VENTICINQUE EX-UFFICIALI MILITARI AMERICANI CRITICANO LA VERSIONE UFFICIALE


Venticinque ex-ufficiali militari USA criticano la versione ufficiale dell'11 settembre e richiedono una nuova indagine.
Tratto da www.effedieffe.com. Originale in inglese su www.daily.pk.

“Non tollereremo mai queste teorie offensive circa una cospirazione relativa agli attacchi dell'11 settembre; bugie tendenziose che cercano di spostare l'onta lontano proprio dai terroristi, lontano dai colpevoli”.
George W. Bush

“Era tutto premeditato. Tradimento e slealtà verso la fiducia del popolo americano, quella commessa l'11 settembre dai più alti livelli del governo degli Stati Uniti è una operazione militare con falsa attribuzione. Non una singola persona responsabile di tali crimini e del loro occultamento ha dovuto renderne conto, in questi sei anni appena trascorsi.”.
Tenente Jeff Dahlstrom, già Pilota dell' U.S. Air Force.

In venticinque, tutti ex-ufficiali di alto grado dell'esercito degli Stati Uniti, hanno severamente criticato la versione ufficiale dei fatti dell'11 settembre ed hanno richiesto una nuova indagine. Fra di essi, il Generale Albert Stubblebine, già comandante dei Servizi Segreti dell'Esercito; il Colonnello Ronald D. Ray, già Assistente del Segretario della Difesa; il Tenente Colonnello Karen Kwiatkowski, PhD., ed il Maggiore John M. Newman, PhD., entrambi in precedenza membri della Direzione della NSA ( National Security Agency ), e molti altri. Questi venticinque fanno parte del numero rapidamente crescente di militari e veterani dei servizi segreti, scienziati, ingegneri e progettisti che stanno sfidando la versione governativa dei fatti. Le dichiarazioni che seguono sono riportate seguendo l'ordine alfabetico dell'anagrafica.


Tenente Colonnello Robert Bowman, PhD.
Dice il veterano Tenente Colonnello, ora in pensione, Robert Bowman, PhD.: "Un sacco di pezzi di informazione, se presi insieme, provano che la versione ufficiale della cospirazione dell'11 settembre è un pugno di aria fritta. E' impossibile."
Bowman ha un Dottorato in Ingegneria Aeronautica e Nucleare ed è stato Direttore dello Sviluppo per i Programmi Spaziali Avanzati sotto i Presidenti americani Gerald Ford e Jimmy carter.
Continua Bowman: "Poi c'è il secondo gruppo di fatti, quelli che hanno a che vedere con l'occultamento. Prese insieme, queste cose provano che gli alti livelli del nostro governo non volevano che noi sapessimo cosa fosse successo e chi fosse responsabile. Chi ci ha guadagnato, dall'11 settembre? Chi ha nascosto informazioni cruciali sull'11 settembre? E chi, in primo luogo, ha messo in giro le storie palesemente false sull'11 settembre? Quando prendi questi tre aspetti tutti insieme, la questione mi sembra abbastanza chiara: quelli in alto nell'amministrazione, e tutte le strade portano a Dick Cheney."
Circa il fallimento del NORAD nell'intercettare i quattro aerei dirottati l'11 settembre, dice Bowman: "Sono un vecchio pilota di intercettori. Conosco le procedure: le ho eseguite, so quanto ci vuole, conosco le regole... Chi critica il Governo dice: 'Beh, lo sapevano e non hanno fatto niente.' Non è vero. Se quel giorno il nostro Governo non avesse avuto in corso nessuna esercitazione ed avesse permesso l'esecuzione delle normali procedure, quegli aerei, dovunque fossero, sarebbero stati intercettati e le Torri gemelle sarebbero ancora lì in piedi e migliaia di americani morti sarebbero ancora vivi."
Durante i suoi 22 anni di onorata carriera, il Colonnello Bowman ha ricoperto anche l'incarico di Capo del Dipartimento di Ingegneria Aeronautica e di Assistente Onorario presso l'Istituto di Tecnologia dell'U.S. Air Force. Come pilota di caccia ha eseguito oltre 100 missioni di combattimento nel Vietnam.


Jeff Dahlstrom, Tenente, già pilota dell'U.S. Air Force.
Jeff Dahlstrom ha scritto nel 2007 a questo autore : "Al tempo dei fatti dell'11 settembre, ho creduto all'intera versione governativa e dei media ufficiali. Da una vita ero un repubblicano conservatore, avevo votato per Bush/Cheney, due volte. La curiosità per la morte di JFK, dopo aver rivisto a notte fonda il film di Oliver Stone, mi spinse ad iniziare una ricerca ed a scavare la verità sull'assassinio.
"La mia ricerca mi ha portato a domande più importanti ed attuali : il mistero di cosa fosse realmente accaduto l'11 settembre. Tutto quello che sembrava vero, è diventato falso. Il governo degli Stati Uniti ed i media ufficiali, ancora una volta, stavano mentendo al mondo circa i veri terroristi e le morti di 2.972 cittadini innocenti, quell'11 settembre.
"Il Patriot Act era già stato scritto precedentemente all'11 settembre, con lo scopo di distruggere la Costituzione degli Stati Uniti e la Carta dei Diritti. E' stato approvato dal Congresso sulla base del mito governativo dell'11 settembre, che era in verità una truffa ben congegnata. L'11 settembre è stato progettato ed eseguito da elementi criminali dell'esercito, della FAA, dei servizi segreti e fra gli appaltatori che lavorano per il governo degli Stati Uniti.
"Oltre ad aver gravemente ridotto i diritti fondamentali degli Americani, il crimine dell'11 settembre è stato usato dall'attuale amministrazione, quella che io ho votato e sostenuto, per giustificare il lancio di due guerre preventive (e molto probabilmente di una terza), che hanno portato alla morte di 4.500 soldati americani ed alla uccisione di un milioni di civili innocenti in Afghanistan ed Iraq.
"Era tutto premeditato. Tradimento, l'operazione militare con falsa attribuzione, la slealtà verso la fiducia del popolo americano, sono stati commessi ai più alti livelli del governo degli Stati Uniti e non una singola persona responsabile di tali crimini, e del loro occultamento, ha dovuto renderne conto, in questi sei anni appena trascorsi.”.
"Dopo aver letto quindici libri ben documentati, essermi studiato otto o nove documentari in DVD, dopo aver dedicato mesi in ricerche ed investigazioni personali, sono arrivato alla conclusione definitiva: Il Governo Americano e la Costituzione degli Stati Uniti sono state dirottate e sovvertite da un gruppo di criminali che sono, oggi, i veri terroristi. Hanno il controllo del governo degli Stati Uniti ed hanno tutti violato i giuramenti e doveri della loro carica e commesso tradimento contro i loro stessi concittadini."


Il Capitano Daniel Davis, ex-Ufficiale della Difesa Aerea dell'U.S. Army, e Direttore Tac del NORAD.
Dopo aver prestato servizio nell'esercito, il Capitano Davis ha ricoperto l'incarico, per 15 anni, di Manager Senior alla General Electric Turbine ( Jet ) Engine Division e quindi per ulteriori 15 anni è stato fondatore e Chief Executive Officer della Società Technology Services Corp., che forniva servizi e manutenzione per motori a turbina per aerei a reazione.
In una dichiarazione inviata al presente autore, il Capitano Davis ha scritto: "In qualità di già Ingegnere Specializzato della General Electric Turbine e di Manager e CEO di una ditta di progettazione di turbine, posso garantire che nessuno dei motori dei quattro aerei schiantatisi l'11 settembre, motori ad alta tecnologia e realizzati in leghe resistenti alle alte temperature, avrebbe potuto completamente essere distrutto, o bruciare, o frantumarsi o sciogliersi in un qualunque tipo di impatto o di incendio. Danneggiarsi, SI', distruggersi, NO. Dove sono finiti i motori, soprattutto nel caso del Pentagono? Se un aereo a reazione si fosse schiantato lì, l'11 settembre, quei motori, più le ali e il troncone di coda, sarebbero stati lì."
Il Capitano Davis, Medaglia di Bronzo al Valor Militare per il coraggio dimostrato sotto il fuoco nemico e Cuore di Porpora per le ferite riportate in Viet Nam, ha ricoperto anche l'incarico di Ufficiale al Controllo della Batteria di Missili Nucleari, nell'Army Air Defense Command, per l'area di Chicago-Milwaukee.
Prosegue il Capitano Davis: "Inoltre, per la mia esperienza di ufficiale NORAD, quale Direttore Tattico per la Difesa Aerea dell'area Chicago-Milwaukee, e quale attuale pilota privato, non c'è modo che un velivolo con piani di volo strumentali (tutti i voli commerciali sono IFR) non sia intercettato se devia dal suo piano di volo, oppure se spegne il transponder, o se interrompe le comunicazioni con il Controllo del Traffico Aereo. Non c'è modo! Nella più sfortunata delle situazione forse uno potrebbe sfuggire, ma quattro è assolutamente impossibile, in nessun modo!"
"Da ultimo, scendere sopra la collina e l'autostrada per schiantarsi nel Pentagono alla intersezione terreno/muro sarebbe difficile anche per un piccolo e lento monomotore, per un 757 non c'è storia. Forse (e solo forse) lo potrebbe fare il miglior pilota del mondo, ma di sicuro non questi "terroristi" impreparati. Cercare di nascondere i fatti invocando la "Teoria della Cospirazione" non cambia la verità. Sembra che "c'è del marcio nello Stato".


Maggiore Jon I. Fox.
Il Maggiore Jon I. Fox è stato pilota da caccia nell'U.S. Marine Corps ed è un pilota commerciale in pensione dalla Continental Airlines, con una 35ennale carriera aviatoria. Nel 2007, a sostegno della petizione per riaprire l'inchiesta sul l'11 settembre, petizione inviata dall'Architects and Engineers, così mi ha scritto: "Ascoltando le scuse dei militari ( del NORAD/NEAD ), per non aver intercettato gli aerei l'11 settembre 2001, mi sono reso conto che stavano mentendo, in base alla mia esperienza personale. Ho quindi cercato di ricontrollare se ci fossero altre prove ed ho trovato soprattutto bugie da parte dei "portavoce ufficiali. "Incendi di combustibile per jet non producono sufficiente calore, con aria a pressione atmosferica, da indebolire l'acciaio. Le strutture non collassano su se stesse a velocità di caduta libera se è la sola forza di gravità a spingerle giù".


Comandante Ralph Kolstad, pilota ‘Top Gun’ dell'U.S. Navy, in pensione.
Il Comandante Ralph Kolstad ha cominciato a dubitare della versione ufficiale solo pochi giorni dopo l'accaduto. In una dichiarazione inviata a questo autore, egli scriveva : "Per me, non ha senso alcuno." Ora, a sei anni di distanza dice: "Se incominci a pensare con la tua testa e non con quello che ti viene detto, c'è veramente poco, della storia ufficiale, a cui puoi credere".
Nella sua 20ennale carriera militare in Marina, il Comandante Kolstad è stato pilota da combattimento ai massimi livelli e fin dai primi anni ha avuto l'onore di essere selezionato per partecipare alla Scuola di Combattimento Aereo della MArina, quella dei 'Top Gun', nota ufficialmente come U.S. Navy Fighter Weapons School. (Il film "Top Gun" con Tom Cruise riflette esattamente l'esperienza dei giovani piloti della Marina in quella scuola.) Undici anni più tardi, il Comandante Kolstad ha ricevuto l'ulteriore onore di essere selezionato come Istruttore Nemico per "Top Gun".
Il Comandante Kolstad, terminata la sua ventennale carriera militare nella Marina e come riservista, ha operato per 27 anni come pilota commerciale di linea, volando per la American Airlines su tratte nazionali ed internazionali. Ha pilotato Boeing 727, 757 e 767, McDonnell Douglas MD-80 e Fokker F-100. Nella sua carriera ha collezionato 23.000 ore di volo.
Il Comandante Kolstad è particolarmente critico nei confronti del Volo 77 dell'American Airlines, che si ritiene si sia schiantato sul Pentagono. Egli dice: "Al Pentagono, il pilota del Boeing 757 ha proprio fatto un numero. Ho pilotato Boeing 757 e 767 per 6.000 ore, ma di sicuro io non sarei riuscito a manovrare lungo quel percorso che è stato descritto".
Aggiunge Kolstad: "Sono stato pilota da combattimento nella Marina ed Istruttore di Combattimento Aereo, ho esperienza di volo radente e di aerei ad alta velocità. Non sarei riuscito a fare quello che hanno fatto quei principianti. C'è qualcosa di marcio, e la puzza sale fin nell'alto dei cieli!"
Kolstad mette in primo piano le prove fisiche dell'impatto sul Pentagono e chiede esasperato: "Dove è il segno dell'impatto delle ali sul muro del Pentagono? Dove sono i grossi rottami che vengono sempre scagliati lontano, in incidenti del genere? Dove sono i bagagli? Dove sono le miglia e miglia di fili, cablaggi e cavi che sono parte costituente inevitabile di qualsiasi grosso velivolo? Dove sono le componenti in acciaio dei motori? Dov'è il carrello? Dove è la sezione di coda che si sarebbe dovuta frantumare in pochi grossi pezzi?"
In effetti, nessuno dei principali elementi della versione ufficiale dell'11 settembre si salva dalle critiche del Comandante Kolstad.
Riguardo il presunto impatto del Volo United Airlines 93, vicino a Shanksville, Pennsylvania, si chiede: "Dove sono i rottami? In tutte le immagini che ho visto, c'è solo un buco! Dove si trova un solo pezzo dell'aereo schiantatosi che sia di dimensioni maggiori di pochi centimetri? Perché l'area era tutta recintata e nessuno del personale presente normalmente sul luogo di incidenti ha avuto il permesso di ispezionare? Dove si trova una sola prova?"
Il Comandante Kolstad mette anche in dubbio molti degli aspetti collegati agli attacchi al World Trade Center.
"Come può collassare, perchè colpito da un Boeing 767, un edificio in acciaio e cemento armato? Non era stato progettato dagli ingegneri per sostenere l'impatto di un Boeing 707, che ha peso e dimensioni pressoché identici ad un 767? La prova che ciò sia davvero accaduto semplicemente non esiste. Perché il secondo edificio è crollato prima del primo, che è bruciato per 20 minuti più a lungo dopo un impatto in linea retta, soprattutto dato che il secondo ha ricevuto un colpo più leggero da traiettoria curva? Se l'incendio era così caldo, come era possibile che ci fossero persone vive che guardavano dalle finestre e dalle zone sventrate? Come mai così tanti vigili del fuoco del Dipartimento di New York riferiscono di aver visto o sentito molte "esplosioni", prima che gli edifici crollassero?"

Per finire, il Comandante Kolstad riassume la propria sfiducia nelle investigazioni e nella versione ufficiale degli eventi dell'11 settembre: "Se uno dovesse agire come un ispettore di incidenti, uno dovrebbe badare alle prove, e quindi costruire uno scenario plausibile di ciò che ha portato all'incidente. In questo caso invece, ci hanno raccontato la storia e poi hanno costruito le prove a sostegno della storia. Cosa ne è stato delle investigazioni intelligenti? Ogni domanda non fa che portare ad altre domande, prive di risposte da un chicchessia che abbia autorità. E questo è solo l'inizio del perchè non credo alla "storia" ufficiale, e del perchè voglio che dicano la verità."



Tradotto per EFFEDIEFFE.com da Massimo Frulla.

 

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