Associazione Esposti Amianto e ad altri rischi ambientali del Veneto |
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COMUNICATO STAMPA
ESPOSIZIONE ALL’AMIANTO
RICONOSCIUTI ANCHE AI FERROVIERI I DIRITTI PREVIDENZIALI
Dopo oltre 4 anni di peripezie giudiziarie ed un rinvio alla Corte Costituzionale, il Tribunale di Vicenza, Sezione Lavoro, per la prima volta in Italia, a distanza di 7 anni dell’entrata in vigore delle leggi 257/92 e 271/93 ha finalmente sancito il principio che anche i ferrovieri, alla pari di tutti gli altri lavoratori, qualora esposti all’amianto per un periodo ultradecennale, hanno diritto ai diritti previdenziali previsti dai commi 7 ed 8, art. 13 l, 257/92 (legge contro l’amianto).
IL FATTO
Nel corso dell’anno 1995 , un centinaio di ferrovieri dell’Officina Grandi Riparazioni di Vicenza,, addetti alla manutenzione e riparazione di carrozze ferroviarie, comprese quelle coibentate con amianto, in un clima di ostilità alimentato dai sindacati unitari CGIL, CISL,UIL, ma patrocinati e sostenuti dall’Associazione Esposti Amianto chiedono alla Direzione delle FS il riconoscimento dei benefici previdenziali previsti per i lavoratori esposti all’amianto (comma 8 art. 13 l. 257/92). La Direzione FS non nega l’esposizione all’amianto dei ferrovieri ma contesta e nega l’applicabilità della legge ai ferrovieri stessi; il ricorso alla Magistratura diventa pertanto un passaggio obbligato. Dopo una serie di udienza, una consulenza tecnica ordinata dal giudice, lo stesso, nel novembre 98, sospende il giudizio e rimetteva alla Corte Costituzionale per due eccezioni di legittimità. Nel gennaio 2000 la Corte costituzionale dichiarava inammissibili le due questioni proposte dal giudice del lavoro di Vicenza , il quale proseguiva il giudizio, arrivando alla sentenza parziale di oggi.
LA SENTENZA
Seppure parziale e riguardante solo i ferrovieri ancora in attività lavorativa (per i pensionati è stata fissata un’ulteriore udienza per il 21 settembre prossimo), anche se non risolve a nostro avviso, in modo equo, il livello di esposizione subita dai lavoratori esposti all’amianto ha l’indubbio merito di dichiarare che i ferrovieri hanno diritto ad usufruire dei benefici pensionistici stabiliti dalla legge 257/92; inoltre, chiarisce anche l’ente erogatore delle previdenze aggiuntive non sono più le FS, gestore del Fondo Pensioni Ferrovieri , ormai abrogato con la finanziaria 2000 ma l’INPS, sotto la cui gestione è stato istituito da quest’anno il fondo speciale pensione dei ferrovieri.
GLI EFFETTI
La sentenza del Tribunale di Vicenza, per quanto riguarda le Ferrovie è la prima e unica vertenza giunta a conclusione; e sono moltissimi i ferrovieri alla quale fanno riferimento e ne aspettavano la conclusione per attivarsi; SI SOTTOLINEA CHE NON A CASO I CONTENZIOSI CON LE FS RIGUARDANTI I BENEFICI PREVIDENZIALI PER ESPOSIZIONE ALL’AMIANTO SONO
STATI AVVIATI SOLO ALL’OFFICINA GRANDI RIPARAZIONE DI VICENZA, nella quale l’AEA ha una fortissima presenza , mentre in tutti gli altri Impianti di manutenzione rotabili, con uguale, se non con superiore esposizione all’amianto, i ferrovieri che ne avrebbero altrettanto diritto sono in trepida e religiosa attesa di un segnale dei loro sindacati che per anni sono riusciti a tenerli al palo, vanificando e neutralizzando qualunque, seppure timido tentativo di condurre autonomamente iniziative che avessero lo scopo di ottenere il riconoscimento dei diritti previdenziali legati all’esposizione ultradecennale all’amianto. Solo da un anno a questa parte sono partiti altri ricorsi per ottenere i diritti previdenziali e sono tutti patrocinati dall’AEA, escluso solo due, che sono sempre, Vicenza, patrocinati dalla CGIL e CISL, iniziati non tanto per convinzione dei loro vertici sindacali ma per pressione dei loro aderenti e soprattutto per contrastare l’azione dell’ASSOCIAZIONE ESPOSTI ALL’AMIANTO, la quale li aveva preceduto di almeno 3 anni e temevano che i loro iscritti avrebbero aderito alle iniziative dell’Associazione
CI AUGURIAMO CHE QUESTA SENTENZA ROMPA QUESTA SPECIE DI “CORDONE SANITARIO” STESO INTORNO AI FERROVIERI DAI VERTICI SINDACALI CGIL, CISL E UIL, CHE PER RAGIONI A NOI SCONOSCIUTE SI SONO SEMPRE OPPOSTI CHE I BENEFICI PREVIDENZIALI PREVISTI DALLA 257/92 FOSSERO RICONOSCIUTI AI FERROVIERI E GLI STESSI COSTRINGANO I LORO SINDACATI FINALMENTE A MUOVERSI.
L’ASSOCIAZIONE ESPOSTI AMIANTO, IN OGNI CASO, E’ SEMPRE DISPONIBILE A FORNIRE INFORMAZIONI E CONSULENZE A TUTTI I LAVORATORI, SOPRATTUTTO A QUELLI CHE NON SI SENTONO ADEGUATAMENTE TUTELATI SIA SINDACALMENTE CHE LEGALMENTE.
Padova 20 luglio 2000 l’Associazione Esposti Amianto
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