·
La Germania verso l’atomica
-
- Con l’inizio della Seconda Guerra mondiale, nel 1939,
si avviano in Germania progetti di ricerca scientifica con applicazioni nel
campo militare. Uno dei progetti si basa sulle nuove scoperte nel mondo
atomico portate dalla fisica quantistica: un progetto con obiettivo
l’ottenimento di energia dall’atomo. Quando i più grandi fisici vengono
convocati il 26 settembre 1939 a Berlino per la riunione che propone
l’utilizzo per scopi miliari della fissione nucleare (processo descritto
l’anno precedente da Hahn e capace di sprigionare una quantità immensa di
energia), Heisenberg decide di collaborare al programma nucleare nazista.
L’essere tedesco implica per lui l’impegno a impedire una nuova sconfitta
della Germania come era stato nella Prima Guerra mondiale. Con lui aderirono
Otto Hahn, Carl Friedrich von Wiezsaecker e altri importanti fisici.
- Il Club dell’uranio di Hitler, sotto la direzione
dell’esperto dell’esercito per le ricerche in fisica nucleare Kurt Diebner, si
propone come scopi la scoperta di un nuovo modo per produrre energia e, se
poi fosse stato possibile, l’impiego del potere energetico per la costruzione
di una bomba.
- Heisenberg però ha già una sua idea sulle possibilità
dello sfruttamento dell’energia nucleare. In Fisica
e Oltre in un discorso con Friedrick espone le sue conclusioni teoriche:
“Si direbbe che non sia possibile innescare una reazione a catena
nell'uranio naturale impiegando neutroni veloci; insomma, non è possibile
fabbricare una bomba atomica impiegando l'uranio così come lo si trova in
natura […] Forse esistono anche altri elementi adatti, ma anch'essi sono
difficilissimi da ottenersi. Non è possibile, con i materiali che ci sono
noti, costruire bombe atomiche a breve termine: non ci riusciremmo ne noi ne
gli inglesi ne gli americani. Ma se all'uranio naturale si potesse aggiungere
una sostanza moderatrice che rallentasse il moto dei neutroni liberati dal
processo di fissione - riducendone cioè il moto browniano - allora credo
sarebbe possibile innescare una reazione a catena in grado di liberare
quantità utilizzabili d'energia”. Heisenberg è
fortemente orientato alla costruzione di un reattore per la produzione di
energia.
- Il gruppo di scienziati tedeschi inizia così gli studi
sulle possibilità e i metodi per l’utilizzo della fissione. A metà del 1940 i
problemi non ancora risolti e che impediscono agli scienziati di innescare una
reazione a catena controllata sono due:
-
- era già stato individuato come elemento fissile
l’uranio e più precisamente l’isotopo U235 a differenza
dell’altro isotopo l’U238. Il problema maggiore deriva dal fatto
che in natura l’uranio si presenta costituito dal 99,3% di U238 e
solo dallo 0,7 di U235 e la quantità calcolata per comporre la
massa critica, che cioè permetta l’innesco della reazione a catena, è molto
elevata. A ciò si aggiunge che non esiste ancora un metodo chimico per la
separazione dei due isotopi dello stesso materiale. Una soluzione viene
proposta nell’agosto da Houtermans che trova un’alternativa all’impiego
dell’uranio: l’utilizzo del plutonio 239 derivato dal decadimento del
nettunio (uranio 238 che acquista un neutrone). Il plutonio risulta stabile,
altamente fissile e separabile dall’uranio. Mancano però le quantità
sufficienti di materiale che il Reich dovrà racimolare dai territori
conquistati.
-
- il secondo problema deriva dal moderatore, la sostanza
che dovrebbe rallentare i neutroni e impedirne l’assorbimento, in modo da
mantenere attiva la reazione a catena. Dagli scienziati vengono subito
individuati due moderatori: l’acqua pesante e la grafite. La strada scelta è
quella dell’acqua pesante, o ossido di deuterio, ma l’unico impianto in
tutto il mondo che la produce è in Norvegia, la Norsk HydroElektrisk, ma
appena gli inglesi si accorgono dell’obiettivo strategico lo bombardano
lasciando i tedeschi con mediocri quantità di sostanza.
- L’avanzare della guerra impone come interrogativo se sia
giusto o meno mettere nelle mani di Hitler un ordigno nucleare, il turbamento
interiore impedisce ad alcuni scienziati di impegnarsi a fondo nella ricerca.
-
·
Il Manhattan Project
-
- In segreto, intanto, negli Stati Uniti il presidente
Franklin D. Roosevelt, sotto consiglio di Einstein promuove un programma di
ricerca nucleare simile a quello tedesco.
- La lettera di Einstain arriva a Roosevelt il 2 agosto
1939, lo scienziato ebreo si è da poco rifugiato nel paese a causa della
ascesa al potere di Hitler nella sua Germania. Si dichiara preoccupato per i
nuovi sviluppi della fisica atomica tedesca che hanno portato alla possibilità
di costruire bombe di un nuovo tipo capaci di infliggere “danni ingentissimi”.
Il presidente, perciò, dà l’incarico a un consiglio formato da scienziati e
militari di scoprire se sia effettivamente possibile costruire armi del
genere.
- L’America, però, non si sente ancora coinvolta nel
conflitto in corso fino a quando, il 7 dicembre 1941, gli aerei giapponesi
bombardano la flotta statunitense di Pearl Harbor. A seguito dell’attacco
senza preavviso arriva la dichiarazione di guerra al Giappone e, dopo tre
giorni, Italia e Germania si affiancano all’alleato orientale dichiarando
guerra agli Stati Uniti.
- Il Manhattan Project, il piano segreto per la
costruzione della bomba atomica istituito nell’estate del 1941, acquista così
priorità assoluta. I più importanti scienziati, di cui una grande parte è
costituita da emigrati ebrei o ostili al nazismo, vengono trasferiti
segretamente nella città di Los Alamos in New Mexico. Sotto la guida
scientifica di Openheimer e la direzione militare del generale Groves,
lavorano: Hans Bethe, Arthur Compton, Isidor Rabi, Emilio Segre, John von
Neumann, Enrico Fermi, Leo Szilard, Edward Teller e Richard Feynman, solo per
citarne qualcuno e senza considerare Einstein e Bohr, che seguono da vicino i
rapidi passi avanti del progetto.
- A differenza dei tedeschi gli americani dispongono di
maggiori risorse e le strade scelte sono altre. Importante e la scoperta da
parte di Fermi della grafite come moderatore che elimina i problemi dell’acqua
pesante. Gli scienziati del Manhattan Project percorrono entrambe le due
strade trovate anche dai tedeschi, la prima è quella dell’U235 e la
seconda è quella del plutonio, portandole a termine tutte e due, infatti,
Little boy, la bomba sganciata su Hiroshima il 6 agosto 1945 funzionava con
l’U235 e quella di Nagasaki del 9 agosto, chiamata Fat man,
utilizzava il plutonio come materiale fissile.
- Gli scienziati tedeschi invece non riusciranno mai ad
arrivare alla costruzione di una bomba atomica e neppure del reattore
ipotizzato da Heisenberg.
-
· Hiroshima
e Nagasaki: disfatta per la scienza tedesca
-
- Farm Hall, improvvisata residenza
di campagna in Inghilterra dove gli scienziati del Club dell’uranio di Hitler
sono tenuti per essere interrogati dagli alleati, con loro anche Heisenberg,
catturato il 30 aprile 1945. I fisici tedeschi, all’oscuro del Manhattan
Project, sono ancora sicuri della loro supremazia e pensano che i nemici
vogliano le informazioni sulla ricerca nucleare.
- 6 agosto 1945, è sera quando arriva la notizia dello
scoppio della prima atomica sull’isola giapponese di Hiroshima. Tre giorni
dopo arriva anche la notizia della seconda esplosione su Nagasaki. L’evento
catastrofico segna una svolta: la fine della Seconda Guerra mondiale.
- Per gli
scienziati tedeschi, ma soprattutto per Heisenberg, la sconfitta militare
della Germania è solo una tra le tante. L’America trionfa anche sul piano
politico e economico, ma più importante per loro è la perdita del primato
mondiale che la fisica tedesca, fino a quegli anni, aveva mantenuto.
|
|