Connessioni
Sul lato dell’impugnatura troviamo il compartimento della scheda di memoria, con lo sportello sagomato per adattarsi perfettamente al palmo della mano: una molla assicura senza incertezze una posizione stabile, aperto o chiuso, al pannello di plastica.
Lo sportello è dotato inoltre di una finestrella con chiusura a scorrimento verticale che consente l’accesso alla porta Usb 2.0 senza dover aprire il compartimento.
Dall’altro lato trovano posto le rimanenti prese ovvero l'uscita video e la presa pc, coperte da pannelli in gomma morbida, e l’attacco per il comando remoto, coperto da un pannellino a scorrimento verticale.
Flash
Il pentaprisma è dominato dal flash NG12 ad apertura manuale che, in posizione aperta, raggiunge una ragguardevole altezza.
La copertura raggiunge la focale equivalente di 24mm mentre il tempo di sincronizzazione varia da 1/125s a 1/160s, a seconda che lo stabilizzatore sia attivo o meno.
Appena dietro al flash integrato trova posto la slitta per quello esterno, dotata di coperchio removibile. L’attacco è in plastica e, come su tutti i corpi AF Minolta, non è dotato di contatto caldo, anche se sono disponibili diversi adattatori.
La nota dolente è che, come sulle ultime compatte digitali Minolta e Konica Minolta, gli unici lampeggiatori che possono sfruttare le capacità wireless della Dynax 7D sono il 3600HS e 5600HS: la sincronizzazione in modalità wireless con questi flash arriva fino al tempo di posa minimo di 1/4000s.
I flash datati funzionano ma limitatamente al singolo lampo e all'eventuale parabola zoom: la scelta di non supportare altre funzioni porta ad avere un'esposizione meno controllata, distante anni luce anche dalla semplice lettura TTL, senza considerare la modalità wireless che la sorella a pellicola può sfruttare addirittura con i flash serie xi. Una bacchettata sulle mani virtuali Konica Minolta.
La sensibilità del sistema AF, da -1EV a 18EV a 100 Iso, ha portato i tecnici Konica Minolta ad abbandonare l’efficace illuminatore presente sulla Dynax 7 a pellicola, sostituito nella 7D dal flash integrato che ne svolge le veci.
Comandi
Il dorso è dominato dal grande display da 2,5" e 207.000 pixel (dotato di cover protettivo trasparente), ai lati del quale si trovano i diversi pulsanti di comando della parte digitale della macchina.
Quando la macchina viene impugnata verticalmente, il display cambia orientamento risultando così sempre leggibile: la funzione è nata sulla sorella a pellicola, assieme ad altre che nella digitale sfortunatamente mancano ovvero il grafico della profondità di campo anteriore e posteriore e quello dei valori EV letti dalle singole celle dell'esposimetro, parzialmente sostituito dall'istogramma che però, a differenza dell'altro sistema, compare solo dopo lo scatto.
1. Pannello memoria / tipo esposizione / esposizione 2. Pannello flash 3. Pannello effetti digitali 4. Pannello misurazione / area AF / tipo AF / priorità ai tempi / tipo di scatto 5. Pannello blocco AE / condizioni batteria |
6. Scala Ev 7. Pannello modalità colore / sensibilità fotocamera 8. Pannello dimensioni immagine / qualità 9. Pannello bilanciamento del bianco 10. Contapose |
In alto a destra troviamo il selettore del tipo di misurazione esposimetrica e il pulsante di sblocco AF, sotto al quale c'è il selettore a otto vie con la duplice funzione di selettore del punto di messa a fuoco e di pulsantiera per la navigazione nei menu.
Ai lati del pentaprisma trovano posto i comandi che hanno resa famosa la Dynax 7, ovvero le ghiere per la staratura dell'esposimetro (in passi di 1/3 o 1/2 stop) e la compensazione del flash sulla sinistra e la ghiera dei modi e delle modalità di scatto sulla destra, quest’ultima dotata, oltre che delle solite modalità PASM, di 3 memorie a disposizione del fotografo.
All'estrema destra infine troviamo la ghiera per il bilanciamento del bianco che può essere automatico, programmato (ogni programma permette una staratura di +o- 3 passi), impostato mediante la temperatura in gradi Kelvin oppure misurato su cartoncino bianco con 3 memorie.
Il frontale presenta pochi elementi, la baionetta innanzitutto: è la classica Minolta AF che accompagna il marchio giapponese sin dal lancio della Dynax 7000, la prima reflex con sistema AF integrale nel corpo; garantisce la compatibilità con tutte le ottiche prodotte dal 1985 anche se alcune funzioni come il Power Zoom della serie xi non sono disponibili. In basso a destra c'è il selettore per la modalità AF e, vicino alla baionetta, il pulsante di sblocco degli obiettivi. A sinistra, sempre vicino alla baionetta, c'è il pulsante per visualizzare la profondità di campo e, tra bocchettone e impugnatura, la spia dell’autoscatto.
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