Rough Guide to Irish Music
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The Rough Guide To Irish Music

 

Che il vino buono stia nella botte piccola è risaputo, ed è questa la prima considerazione che viene in mente sfogliando questo eccezionale volumetto dalle dimensioni ancora più piccole di un normale pocket (appena 10 x 15 cm). Le dimensioni non devono tuttavia trarre in inganno: questa Rough Guide to Irish Music, con le sue quasi 600 (seicento!) pagine, è un’incredibile sorgente di informazioni aggiornate ed accurate su qualsiasi artista o gruppo musicale abbia in qualche modo a che fare con la musica tradizionale irlandese. Il libro è opera di Geoff Wilson, giornalista specializzato in musica irlandese, e di Sue Wilson, che scrive regolarmente, e con competenza, sul mensile specializzato Folk Roots (oltre che su The Scotsman, The Guardian e Songlines) ormai da un decennio.

The Rough Guide to Irish Music è suddiviso in tre sezioni: l’iniziale “Background”, forse la parte scritta in tono leggermente minore rispetto al resto del libro, ha lo scopo di fornire una introduzione generale alla musica irlandese, prendendone brevemente in considerazione le origini storiche e le principali figure carismatiche che hanno contribuito in modo decisivo al suo sviluppo, cresciuto in modo esponenziale in questi ultimi decenni. Vengono anche descritte in modo abbastanza succinto le varie forme musicali (jigs, reels, airs…) ed il loro stretto rapporto con la danza.

Nonostante le limitate dimensioni di questa parte introduttiva (meno di 50 pagine), colpisce tuttavia la completezza delle informazioni fornite. Per coloro che si avvicinano per la prima volta alla tradizione musicale irlandese vengono anche suggerite le compilations più adatte, nell’opinione degli autori, ad un primo approccio a queste forma musicale.

La parte principale del volume, senz’altro la più ricca di informazioni, è la seconda, denominata “Musicians”, un completo database alfabetico dei musicisti di oltre 500 pagine: per ogni artista, oltre alle note biografiche, viene tracciata un’analisi stilistico-musicale, ed ogni scheda è accompagnata da una discografia consigliata, segnalata sempre in modo ragionato, e mai suggerita in modo acritico.

Per una migliore classificazione i vari Musicians sono suddivisi in ragione del proprio strumento: avremo così Singers, Fiddlers, Harpers, Uilleann pipers, Flute players, Accordionists e Percussionists, ma ovviamente anche Groups e, capitolo particolarmente interessante, anche le Families: the Blacks, the Keanes, the O’Domhnaills, the Russells e così via, a sottolineare l’importanza della famiglia, intesa come elemento fondamentale della tradizione musicale irlandese, notoriamente tramandata nella quasi totalità dei casi per via orale.

La terza parte del volume, “Listings”, è probabilmente la parte più “utile” ai fini pratici per un appassionato di musica irlandese: vi trovate in Irlanda, ma non sapete in quali pubs si può ascoltare la migliore musica? Oppure volete sapere se in quel periodo c’è da quelle parti qualche festival di musica irlandese? O ancora, volete un elenco dei migliori negozi di dischi, o delle radio specializzate in Irish music? O delle migliori librerie? Ebbene, questa sezione del volume di Wallis e Wilson risponderà in modo approfondito a tutte queste (ed a molte altre…) domande: un gran numero di indirizzi, numeri telefonici, indirizzi email, pagine web e, per concludere, una completa bibliografia…è proprio vero, il vino buono sta proprio in una botte piccola!

Geoff Wallis & Sue Wilson, The Rough Guide to Irish Music, Rough Guides Ltd., distributed by The Penguin Book, prezzo (in sterline inglesi) £7.99                                      

Alfredo De Pietra

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