A cura di:
Chiara Andreani
Fabio Barilari
Stefano Busolli
Carlos Crespo
Paolo Faggioni
Dall'inizio del secolo sono stati soprattutto due gli approcci al miglioramento genetico delle colture: l'incrocio tra piante sessualmente compatibile e la selezione di mutanti. Negli ultimi vent'anni ne è stato aggiunto un altro, cioè quello basato sull'integrazione di geni clonati da altri organismi viventi nel genoma delle piante. Questo approccio è reso possibile per il fatto che il codice genetico è universale: l'uomo, ad esempio, è uomo perché l'insieme dei suoi geni stabilisce il differenziamento in un organismo dalle caratteristiche umane. Di conseguenza, un gene umano clonato può essere trasferito in un batterio o in un altro organismo vivente.