due minuti.
Niente di nuovo, insomma, normale amministrazione. Fa così ogni volta che viene smentito, è un classico.
A voi lettori giudicare se davvero queste pagine sono piene di offese ed insulti come afferma. Io non dico nulla.
Dopo un paio di giorni, però, si è fatto scappare una delle sue tipiche distorsioni delle frasi dell'avversario che proprio non ho potuto fargli passare liscia. Ho quindi risposto all'accusa nel suo blog, con questo messaggio (targato il 13/09/2006, 02:53):

Attivissimo ha detto:
"Per esempio, nel mio articolo precedente è arrivato uno da Luogocomune (Drjackal)
[che sarei io] che ha detto che colonne d'acciaio altre tre piani e legate da lastre d'acciaio alte un metro sono piccoli detriti. Questo è negazionismo puro, e di cose del genere me ne capitano in continuazione."

Per evidenziare al meglio il vergognoso lavoro di manipolazione dei fatti presente in questa frase, allego un'immagine eloquente, affinchè si capisca di chi è DAVVERO il negazionismo:

Giganteschi, questi detriti. Colossali. Mastodontici. Immensi.
Già... [E pensare che solo i più grandi avevano queste dimensioni, chissà gli altri.]
L'immagine mostra chiaramente CHI sta davvero modificando le dimensioni dei rottami affinchè confermino ciò che dice: la trave citata da attivissimo è enorme confrontata ad un essere umano, certo, ma accanto al WTC-7 sembra un fiammifero.
Dai, Attivissimo, piantala. Sul WTC-7 ti stai davvero rendendo ridicolo oltre ogni precedente record. Perfino il NIST ammette di non poterlo spiegare, e PRETENDI DI FARLO TU con un paio di foto prese da Google??
Vola più basso e fatti una dose di umiltà. Il realismo delle tue teorie ne trarrà giovamento.

[EDIT: il NIST ha finalmente tirato fuori una spiegazione per il crollo del WTC-7, ovviamente senza ammettere la demolizione controllata, ed è così ridicola che è stata smentita dal gruppo Architetti e Ingegneri per la verità sull'11 settembre nel giro di ore. In sostanza, secondo il NIST gli incendi hanno fatto cedere UNA colonna - una sola - e questa ha portato tutto il resto dell'edificio giù con sé, nel modo rapido, preciso e simmetrico che abbiamo visto.
Forse attivissimo tutto sommato non è il più ridicolo.]

Devo ammettere che, se non si pensa al tremendo lavoro di malainformazione che fanno, le strampalate teorie di Attivissimo possono essere addirittura divertenti. Ma dopo un po' che insiste, ignorando ogni smentita, diventano irritanti.




15/09/2006 - AGGIORNAMENTO

Attivissimo ora afferma nei commenti ad un articolo di Luogocomune, con una faccia di bronzo incredibile, di aver completamente smentito le mie obiezioni in questo contro-dossier, ma che io non ho voluto ascoltarlo.
Leggiamo (il suo nick su Luogocomune è "PaoloAtti"): "Ho già discusso con lui [cioè io] nel mio blog e ho cercato in tutti i modi di spiegargli gli errori della sua controanalisi, ma quando è arrivato al punto di dichiarare che un blocco di travi d'acciaio alto tre piani è secondo lui un detrito "piccolo" e inoffensivo, ho lasciato perdere. E' difficilissimo [rispondere alle mie obiezioni] se chi chiede le risposte non vuole ascoltare ed è disposto a negare il significato delle parole più elementari."

Ok. Adesso, cerchiamo di vedere quante falsità è riuscito ad infilare in queste due frasi.

Primo: afferma di aver smentito il mio contro-dossier, quando invece a ben guardare ha preso solo una obiezione (le scarse dimensioni dei detriti), cercando inoltre di smentirla con argomentazioni talmente ridicole che gliele ho subito smontate (vedi aggiornamento qui sopra). Al che, ha pensato bene di cambiare discorso con la solita, inflazionata e falsa scusa degli insulti, rifiutandosi di rispondermi.
E da allora afferma ad ogni occasione che ha già risposto abbondantemente alle mie obiezioni, e che non gli va di ripetersi.
Leggete pure voi stessi come avrebbe "smentito" le mie obiezioni. Certo che ha fatto in fretta, non vi pare? Tutte queste obiezioni, e lui le ha smentite con un paio di frasi. Caspita.

Secondo: continua ad ignorare spudoratamente il fatto che non sono io ad affermare la scarsa rilevanza dei detriti e dei danni che hanno causato, ma sono le foto e lo stesso Rapporto Ufficiale che cita lui stesso. Evidentemente la riga in cui il crollo del WTC-7 viene definito "inspiegabile" dev'essergli sfuggita, insieme ai grafici e alle foto dei danni. Deve avere una vista selettiva: da ogni cosa prende solo ciò che gli fa comodo in quel momento, ignorando tutto ciò che invece lo smentisce.

Terzo: lascia intendere che lui avrebbe voluto spiegarmi i miei errori e che io non ho voluto ascoltarlo, quando invece sono andato più volte nel suo blog a chiedergli spiegazioni, senza mai riceverne nessuna. O mi ha ignorato, o mi ha risposto cambiando argomento e parlando di cose che non c'entravano nulla. Oppure ha nuovamente ripetuto quelle stesse obiezioni "classiche" che gli avevo già smontato mesi addietro. Comincia ad assomigliare ad un disco rotto.

Be', non c'è male per due sole frasi, direi.
Nel resto del commento ripete per l'ennesima volta la scusa degli insulti, dicendo che non ci sono più in questo contro-dossier solo perchè dopo che si è lamentato li ho tolti.
Questo, naturalmente, è FALSO. Offese ed insulti in questo contro-dossier non sono mai stati presenti. Le uniche frasi offensive erano nella smentita di otto mesi fa all'aereo del Pentagono, e sono anche state rimosse da tempo. Non si spiega perchè dunque continui a rifiutarsi di ribattere con questa scusa sia a quella smentita che a quest'altra, né è chiaro fino a quanto pensa di continuare ad usare questa giustificazione, che ormai comincia a puzzare di cadavere.

Certo è che questo vittimismo gratuito (perchè di questo si tratta) Attivissimo non se lo può assolutamente permettere, viste le calunnie e le offese che infila fra le righe di ogni sua indagine, accusando chiunque lo contraddica di essere: ignorante, in malafede, manipolatore, profittatore, credulone, ottuso, e chi più ne ha, più ne metta.
Ovviamente, mai che insulti direttamente, preferisce farlo in maniera allusiva e vigliacca, in modo da non poter mai essere accusato (o così crede lui) di aver offeso il suo interlocutore.
Ecco un recente esempio del suo educato e rispettoso stile di discussione:

“Le principali ipotesi di complotto si basano su informazioni scorrette e incomplete e sulla superficiale approssimazione, incompetenza e talvolta vera e propria malizia manipolativa dei loro sostenitori... Il quadro piuttosto squallido che emerge dalle indagini è quello di un gruppo di "guru" del complottismo che specula sulle emozioni e sulla fiducia delle persone, informandole in modo tendenzioso ma seducente, per vendere libri, DVD e conferenze in un fiorente business del complottismo. C'è anche chi usa il complottismo per sentirsi importante e venerato da un gruppo di seguaci [Da che pulpito! N.d.A.], o per perseguire fini politici. Le tecniche di persuasione usate sono molto efficaci e sono già state viste in moltissimi altri contesti: paranormale, ufologia, negazione dello sbarco sulla Luna, medicine alternative, "scie chimiche" e altre ipotesi di complotto sui grandi eventi storici”  (Fonte)

Paolo Attivissimo.

Ok. Proviamo a contare quante calunnie è riuscito ad infilare in appena quattro frasi grondanti veleno.
In questa sua arringa Attivissimo afferma le seguenti falsità, illazioni, e (molto poco) velate offese:

1- Le obiezioni alla versione ufficiale sono solo sciocchezze basate su informazioni sbagliate.

2- Chi dubita della versione ufficiale è: disinformato, superficiale, incompetente, a volte in malafede e manipolatore, profittatore, avido, e fa informazione errata e tendenziosa di proposito solo per lucrare sulla fiducia e sulle emozioni delle persone (quanto sono cattivo).

3- Chi non crede alla versione ufficiale non parla e non agisce per desiderio di verità, ma solo per vendere i suoi prodotti (infatti io su questo sito vendo magliette e gadget del perfetto complottista), oppure per sentirsi importante e venerato da un gruppo di seguaci (detto proprio da lui, mi fa solo ridere), o addirittura per fini politici (infatti io pensavo di candidarmi a sindaco di Velletri con questa storia dell'11 settembre).

4- Attivissimo conclude infine questa sequela di illazioni puramente diffamatorie facendo il solito, scontato, banale paragone tra la "questione 11 settembre" e altri argomenti molto più dubbi e comunemente visti come stupidi o assurdi (paranormale, ufologia), cercando di mettere sullo stesso piano UFO, fantasmi, e dubbi sull'11 settembre (come se c'entrassero qualcosa), e di ridicolizzarli trattando da stupido credulone chi non crede alla versione ufficiale, come se per questo credesse anche a UFO, fantasmi, gnomi e draghi. Che squallido trucchetto. E' già tanto che non ci abbia infilato in mezzo anche il solito "Codice da Vinci". Bisogna ritenersi fortunati che almeno questo ce l'abbia risparmiato.

Forse pensa che tutto il resto del mondo sia tanto stupido da non accorgersi di questo suo vigliacco e sleale modo di discutere (che non mira a chiarire i dubbi su un argomento, ma solo a gettare fango su chi non la pensa come lui), ma purtroppo per lui non è così. Quando in quattro frasi infili una decina di non troppo velati insulti, la gente se ne accorge. E dopo non puoi fare la povera vittima affermando di essere continuamente bersaglio di offese, perchè, se anche fosse vero (e non lo è), avresti ben poco da lamentarti, visto che il primo ad insultare e a offendere a ruota libera sei stato tu.

Al prossimo aggiornamento.




06/09/2009 - AGGIORNAMENTO

Attivissimo ne ha fatta un'altra delle sue, questa volta sfidando quei matti dei complottisti a rispondere a dodici sue domande che dovrebbero farci ammettere la sconfitta una volta per tutte.

Inutile dire che il risultato non è stato quello che si aspettava.
(In compenso, le risposte alle sue domande costituiscono un dettagliato ed esauriente riassunto dell'intera "questione 11 settembre").

Alla prossima.

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18/09/2010 - AGGIORNAMENTO

Recentemente, attivissimo si vanta di aver dimostrato, forte di alcuni esempi di edifici crollati a causa di incendi, che il crollo del WTC-7 a causa del fuoco è un'ipotesi del tutto plausibile.

Questi gli esempi:

1- Il McCormick Center (Chicago).

Crollò a causa di un incendio il 16 gennaio del 1967. Dato che aveva una struttura esclusivamente d'acciaio, è il caso che più di ogni altro viene portato come dimostrazione del fatto che il crollo del WTC-7 è stato del tutto normale (non solo da attivissimo). In realtà si tratta di un paragone logicamente e tecnicamente scorretto per vari motivi.

Scrive attivissimo: "Bastarono trenta minuti d'incendio per far crollare l'intero McCormick Center di Chicago il 16 gennaio 1967."
Attivissimo cerca in questo modo di dare la falsa impressione ai suoi lettori che l'edificio abbia subito un crollo totale proprio come è avvenuto con il WTC-7, evitando nel frattempo di mostrare le foto che lo smentiscono clamorosamente e di parlare delle differenze tra questo edificio e il WTC-7 che rendono il paragone improponibile.

Vediamo perché.

Innanzitutto, il McCormick Center non era altro che un enorme capannone a un piano solo, costruito usando tecniche e criteri di resistenza completamente diversi rispetto a quelli di un grattacielo moderno come il WTC-7, quindi non si capisce come possa essere preso come esempio di come il WTC-7 avrebbe dovuto reagire ad un incendio.

Secondariamente, il suo fu un crollo parziale, e non completo come quello del WTC-7 (e come afferma attivissimo), il che è del tutto coerente con dei danni da incendio, asimmetrici e diseguali.

Per la precisione, l'unica cosa che crollò fu il tetto (altre informazioni qui):



Il McCormick Center dopo il crollo del tetto (cliccate per ingrandire)
In che senso "bastarono trenta minuti d'incendio per far crollare l'intero McCormick Center", attivissimo?


2- Il Sight and Sound Theater
(Strasburg, Pennsylvania).

Bruciò il 28 gennaio del 1997.

Scrive attivissimo a riguardo: "La struttura del teatro, un telaio d'acciaio che racchiudeva l'ampio spazio dell'auditorium, crollò nell'incendio, causando danni strutturali anche agli edifici adiacenti. L'edificio andò completamente distrutto."

Anche in questo caso, il paragone col WTC-7 è tecnicamente impossibile e scorretto perché si tratta di un altro edificio a un piano solo, costruito in modo del tutto diverso da un moderno grattacielo, e come se non bastasse si tratta di un altro crollo parziale.

Anche qui, a dispetto di quanto afferma attivissimo con la certezza di chi vuole venderti aria fritta cercando di sembrare espertissimo, l'unica cosa a crollare fu il tetto dell'auditorium, mentre tutto il resto del cinema rimase tranquillamente in piedi e come nuovo. Le immagini (tratte dal rapporto ufficiale dell'incidente) parlano chiaro:

  

A sinistra, un'immagine aerea del tetto dell'auditorium crollato (cliccate per ingrandire).
Al centro e a destra, fotografie della parte frontale del cinema DOPO l'incendio. Come si può vedere, a parte il tetto l'edificio rimase del tutto illeso.
In che senso "l'edificio andò completamente distrutto", attivissimo? Se ti crollasse il tetto della cucina diresti che casa tua è andata completamente distrutta?


3- Il Crystal Palace
(Londra).

Paragonando questa struttura in acciaio e vetro del 1851 al World Trade Center 7, attivissimo e i suoi seguaci hanno dimostrato di non capire la questione in esame (o di non essere interessati a farlo).

Scrive attivissimo: "Il 30 novembre 1936, un incendio consumò in poche ore e fece crollare questo simbolo di un ex impero.", cercando, ancora una volta, di dare l'impressione a chi legge che il crollo sia stato totale e indiscriminato (perché se non specifichi quale parte di un edificio è crollata e quale no, chi legge è portato a pensare che sia crollato completamente, e attivissimo questo lo sa perfettamente: in quanto giornalista sa benissimo come giocare con le parole).

Comunque, il fatto che questa costruzione sia crollata (anche se solo parzialmente) a causa di un incendio non è affatto sorprendente, considerando che era costituita per la maggior parte di vetro (non si chiamava Crystal Palace per caso), e che il vetro si ammorbidisce già con temperature inferiori agli 800 °C e si scoglie a temperature più elevate.

Se andiamo a vedere delle fotografie del Crystal Palace prima e dopo l'incendio, ci accorgiamo che non solo anche in questo caso si è trattato di un crollo parziale, cosa che attivissimo si è dimenticato di specificare per l'ennesima volta, ma che l'unica parte a collassare del tutto è stata quella in vetro, mentre quella in acciaio è rimasta in parte integra:

   

A sinistra, il Crystal Palace prima dell'incendio. Al centro e a destra, la struttura d'acciaio dopo l'incendio, in parte ancora in piedi (cliccate per ingrandire).
Come sempre accade in un crollo causato da incendi, alcune zone (dove le fiamme erano più intense) sono crollate, mentre altre hanno resistito. Solo il WTC-7 ha fatto eccezione.
Per sgomberare l'area e costruirci sopra dovette essere completamente distrutto con esplosivi nel 1941.

Il fatto che la struttura in acciaio del Crystal Palace rimase parzialmente in piedi stranamente viene sempre omesso da attivissimo, ogni volta che usa questo esempio.
(Inoltre alcune fonti riportano che il Crystal Palace in realtà avesse una struttura di ghisa e vetro, e non acciaio. Dato che la ghisa fonde a 1200 °C - ossia ben 378 °C prima dell'acciaio - il paragone con il WTC-7 risulta scorretto e inadeguato per una ragione in più.)

Altri casi di strutture in acciaio crollate a causa del fuoco che il molto-attivo porta a sostegno della versione ufficiale sono:

- La fabbrica di giocattoli thailandese della Kader Industrial (attivissimo scrive: "[la fabbrica] con struttura interamente in acciaio, prese fuoco e crollò in venti minuti", usando di nuovo il trucchetto di dare l'impressione che il crollo sia stato totale, mentre invece, come si vede da una delle rarissime foto successive al fuoco, la fabbrica subì al massimo un crollo parziale).

- La piattaforma petrolifera Mumbai High North (attivissimo dice a riguardo: "[la piattaforma] prese fuoco dopo una collisione con una nave. Fu completamente distrutta in meno di due ore", quando invece la struttura portante d'acciaio rimase integra, come mostrano le poche foto esistenti, nonostante i danni devastanti riportati da tutto ciò che si trovava sopra di essa).

- Una cartiera presso Malvern, nel Regno Unito (dice attivissimo: "[la cartiera] subì un incendio che la fece crollare completamente". Innanzitutto si tratta dell'ennesima struttura a un piano solo costruita in modo completamente diverso da un grattacielo moderno, e solo per questo imparagonabile al WTC-7, proprio come tutte le altre costruzioni fin qui esaminate; poi i pompieri riferirono che il calore aveva fatto cedere alcune travi del tetto, ma non parlarono affatto di crollo totale, e infatti delle foto mostrano chiaramente come la cartiera sia rimasta perlopiù in piedi, nonostante un cedimento parziale, asimmetrico e localizzato - proprio il tipo che un incendio può causare. Molte altre foto successive all'incendio sono visibili qui).

La lista di esempi portati da attivissimo a sostegno della versione ufficiale sul WTC-7 finisce qui.

Si può notare come attivissimo paragoni allegramente "pere con mele" (come dice lui) senza il minimo scrupolo (a quanto pare, se è lui a farlo va benissimo).

Ognuno di questi esempi, infatti, è del tutto fuori luogo e imparagonabile al caso del WTC-7 per due motivi:

    1- Si è sempre trattato di cedimenti parziali e asimmetrici (proprio del tipo che, secondo logica, può essere causato da degli incendi, che per loro natura danneggiano gli edifici in modo asimmetrico e diseguale) completamente diversi dal crollo totale e simmetrico del WTC-7 (che non si capisce proprio come possa essere stato causato da incendi sparsi casualmente solo su pochissimi piani e ognuno di diversa entità).

    2- Si sono sempre portate come esempio costruzioni drasticamente diverse dal WTC-7, dal punto di vista strutturale.

Questo secondo punto è fondamentale e non deve essere sottovalutato. Un moderno grattacielo viene costruito rispettando requisiti di resistenza del tutto diversi
da strutture come cartiere o cinema, e straordinariamente più elevati.
Come abbiamo detto nella pagina precedente, infatti:
«il fattore di sicurezza minimo obbligatorio per una struttura in acciaio e cemento armato è del 600%. Una struttura simile deve essere progettata per reggere un carico pari a sei volte il suo carico massimo. I calcoli vengono fatti 6 volte in eccesso per avere la certezza che la struttura non ceda nemmeno in situazioni critiche.» (Fonte: "Engineering and Technical Handbook" di McNeese e Hoag, Prentice Hall, 1959, p. 47).

Questo significa che il fuoco avrebbe dovuto indebolire e far cedere l'83,4 della struttura del WTC-7 per farlo collassare, e considerando che stiamo parlando di incendi di queste dimensioni, sembra davvero impossibile. Ma se anche fosse avvenuto (e questo è il punto, fate attenzione), in ogni caso non dimostrerebbe affatto che la versione ufficiale è plausibile o anche solo fisicamente possibile.
I difensori della versione ufficiale, infatti, si sforzano in ogni modo di dimostrare che all'interno delle Torri Gemelle e del WTC-7 si era sviluppata una temperatura sufficientemente elevata da ammorbidire e far cedere l'acciaio, ma non sembrano rendersi conto che, se anche così fosse, in ogni caso questo non spiegherebbe affatto i crolli totali e impossibilmente simmetrici, rapidi e precisi delle Torri Gemelle e del WTC-7 (vedi 
qui e qui per i dettagli), che continuerebbero a risultare inspiegabili a meno di non ammettere che sia avvenuta una demolizione controllata. 

Infatti bisogna chiedersi: come possono degli incendi sparsi casualmente in un edificio causarne l'implosione totale (IDENTICA a una demolizione controllata per simmetria e rapidità)?

La versione ufficiale rimarrebbe indifendibile perfino se si scoprisse che all'interno delle Torri e del WTC-7 si erano raggiunte temperature di 1500 °C (senza contare che anche il fatto che una simile temperatura sia stata raggiunta è impossibile). Chi difende la versione ufficiale tende a non capirlo perché si è ormai del tutto sconnesso dalla questione in esame. Non gli interessa più capire cosa può e non può essere successo l'11 settembre 2001: ormai lo scopo è diventato solo quello di "smentire i complottisti", a qualunque costo e con qualunque mezzo.

Così facendo si dimentica che qui la domanda a cui rispondere non è: "Può il fuoco portare al cedimento dell'acciaio?", perchè è ovvio che possa, se raggiunge temperature sufficientemente elevate e nelle condizioni giuste.

Qui la VERA domanda a cui rispondere è: "possono gli incendi sparsi e asimmetrici su pochissimi piani del WTC-7 aver causato l'implosione perfettamente simmetrica e precisa dell'edificio sulla propria pianta ad una velocità e con delle modalità spiegabili ESCLUSIVAMENTE con una demolizione controllata?". (dettagli)

E' questa la domanda a cui rispondere, attivissimo, perché è questa che determina se la versione ufficiale dei fatti è fisicamente possibile o meno.
E il punto dell'intera discussione è proprio questo. Lo è sempre stato.

Inoltre, il fatto che chi si ostina a difendere la versione ufficiale del crollo del WTC-7 si debba ridurre a paragonare questo grattacielo di 174 metri con costruzioni così minuscole e incompatibili con esso è sintomo di quanto la versione ufficiale dei fatti sia assurda. Non esiste infatti nessun grattacielo moderno che sia crollato completamente a causa del fuoco, non è MAI avvenuto nella storia dell'ingegneria (quindi, se vuoi un esempio di edficio crollato per il fuoco, devi per forza accontentarti di costruzioni minuscole e tanto diverse da un grattacielo quanto un triciclo è diverso da un carro armato).

E questo è un dato di fatto innegabile, per quanto possa dare fastidio ad attivissimo e per quanto lui si sforzi di storpiare la questione in: "Nessun edificio in acciaio è mai crollato a causa del fuoco", stranamente dimenticandosi sempre i termini (fondamentali): "MODERNO GRATTACIELO" e "crollato COMPLETAMENTE", che cambiano del tutto il senso della frase.





19/11/2010 - AGGIORNAMENTO

Il webmaster di Luogocomune.net ha fatto un video esilarante e molto istruttivo che racchiude la maggior parte delle scorrettezze logiche e dei trucchetti che attivissimo usa abitualmente per convincere i propri ascoltatori delle sue baggianate.

"La demolizione controllata di Paolo Attivissimo":
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Mostratelo a chiunque creda ancora a questo individuo.

 


13/10/2011 - AGGIORNAMENTO

Il webmaster di Luogocomune.net ha creato un'altra video-smentita, dato che Attivissimo ha continuato a mentire spudoratamente:

"Le bufale di Attivissimo":

Anche qui, diffondete il più possibile. Questo individuo non può continuare a mentire così clamorosamente (e arrogantemente).

 

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