Diario della Prigionia di Mario Magonio

 
     
 

SETTEMBRE 1945

 
 

Annotazioni storiche

 
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  1 Settembre 1945                                                                           443 giorni di prigionia  
  Questo dovrebbe essere il mese del rimpatrio. Che Iddio ci protegga con le nostre famiglie. Non ci sono state partenza a causa della mancanza di tradotte. Si attende.   
     
  2 Settembre 1945                                                                           444 giorni di prigionia  
  Nessuna partenza. Morasso è stato per patate e ne ha portato cinque chili così abbiamo mangiato abbondantemente.  
     
  3 Settembre 1945                                                                           445 giorni di prigionia  
  Finalmente è partita un altra tradotto. con questa le partenze sono state cinque per circa 7500 uomini.  
     
  4 Settembre1945                                                                            446  giorni di prigionia  
  Questa notte non si è potuto dormire a causa degli italiani che abitano al terzo piano della casa che abbiamo occupato. Avevano delle donne tedesche in casa e altri, per gelosia, hanno avvisato il Comando russo. Così è intervenuta una ronda che ha sfondato la porta e sparato anche qualche colpo. Le ragazze sono fuggite, i russi hanno piantonato la casa e in mattinata gli hanno arrestati. Nessuna partenza.  
     
  5 Settembre 1945                                                                           447 giorni di prigionia  
  Si mangia poco e io sono molto dimagrito, me lo dicono tutti. E' morto un civile italiano per avvelenamento da funghi, morte stupida perché ci sono tanti cartelli che avvisano di portarli a controllare al comando russo. Morasso ha trovato altri 10 kg. di patate così si mangia. Alle 21 è partita la sesta tradotta e così i partiti sono 9000.  
     
  6 Settembre 1945                                                                           448 giorni di prigionia  
  Nessuna partenza e niente pane. Hanno fatto i funerali del civile italiano.  
     
  7 Settembre 1945                                                                           449 giorni di prigionia  
  Nessuna partenza. Le giornate sono lunghe e malinconiche  
     
  8 Settembre 1945                                                                           450 giorni di prigionia  
  Anche oggi nessuna partenza. Nella notte pattuglie di russi vengono nelle camere con la scusa di controllare se ci sono delle donne tedesche, per servirsene e se non le trovano ci portano via le nostre valige e i nostri bagagli. Lamentarsi al comando è inutile perché dicono che non è vero. Questi sono i nostri liberatori!  
     
  9 Settembre 1945                                                                           451 giorni di prigionia  
  Domenica - Nessuna partenza. Messa in piazza e durante la predica il cappellano ha usato parole aspre nel confronto del comando italiano per il poco cibo che ci passano e per giunta anche cattivo. E' assai vergognoso - egli ha detto - vedere dei poveri reduci che dopo due anni di prigionia e stenti debbano ancora stendere la mano per elemosinare un piccolo pezzo di pane. Noi ci leviamo la fame più grossa con le patate di Morasso.  
     
  10 Settembre 1945                                                                         452 giorni di prigionia  
  Non si parla di partenze per oggi. La zuppa è fatta con orzo e avena per cavalli e se continua così finiremo tutti all'ospedale. Dopo la predica del cappellano oggi il pane è aumentato.  
     
  11 Settembre 1945                                                                         453 giorni di prigionia  
  Finalmente dopo 5 giorni di inattività è partita una tradotto con più di 1500 uomini compresi molti ammalati e lavoratori della 4° colonna. Quelli che avevano sigarette hanno potuto accaparrarsi un posto e tra questi il sottotenente Tommasini capo della Colonia Henardof. Vera prova di comunismo!  
     
  12 Settembre 1945                                                                          454 giorni di prigionia  
  Nome di Maria e giorno del mio onomastico che la Santa Vergine mi protegga. Con la partenza di oggi comincia a rimpatriare il mio gruppo. I russi abusivamente fanno perquisizioni nelle valige e prendono ciò che loro piace. E' stata sospesa la distribuzione del pane e danno due litri di zuppa di orzo e biada al giorno. Speriamo che siano gli ultimi giorni perché molti sono già ammalati con l' enterocolite.  
     
  13 Settembre1945                                                                          455 giorni di prigionia  
  E' partita una tradotta di 1500 uomini e cosi siamo rimasti in 1600 e con l'ultima tradotta ci porteranno via tutti. Da Francoforte sull Oder sono arrivati 200 italiani che facevano parte dell'esercito tedesco. sono giunti a piedi e in uno stato compassionevole. Questa sera è venuto da noi il cappellano, tenente degli alpini, Fra Ignazio Facini per fare due chiacchiere e darci un poco di conforto.  
     
  14 Settembre 1945                                                                         456 giorni di prigionia  
  Dopo un attesa durata tutto il giorno alle 20 ci è stato dato l'ordine di partire. Subito incolonnati ci siamo avviati verso la stazione di Muncheberg a circa 7 km. da Buckow che abbiamo percorso in un ora e mezza con i soliti inseparabili carretti. Sotto la pioggia e al buoi in un ora ci siamo sistemati nei carri bestiame, 40 per carro, e lì sopra cantando e ridendo abbiamo aspettato il tanto sospirato via libera.   
     
  15 Settembre 1945                                                                         457 giorni di prigionia  
  Alle due di notte il treno si muove e inizia il nostro viaggio di ritorno a casa. Io e Morasso siamo sistemati discretamente tra un gruppo di milanesi e degli alpini. Con noi sulla tradotta è partito il comando italiano e il cappellano e così Buckow è completamente sgombrata. Il viaggio è lento su 24 ore 12 sono state di fermata in ignote stazioni e la velocità della tradotta non supera i 30 km/ora. quanto a mangiare andiamo di male in peggio. Ci hanno dato 1 Kg. di pane e 1 kg di pasta cruda che non so di che farmene e intanto si salta pasto.  
     
  16 Settembre 1945                                                                         458 giorni di prigionia  
  Domenica - Dopo aver viaggiato tutta la notte con molte fermate siamo arrivati a St.Egidiel dove abbiamo sostato circa 9 ore. Hanno distribuito un poco di viveri. 1 kg. di pane 1 etto di zucchero e un pugno di orzo spezzato. Alle 19 Santa Messa all'aperto e il cappellano si è inquietato perché c'era chi fumava e faceva baccano. Dopo tutto quello che abbiamo passato e ci sentiamo sempre più vicini all' Italia ci siamo dimenticati anche di Dio. La tradotta è composta di 52 carri. I russi ci hanno fatto un'altra perquisizione nelle valigie e ci hanno preso ciò che ci era rimasto.  
     
  17 Settembre 1945                                                                         459 giorni di prigionia  
  Siamo stati fermi a Triebes per tutto il giorno in un binario morto ed è una cosa orribile da tutto lo sterco che c'è tutto intorno. Tutte le tradotte fermano qui e sono composte da 1500 uomini che hanno tutti gli stessi bisogni. Siamo rimasti in questa fogna a cielo aperto 12 ore. Alcuni italiani hanno picchiato un soldato russo che abusivamente faceva una perquisizione alle valigie. E' in corso un' inchiesta. Alle 21 è passata una tradotta italiana, era quella con i lavoratori e gli ammalati partita 4 giorni prima di noi. Organizzazione russa!   
     
  18 Settembre 1945                                                                         460 giorni di prigionia  
  Siamo partiti per fermarci ancora. Alle 12 abbiamo consegnato la nostra locomotiva alla tradotta di ieri per dare loro la precedenza perché sono giorni che girano a vuoto senza viveri.Erano già arrivati alla frontiera francese e sono poi tornati indietro. Siamo sempre senza mangiare e il cappellano si è trovato a dire con i russi per la scarsità di viveri.  
     
  19 Settembre 1945                                                                          461 giorni di prigionia  
  Dopo tutto quello che abbiamo passato ora che siamo vicini all'Italia il morale è molto alto. Stamani siamo partiti alle otto da Penase e dopo soli 7 km. ci siamo fermati a Schonberg Vogt dove siamo rimasti fermi tutto il giorno e la notte. Abbiamo cambiato tradotta e ora io sono sistemato male in un piccolo vagone pieno di gente e bagagli. Niente viveri ci siamo aggiustati con orzo e patate facendo dei fuochi nel bosco. A tarda sera ci hanno dato dei viveri che serviranno per domani: 650 gr. di pane,  25 gr. di zucchero e 800 gr. di orzo. Non riesco a capire perché ci abbiano dato questi viveri con del the, farina, latte e olio. Questi sarebbero viveri secchi per il viaggio?  
     
  20 Settembre 1945                                                                          462 giorni di prigionia  
  Tutto il giorno fermi su binari morti. Alcuni vanno a rubare le patate. Una ventina sono stati presi e rinchiusi in un vagone ma sono scappati da un finestrino. In serata la tradotta è stata divisa. Circa 550 uomini, me compreso, siamo stati avviati a Kultrof a circa 3 km. e sistemati nei fondi di una fabbrica. Io dormo per terra ma c'è umido. Questo è un comando di tappa e non si sa quanto ci staremo. Il morale è a terra!  
     
  21 Settembre 1945                                                                          463 giorni di prigionia  
  Sempre al campo di Kultrof. Abbiamo fatto il bagno e la disinfezione della biancheria.Hanno preso le nostre generalità e fatto le note sulla base di 40 per vagone. Io sono sul nono vagone  
     
  22 Settembre 1945                                                                          464 giorni di prigionia  
  Ho dormito in terra come a Mauthausen. Siamo rinchiusi in un recinto di 100x130 mt. La giornata è infinita e monotona e non abbiamo idea che cosa pensano e cosa vogliono fare di noi. Il vitto è magrissimo, pane e due brodi di mezzo litro uno alle 12 e uno alle 18.     
     
  23 Settembre 1945                                                                          465 giorni di prigionia  
  Pioggia e freddo. Siamo rinchiusi nel fondo della fabbrica guardandoci a vicenda in faccia e attendendo i soliti due brodini e il pane  
     
  24 Settembre 1945                                                                          466 giorni di prigionia  
  Tra di noi c'è una donna con una bambina piccola di 10 giorni che non sa più di che nazione è. Italiana non lo è certamente e non ha latte per la bambina, Mi fa molta compassione. Oggi non piove ma fa freddo siamo a 8 gradi sopra zero, Soliti brodini.  
     
  25 Settembre 1945                                                                          467 giorni di prigionia  
  Giornata migliore come tempo ma non come cibo  
     
  26 Settembre 1945                                                                         468 giorni di prigionia  
  Sveglia alle sei al grido di "Si parte!" Una zuppa densa d'orzo e un cucchiaio di mannite in polvere sono il pranzo di oggi. Alle 11 siamo arrivati a Schomberg e unita la nostra tradotta ad un 'altra alle 12 ricomincia la lenta marcia verso casa. Si tratta di una tradotta di 50 vagoni con circa 2000 uomini. Dopo un'ora siamo a Kof dagli americani.  
     
  27 Settembre 1945                                                                          469 giorni di prigionia  
  Oggi si marcia con una discreta media ma ill treno fa dei giri viziosi. dagli americani abbiamo avuto 100 gr. di pane e salame che abbiamo mangiato subito. Speriamo per domani.   
     
  28 Settembre 1945                                                                          470 giorni di prigionia  
  Tutta la notte fermi in una valle di alte montagne cariche di neve. Piove e nella notte si approfitta della fermata per scendere e cercare delle patate. Alle 15 siamo arrivati in una stazione vicino ad Innsbruck dove ci hanno fatto una disinfestazione a secco e distribuito dei viveri. Pane e formaggio. Si riparte alle 18 verso il Brennero.  
     
  29 Settembre 1945                                                                          471 giorni di prigionia  
  Alle 2 abbiamo raggiunti il Brennero e cambiato tradotta. Siamo ripartiti e alle 7 siamo arrivati a Bolzano. E' il primo saluto della nostra terra italiana. Riceviamo pane, formaggio e riso. La tradotta prosegue fino a Pescantina vicino a Verona. Lì ci sono i punti di raccolta e di ristoro delle varie regioni. Io sono stato al gruppo di Genova dove ho trovato il Sig.Melina dello stabilimento SIAC che mi ha dato 250 lire. Le assistenze sono dirette dallo Stato Pontificio. Abbiamo avuto subito un buon vitto. Tre panini, una mela, minestra con pasta e fagioli, carne e finalmente dopo 471 giorni un buon bicchiere di vino. In serata altro pranzo meraviglioso: pastasciutta, abbondante stufato di carne e tre panini. In serata ci siamo coricati su della paglia in attesa dell' ordine di partire.    
     
  30 Settembre 1945                                                                          472 giorni di prigionia  
  Sveglia alle sette a Pescantina. Pane e latte per colazione e minestra e stufato  con pane e una mela per pranzo alle 12. Alle 11 Don Timossi di Genova ha celebrato la Santa Messa all'aperto ed io l' ho servita. Sono giunte altre quattro tradotte che sono in via di smistamento. L'organizzazione è buona ed efficiente. Questa sera alle 22 siamo di nuovo in tradotta pronti a partire per Milano. Il nostro gruppo è composto da Liguri, Lombardi e Piemontesi.  
     
 

continua ....

 
 

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