POESIE   

Questa sezione è dedicata alle poesie e ai racconti che riguardano la nostra terra e che di essa esprimano l'essenza.
Alcune poesie tratte da
Storia e Gente della Valle Caudina.

~ ILLUDERSI ~

Cosa vuoi che ti dica?
le solite cose:
si lavora, si studia
e si attende che passi
questa insignificante "solita vita"
per illudersi di trovare,
avere qualcosa,
una vita migliore
serena per tutti,
e si vive cosí
nella speranza, giorno per giorno
e intanto i mesi gli anni la vita passa
e troppo tardi ci accorgiamo
di aver vissuto... solo di illusioni.

Lucia Del Vecchio
~ OMBRE LONTANE ~

Nella mia voce, nel cuore
é segnato l'arco della vita
che io solo conosco
che io solo ho vissuto
nel silenzio del tempo
senza alcun sorriso.
Nella mia voce, nel cuore
i segni della lotta per la vita
ombre lontane d'un uomo
che soffre e non crede
che il tempo é silenzio
vissuto per niente.
Nella mia voce, nel mio cuore
i segni della lotta per la vita
ombre lontane d'un uomo
che soffre e non crede
che il tempo é silenzioso
vissuto per niente...
per niente... per niente...

Antonio Esposito

~ UNO QUALUNQUE ~

Cammina come tanti
imbrattato di fango,
mal vestito e vecchio:
é uno qualunque.
Vive la sua vita
all'ombra di se stesso.
Mille idee gli ronzano in testa:
tutte buone, nessuna utile:
é uno qualunque.
La morte gli passa accanto,
ogni giorno, ogni momento,
ma non lo tocca: é uno qualunque.

Antonio Esposito
~ O SACRE PIANTE... ~

O teneri arboscelli, che piantati
Voi siete in pio omaggio ai morti in guerra, Augusti vegetate in questa terra, Che sacri, oggi, vi accoglie e venerati.
O piante fortunate, sante, ascese
A ricordar de' baldi Combattenti
L'opre sublimi e nobili gl'intenti
Co' nomi su le targhe a voi sospese...
Voi, rigogliose - ne la piazza - fate
Fregio d'orgoglio al tempio del Sapere
E la vita de' Grandi e il Lor dovere
Compiuto, voi ne 'l Parco rimembrate.
Oh quante cose sacre mormorate
Co 'l fruscio di fronde, o verdi piante,
E a la futura gente, sempre, tante
D'Eroi sublimi gesta tramandate.
Voi dite d'Europa la gran guerra
D'insidie piena, che forte s'accese
Tra le civili genti, e le contese
De le diverse razze de la Terra
Ed ai caduti nostri, in tutte l'ore,
Su il Carso prodi e il Grappa sanguinoso
E su il sacrato Piave vittorioso
Voi fate l'epicedio. Ed il valore
Del figlio dite de la forte Cerere,
Che con l'esempio ad alti sensi incita, Che in voi s'incarna d'una nova vita,
E in voi raccoglie la sua sparsa cenere.
E il luogo e il giorno ancor voi rammentate
In cui, ebbro l'Eroe di patrio amore,
Da forte cadde; e del suo gran valore
Un epinicio eterno mormorate.
Quant'é diversa,inver, la vostra sorte
Da le dantesche piante, che fan sangue
Le rame lor spezzando, e geme e langue
In esse il peccator che si dié morte.
La colpa dicon quelle, e voi l'onore
De' Morti prodi, forti e generosi; Chiedon quelle pietá; voi rispettosi
Sensi d'omaggio al classico valore!

Sovente ne la notte silenziosa
Su i sacri abeti il ciel manda i rossastri
Riflessi luminosi de' suoi astri,
E fremono le rame - Misteriosa,
Tutta ravvolta in drappo tricolore,
Cinto il suo seno d'un serto d'alloro,
Gira una donna il Parco, e il suo crin d'oro
Su il verde flette tutto il suo splendore.
Avanza lenta, e sosta ad ogni pianta,
Che bacia con estrema tenerezza...
Freme ogni targa d'una nova ebbrezza,
E l'Universo intero un inno canta.
Patria! gridan gli Eroi, noi T'amammo
Sublime e grande Italia, o Patria forte,
E alteri siamo, se per nostra sorte,
La vita per Te, fieri, undí sacrammo! Vibran le fronde d'ogni sacra pianta...
E in un risveglio d'amor patrio ardente
Rivive in quell'instante il Combattente,
E "Giovinezza" per le rame canta!

Giugno 1923
Felice De Maria
~ CAPRICCIO E AMORE ~

Sei sola
la mente fruga nel passato,
quanti ricordi dolci, amari.
Ricordi una sera di primavera,
un incontro casuale,
bastó un discorso, una parola, o forse uno sguardo,
per farvi capire, che avevate tante,
tante cose da dirvi.
Il cielo sereno é ricamato di stelle, accendeva ancora di piú
la speranza di due cuori.
Ricordi una sera d'autunno
ti aspettava giá,
doveva parlarti di qualcosa importante,
ma bastó fermarti sul suo sguardo sul suo sguardo che chiedeva perdono
e si sforzava a far capire
che un amore era ormai finito.
Non una stella quella sera ricamava il cielo,
anzi sembrava dormissero tutte;
Solo i suoi occhi
brillavano piú del solito
e continuavano a parlare a scusarsi;
la sua bocca tremante
non rispose al tuo perché
ma si apprestó a quell'addio Ora guardi il presente,
davanti a te non c'é quello sguardo
che cerca di nascondersi
o di farsi perdonare,
ma due occhi:
due ruscelli impetuosi,
percorsi da limpidi, cristalli,
simili a piccoli folletti irruenti
che giocano col tuo cuore;
C'é una bocca tremante di gioia
che sa capirti, che sa aspettare,
e s'appresta ad un bacio
dolce e sincero,
che dice tutto il suo amore.

Lucia Del Vecchio


~ L'EMIGRANTE ~

Nel porto un gran vociare
di gente d'ogni grado
si sente; e in alto mare
le navi sembran grandi quanto un dado.
Al pari d'un bambino,
che dalla mamma si lascia cullare,
e spesso fa i capricci, mettendosi a urlare,
cosí la nave sta, di buon mattino;
e par che provi gusto a dondolare
la sua immensa mole in riva al mare.
Un uomo solitario e mesto
seduto sta in un angolo del porto;
e dal suo viso, quanto mai onesto,
traspare un indicibile sconforto.
E' un emigrante, come qualcun altro,
deluso dalla vita e dal governo;
senza lavoro, perché non é "scaltro",
con dentro al cuore un tumulto d'inferno.
Non troppo egli chiedeva alla sua terra:
quel tanto che bastasse per sua figlia
e per il resto della sua famiglia;
verso l'ignoto egli erra
a combattere le sue avversitá,
armato sol di buona volontá.
Lascia il paese, gli amici ed i suoi cari,
(ormai da lor non ha speranza alcuna!)
e si avventura negli immensi mari
in cerca, altrove, di miglior fortuna.

Giuseppe Stasi

:calamaio: Per adesso queste.... ma é mia intenzione continuare nella ricerca e raccolta di poesie, racconti, filastrocche, leggende, che dai nonni dei nostri nonni sono giunte fino a noi e, che ora purtroppo, rischiano di essere dimenticate.
Per chi volesse segnalare poesie, racconti etc..., sia autografe che raccontate dai nonni, prego d'inoltrarlo a mezzo email all'indirizzo qui sotto.
@@@airolabn@@@


Sottofondo musicale
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