Tra
tante pratiche che le coppie dovranno presentare c'è
quello delle legalizzazioni di alcuni atti pubblici.
Bisogna quindi fare attenzione affinchè non ci sia
nessun errore in tali atti poicè potrebbe significare il
rigetto del documento "non conforme" da parte del paese
richiedente con una perdita di tempo.
I documenti che vanno oltre confine, dovranno essere
vidimati secondo quanto previsto nella «Convenzione
che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici
esteri» conclusasi a L’Aja il 5 ottobre 1961.
La citata Convenzione, così come si legge all’art. 1, si
applica agli atti pubblici che vengono redatti sul
territorio di uno Stato contraente e che devono essere
prodotti sul territorio di uno Stato estero.
Ma attenzione al «Modello di postilla»…
La prima cosa è quella che i primi due righi devono
essere scritti in lingua francese: APOSTILLE e
(Convention de La Haye du 5 octobre 1961).
Poi,
bisogna distinguere due tipi di «postilla»: quella
effettuata dalla Prefettura della provincia dove risiede
la coppia di genitori e quella effettuata dal Tribunale.
Alla seconda appartengono quei documenti del tipo: atti
notarili, certificato di buona condotta ecc... mentre
alla prima appartengono i documenti del tipo:
attestazione della retribuzione del datore di lavoro,
l’attestazione firmata dall’Ingegnere o dall’Architetto
in cui si dichiara di essere proprietario dell’immobile,
il certificato dell’Ordine degli Ingegneri o degli
Architetti in cui il professionista risulta essere
iscritto, ecc…
Essi devono essere fotocopiati dalla coppia e portati
allo Stato Civile Anagrafe del Comune di residenza per
inserire i «primi timbri» per «Copia conforme
all’originale».
Attenzione!
I documenti non vanno firmati da un semplice impiegato
ma vanno siglati esclusivamente dal funzionario che ha
la sua firma depositata in Prefettura, recentemente
denominata "Ufficio Territoriale del Governo".
Dopo aver ottenuto questi primi timbri si passa alla
fase successiva.
Gli stessi documenti vanno portati in Prefettura della
provincia in cui è ubicato il Comune.
Il funzionario della Prefettura, incaricato alla
apposizione di ulteriori timbri sui documenti che vanno
all’estero, oltre che dell’Apostilla vera e propria,
verifica la firma depositata negli uffici ed inserisce
ulteriori timbri di convalida sui documenti.
Il modello di postilla, inoltre, ha valore solo se
corrisponde a quello indicato nella fotografia e porta
con sé le dieci «diciture».
Ogni altro modello di «postilla» non è considerato
valido ed è motivo di rigetto delle domande presentate
dalle coppie proprio perché «non corrispondenti alla
Convenzione Internazionale».
Sta quindi alla coppia verificare se tale «marchio»
rispecchia l’ufficialità del timbro o meno per non
perdere «tempo prezioso per l’adozione» di quei bambini
che aspettano da sempre un papà ed una mamma. |