STUDIOSO DI FISICA SOSTIENE CHE UNA SOSTANZA INCENDIARIA HA FATTO CROLLARE IL WTC
|
Studioso di Fisica
sostiene che a far crollare il WTC sia stata una sostanza incendiaria
(Originale
in inglese
qui.)
EPHRAIM
– Uno studioso di Fisica della Brigham Young University crede
ora di poter affermare che una sostanza incendiaria nota come termite,
insieme allo zolfo, sia stata utilizzata per generare delle fiamme
eccezionalmente violente al World Trade Center l'11 Settembre, portando
al cedimento della struttura in acciaio ed al crollo dell'edificio.
“Sembra una reazione di termite e zolfo, che è
un'idea molto ingegnosa,” ha dichiarato Steven Jones,
Professore di Fisica alla BYU, ad una conferenza che si è
tenuta Venerdì ad un meeting alla Utah Academy of Science,
Arts and Letters allo Snow College.
Gli standard governativi richiedono che gli esplosivi comuni abbiano
delle etichette che consentano di rintracciarne i produttori. Ha
aggiunto che non ne è richiesta alcuna, invece, per l'ossido
di ferro e per l'alluminio, i materiali necessari per produrre la
termite. Allo stesso modo, non è necessaria per lo zolfo.
Jones è Co-Presidente, insieme a James H.Fetzer, un rinomato
Professore di Filosofia all'Università del Minnesota, degli
Studiosi per la Verità sull'11 Settembre, un gruppo di
membri di facoltà universitarie che credono che dei
cospiratori, piuttosto che i piloti degli aeroplani, furono
direttamente responsabili del crollo delle Torri Gemelle di New York.
Il gruppo, che Jones sostiene avere 200 membri, ha un sito Web presso
www.st911.org.
Uno studio di 40 pagine redatto da Jones, insieme ad altri, in parte
accettati anche questi per considerazione da pubblicazioni
scientifiche, sono reperibili sul sito.
Lo scorso anno, Jones presentò alcuni argomenti a supporto
della sua teoria che esplosivi o dispositivi incendiari fossero stati
piazzati nelle Torri Gemelle e nell'edificio 7, un edificio piu'
piccolo del complesso del WTC, e che quei materiali, e non gli aerei
che si sono schiantati sugli edifici, ne causarono il crollo.
A quel tempo, menzionò la termite come possibile esplosivo
od agente incendiario. Ma Venerdì, ha dichiarato che si sta
convincendo sempre di più che la termite e lo zolfo furono
le cause principali del disastro l'11 Settembre.
Ha spiegato a professori universitari e studenti arrivati al meeting
accademico da tutto lo Utah, che mentre nessun tipo di
incendio, compreso quello causato dal kerosene, può causare
il cedimento strutturale dell'acciaio, la reazione di termite e zolfo
”taglia l'acciaio come un coltello caldo taglia il
burro.”
Ha elencato molte prove a supporto della sua teoria della termite.
Innanzitutto, ha mostrato un filmato
in cui si vedeva fuoriuscire dal lato della Torre Sud una sostanza
gialla ed incandescente circa 50 minuti dopo l'impatto dell'aeroplano e
qualche minuto prima del crollo. Gli investigatori del Governo
scartarono la possibilità che ciò potesse essere
dovuto al metallo fuso, proprio a causa dell'implausibilità
che ciò potesse essere avvenuto. Gli investigatori hanno
detto che il materiale fuso doveva [perciò] essere
l'alluminio degli aerei.
Tuttavia, nota Jones, l'alluminio fuso è argenteo.
Non diventa mai giallo. La sostanza osservata nei
video “non è affatto alluminio", ha concluso.
Quando la termite brucia, aggiunge Jones, rilascia residui di ossido di
alluminio. La presenza sia di ferro fuso di colore tendente dal giallo
al bianco, e residui di ossido di alluminio “sono i classici
segni della reazione della termite,” ha detto. [Potete vedere
voi stessi un paio di esempi di termite in azione nei due filmati in
questa pagina, più in basso.]
Un'altra prova, secondo Jones, è il fatto che fu notata la
sulfitazione nell'acciaio strutturale ritrovato a Ground Zero. Jones ha
citato il New York Times che scrisse che tale rinvenimento fu
“probabilmente il piu' grande mistero dell'investigazione
(ufficiale)”. Tuttavia, ha aggiunto, la
solfitazione rafforza la teoria che sia stato lo zolfo a far bruciare
la termite in misura ancora maggiore di quanto avrebbe fatto
normalmente.
Jones ha detto che un pezzo dei resti dell'edificio aveva una sostanza
grigia all'esterno che in un punto si era formata chiaramente da
metallo fuso o liquido. Ha detto che dopo che la termite porta alla
fusione dell'acciaio o del ferro, ed il metallo si indurisce, diventa
grigio.
Ha aggiunto che furono rinvenute pozze e grumi di metallo
ancora fuso e incandescente dopo molte settimane dal crollo sia sotto
le Torri che sotto il WTC-7:
Questo fatto,
ha detto, non è mai stato discusso nei rapporti delle
investigazioni ufficiali.
Ed anche se il WTC-7
non era confinante con le Torri Gemelle – infatti, c'era un
altro edificio di mezzo – ed anche se non fu colpito da
nessun aereo, crollò. Questo perchè, egli
sostiene, venne giù a causa della termite che ne
causò il cedimento strutturale.
Jones ha detto che i suoi studi si limitano agli aspetti relativi alla
Fisica dei crolli, e che non è interessato a speculare su
chi possa essere entrato negli edifici a piazzare termite e zolfo. Ma
ha aggiunto che da 10 a 20 persone “che sapevano”,
piu' altre persone che non sapevano cosa stessero facendo ma si
limitarono a fare ciò che gli fu ordinato, potrebbero aver
piazzato pacchi incendiari nel giro di alcune settimane.
Note e fonti:
La fonte è
Deseret News, il principale
quotidiano dello Utah, che segue in modo obiettivo le notizie relative
a Jones sin dall'inizio del suo coinvolgimento nel 911 Truth Movement.
Inoltre, se volete approfondire il discorso termite, ci sono degli
articoli recenti sul sito degli
scholars for 911 truth.
La termìte
ha demolito le Twin Tower!
Di Maurizio Blondet.
Originale
qui.
(Le foto e i video li ho aggiunti io.)
Mi sembra convincente in modo definitivo l'ipotesi del professor Steven
Jones, fisico alla Brigham Young University (di Provo, Utah): a far
crollare le Twin Tower in modo così netto e in perfetta
verticale è stata usata la
«termite».
Si tratta di un composto chimico abbastanza semplice, brevettato in
Germania nel tardo '800, e ancora usato per proiettili anticarro a
carica cava.
Perché la termite - che non è un esplosivo -
sviluppa temperature capaci di fondere corazzature d'acciaio in pochi
secondi.
Costituita di polvere d'alluminio finemente mescolata ad ossido di
ferro (praticamente, «ruggine purificata»), la
termite, una volta innescata con una semplice miccia, produce una
reazione chimica (l'ossido di ferro cede ossigeno all'alluminio) che
sviluppa istantaneamente una luce vivissima e una temperatura di 2500
gradi Celsius.
Più che sufficiente a fondere il ferro e l'acciaio, che
liquefanno a 1535 gradi Celsius.
E la temperatura della reazione può essere ulteriormente
potenziata con l'aggiunta di semplice zolfo.
Secondo Jones, ingegneri esperti di demolizione, probabilmente
specialisti del genio militare, avrebbero pre-posizionato cariche di
termite attorno alle 47 massicce colonne d'acciaio interne (spesse 41 x
91 centimetri) che reggevano i due grattacieli. (Per approfondimenti
sulla struttura delle due Torri
vedi qui.)
Jones segnala poi un filmato
dell'11 settembre dove si vede una sostanza rovente, di colore giallo,
letteralmente colare da un angolo di uno dei grattacieli.
Sarebbe il ferro fuso dalla termite.
In un altro
sito,
si può notare la foto di quel che resta di una delle colonne
d'acciaio del World Trade Center: appare tagliata di netto, e con
colature di ferro, simili alle colature di cera di una candela:
Nello stesso sito, si possono vedere brevi video che mostrano l'imponente, rapidissimo effetto della termite innescata sul motore di una vecchia auto: che fonde, con colature giallo-incandescenti, in pochi minuti (1). Guardate voi stessi:
L'ipotesi
del professor Jones spiega fatti altrimenti enigmatici.
Come l'altissima temperatura emanata dalle macerie del World Trade
Center ancora sei settimane dopo il crollo, e le
vistose tracce di metallo fuso fra i detriti. Vedi video:
La
cosa fu segnalata dai media.
Christopher Bollyn, giornalista dell'American Free Press, ne scrisse
nel 2002.
Intervistò due dei tecnici incaricati della rimozione delle
macerie, Peter Tully, titolare della «Tully Construction of
Flushing» di New York, e Mark Loizeaux, della
«Controlled Demolitions Inc.» di Phoenix.
Tully disse di aver visto «pozze di metallo fuso,
letteralmente».
Loizeaux confermò: «sì, punti caldi di
metallo fuso nei sotterranei, al fondo dei vani-ascensore delle torri,
al settimo livello» sottoterra.
I grumi di metallo erano ancora roventi «tre, quattro e
cinque settimane più tardi, quando i detriti furono
rimossi» (2).
La termite non ha bisogno di aria per bruciare (utilizza l'ossigeno
dell'ossido di ferro), e può reagire anche sott'acqua:
ciò spiega la persistenza della fusione, nonostante i getti
continui che per giorni i pompieri di New York lanciarono sulle macerie
per raffreddarle.
La durata del calore implica, naturalmente, che tonnellate di termite
debbono essere state usate: e innescate con cronometrica precisione in
modo da «tagliare» le 47 colonne nello stesso
istante. Senza una perfetta sincronia, i grattacieli sarebbero caduti
di lato, anziché in perfetta verticale.
Il professor Jones trova l'adozione della termite «molto
astuta» anche per un'altra ragione: essendo composta di
materiali comuni come polvere d'alluminio e ossido di ferro, non lascia
tracce e segnature di esplosivo reperibili dalle indagini.
I materiali di base sono del resto in libera vendita, dunque non
soggetti a registrazione e tracciabilità come gli esplosivi
o i componenti di possibili esplosivi.
Il professor Jones ha postato il suo studio, di 52 pagine, sul sito
della propria università (http://physics.byu.edu)
e sfida gli scienziati che, sotto contratto del governo, hanno
avvalorato la tesi del crollo spontaneo delle Torri, dovuto all'impatto
degli aerei, e al calore sviluppato dal loro carburante incendiato che
avrebbe «rammollito» le 47 massicce colonne di
metallo.
Ma la palla di fuoco rovente che tutti abbiamo visto espandersi
all'esterno delle Towers colpite prova che la maggior parte del
carburante è bruciato nell'aria, «fuori»
dagli edifici:
E
il fumo nero
che abbiamo visto in seguito dimostra che, dentro gli edifici,
l'incendio del poco carburante penetrato stava soffocando per
scarsità di ossigeno: la temperatura sviluppata era dunque
troppo bassa per fondere il ferro.
Vi sono persino foto e video
che mostrano persone vive affacciarsi all'orrenda spaccatura provocata
dall'impatto nei grattacieli:
Dunque
lì, la temperatura era addirittura normale.
«La mia teoria è una teoria scientifica, e
perciò confutabile ("falsifiable")», sfida Jones: «Provate
a confutarla».
Chris Bollyn ha provato a bussare alle porte dei tre scienziati che
sostengono la tesi ufficiale. Thomas Eagar del MIT ha
rifiutato semplicemente di leggere il rapporto di Jones.
Zdenek Bazant, della Northwest University - che ha elaborato la teoria
ufficiale solo due giorni dopo l'11 settembre, senza andare sul posto -
ha detto di «non avere tempo» di
vedere il video che mostra le colate di metallo fuso sul fianco della
Torre.
Abolhassan Astaneh-Asl, docente di Berkeley (iraniano di nascita) che
era membro della American Society of Civil Engineering nei giorni in
cui questo ente confermò la teoria ufficiale, ha
anch'egli rifiutato di guardare le foto, adducendo la
«mancanza di tempo».
Galileo, al suo tempo, si prese gioco di uno scienziato aristotelico
che rifiutò di guardare attraverso il cannocchiale, per
paura di vedere smentita la teoria tolemaica.
Evidentemente, esistono ancora «aristotelici» a
pagamento.
Maurizio Blondet.
Note e fonti:
1) Paul J. Watson e Alex Jones, «Thermite
identified as culprit of WTC collapse», PrisonPlanet, 24
aprile 2006.
2) Christopher Bollyn, «Professor says cutter charges Brought
down WTC buildings», American Free Press, 1 maggio 2006.
Ecco, per concludere, una foto satellitare scattata con dei rilevatori di calore che mostra molti focolai ancora incandescenti 5 e 12 giorni dopo il crollo:
Un
semplice incendio sarebbe stato in grado non solo di fondere l'acciaio
e di far crollare un grattacielo, ma addirittura di mantenersi
così incandescente, tanto che sono ancora presenti
pozze di metallo fuso, dopo giorni interi dai crolli?
Chiedetelo ad un pompiere e vedete se riesce a non ridervi in faccia.