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A D U S B E F

Sede Nazionale: Via Farini, 62 - 00185 ROMA

Tel. 064818633 Fax. 064818632

Conto corrente postale n° 70043005
E-mail: infoadusbef@tin.it

Sito Internet di Adusbef Regione Puglia: http://cliomg.clio.it/ab/adusbef.




Le nostre pagine sono "povere". Siamo costretti a rinunciare alla forma perché non possiamo permetterci "effetti speciali".
Lavoriamo perché siano comunque utili.
L'aspetto migliorerà col tempo.
Grazie dell'attenzione.




"Trasparenza Informazione Certezza del Diritto nella Contrattazione"

ADUSBEF, che come ama ripetere Antonio Lubrano è la sigla più difficile della sua carriera, sta per Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Postali, Assicurativi; ma è anche un movimento di opinione che dal 1987 ha combattuto aspre battaglie in difesa dei diritti dei cittadini, promuovendo, tra l'altro, un sodalizio politico denominato "Partito Consumatori Italiani" (PCI).
Adusbef ha denunciato le malefatte del potere economico-finanziario (Lombardfin, Enimont, IMI-SIR), costretto le banche ad una maggiore trasparenza, le compagnie di assicurazione a migliori rapporti con gli assicurati, le autorità di controllo (come Consob, Isvap, Banca d'Italia ed Authorities) ad avere maggior rispetto per i diritti dei cittadini.
Adusbef ha denunciato la questione del "caro mutui", il costo dei conti correnti bancari (gravati da sempre più fantasiosi balzelli), l'impennata dei costi assicurativi per motocicli ed auto; scovato oneri impropri gravanti sulle bollette degli utenti Telecom (750 miliardi l'anno di "tassa sui campanelli": 600 lire al mese per ascoltare la suoneria, 600 lire per la doppia spina !).
Adusbef si batte per un abbassamento delle tariffe telefoniche e per l'abolizione del canone telefonico fisso, vera rendita di posizione che grava sulle famiglie per 5.400 miliardi l'anno; per la sicurezza nei trasporti (ferroviari ed aerei in particolare); contro la pubblicità occulta o ingannevole; per promuovere concorrenza e libero mercato.
Se vuoi contribuire a lottare contro le malefatte del potere economico-politico-finanziario ed aiutare milioni di cittadini ad affermare i propri diritti, invia un contributo per te modesto ma per noi importante.

 

SE VUOI AIUTARCI NELLE NOSTRE BATTAGLIE
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intestato Adusbef, Via Farini 62 - 00185 - Roma



I livelli di adesione sono tre:

  • Socio assistito -............. Lire 1.000 (giovani, studenti, disoccupati)
  • Socio - ..........................Lire 50.000
  • Socio sostenitore - .........Lire 200.000 e oltre

Ci darai una mano a battere le prepotenze di un potere politico-finanziario sempre più supponente ed arrogante che mortifica perfino quei diritti inalienabili dei cittadini e dei consumatori in tutti i campi.
Grazie dell'attenzione.




Perché Internet?

http://space.tin.it/clubnet/adusbef il nostro "sito";

infoadusbef@tin.it il nostro indirizzo di posta elettronica.

L'ultimo secolo di questo millennio verrà ricordato per l'avvento dell'era dell'informazione.

L'ultimo decennio di questo secolo verrà ricordato come l'inizio della informazione globale, permessa dall'offerta di massa di strumenti di comunicazione diretta, non mediata cioè da addetti ai lavori. E' l'era di Internet.

In ogni campo sta finendo l'epoca del passaggio obbligato attraverso i mediatori istituzionali o considerati tali, tutti con una indubbia limitazione congenita: la localizzazione geografica. Si pensi ai classici servizi bancari, a quelli assicurativi, a quelli di intermediazione mobiliare, a quelli più immediatamente informativi (radio, TV, carta stampata). Oggi, la tecnologia di cui disponiamo permette a metà del mercato di comunicare direttamente con l'altra metà, senza più l'insuperabile vincolo del "sensale" e dei suoi limiti di azione. Chi offre (denaro, servizi, beni, comunicazioni, informazioni, ecc.) può trattare direttamente con chi chiede, e viceversa. Mai i due versanti si sono trovati così facilmente a contatto. Mai gli intermediari si sono trovati tanto spiazzati: chi non sarà in grado di offrire valore aggiunto ai propri clienti resterà irrimediabilmente tagliato fuori.

Ma -si dirà- non sono molti coloro che possono permettersi (o che sanno usare) i moderni apparati di comunicazione (Personal computer ecc.). Questo è vero, ma ci permettiamo alcune osservazioni:

  1. I progressi tecnologici sono talmente "violenti" che fra non molto, con l'applicazione di un piccolo accessorio, saremo in grado di trasformare l' apparecchio televisivo in telefono, in fax, in strumento di navigazione su Internet, in apparecchio di comunicazione totale ed interattiva. Del resto, è già possibile accedere alla rete anche con un semplice telefonino.
  2. I perfezionamenti, anche informatici, sono tali da rendere facile ciò che solo qualche anno fa era complicato e riservato agli addetti ai lavori. Chi vede nella difficoltà d'uso di queste apparecchiature un ostacolo alla loro diffusione commette lo stesso errore di chi, negli anni '20-'30, si esprimeva contro il futuro della radio perché gli apparecchi "a galena" risultavano un po' complicati. Oggi, il PC è in dotazione anche al più piccolo ufficio, sia pubblico che privato: comincia pertanto ad essere familiare ai più.
  3. I costi degli apparati specifici sono in continuo calo. Dotarsi di un adeguato PC per accedere ad Internet costa, oggi, meno di due milioni. Ma per navigare, il PC non sarà neanche indispensabile.
  4. Il numero degli "utenti" non è ancora molto elevato, ma far leva sulla loro attuale numero per rinviare ogni valutazione, è indice di miopia: un anno fa, in Italia, gli utenti privati con abbonamento personale per accedere ad Internet erano 270.000; oggi sono poco meno di 550.000. L'Osservatorio Internet Italia della SDA Bocconi riferisce che sono oltre 770.000 coloro che vanno in rete almeno una volta al giorno; oltre 1,5 milioni coloro che si collegano una volta alla settimana; oltre 2,3 milioni coloro che almeno una volta al mese consultano la "rete".Si consideri che le case automobilistiche più importanti pensano che entro il 2003 dal 20 al 25 per cento della loro produzione sarà venduta via Internet.

Per concludere, si stima in 500 miliardi di dollari il giro di affari "elettronico" entro il 2005.

Semmai, in merito all'ancora scarso numero dei "navigatori" italiani, possiamo imputare alla politica Telecom il mantenimento degli alti costi di connessione.

Eccoci comunque su Internet:

Noterete l'essenzialità delle nostre pagine: il nostro budget non ci permette effetti speciali. Ma, ormai da undici anni, è nostra filosofia puntare alla produzione di "utilità", per tutti (utenti e consumatori da una parte, produttori di beni e servizi dall'altra), in una continua attività di stimolo ed a vantaggio di entrambe le parti, anche se di questo i meno "dotati" ancora non si sono resi conto.

Manterremo la stessa impostazione su Internet. Visitateci, diffondete i comunicati stampa ed i moduli per esercitare i diritti di consumatori con le aziende, mettete in piedi una sorta di positiva "catena di Sant' Antonio" per poterci difendere da vessazioni e prepotenze quotidiane.

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