Pupari da cinque
generazioni i Puglisi di Sortino rappresentano un esempio
tipico di "famiglia" di opranti che ha visto nascere,
svilupparsi, tramontare e rinascere il teatro dei pupi siciliani.
Il più famoso fu
certamente Don Ignazio Puglisi (1904 - 1986). Non era raro incontrare, in
genere al crepuscolo, lungo la via Specchi, una sagoma familiare, che,
passeggiando accanto ai bassi balconi caratteristici della via, con le
mani dietro la schiena, chiuse a trattenere un foglio di quaderno a
quadri, "parlava da solo", imitando diverse voci: smetteva
sempre per salutare velocemente e riprendere il suo ripasso dello
spettacolo.
Qualche volta, ma di
rado, chiedeva un consiglio per problemi linguistici, poi riprendeva il
suo monologare a più voci: "Tirati fellone...!" Era una battuta
caratteristica che precedeva un immancabile duello, uno dei tanti
che avrebbero animato la serata, riproponendo l'eterna sfida di Orlando e qualche rappresentante
della casa di Magonza o un nemico saraceno.
Non era difficile orientarsi in quell'universo chiuso, dove era
sempre possibile distinguere il bene dal male.
Nell'immaginario collettivi degli spettatori non accadeva mai confusione: la decodifica era
immediata e la fruizione
funzionale alle esigenze del vissuto. Nelle regioni immaginarie del mito, mai
bisognose di ulteriori precisazioni, ognuno poteva liberamente vagare e
cercare tutti i risarcimenti di contro alle esperienze quotidiane, segnate
spesso da ingiustizie e soprusi.
A tutti i personaggi
dello spettacolo Don Ignazio Puglisi prestava la sua voce, senza che fosse
mai possibile, per lo spettatore, confondere Orlando con Rinaldo, Carlo con Gano, Erminio dalla stella d'Oro
con Gemma della
Fiamma...
Continuava così la tradizione dell' "Opra dei Pupi", in
cui l'oprante dava voce sia agli eroi che alle eroine. Don Ignazio "il pastaro"
amava il suo Teatro Marionette", aveva imparato il mestiere dal padre,
seguendolo, sin da piccolo, nel suo peregrinare alla ricerca di pubblico.
L'arte era di casa: anche il nonno l'aveva esercitata.
Intanto andava
raccogliendo ogni tipo di materiale che riguardasse il teatro dei pupi.
Tutto questo materiale lo si può oggi ammirare in un interessante museo
che è ospitato nei locali
dell'ex Convento dei Frati Minori Cappuccini di Sortino.
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