CATAPANO CURAZIA DI VITO 2

 

 

 

 

1725.

Fu l'invernata civile et asciuta, freddo mediocre. Il febraro et marzo venti continui et freddi, che causarono malatie ne' corpi, et non piovè sino li 15 aprile che fece continuare la primavera molto vaga verso li 20 del detto mese, seguitando il rinfresco delle piogge (..). Poi il maggio fu freddo et tutto giugno et agosto et parte di settembre furono diluvij di continue piogge causando l'immaturatezza de vini. L'ultimi di settembre et mezzo ottobre fu caldo, et poi le piogge replicarono il loro corso diluviando continuamente sino li ultimi di dicembre.

 

 

1726.

A gennaio furono venti rigidissimi continuamente, facendo alli 17 scarico di neve et ghiaccio. Replicando ancora alli 23 febraro di mezzo palmo con venti et ghiaccio. Alli 27 del detto pure replicò la neve senza vento. Le due della notte del 27 febraro fu una scossa di teremoto. Ali 23 marzo replicò la neve con mezo palmo et alli 5 del detto furono tre altre scosse piccole di teremoto. 21 aprile, giorno di resurrezione principiò la primavera da davero, et à fiori li fruttari. 4 luglio fu al far del giorno una scossa di teremoto. Fu il mese di maggio piovoso che causò molto danno al fiorir dell'uva. Fu il raccolto del vino ordinario, ma assai pretioso in bontà. Fu bonissimo autunno.

 

 

1727.

L'invernata al principio fu fredda, il mezzo temperata et piovosa il fine. Le biave furono a bon prezzo. (..) L'estate fu buono et caldo nel fine seco, che non piovè per tutto il mese di agosto, et anco le vendemie furono asciute. Adì 9 novembre seguì la consacrazione della Chiesa di san Giacomo di Clauzetto, essendo Monsignor Vescovo erizzo in occasione della visita, et il giorno antecedente benedì le campane, havendo eretta una scalla esteriore verso tramontana sino al colmo della Chiesa, che entrava al campanile. Adì 13 novembre, fu benedetta la campana grande da monsignor Vescovo erizzo, havendoli posto il nome di Maria michele, qual andò sopra il campanile per le scalle interiori a far la funtione sopra questo campanile di Vito, con vento e neve. Tempo pessimo.

 

 

1728.

L'invernata al principio fu fredda et ventosa. Il dicembre 1727 tutto siroccale et continua pioggia in eccesso. (..) Fu la primavera li 15 aprile tutta feconda. Il settembre piovoso, et ottobre continuamente. Fu raccolto ordinario di qualità et quantità, non ostante la tempesta che fu due volte. Il dicembre principiò et novembre freddo da davero

 

 

1729.

Fu il mese di genaro molto rigido, con nevi et venti replicati et freddi. Così fu febbraro, et marzo non fu dissimile poiché alli 22, 23 et 24 fu neve continua: qui fu due palmi, in monte tre e in Canale più di mezzo passo, con freddo e ghiaccio. La primavera cominciò alli 25 aprile, molto lenta sino mezzo maggio per le pioggie che continuavano. Alli 13 maggio fu una gran tempesta che rovinò tutti li bearzi di Cortolet, Bolson e Casiado. (..)

 

 

1730.

L'inverno fu piovoso et non molto freddo. La primavera tarda et piovosa et fredda. Così tutto l'estate sino li primi d'agosto che cominciò il caldo con caligo densissimo. Fu tempesta il giorno di S. Urbano, del Corpus Domini, 21 luglio et 8 agosto che rovinò tutto con venti impetuosissimi (..)

 

 

1731.

L'inverno fu sul principio assai freddo et poi tutto rigorosissimo, con venti terribili, nevi di quando in quando, con freddi eccessivi sino tutto quasi febbraio. Alli primi di marzo fece caldo così che cominciava a risentirsi di primavera. L'ultima festa di Pasqua fu li 27 marzo: verso mezo giorno spirò un vento sì furioso et freddo con ghiaccio che rovinò assai stallieri, tanto della villa sulla monte et nel Canale, dirocandoli non solo di paglia, ma anco diversi, così anco albori grossi (..). Dalli 23 aprile continuando il tempo con pioggia sino li 15 maggio, che fece vento con freddo, né vi cessò di piovere sino che alli 18 maggio raserenandosi in principio il caldo da davero . (..) Il vino qui fu abbondante et anco d'una bontà competente assai (..)

 

 

1732.

La primavera fu mite e dolce, così che alli 13 aprile era floridissima. Fu con pioggia fino che alli 11 maggio, verso il vespero, viense una quantità di grandini et la notte stessa replicando causò assai danno, et fu pochissimo vino.

 

 

1733.

La primavera fu temporiva et floridissima alli 10 d'aple, et a primi di maggio li frutti nettati e belli. L'inverno al principio freddo.

 

 

1734.

Il mezzo più freddo senza neve et venti terribili (..). Fu la primavera temporiva che alli 10 aprile era floridissima con tempi continuati, et temperati. Fu raccolto mediocre et nelle biade prezzi soliti dell'anno passato et meno. (..)

 

 

1735.

(..) La primavera fu buona nel principio, ma pessima nel fine et gran pioggia, et poi l'autunno secco. Fu piccolo il raccolto di vini, et biade. (..)

 

 

1758.

Si fa noto che in quest'anno è stato l'inverno di gran freddo e neve in gran copia, et cominciò il caldo del mese di aprile e poi cessò a li primi di maggio con pioggia continua tutto giugno e luglio e con freddo. Nelle montagne fu la neve e giacio, che li formaggi si fece ne men la mittà. (..)

 

 

1782.

In questo anno fu una carestia per il secco che durò tutto l'estate. (..)

 

 

1783.

Si fa noto che in questo anno fu un inverno che non si seppe d'aver freddo, una primavera sutta e l'estate temperado. Si fece dal vino e dai fruttamio in quantità. (..)

 

 

1784.

L'inverno fu di gran neve e in particolar nella Cargna. La primavera fu mite, l'estate tutto piovoso che durò la pioggia tutto giugno. Fu un anno di vino ordenariamente. Così la biava.

 

 

1785.

Fu bona di vino. La biava a buon prezzo.

 

 

1786.

Fu l'inverno piovoso, così l'estate. Non fu una poma in tutto il Friuli. Scarso di vino e quello che si fece non viense maturo.

 

 

1787.

Principiò il primo del anno il buon tempo. Li ultimi di genaro fu di gran neve.

 

 

1788.

(..) Fu l'inverno bono quasi senza freddo. La primavera suta. Aprile e maggio restò dai peri, e dal ua, e pochi pomi. La biava cara, il sorgo turco a Spilimbergo sino a L. 29 (..). Il mese di luglio il vino si vendea a S. 11 il bocale. Si fa noto come in quest'anno l'estate è stato gran secco universale; e da S. Caterina sino tutto dicembre è stato un orrido freddo con neve continua, che a memoria d'uomini non ne è stato consimile (..). Il freddo è stato due gradi di più dell'anno 1709 che fu orendo freddo e il ghiaccio in mare era 7 palmi grosso, e si andava a Venezia sopra via.

 

 

1789.

Li primo dell'anno giorno di giovedì bellissima giornata fredda. Li 2 similmente; 3 e 4 lo stesso; li 5 sino a mezzogiorno lo stesso; e a mezzogiorno cominciò ad oscurarsi e a nevicare ma in poca copia; li 6°, 7° e 8° buon tempo e freddo ordinario; li 9° nevicò. Li 10 lo stesso. Li 11 pioggia e vento che si è dileguata la neve; li 12 nuvolo tutto il giorno; dalli 13 fino li 31 sempre giorni di pioggia e nuvolosi. Primo febraro, 2, 3 e 4 buon tempo; li 5 lo stesso fino li 24 ultimo giorno di Carnovale che alle ore 22 cominciò a piovere. Li 25 pioggia, il 26 neve e pioggia. Nelli pozzi di montagna non eravi neppur una sola goccia d’acqua. Li 27 e 28 buon tempo. Similmente dal primo marzo fino li 4. Li giorno 5 nevicò tutto li giorno. Li 6 pioggia, li 7 mettà pioggia e mettà calligo. Li 8 buon tempo. Il 9 lo stesso fino a mezzogiorno e dopo pioggia. La sera poi vento, e neve. Li 10 vento. Li 11 buon tempo. Li 12 freddo grandissimo. Li 13 lo stesso. Li 14 similmente con un poca di neve il dopo pranzo, e la sera nevicò. Li 15 pioggia e il 16 lo stesso. Li 17 pioggia e li 18 lo stesso. Li 19 parimenti e li 20 buon tempo ma freddo. Li 21 e li 22 sino li 26 pioggia. Li 27 buon tempo, e dopo pranzo vento, pioggia e neve. Li 28 era mezzo palmo di neve e tutta la notte e il giorno gran vento orrendo. Li 29 bella giornata ma freddo grandissimo. Li 30 tutto nuvolo, e freddo. Li 31 vento grande e fu per ben due volte il terremoto. Una alle ore dodeci, e mezzo, e l’altra alle ore 13 e mezza sebbene era gran vento e freddo. Primo aprile bellissima giornata ma frescheto. Li 2, 3, 4 e 5 belissime giornate fino li 24. La sera poi pioggia e gran vento. Li 25 sino li 30 buon tempo. Primo maggio sino li 15 gran caldo senza pioggia che a memoria d’uomini non è stato di questa stagione il consimile, e tutto è arridito, e sopra la Montagna fu d’uoppo condur l’acqua co’ mulli per le armente che tutto è seccato il pozzo e l’anno fatto netare tutto dal fango. (..) Dal dì 15 sino li 26 continua il caldo. Il dì 26 pioggia quasi tutto il giorno (..). Li 27 e 28 buon tempo. Li 29 e 30 buon tempo, e la notte un po’ di pioggia. Li 31 buon tempo. Primo giugno buon tempo sino li 5. Li 6, 7, 8 pioggia, e freschetto li 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15 buon tempo. In questo tempo la foglia de’ morari è stato assai cara. (..) Li 20, 21, 22, 23, 24 un po’ di pioggia. Li 25 e 26 buon tempo. Li 27 lo stesso. Li 28 parimenti. Li 29 pioggia tutto il giorno e freddo e vento e la mattina dietro qui sulla montagna era tutto bianco da brosa sive Zulugna, e le Montagne di Cargna cariche di neve che ve ne era due quarte, e in certe montagne sono morti dei animali per il gran freddo, e neve. li 30 buon tempo; ma frescheto la mattina. Primo Luglio, 2, 3, 4, 5 bellissime giornate. Li 6 lo stesso. Li 7 pioggia sino alle ore 16 e dopo buon tempo.

 

 

 

 Continua

 Home page Val d'Arzino