I Comuni della Valle Caudina

 

 

Airola
Arpaia
Bonea
Bucciano
Cervinara
Forchia

I Paesi della Valle Caudina sono 11.
Le Province: 2 (AV e BN).
I Comuni in ordine alfabetico sono:

 

 

    Moiano
    Montesarchio
    Paolisi
    Rotondi
    San Martino     VC



La storia della Valle Caudina
La Valle Caudina, antica conca lacustre alimentata dalle acque piovani provenienti dai massicci del Partenio e del Taburno, è oggi una fertile distesa pianeggiante.
Si tratta, però, di un insediamento molto antico: ritrovamenti di ceramiche nel territorio di San Martino Valle Caudina, consentono di far risalire i primi insediamenti nella Valle all'età del Bronzo (1800-1000 a.C.). Altri insediamenti umani di notevole consistenza risalgono al IV secolo a.C. , epoca in cui i romani subirono, all'imbocco della Valle, una fatale sconfitta da parte dell'esercito sannita in località Caudium, presso le Forche Caudine.
Nel corso dei secoli si è persa la memoria storica sulla precisa collocazione dell'antica Caudium, tanto che ben quattro comuni (Arpaia, Airola, Bonea, Montesarchio) si contendono la diretta discendenza dalla città sannita.
In particolare, una prima tesi sostiene che sia Montesarchio il luogo dove un tempo sorgeva l'antica Caudium, come testimoniato da Orazio, Stradone e dagli Itinerari, che indicano esattamente la posizione di Caudium ad una distanza di 11 miglia da Benevento, 8 miglia da S. Maria a Vico e 21 miglia da Capua.
Tuttavia, recenti studi archeologici sembrano sostenere che sia Bonea il probabile sito ove era collocata Caudium, al centro della Valle, dove si sfruttava appieno il carattere prettamente agricolo della zona, demandando la funzione difensiva ad appositi avamposti agli ingressi della stessa.
In epoca romana la Valle Caudina, passaggio obbligato per coloro che dovevano recarsi a Beneventum dalla zona partenopea e da Caserta, era attraversata dalla via Appia che collegava Roma con Brindisi ed è proprio in questo periodo che nacquero i primi centri urbani della Valle.
Nel Medioevo, con le incursioni dei Longobardi, questi insediamenti assunsero un carattere prettamente difensivo. Sorsero così i primi castelli intorno ai quali si svilupparono numerosi borghi che diedero vita agli attuali centri della Valle (essi, infatti, rappresentano il fulcro degli undici paesi della Valle) che hanno da sempre, quindi, assecondato la morfologia del territorio e l'uso produttivo dello stesso: la Valle coltivata è lasciata libera da insediamenti edilizi che, invece, si collocano a ridosso delle colline.
La Valle Caudina, in definitiva, presenta una sua morfologia particolarmente chiara e leggibile, un sistema di collegamenti efficiente, centri urbani di notevole interesse storico e ambientale, fertili ed ampie distese agricole. Tutto questo, unito alla salubrità e alla tranquillità dei luoghi nonché all'esistenza di un patrimonio naturalistico di notevole bellezza, costituisce un grosso richiamo turistico.



Il territorio della Valle Caudina
La Valle Caudina è ubicata nel cuore dalla Campania, in una posizione baricentrica rispetto alle aree di Benevento, Avellino e Caserta e rappresenta, sicuramente, un'unità socio-geografica molto forte.
E' interamente circondata da un territorio mosso che ne delimita i confini. A Sud si trova il gruppo montuoso del Partenio mentre a Nord quello del Taburno, divisi all'altezza del comune di Arpaia dalle famose Forche Caudine, che costituiscono ad Ovest l'imboccatura naturale della valle. Ad Est la Valle Caudina si apre verso Benevento fino al comune di Tufara Valle.
La valle è divisa in due ambiti provinciali, uno appartenente alla provincia di Benevento che rappresenta la maggioranza della Valle per superficie, per popolazione residente, per numero e dimensioni dei Comuni, e l'altro appartenente alla provincia di Avellino.
Le principali caratteristiche fisiche sono rappresentate, come innanzi detto, dai massicci del Taburno e del Partenio.
Il primo gruppo montuoso ha origini nel Triassico e nel Giurassico superiore ed è, perciò, la parte più antica della zona. Esso comprende numerosi comuni (Solopaca, Vitulano, Frasso Telesino, S. Agata dei Goti, Ampollosa, Montesarchio, Castelpoto, Campoli, Cautano, Tocco Caudio) ed è costituito da due entità distinte: il Monte Taburno e il Monte Camposauro.
Il versante Sud-occidentale del Taburno, battuto da forti e costanti venti, si presenta con costono brulli e scoscesi che mettono in evidenza la natura calcarea della sua roccia di substrato. Il versante Nord-orientale è invece ricoperto da una vegetazione rigogliosa e spontanea costituita da faggi, carpini bianco e nero, aceri e cerri. Il Monte Taburno rappresenta la propaggine estrema della catena montuosa nota, per la sua particolare forma, come "dormiente del Sannio".
Il Partenio è un gruppo montuoso che raggiunge con la sua vetta più alta, il Ciesco Bianco, l'altitudine di 1598 metri. Esso ha una forma molto irregolare, è isolato e segna il confina tra le province di Avellino, Benevento, Caserta e Napoli. Il versante Sud-Ovest, analogamente al Taburno, è battuto da venti marini e presenta un aspetto brullo e un substrato calcareo; a Nord-Est, invece, è ricco di corsi d'acqua e presenta una scenografia molto caratteristica, fatta di picchi, contrafforti, avvallamenti, piani erbosi e anfratti dove regna un rigoglioso bosco. Il Partenio ha rappresentato la principale risorsa per le popolazioni insediate favorendo la caccia, la pastorizia e la silvicoltura.
Su entrambi i gruppi montuosi esistono numerose sorgenti d'acqua. Alcune di esse sono attualmente sfruttate per rifornire gli acquedotti dei comuni della Valle; la più importante è quella del "Fizzo", nel territorio di Bucciano. Altre sorgenti di minore importanza per la portata limitata contribuiscono a integrare il rifornimento idrico dei comuni nei quali si trovano.



Itinerari turistici della Valle Caudina
E' possibile iniziare l'itinerario della Valle Caudina con una delle più belle cittadine sannite, comunemente denominata "perla del Sannio".
A 159 m. d'altezza nel Parco regionale del Taburno, a 35 km da Benevento troviamo Sant'Agata de' Goti, il Comune più popoloso della provincia di Benevento dopo la città capoluogo. L'origine è attribuita all'antica città sannita Saticula, il cui nome probabilmente è legato ad una colonia di Goti stabilitasi in zona dopo la sconfitta di Totila (553 d.C.). Elevata a Vescovado nel 960 ebbe come vescovi Felice Peretti (Papa Sisto V) e S. Alfonso Maria de' Liguori.
Da vedere l'impianto urbano medioevale, la Cattedrale ed il Museo Alfonsiano, le Chiese di San Menna, S. Angelo in Munculanis, l'Annunziata ed il Carmine, il Castello ducale e il Convento di San Francesco, sede del municipio con numerose opere.
La Chiesa di San Menna ospita le reliquie del Santo e il Castello ducale con affreschi di Tommaso Giaquinto risale al X sec.
Seconda tappa a Durazzano, con il caratteristico abitato risalente all'epoca medioevale, il Castello e le chiese di San Erasmo e dell'Annunziata; si prosegue per Moiano con i noti Boschi Cioppola, Cescola, Vado dell'acqua e con i monti Saucolo e Lecito; il Centro storico, i palazzi Pece e Crisci e le chiese di San Vito e Sant'Antonio. C'è, poi, Airola con il centro Antico, le rovine del Castello, la cinquecentesca Chiesa dell'Annunziata con la facciata di Vanvitelli, le Chiese di Regina Coeli, del Carmine, di San Gabriele, di Monteoliveto; il Museo civico.
Si prosegue per Bucciano con le sorgenti del Fizzo che alimentano il Parco della Reggia di Caserta; il Centro Antico; il Santuario del Taburno; la Chiese di San Giovanni e Madonna del Rosario; la Confraternita della Potenza e le Grotte di S. Mauro e S. Simone.
Ad Arpaia troviamo il Centro Antico, i resti delle mura medioevali e del Castello, la Chiesa di San Michele, il Convento San Francesco, la Torre, i resti dell'Abbazia di San Fortunato e la Chiesa dell'Annunziatella.
Incontriamo poi Forchia che vanta del Centro Antico, della Chiesa di San Nicola de Mira e le cisterne sannite; Paolisi con il Centro storico, la Chiesa di S. Andrea apostolo e i palazzi Bifani, De Mauro, Nardini e Tirone.
Bonea con il Centro Antico, le Chiese di San Biagio, San Nicola, San Pietro e San Sebastiano, i resti archeologici della Villa romana di Cocceio, della cisterna del Mausole Pizzillo.
C'è, poi, Montesarchio con il Borgo Latovetere e il Borgo Medioevale; la Torre Aragonese; il Castello, sede del Museo Caudino; l'Abbazia di San Nicola; il Convento di Santa Maria delle Grazie; il Convento delle Clarisse; le Chiese di Santa Maria delle Purità, Annunziata, Santissima Trinità e San Francesco, palazzi D'Ambrosio, Bianculli, Foglia e Bassano, l'acquedotto romano.
A Pannarano, infine, è possibile ammirare il Bosco Mafariello, il Centro Antico, la Torre, il Castello, il Palazzo Cocozza-Campanile, le Chiese di San Giovanni Battista, Santa Maria a Cannaville, Santa Maria ad Stadium, del Carmine e della Madonne delle Grazie.



Prodotti tipici della Valle Caudina
I principali prodotti tipici della Valle Caudina sono: le mele Annurche (la tradizionale e la Rossa del Sud), l'Olio extra vergine di oliva, il Pecorino, il Caciocavallo, il Miele (Millefiori e d'Acacia), la Carne ovina di laticauda, il Vino e la Grappa locale.
Tipico piatto di Montersarchio sono i peperoni imbottiti, simbolo della tradizione culinaria, tanto è vero che attualmente si celebra una sagra che prende il nome dall'omonima pietanza.



Dove mangiare nella Valle Caudina
Bonea
RISTORANTE LA FALANGHINA DI CONTE FILOMENA
V. MARTINI 9
tel: 0824.832460

Forchia
RISTORANTE YELLOW '85 DI R.MORGILLO S.A.S.
V. SIGNONDICO 4
tel: 0823804215

Moiano
RISTORANTE TRATTORIA DEL BUON GUSTAIO
VIA CIRCUMVALLAZIONE 9
tel.0824.713527

Montesarchio
RISTORANTE BAR CAMPO VERDE
V. BENEVENTO 167
tel: 0824.834074

RISTORANTE BELLAVISTA DEI F.LLI ORLACCHIO
CTR. MONACA 5
tel: 0824.847070

RISTORANTE 5 COMUNI DI RUSSO ROSA
V. TRE SANTI
tel: 0824.840255

RISTORANTE CRISTINA PARK HOTEL
VIA BENEVENTO 104
tel. 0824.835888. Chiuso Venerdì.

RISTORANTE LA COLLINA DI CAPORASO LUIGIA
82016 Montesarchio (BN) - CONT.MONACHE 27
tel: 0824.833049

RISTORANTE LA PRATERIA
V. CERVINARA 64
tel: 0824833144

RISTORANTE ALBERGO LA SIESTA
V. VITULANESE
tel: 0824834675

RISTORANTE ROSEGARDEN
VIA BENEVENTO 86/A
tel. 0824.834639

Paolisi
RISTORANTE FORCHE CAUDINE
VIA APPIA
tel. 0823.950516

Sant’Agata de’ Goti
RISTORANTE LA LOCANDA DEI GOTI
CASTELLO DUCALE
tel. 0823.717358. Chiuso mercoledì

RISTORANTE LE VIE DELLE INDIE
9, PIAZZA TRIESTE
tel: 0823.717448

RISTORANTE L’ANTRODI ALARICO
P.ZA Duomo
tel.0823. 717454

RISTORANTE PIAZZA DUOMO
P.ZA DUOMO 6
tel.0823-717683

RISTORANTE PIZZERIA FEELING
3 VIA. PARCO
tel.0823-953668

RISTORANTE IL PLATANO
12 V.LE VITTORIO EMANUELE
tel.0823-953672




Fiume Isclero
Il fiume Isclero attraversa le provincie di Benevento e Avellino e nasce in tre rami: rio Varco, rio Cola e rio Querci, che hanno origine fra la Cima Recuorvo (m968) e il monte Pizzone (m 756).
L'Isclero è affluente di sinistra del fiume Volturno presso il paese di Limatola.
Nelle vicinanze di Airola riceve a destra il torrente Tesa lungo 10km (BN) che scende dal monte Cesco di Luccaro (m 765) e bagna Montesarchio.



Sottofondo musicale
::**:: Che male c'é - Pino Daniele ::**::



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