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Per ottenere la rilevazione in chiaro del traffico telefonico

Spett. D.G. Telecom Italia SPA
Via Flaminia, 189
00196 R O M A

Spett.le Garante per la protezione dei dati personali
Via del Teatro Valle, 6
00186 R O M A

Agenzia Telecom Italia
Via_________________________________
CAP _________ CITTA'________________

 

p.c. ADUSBEF
Via Farini, 62
00185 R O M A

 

 

Oggetto: Richiesta di documentazione di traffico telefonico.

Autorizzazione alla rilevazione integrale dei contatti telefonici in uscita.

 

Egregi Signori,

il sottoscritto, ____________________________________________________________ residente in _____________________________________________________________ titolare di abbonamento Telecom (n°______ ___________________), chiede che venga fornita la documentazione relativa a tutte le conversazioni in uscita, distinte in telefonate internazionali, verso radiomobili, interurbane, urbane, audiotel, altri servizi.

Resta inteso che il servizio richiesto è da Voi fornito gratuitamente in base al vigente "regolamento di servizio".

L'elenco della numerazione documentata dovrà essere completo e senza omissione di cifre. Pertanto, ai sensi e per gli effetti della legge 675/96 (Tutela della privacy), autorizzo la Telecom Italia al trattamento dei suddetti dati limitatamente a quanto necessario per la predisposizione e l'invio al mio indirizzo della documentazione integrale dei numeri telefonici contattati utilizzando la mia postazione fissa.

Distinti saluti.

Firma ___________________________

Data ____________________________

 


 

TELECOM: 750 MILIARDI ANNUI DI "RENDITA SULL'IGNORANZA"

Il ministro della Funzione Pubblica Franco  Bassanini, alcuni mesi fa, intervenendo alla presentazione della nuova bolletta Enel,  testualmente  affermava che: "un alto funzionario di Palazzo Chigi,  gli ha confidato che nell'esaminare la bolletta che gli era arrivata a casa di una società che eroga un servizio in regime di  monopolio, ma che presto si troverà a competere con altri, si era accorto che erano contemplate voci che in base al regolamento di servizio non avrebbero dovuto esserci. E allora il funzionario ha chiamato la società in questione sentendosi rispondere che quelle voci venivano eliminate dalla bolletta su richiesta dell'utente".

 Il ministro Bassanini alludeva ad alcune voci di spesa  presenti nella bollette telefoniche che milioni di utenti continuano a  versare nella casse di Telecom Italia. Nonostante  la  liberalizzazione degli apparecchi telefonici e degli accessori avvenuta nel 1992, l'azienda telefonica continua a percepire, ad esempio, da circa 18 milioni di abbonati, 600 lire al mese, 7.200 lire l'anno, per  sentire squillare la suoneria (una vera e propria tassa  sui campanelli  !); altrettante per la doppia spina; 2.500  lire  per l'apparecchio a tastiera (30.000 lire l'anno). Nelle prime pagine dell'Avantielenco telefonico (a pagina 42), sono  riportati  i costi dei canoni di  noleggio  e  manutenzione dell'apparecchio telefonico e degli accessori:

a) apparecchio telefonico a disco............Lit. 1.600 mensile;

b) apparecchio a tastiera........................ .Lit. 2.500 mensile;

c) presa a spina........................................ Lit. 600 mensile;

d) soneria semplice.................................. Lit. 600 mensile;

e) ripetitore di chiamata.......................... .Lit. 4.000 mensile;

f) soneria badenia.................................. Lit. 4.000 mensile;

g) indicatore di conteggio.........................Lit. 2.000 mensile;

h) ricevitore supplementare......................Lit. 1.000 mensile;

i) derivati interni..................................... ....Lit. 4.000 mensile.

Anche  se  gli utenti hanno  acquistato  ed  utilizzano  un proprio telefono (che deve essere omologato dal ministero  delle comunicazioni),continuano a pagare la "tassa sui campanelli" pari a 600 lire al mese per sentire squillare la suoneria; 600 lire al mese per le doppie spine (è come se l'Enel facesse pagare un  tot al  mese  per ogni presa di corrente all'interno della  propria abitazione);  2.500  lire mensili per il canone di  noleggio  e manutenzione dell'apparecchio telefonico, anche se  la "manutenzione" stessa, in caso di guasto dell'apparecchio, costerà 50.000 lire, se effettuata al domicilio dell'utente !

L'associazione di consumatori Adusbef, ha calcolato che  almeno 18 dei 25 milioni di abbonati ai servizi telefonici  erogati da Telecom Italia (20 milioni utenze famiglie,5 milioni di utenze affari),versa ogni anno oltre 40.000 mila lire di  soneria, doppie spine  e  canone di noleggio  e  manutenzione  dell'apparecchio telefonico,  pagando una vera e propria "rendita  sull'ignoranza" pari a circa 750 miliardi complessive annue.

Ma  come liberarsi da tale servitù feudale concessa  dall'ex ministero  delle  Poste alla  ex SIP?  Bisogna effettuare  la disdetta  del canone di noleggio e manutenzione dell'apparecchio telefonico e degli accessori  (suonerie, doppie   spine, ecc.), utilizzando l'allegato fac-simile (redatto da Adusbef), da inviare tramite  raccomandata avviso di ritorno al distretto  Telecom  di appartenenza, per  non pagare tale iniqua  rendita sull'ignoranza dalla successiva prima bolletta utile.


 

FAC  SIMILE  DELLA LETTERA DI DISDETTA DEL CANONE DI  NOLEGGIO  E MANUTENZIONE DELL'APPARECCHIO,E DEGLI ACCESSORI (SUONERIA; DOPPIA SPINA, ECC.), DA INVIARE (O CONSEGNARE INSIEME AL TELEFONO)  ALLA PROPRIA AGENZIA DI ZONA DI TELECOM ITALIA.

Spett.le Telecom Italia

Agenzia di......................

Via/Piazza......................

C.A.P.........Città.............

 

e p.c. Adusbef

Via Farini, 62

00185 R O M A

Ai  sensi e per gli effetti delle vigenti disposizioni di  legge, il/la sottoscritto/a......................................., residente in Via/Piazza..............................., C.A.P........ città............................, utenza telefonica numero.................. (prefisso).......... invia formale   disdetta   del  canone  di  noleggio   e manutenzione dell'apparecchio  telefonico,  fornito  a suo  tempo  da  codesta spettabile azienda.

Il/la   sottoscritto/a   dichiara di  voler  provvedere direttamente  alla fornitura e messa in opera di  un apparecchio telefonico  omologato, avvalendosi delle disposizioni di legge  e si  impegna  fin d'ora a restituire il  Vostro  apparecchio.

Resta inteso che dalla prima bolletta utile, il/la  sottoscritto/a non  dovrà  corrispondervi alcuna somma relativa  al  canone  di noleggio e manutenzione, né agli accessori (spina, suoneria, ecc.).

Distinti saluti

In fede

firma..........................

data....................

 

 

Nota bene: Telecom è obbligata ad eliminare tali oneri  impropri, per tutti  gli abbonamenti telefonici.  Adusbef  raccomanda  di controllare sulle  successive bollette se le  voci:  "Canone  di noleggio  e manutenzione" ed "accessori" siano  state  eliminate.


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