TEORIA
Le cadenze tipiche di accordi nel jazz sono
molte. Molto comuni sono le seguenti:
In un brano vi sono sequenze di accordi che,
possono essere ricondotte a cadenze tipiche di una certa tonalità.
Su queste sequenze si potranno usare, per l'improvvisazione, le
scale e le posizioni associate tale tonalità.
Esempio: analisi del brano BLUE BOSSA
Osservando la sequenza degli accordi, la presenza
del C-7 può far ipotizzare che le prime due righe e la
terza rappresentino una sequenza della tonalità di C minore
(C, D, Eb, F, G, Ab, Bb); la verifica si può fare nel modo
seguente: le note della scala di C minore le stesse della scala
di Eb maggiore (Eb, F, G, Ab, Bb, C, D) considerate a partire
dal sesto grado; si potranno quindi considerare gli accordi della
scala di Eb (Eb7+, F-7, G-7, Ab7+, Bb7, C-7, DØ). Si può
notare che:
· tutti gli accordi delle righe 1, 2 e 4, tranne il G7,
sono presenti;
· l'accordo di G7, differisce dal G-7 per la presenza del
B (in luogo del Bb), nota che è presente della scala di
C minore "armonica";
· sull'accordo di DØ si può usare indifferentemente
la scala minore o la scala minore armonica poiché tale
accordo non contiene la nota B.
Quindi la prima, seconda e la quarta riga rappresenteranno una
sequenza della tonalità di C minore, con l'avvertenza di
utilizzare la scala di C- armonica per le sequenze DØ -
G7.
La terza riga è invece una tipica sequenza II-V-I della
tonalità di Db maggiore.