LA CIVILTA' CONTADINA   




FERRO DA STIRO A CARBONE .::.ferro da stiro a carbone.::.

Come si faceva a stirare quando non c'era la corrente elettrica? Facile: con un ferro da stiro riscaldato dalla brace presa dal camino o dalla stufa a legna! Tale oggetto era stato studiato in maniera molto accurata ma presentava purtroppo una serie di svantaggi. La brace che veniva introdotta dall'alto doveva essere di una pezzatura piuttosto grossa per evitarne la fuoriuscita dai fori presenti nella parte inferiore. Tali fori servivano a far circolare l'aria all'interno del ferro durante la stiratura in modo da mantenere viva la brace in esso contenuta. Se la circolazione non era sufficiente, si poteva aumentare aprendo una "valvola" posta nella parte posteriore del ferro da stiro. Stirare si sa, non è stato mai un lavoro piacevole ma farlo con un ferro così pesante costituiva sicuramente un sacrificio ancora maggiore. Senza contare la cenere o i pezzetti di carbone che inevitabilmente fuoriuscivano dai fori posti alla base del ferro. Quante volte le massaie avranno dovuto rilavare la biancheria o ricucirla nei punti in cui era stata bruciacchiata dalla brace? Ed allora non esistevano neppure i tessuti "non stiro"!

IL TELAIO
.::.il telaio.::.

Oggi il telaio entra nel museo della civiltà contadina a testimoniare una cultura d’altri tempi, quando la legge del risparmio fu regola e costume nella casa che tirava avanti con poco: l’utile e l’indispensabile, e non c’era spazio per il superfluo. Ma per lungo tempo, per secoli, esso fu non muto strumento di laboriosità intorno al quale vissero generazioni di antenati che seppero sviluppare e organizzare solide abilità artigianali. Non solo: anche quella lunga serie di comportamenti che misero la donna al centro della vita familiare. Il telaio dominava la casa, la donna vi prendeva posto facendo scorrere veloce la spola, la navetta perché come uno scoiattolo andava veloce avanti e indietro, comandata dai gesti precisi della mano femminile.


LE PIGNATE

.::.le pignate.::.

Antico recipiente di coccio, di terracotta con base circolare, corpo panciuto con strozzatura finale e due manici laterali simmetrici. Servivano per cuocere legumi o scaldare acqua vicino al fuoco.



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