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poesia della settimana (di Richard Feynman)

Piccola cosmogonia dell'intelligenza

C'è l'impeto delle onde
montagne di molecole
ognuna stupidamente immersa
negli affari suoi
lontane milioni di miliardi
ma spumeggiano all'unisono.
Ere dopo ere
prima che occhi potessero vedere
anno dopo anno
colpendo con violenza la riva
come ora.
Per chi? Per che cosa?
su un pianeta morto
senza una vita da intrattenere.
Senza un attimo di requie
torturate dall'energia
sprecate dal sole come in un prodigio
rovesciate nello spazio.
Un niente fa ruggire il mare.
Nel mare profondo
ogni molecola ripete
la struttura delle altre
finché ne nascono di nuove
e complesse.
Le fa a propria somiglianza
e ha inizio una nuova danza.
Crescono in dimensioni e complessità:
cose vive
masse di atomi
DNA, proteine
danzano passi sempre più intricati.
Fuori dalla culla
sulla terra asciutta
qualcosa si alza:
atomi con una coscienza
materia con curiosità.
In piedi davanti al mare
stupito del mio stupore: io
un universo di atomi
un atomo nell'universo.

Richard Feynman

(Traduzione di Sylvie Coyaud, UniMoney. Testo in inglese www.bconnex.net/~jing/poetry/other/science.html)