Storia e metodi della Psicologia

Appunti dal corso del prof. M. Tirassa - a. a. 2001/2

20/02/02
Differenza tra Psicologia e Psichiatria:
- Psichiatria: branca della medicina
- Psicologia: scienza umana
La psichiatria lavora su corpo e mente. La biochimica fa funzionare il cervello (neuroni), ma non tiene conto della mente. la mente è legata al cervello, per cui una variazione di un neurotrasmettitore ha come riflesso la variazione della mente.

La psicologia non è una scienza a causa della sua non predittività (non è deterministica).
Le scienze dovevano adeguarsi alla fisica per essere considerate scientifiche. L'intelligenza artificiale (A.I.) è stato un tentativo per costruire una psicologia deterministica; i sistemi di A.I. funzionavano solo in ambiti molto ristretti e i fatti che riescono a integrare sono dipendenti dal programma.

La soggettività dell'osservazione psicologica viene tracciata nel '900. La fisica era la regina della scienza (oggettiva), mentre la psicologia veniva spostata nelle finalità secondarie (soggettiva). (qualità primaria = finalità attribuita a un oggetto / qualità secondaria = finalità non dipendente dall'essenza dell'oggetto, ma dalle finalità dell'osservatore).

Nella seconda metà dell''800 ci sono stati dei tentativi di costruzione dei primi passi della psicologia. Le prime scuole della psicologia nascono sulla percezione (= la cosa soggettiva che riguarda lo psicologo). La psicologia prendeva in considerazione quello che riguardava la soggettività.

Si è verificato anche qualche tentativo di costruire una psicologia introspezionista: il soggetto doveva esplicitare ad alta voce la propria percezione (ad es. "la biro": prima c'è la percezione priva di significato ("bastoncino"), tramite la retina i cui recettori reagiscono ad una determinata lunghezza d'onda; l'aggiunta di significato avviene solo alla fine.

La Psicanalisi nasce ai primi del '900 e discute della soggettività in modo oggettivo.

1870 William James tentò di applicare la teoria dell'evoluzione di Darwin per spiegare la mente, che viene guardata come un fenomeno biologico evolutosi nel tempo.
1850-90 teoria evoluzionista di Darwin delle manifestazioni: le emozioni si sono evolute. Darwin fa vedere l'analogia delle emozioni espresse tra specie diverse (paura nel topo e nel gatto). Queste emozioni si evolvono mantenendo delle caratteristiche comuni => le strutture di fondo sono studiabili e anche i meccanismi che stanno indietro sono ……….

1913 nascita del comportamentismo negli USA (1943 declino) con la pubblicazione di un articolo sul comportamentismo da parte di Watson che sostiene la nascita di una psicologia scientifica sullo stampo delle scienze naturali precedenti.
Nel 1913 la Fisica era sorpassata e quindi il comportamentismo nasce con una visione già vecchia della scienza. Siccome la mente è soggettiva, la soggettività deve essere eliminata: quindi si studia il comportamento che è un fattore visibile e descrivibile (le emozioni, la mente non sono visibili). C'è un intervento attivo da parte dello sperimentatore.
06/03/02
Il comportamentismo descrive il comportamento, ossia quello che l'animale fa in risposta a quello che fa il mondo => feedback del mondo positivi o negativi. L'universalità della mente è l'architettura cognitiva dell'animale che è valida per tutti gli animali.
Si …….. un "framework" molto semplice per testare tutto quello che riguarda la psicologia (Pavlov).
- Nevrosi sperimentale: si verifica quando l'animale non sa più che cosa fare => ansia.
- Depressione sperimentale: si verifica in una situazione senza via d'uscita (ad es. l'accensione una luce con scossa elettrica): l'animale perde tonicità e si lascia morire.
I comportamentisti hanno usato questa situazione per studiare il disagio delle persone. Un disturbo dipende da un apprendimento di risposte discendenti dalla situazione dell'individuo stesso. La terapia si basa sulle dissensibilizzazione (addestramento a rinforzi positivi).
Nelle "fobie" (ad es. paura degli insetti) la dissensibilizzazione consiste nel far vedere la foto dell'insetto da lontano, poi sempre più vicino. Bisogna rimodellare il comportamento del paziente per dare rinforzi positivi. Il comportamento viene ricondotto all'esperienza.

 

11/03/02
La crisi del comportamentismo è stata provocata dal lavoro di Chomsky sul linguaggio che ne ha minato le basi: Chomsky ha dimostrato che il linguaggio non può essere appreso e che deve quindi essere una componente immateriale e che il linguaggio, cioè non è una applicazione della mente umana ma una capacità specifica.
Questo lavoro di Chomsky è considerato la nascita del cognitivismo.

Chomsky rivaluta il ruolo del soggetto e il ruolo delle diverse parole nella frase, dimostrando che il linguaggio è incomprensibile quando questi ruoli non sono rispettati. Noi possediamo una struttura per la comprensione delle parole. Ili numero delle frasi è infinito e la grammatica è, in un certo senso, un sistema di regole dentro la testa (soggetto, verbo, complemento) che permette che il nostro interlocutore ci capisca.

L'apprendimento per prova ed errore (comportamentismo) non funziona. Ci facciamo delle rappresentazioni mentali con le nostre strutture. Nel comportamentismo invece non ci sono mappe e si è alieni: il comportamento è casuale (rinforzi positivi e negativi).

Skinner, il pilastro del comportamentismo, pubblica nel 1954-55 un libro sull'apprendimento del linguaggio, che è una concezione casuale da parte del bambino e una riorganizzazione a seconda del rinforzo positivo dell'ambiente: l'adulto non rinforza la parola o il suono errati. L'ambiente (il genitore) modella il comportamento verbale del bambino => teoria dell'apprendimento delle parole: la costruzione delle sequenza verbali più complesse funziona in modo analogo.

 

12/03/02
Chomsky concepisce il linguaggio come facoltà mentale, non come comportamento. Il linguaggio è inteso come la capacità di comprendere le frasi, non solo le parole => si deve maneggiare la struttura che sottintende la frase. Tutti noi acquisiamo una capacità di linguaggio, anche senza grammatica.
Nel bambino viene premiata la comprensibilità delle parole, non la correttezza.

La teoria dell'apprendimento di "tabula rasa" (alla nascita siamo tutti come un foglio di carta bianca) degli anni 50-60 viene sostituita dalla teoria "innatista". Il termine "apprendimento" proveniente dal comportamentismo viene sostituito dal termine "acquisizione".
Secondo Chomsky, la grammatica fa parte del nostro materiale ereditario, è praticamente la capacità di maneggiare le frasi. Non è così: La grammatica universale innata non prescrive la costruzione di frasi, ma il tipo di struttura concettuale che gli uomini sono in grado di gestire. I linguaggi costruiti sono diversi da quelli naturali. La grammatica universale viene specificata nel paese in cui si vive.

Le qualità innate hanno tempi di maturazione diverse (come gli organi del feto). Ci sono finestre per l'apprendimento. Un parlante nativo deve imparare una lingua fino a 13 anni circa. Quando una lingua si impara dopo tale età, si sente che la lingua non è la madrelingua.
I meccanismi dell'apprendimento sono diversi. Una persona bilingue impara due lingue senza l'uso metaforico della lingua madre (quindi, non ha bisogno di studiare la seconda lingua).
Fino a quattro anni, il bambino non percepisce l'eccezione a una regola imparata (ad es. il plurale delle parole finisce con la "i") => iper-generalizzazione delle regole: è genetico.

Chomsky tratta il linguaggio come una forma autonoma. Ci sono strutture esclusive per il linguaggio (capacità linguistiche buone nonostante un IQ basso). Esistono anche deficit del linguaggio senza alcun danno cognitivo (ad. es. afasia in seguito a un ictus) => danno centrale del comportamento linguistico => autonomia della capacità.

Il macchinario associativo è lo stesso per tutte le specie. Gli esseri umani sono più capaci degli animali. Un animale non umano deve essere in grado di apprendere un po' di linguaggio.
Negli anni '60 sono stati fatti dei tentativi di insegnare il linguaggio a primati non umani (neonato di scimpanzè cresciuto in una famiglia umana). Questi tentativi sono falliti, però è emerso che questi primati sono in grado di mettere etichette a degli oggetti, non hanno però la capacità di acquisire un numero infinito di termini e di creare, costruire e comprendere delle frasi. Mancano della sistematicità degli umani (sottostruttura). Vita però molto complessa: alleanze e tentativi per conoscere le alleanze (?????).

Non sono state risolte le origini filogenetiche del linguaggio. Esistono due approcci:
1. progressione (evoluzione lineare)
2. salto evolutivo (evoluzione puntiforme: una mutazione del DNA del gene regolatore che soprassiede a una serie di processi produce una nuova specie).

Il linguaggio è una evoluzione della nostra capacità di rappresentarci mentalmente lo spazio. E' una concezione gerarchica dello spazio con entità sovra ordinate. Una capacità si può sviluppare per una funzione finale che non ha. Ad. es. le ali degli insetti che sono abbastanza grandi da permettere il volo. Le ali si sono sviluppate progressivamente. Le ali piccole non permettevano il volo, ma lo scambio di calore con l'esterno. la ulteriore estensione delle ali è stata usata per il volo.

 

13/03/02
Nel 1938 Tolman scrisse un'opera in cui dimostrò che il comportamento del ratto è fatto da mappe cognitive. Il ratto in natura vive in un labirinto con un corridoio principale e corridoi secondari. Il ratto si muove in modo tale da dimostrare di sapere che cosa sta facendo, non si muove in modo casuale. Questo comportamento non è compatibile con il comportamento di prova e rinforzo.

Secondo Tolman, il comportamento del ratto è interpretabile solo se si ammette l'esistenza di mappe cognitive nella testa del ratto (modello interno del mondo) che sono sufficienti per l'animale per muoversi nel labirinto.

Il Neocomportamentismo introduce la "variabile inteveniente" che è un'entità astratta postulata di essere presente nella testa dell'animale per spiegare il suo comportamento.
E' uno stato interno non trattabile, che interviene come effetto di certe situazioni esterne e causa di certi comportamenti successivi.
Questo stato interno non equivale a un pensiero.

Con la nascita del cognitivismo nel 1950, nascono descrizioni degli stati interni (=gergo). Ad. es. …… box = quello che sta tra l'ambiente esterno e il comportamento.

Il Cognitivismo si divide in
1. cognitivismo classico (calcolatore = mente)
2. cognitivismo eretico (metà comportamentismo / metà cognitivismo)
3. cognitivismo clinico (psicoterapia cognitiva)

COMPORTAMENTISMO COGNITIVISMO
Nella testa non c'è nulla 1. corrente: testa = software anni 90 = scissione cognitivismo classico: nella testa non c'è nulla (ripresa di idee non molto diverse dal comportamentismo
2. corrente: oltre al software, nella testa ci deve essere qualcos'altro
3. corrente biologizzante (??????)
4. cognitivismo clinico: Bowlby (padre del) branca della psicanalisi

Il cognitivismo classico assomiglia al comportamentismo.
Test di Touring: conta il comportamento e non quello che c'è dietro. C'è l'accettazione dell'idea della "black box" (come nel comportamentismo), ma è più ambiguo. Il soggetto agisce ma non è mosso dall'ambiente. Il comportamento viene riconosciuto come proveniente dall'interno.

 

25/03/02
Il cognitivismo è nato dalla necessità di addestrare bene gli operatori del radar. L'interpretazione del segnale sul radar sollevava il problema dell'addestramento degli operatori.
- Percezione => interpretazione => presa di decisione => reazione.
- Legge di Hick: tempo di reazione
TR = K x log2A + C
(tempo di costante costante
reazione) C_______________________ alternativa

C: tempo impiegato prima si iniziare il compito
K: inclinazione della retta, specifica per ciascun compito
ð in un compito, il tempo di reazione è proporzionale al compito che l'individuo deve elaborare.
Questa legge non descrive le cause per una reazione, ma solo la nostra lentezza. descrive inoltre alcuni aspetti del funzionamento visti dall'esterno.

- Teoria della percezione di Marr
Tutte le entità di tipo A hanno la probabilità B C far parte di A => C ha la probabilità B (???????)

Secondo il Cognitivismo, abbiamo un programma nella testa, che consiste in regole per far funzionare il sillogismo. Le regole del sillogismo non dipendono dalle premesse (???????).
Per una conclusione giusta bisogna:
1. seguire le regole
2. le premesse devono essere vere nel mondo, solo così funzione il sillogismo
Bisogna legare i codici interni del mondo. Se cambiano le premesse, cambia il sistema di logiche che non discende.

- Wa…: psicologo inglese che ha inventato il "Compito di Wa….". Si tratta di quattro carte da gioco con una lettera da un lato e un numero dall'altro. A un numero pari corrisponde una vocale. Errori sistematici del ragionamento umano sono soggetti a ricadute. Questi errori sono dovuti a un deficit di risorse.

- Secondo la psicologia evoluzionista, la cognizione umana è fatta per manipolare regole sociali, numeri, vocali, etc., perché le regole sociali sono più importanti ed hanno maggiore impatto. La mente umana ha circuiti pre sintonizzati su regole sociali.

 

26/03/02
Il cognitivismo è mentalismo. La mente può essere oggetto di indagine ed ha a che fare con le rappresentazioni del mondo. Kenneth Craif teorizzava la identificazione tra mente e rappresentazioni (modelli interni).
Nel cognitivismo non c'è più né mondo né mente. La rappresentazione deve essere qualcuno che l'abbia (soggettività) (??????). Il cognitivismo ha eliminato la soggettività, trattando la mente come un modello interno appartenente a nessuno.

Nel Cognitivismo c'è la suddivisione tra qualità primaria e qualità secondarie. La mente funziona autonomamente e la coscienza è la qualità secondaria. La coscienza può accedere alle rappresentazioni e viceversa.
Ragioni: secondo l'antica concezione, la soggettività è un male e le emozioni hanno una caratteristica soggettiva. La razionalità è il pensiero. Il cognitivismo ha scorporato razionalità e soggettività. La cognizione funziona da sola senza accedere alla coscienza. Lo studio della mente aboliva la cocoscienza.

Nel libro "riscoperta della mente" (1992) Searle dà una interpretazione diversa della mente e dell'algoritmo. L'interpretazione richiede un punto di vista, il quale richiede un soggetto, il quale a sua volta necessita della coscienza.
Nell'interpretazione ci sono due punti di vista:
1. Studio della mente esterno = studio del cervello: neuroni, molecole che compongono i neuroni (terza persona: esso).
2. Studio della mente interno = mente come flusso di rappresentazioni (prima persona: io)

Per la Psicologia del XX° secolo la coscienza è una proprietà accessoria. L'inconscio computazionale fa succedere le cose.

- Nel Cognitivismo, il mondo è costituito da simboli interni. Il ragionamento è il compimento di operazioni formali con questi simboli. Queste entità interne sono simboli privi di significato intrinseco, acquisiscono significato soltanto all'interno di un sistema.

- Secondo Searle, la sintassi (???????) non esiste in natura. Ad es. la lettera "T" non esiste in natura, ci deve essere una mente che la interpreta. Le regole non stanno nel mondo; siamo noi che le definiamo. Possiamo dare una interpretazione algoritmica di qualunque entità del mondo. I programmi esistono nella testa di chi guarda, non sono nel mondo.

Il Cognitivismo descrive la mente in algoritmi (operazioni) che fanno succedere delle cose. Un algoritmo è composto da:
1. operazioni che lo definiscono
2. dati sui quali tali operazioni operano
ð le operazioni hanno bisogno dei dati per operare che devono essere espliciti oppure disponibili da una banca dati esterna.
Abbiamo quindi bisogno di etichette e di una banca dati per i fatti del mondo e le alternative. La teoria della conoscenza del cognitivismo riguarda la raccolta di tutti i dati dell'universo e le relazioni tra di loro.
Nel mondo reale però non abbiamo certezza sull'operazione e sull'esito di essa.

 

27/03/02
Nel XX° secolo si verifica una suddivisione della psicologia in:
1. branca della filosofia
2. branca delle scienze sociali
3. branca della logica (informatica)
4. branca della biologia

Branca della Biologia: La Biologia si è affermata come scienza molto dopo la fisica. L'idea di scienza è stata plasmata sulla fisica (verificabilità lavori sperimentali). Il ragionamento biologico è diverso da quello della fisica: c'è una grande componente di casualità (una mutazione può essere casuale, non arriva al momento giusto).
ð La predittività della fisica c'è sempre, però nella biologia la predittività è a posteriori (non si possono prevedere le mutazioni). La teoria dell'evoluzione si basa sulle mutazioni.
Il primo tentativo di unire la psicologia e la biologia è stato il Connessionismo
Negli anni '80 ricercatori a San Diego hanno lavorato sulla rappresentazione di un simbolo con l'etichetta di un linguaggio formale. C'era bisogno di un riconoscimento di forme molto flessibile, non quello classico (algoritmo, banca dati) che contiene un simbolo per ogni entità del mondo. L'etichetta deve essere generalizzata a più pattern (ad es. bottiglietta, fiasco, bottiglia).
E' stata creata le rete connessionista fatta a nodi (=unità che possono essere spente o accese). Ciascuna unità è connessa ad altre unità.

I° strato O O O O

II° strato O O

III° strato O O O

=> L'attivazione del III° stato dipende dall'attivazione del II° stato, il quale dipende a sua volta dall'attivazione del I° stato.
Questo tipo di rete può essere usato come modello del funzionamento del sistema nervoso. Nella rete si verifica l'apprendimento per stimoli (simile al comportamentismo), però il sistema nervoso funziona in modo completamente diverso.

 

03/04/02
Lo spostamento della Psicologia alla Biologia conduce al riduzionismo. Nel riduzionismo non si può fare a meno delle etichette di servizio (ad es. il cambio dell'automobile). Non è possibile trattare certe funzioni (attenzione, memoria, sensazioni o percezioni) in termini neuronali.
ð relazione tra Psicologia e Biologia:
1. Psicologia ridotta a Biologia
2. Biologia estesa a Psicologia
Si dovevano fare combaciare gli elementi biologici (elementi neuronali) con le etichette della Psicologia (amore, memoria, schizofrenia).
- La Psicologia tiene conto del cervello e del corpo ed è, in un certo senso, una estensione della Biologia. La mente senza un corpo non serve e viceversa: la mente fa funzionare il corpo e la mente è parte di un corpo che la fa funzionare.
Questa definizione si è manifestata negli anno '90 con la nascita della robotica autonoma. Questi robot hanno un sistema di controllo che li fa interagire con il mondo (la costruzione di un essere umano non è possibile)
Dei ricercatori di Boston costruiscono dei robot che reagiscono a colori, alla vicinanza, al contatto con superfici dure e morbide. Sensori reagiscono a sensazioni interne, c'è un sistema di effettori (pinze, ruote) e di circuiti che mettono in relazione effettori e sensori (ad es. un robot che deve raccogliere le lattine di coca cola: se sono leggere, le raccoglie e le deposita nella cesta che ha sulla schiena, se sono troppo pesanti, non le raccoglie).

 

08/04/02
[V. Seminario sulla Neurobiologia]

 

09/04/02
Il connessionismo / la robotica significa: il collegamento della Psicologia con la Biologia; però il connessionismo non tiene conto del cervello, algoritmi vengono sostituiti con altri algoritmi. La robotica ha poco a che vedere con la Biologia.
Le Neuro-scienze sono un'area grande e molto contraddittoria.
Ci sono due aspetti:
1. L'idea di considerare uno stato biologico come risultato di un processo storico (evoluzione)
2. L'evidenza empirica relativa al fatto che parti diverse del cervello hanno funzioni diverse.
Esiste una scienza sulle specializzazione delle aree cerebrali: a una precisa area cerebrale corrisponde una precisa funzione. Ad es. un ictus comporta una afasia => lesione di un'area cerebrale (lesione dell'area del linguaggio - scoperta del Broca).
- E' stata elaborata la teoria delle singole bozza cerebrali (= parti che compongono il cervello) hanno un ruolo nella funzione cerebrale. I diametri cranici sono un indice di una particolare destrezza in una facoltà cognitiva (ad es. disegno - si dice anche: "avere il bernoccolo per ..").
Questa teoria è fallita in seguito alla scoperta che nel cervello ci sono aree associative.
- Negli anni '80 è riemersa l'idea della identificazione delle aree cerebrali abbinate => opera di Fodor "la modularità della mente".
- L'idea di fondo del cognitivismo classico è scritta nel libro di Fodor "Il linguaggio del pensiero". Emerge l'idea del pensiero sintattico: è un pensiero fatto di proposizioni (= certe entità del mondo che sono in contatto reciproco). Sono predicazioni sulle entità del mondo (ad es. Mario mangia la mela)
ð concezione generale: per ragionare si possono usare vari schemi di inferenza.
- Premesse false portano a conclusioni false, ma il ragionamento può essere giusto.
- Premesse vere non presuppongono un ragionamento, bensì una connessione del pensiero con il mondo esterno. I moduli di Fodor sonno canali rigidi ma modificabili che traducono una informazione esterna in un formato interno che aiuti ad arrivare ad una conclusione. Questi canali sono specializzati per funzionare (gli occhi vedono soltanto, le orecchie riescono solo a sentire). La percezione visiva ci permette un'analisi completa della scena esterna (garantisce una ricostruzione automatica della scena esterna). Non ne possiamo cambiare il funzionamento.
- I moduli sono innati, non richiedono alcun apprendimento (non "impariamo" a vedere un adulto). Il linguaggio è un modulo. Il valore del ……. è innato. Il modulo è un servosistema che serve a dare materiale di pensiero a processi centrali, che sono facoltà cognitive superiori. Il processo centrale è uno schema astratto di ragionamento specializzato. Il sillogismo è sempre valido.
- Tutto ciò porta alla ri-descrizione del panorama psicologico.: i moduli periferici sono innati e quindi soggetti ad evoluzione come tutti gli organi del corpo. I processi centrali non vengono considerati da Fodor, perché non si può risalire all'indietro alla filogenesi di questi processi. Bisogna studiare l'evoluzione dei moduli (pensiero, linguaggio).
- I moduli sono stati concettualizzati in sottomoduli
Cosa
Modulo percezione visiva <
Dove
Modulo colore: 3 canali cromatici
- Psicologia evoluzionistica: modularizzazione progressiva dei processi mentali superiori (compito di Watson ??????). per Fodor la mente è un processore centrale con canali di input/output e un sistema di memoria (schema di fondo).
Il problema di fondo è che non conosciamo il pensiero né la sua sede. Dobbiamo ragionare in funzione delle funzioni comportamentali. Disponiamo di circuiti speciali per risolvere problemi specifici. Ogni compito userà circuiti specifici, che sono canali di interazione specializzati. Ciascun canale corrisponde a una logica evolutiva.

 

10/04/02
Storia della Psicologia clinica
- modello dell'uomo
- conscio/inconscio
- tecniche terapeutiche
- malattia - guarigione

- Secondo Freud, l'essere umano è fondamentalmente mosso dalle passioni, energia endogena che spiega i processi psichici. Questo è il principio ordinatore dell'essere umano: l'uomo è un sistema omeostatico è il benessere giunge quando l'energia è stabile. La patologia si manifesta quando l'energia non può fluire armonicamente verso una stabilità.
- Conscio/inconscio: Per Freud, la coscienza è solo la punta di un iceberg. La maggior parte dei processi avviene in maniera inconscia => Feud = padre dell'inconscio.
- Terapia: lo psicoanalista è l'uomo che conosce i segreti dell'inconscio. Solo il terapeuta riesce a leggere i blocchi pulsionali del paziente che portano alla malattia => sogno, libera associazione, relazione terapeutica. Secondo Freud, attraverso la terapia (transfert / controtransfert) il paziente può sciogliere i blocchi energetici, purché il paziente riproduca gli stessi schemi relazionali che portano al malessere.
- La frustrazione nella terapia conduce alla nevrosi da transfert, che è il nocciolo duro della relazione. Con la regressione, il paziente ritorna al suo blocco relazionale originario. Attraverso l'analista, il paziente può cambiare strategia ed utilizzare difese più adatte e più sane.

- Comportamentismo:
Utilizza il metodo sperimentale. Si può suddividere in:
1. Comportamentismo classico (fondatore Watson - 1923-30)
2. Neo comportamentismo (Skinner, Tolman, … - 1930-50) (origine clinica)
3. Neo - neo comportamentismo

- Skinner segue il comportamentismo totale introdotto da Watson in merito al condizionamento operante e classico (stimolo incondizionato). Nel 1928 pubblica un libro ("Behaviour Analysis") che segna l'inizio dell'applicazione del condizionamento operante in campo clinico, circoscritta a tutte le patologie con semplici modifiche cognitive.
- Il comportamentista concepisce la psiche come una "tabula rasa"; la patologia è un deficit comportamentale disfunzionale all'ambiente. Il Terapeuta comportamentale cura il disagio intrapsichico con una dissensibilizzazione sistematica.
- Verso gli anni '70, si è verificata la crisi del comportamentismo, poiché ci si rendeva conto che dopo la terapia il sintomo era sparito, ma il malessere rimaneva.
- I primi cognitivisti sono psicanalisti.
Nella psicoterapia cognitiva, l'uomo è l'elaboratore di informazioni e l'organizzatore della sua storia personale. Le strutture di significato stabile sono i frame (=schemi). I significati delle nostre esperienze rimangono nel tempo. Se gli schemi sono disfunzionali, insorge la malattia (=> interazione tra pensieri ed emozioni).
Nella psicoterapia cognitiva, il terapeuta chiede al cliente quali emozioni aveva prima dei pensieri. Il paziente deve autoosservare le emozioni che provocano pensieri (= pensieri automatici).
- Nuova epistemologia: Popper e ????. L'idea scientifica viene applicata anche alla persona. Lo scienziato fa ipotesi modificabili. L'individuo viene guidato da schemi interpretativi.
- Conscio ed inconscio lavorano in parallelo utilizzando linguaggi diversi:
- conscio: lavora con un'informazione, razionale, intelligente;
- inconscio: lavora parallelamente con più informazioni
- Attraverso la coscienza, le persone si costruiscono la propria storia narrativa ?????? (= memoria di sé), che è il campo di lavoro della psicologia cognitiva.
Il terapeuta fa capire al paziente le disfunzioni. Attraverso la relazione terapeutica, la comprensione della connessione di pensiero ed emozioni permette i connettivi: il terapeuta dimostra attraverso le domande come i pensieri automatici abbiano preso il sopravvento (esperienza connettiva).
- Guarigione: l'uomo è funzionale quando è flessibile (applicare categorie del mondo diverse secondo le situazioni). Quando le categorie sono troppo rigide, insorge la sofferenza: la terapia sblocca queste rigidità. L'esperienza connettiva passa anche attraverso il comportamento (dare un significato diverso da quello di prima). Al paziente vengono dati compiti a casa: deve compiere delle azioni e riferire pensieri ed emozioni.
- Negli anni '80 viene definita l'organizzazione cognitiva (= elaborazione degli stimoli che vengono dall'esterno). Ci sono 4 organizzazioni:
1. fobica (paura)
2. ossessiva (pensieri fissi associati a compulsioni) => ossessiva = compulsiva
3. depressiva
4. disturbo alimentare psicogeno
- Differenza tra psicosi e nevrosi:
1. psicosi = non c'è più contatto con la realtà
2. nevrosi = patologia più lieve, c'è ancora contatto con la realtà
- Nel costruttivismo, la realtà dipende dalla visione del soggetto. Non esiste realtà al di fuori della conoscenza.
Il terapeuta diventa una costruzione di significati nella relazione a due. Da questo punto, il paziente potrà modulare i suoi sistemi organizzativi. L'inconscio (conoscenza tacita) riacquista un certo interesse. Il sogno è importante per il significato che trova il paziente, non per la simbologia.

 

15/04/02
Le malattie sono causate, per Freud, dal paziente e dal passato. Aveva iniziato ad usare l'ipnosi durante la terapia, ma scegli di abbandonarla perché crea una dipendenza paziente/medico e lo stato del paziente dopo il risveglio dall'ipnosi è immutato.
- Adotta quindi il colloquio libero. Dove il paziente si ferma, si deve cercare l'origine della nevrosi. Anche il lapsus nasconde qualcosa.
- Freud ha introdotto il conscio/inconscio. La rimozione nasconde i traumi e li mette nell'inconscio. Freud vuole scoprire i contenuti dell'inconscio ed adotta la libera associazione per rivelare il nodo (evento traumatico) ed il transfert (= la psicanalisi crea un rapporto affettivo per colmare carenze affettive del paziente).
- Inizia a studiare i sogni, poiché sono loro che rivelano il contenuto dell'inconscio, mentre il racconto del paziente non lo rivela. Il lapsus significa qualcosa di concreto (è la censura che agisce)
- Per Freud, ci sono tre fasi della vita:
1. fase orale (bambino succhia ilpollice in sostituzione del seno materno)
2. fase anale (la ritenzione delle feci viene considerata un male o un bene dal bambino)
3. fase genitale (sviluppo degli organi genitali, pulsione verso il genitore di sesso opposto, odio verso il genitore dello stesso sesso).
- Le pulsioni riguardano:
1. la realtà (pulsioni dell'io)
2. la libido (piacere => inconscio: porta fuori dalla realtà)
3. l'eros
4. thanatos (verso la morte, autodistruzione)
5. preconscio
- La personalità è composta da:
1. Es -> pulsione di piacere
2. Io -> tra es e super io
3. Super io -> censura, valori morali, funzione positiva (risposta alla realtà), negativa (censura eccessiva)
- Per Freud, la religione rappresenta un padre buono che comanda, riprendendo la figura del padre primordiale. Dio è stato creato dall'uomo per mantenere le regole, impedendo all'uomo di auto lesionarsi, rappresentando simultaneamente la felicità irraggiungibile per l'uomo.
- La psicanalisi di Freud ha molti limiti, in quanto le rimozioni non vengono risolte e l'inconscio porta quindi all'insorgenza di nevrosi.

JUNG
Jung nasce nel 1875 in Svizzera. La figura paterna crea un grande sconvolgimento nella sua vita: come eredità paterna riceve il monito di non dedicarsi al materialismo dell'epoca.
- Nel 1902 Jung si laurea e si dedica alla psicologia. Inizia la corrispondenza con Freud. Sono due personalità molto distinte: Jung è un ammiratore di Freud (figura paterna) e Freud era la persona dominante.
- Nel 1909-133 Jung diventa capo dell'Associazione Psicanalitica Internazionale. Pubblica il libro "trasformazione e sogni della libido" (1912) e si separa da Freud, perché rifiuta il pansessualismo. La Psicanalisi diventa Psicologia Analitica. Jung interpreta i sogni del paziente, guardando lo stato attuale del soggetto. Per Jung, il sogno ha un valore morale: l'inconscio comunica con la coscienza e la psicologia è la conoscenza sull'uomo.
- Il pensiero di Jung presenta questi aspetti principali:
1. concetto dell'inconscio personale e collettivo (non è collegato alla psicologia)
2. l'interpretazione dei sogni:
- Io = parte conscia della persona
- inconscio personale = parte nascosta della persona
Le esperienze rimangono nell'inconscio personale che si esprime della parte onirica e nelle nevrosi
I complessi acquisiscono un peso sempre più consistente. Col tempo passano dall'inconscio al conscio, diventando dei problemi.
- Differenze tra Jung e Freud:
Per Freud, la psicanalista accoglie il paziente sofferente
Per Jung, non esiste una malattia, solo la parte conscia con quella inconscia. La nevrosi è uno squilibrio tra queste due parti.
I sogni hanno elementi con diverse valenze per ciascuno (ad es. ??????).
Per Freud i simboli onirici hanno lo stesso valore per tutti.
Jung sostiene che bisogna entrare nel mondo di ognuno per conoscere gli elementi veramente importanti.
Per Jung la personalità ha 4 aspetti:
1. ragione
2. sentimento
3. intuizione
4. sensazione
Inoltre: estroversa
introversa
L'ipnosi è per Freud un mezzo per accedere all'inconscio. Si è dimostrata un fallimento, perché non c'è una finestra dalla quale guardare l'inconscio.
Freud sostituisce l'ipnosi con dei modi per capire qualcosa del paziente zenza che si sia un accesso.
Ciò porta all'ammissione che l'inconscio è invisibile. Freud è stato attaccato sulla falsificabilità dell'inconscio: non ci sono dati sperimentali per trovare l'inconscio.
C'è una parte della mente che funziona come tutta la mente, tranne che non è conscia. La maggior parte dell'efficacia della mente ha a che fare con processi sottostanti. Il problema risiede nel fatto che non si può renderla una teoria. La mente è sostanzialmente rappresentazionale. Una rappresentazione non conscia diventa priva di senso.

La Psicologia del '900 delegittima il ruolo della coscienza. Ci sono tre versioni principali:
1. versione comportamentista: è l'ambiente esterno che ci fa ?????? (rinforzi positivi/negativi - premio/punizione).
2. versione freudiana: ci sono 2 sotto-menti sostanzialmente identiche: una è illuminata dalla coscienza, l'altra no: i contenuti mentali possono essere spostati dall'una all'altra.
3. processi computazionali: i contenuti accedono alla coscienza e viceversa, il che può modificare il contenuto della mente stessa.
Queste concezioni hanno tentato di estromettere la soggettività della coscienza dalla mente. Nel Cognitivismo, le confutazioni sono diventate un'ipotesi (articolo di fede senza esperimenti).

 

17/04/02
Con il passare del tempo, la psicanalisi perde terreno e le psicolterapie vengono utilizzate come supporto. C'è bisogno di risultati tangibili in breve tempo (psico-oncologia).
- Nasce la teoria dell'attaccamento (teoria post freudiana) che riguarda il rapporto madre - bambino nel primo anno di vita.
- Cambia il concetto della nevrosi (problema di interazione fra individuo e la società) ed il rapporto paziente/analista: interazione e contro transfert. La psicoanalisi si è avvicinata alle neuroscienze.
- Hartmann: il bambino nasce con potenzialità innate (teoria ???????). L'uomo è molto adatto ad inserirsi nell'ambiente. Il bambino può interagire immediatamente con l'ambiente, non ha conflitti (diverso da Freud: conflitti che ci scontrano con la realtà).
- Freud introduce il concetto di sublimazione: pulsioni incanalate in attività moralmente accettabili. Per Hartmann le difese dell'Io operano fino a che queste capacità vengono annullate definitivamente