A.D.R. Associazione Sangue Raffadali

L'emocromo o esame emocitometrico indica la quantità dei principali componenti del sangue, tra cui globuli bianchi, globuli rossi, emoglobina, piastrine.

A cosa serve?

Una diminuzione dei globuli rossi può indicare un'anemia. Occorrerà, però, anche sapere la quantità di emoglobina presente all'interno di questi "mezzi di trasporto" dell'ossigeno. Infatti proprio l'emoglobina lega l'ossigeno che deve essere trasportato alle cellule attraverso gli eritrociti, e può anche capitare che, nonostante la quantità dei globuli rossi sia inferiore rispetto alla norma, il loro volume sia più grande del normale. E quindi anche l'emoglobina in essi contenuti deve essere valutata con interesse.

Un aumento, invece, dei globuli bianchi indica che nell'organismo è in corso un'infezione. Grazie a un ulteriore test, la formula leucocitaria, si possono anche studiare specificamente le diverse famiglie di queste cellule difensive e ipotizzare se l'infezione è dovuta a batteri, virus o ad altri microorganismi.

Altrettanto utile è la misurazione dell'ematocrito, che rappresenta il volume degli eritrociti presente in un determinato volume di sangue, ottenuto separando con la tecnica della centrifugazione la parte corpuscolata del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) da quella liquida (plasma). Se il valore è basso, cioè quando la parte liquida è in eccesso, il pericolo di anemia è molto più alto.

Infine, una diminuzione del numero delle piastrine può indicare un possibile problema nella coagulazione del sangue, poiché queste cellule hanno il compito di favorirla.

Come si svolge l’esame?

Si effettua mediante prelievo del sangue.

Come interpretare un emocromo?

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