Missione Goldfinger

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Crediti e dettagli

Agente 007 missione Golfinger (tit.orig."Goldfinger", G.B., 1964, 109 min.)

Regia: Guy Hamilton.

Cast: Sean Connery, Honor Blackman, Gert Frobe, Shirley Easton, Tania Mallet, Harold Sakata.

Un ricco commerciante di oro, Auric Goldfinger (Gert Frobe) vuole far scoppiare un ordigno nucleare all'interno del deposito aureo degli stati uniti Fort Xnox, così da contaminare radioattivamente le riserve auree americane per decine di anni ed ottenere un aumento dismisurato del prezzo dell' oro e di conseguenza vedere moltiplicare il valore dell' ingente quantità d'oro da lui posseduta. James Bond riuscirà con all'ultimo ad impedire lo scoppio della bomba e ad uccidere Goldfinger.

Valutazione critica personale

Secondo episodio e senza dubbio miglior film della serie.

Ad un Connery assolutamente convincente nel ruolo di 007, ricco dell'immancabile classe ed ironia che caratterizza l'agente di Ian Fleming, si contrappone un personaggio molto ben delineato nel suo carattere e magistralmente interpretato da Frobe. I due protagonisti fanno a gara a contendersi la scena e Connery si trova davanti un interprete veramente all'altezza della situazione. Azzeccatissima anche la scelta di Harold Sakata nel ruolo dello scagnozzo di Goldfinger, Oddjob, un servitore muto e fedele sino all'ultimo quasi a rasentare la stupidità (indimenticabili le sequenze finali in cui Bond si trova a fare i conti con il tagliente cappello di Oddjob che è pronto a morire per il piano criminale del suo padrone). Honor Blackman interpreta Pussy Galore, la ragazza che, convertita al bene dall'irresistibile fascino di Bond, lo aiuterà a sventare il progetto di Golfinger. Shirley Easton interpreta Jill Masterson, la ragazza che viene trovata morta nella stanza d' albergo coperta da vernice d'oro (La Easton morì veramente durante la lavorazione del film, ma contrariamente alle leggende che sono circolate, non fu colpa della vernice che le venne spruzzata addosso).

Decisamente convincente anche la sceneggiatura. Dialoghi sempre ben costruiti, tipici di una spy story, ma senza mai scadere nell'eccesso. Anche le scene d' azione, contrariamente ad altri film della serie, sono assolutamenrte emozionanti ma non si spingono mai nel ridicolo o nell'improbabile. Fotografia e qualità d'immagine molto buone soprattutto tenendo conto che il film è del 1964; unico neo, la sequenza dell' insegumento sulle montagne Austriache (è del tutto evidente che lo sfondo è in sovraimpressione e gli effetti speciali visivi dell'epoca non consentivano ancora la qualità necessaria a questo genere di inquadrature).

Per la prima volta appare quella che diverrà l'automobile simbolo di 007, la Aston Martin DB5.

Voto: 9 e 1/2

Errori nel film


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