Scala Contarini "del Bovolo" è uno dei luoghi più romantici della città più romantica al mondo. Nei secoli la scala esterna del palazzo Contarini ha visto iniziare una quantità di amori senza pari, Questo ennesimo monumento alla pazzia dei veneziani (sì per chè un po’ pazzi bisogna essere per costruire una città su palafitte) é nascosto in una piccola corte, alla fine di una stretta calle, laterale al campo Manin.
Nel 1499 da Pietro Contarini decise di farla costruire per ingrandire ed abbellire il suo palazzo gotico nella facciata interna prospiciente al giardino ad opera probabilmente di Giovanni Candi.
Si tratta di un monumento unico nel suo genere composto da elementi architettonici del primo Rinascimento che si fondono alle tecniche costruttive gotico-bizantine, creando un’armonia di forme tipicamente veneziana per armonia nell’apparente imperfezione.
Composta da una serie di arcate con parapetto a colonnine che seguono la linea saliente della scala. si snoda a chiocciola all'interno di una torre cilindrica.

Deve -per questo- il suo nome alla parola veneziana "bovolo" che traduce l’italiano chiocciola.
Al termine della salita si accede ad una loggia con copertura a cupola dalla quale si può ammirare uno splendido ed inconsueto panorama di Venezia: i tetti, i campanili, le cupole di San Marco...
Si tratta senza dubbio di un punto d’osservazione privilegiato sulla città.
Piccoli  gioielli di enorme valore.
Monumenti che meritano una passaggiata notturna o una giornata strappata alla routine.
Da affrontare con il cuore e la mente aperte ad esperienza uniche quasi mistiche, certo curiose...
La scala Contarini detta del Bovolo.
La Cattedrale dei Santi MariaDonato a Murano,
la Tempesta del Giorgione all'Accademia,
la chiesa di San Pietro di Castello,
il mercato di Rialto...



Ca' Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna

Il grandioso palazzo che è  ora sede della Galleria Internazionale d’Arte Moderna è sorto nella seconda metà del XVII secolo, per volontà della  ricchissima famiglia Pesaro su progetto del massimo architetto del barocco veneziano, Baldassarre Longhena
E’ considerato il più importante esempio di baroccocivile della città: nella sua realizzazione Longhena si è ispirato  alla classicità del Sansovino, elaborandone le classiche soluzioni per raggiungere una "sontuosa e imponente armonia".
Purtroppo l'importantissimo patrimonio delle collezioni della famiglia Pesaro risulta disperso e in gran parte finito nelle prede di guerra.
Dopo i Pesaro, il palazzo passa di proprietà in proprietà. Prima ai Gradenigo, poi ai Padri armeni Mechitaristi, 
Acquistato infine dalla famiglia Bevilacqua, diviene proprietà della duchessa Felicita Bevilacqua La Masa.
È lei a destinare il palazzo all’arte moderna, lasciandolo a questo scopo alla città. Oggi vi sono ospitate importanti collezioni otto-novecentesche di dipinti e sculture. Tra le opere che vengono presentate, spiccano capolavori di Klimt, Chagall e notevoli opere da Kandinsky a Klee, da Matisse a Moore, oltre a una ricca selezione di lavori di artisti italiani e un importante gabinetto di grafica.