Aggiungi Guidaldiritto.it ai preferiti

Fai di Guida al Diritto la tua pagina predefinita cliccando qui.

 
 

 

 


Temi assegnati all’esame di abilitazione
all'esercizio della professione forense.

Anni 1990 - 2001

 

 

Anno 2001

 

1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo

La società Alfa partecipa a una gara d'appalto, indetta dallo Stato, per la costruzione di un edificio giudiziario. L'appalto, di importo superiore alla soglia comunitaria, viene aggiudicato alla società Beta, in seguito all'esclusione dalla società Alfa per anomalia dell'offerta. La società Alfa, ritenendo illegittima l'esclusione poiché non preceduta dalla richiesta di chiarimenti e assumendo che, previe idonee giustificazioni sull'effettiva remuneratività dell'offerta, si sarebbe aggiudicata la gara, avendo indicato il prezzo più basso, si rivolge a un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga l'atto più idoneo a salvaguardare la posizione della società Alfa, tenendo conto della circostanza che il contratto tra l'aggiudicataria e la stazione appaltante è già stato stipulato, e affronti le questioni sottese alla fattispecie in esame.

 

2. Atto giudiziario in materia di diritto penale

Tizio e Caio, armati di pistola e con passamontagna, tendevano un agguato in una località isolata a Mevia e Sempronio. Al passaggio di questi ultimi li fermavano con la minaccia delle pistole, legavano Sempronio lasciandolo immobilizzato sul posto, narcotizzavano Mevia e si allontanavano portandola con loro su di un' automobile e raggiungevano un appartamento di proprietà di Caio, dove tenevano segregata la donna, chiedendo ai familiari il pagamento di una somma di denaro in cambio della sua liberazione. Nel corso delle indagini venivano attivate intercettazioni telefoniche che consentivano, durante una conversazione tra Caio ed il marito di Mevia, di individuare la cabina telefonica dalla quale il primo parlava, pertanto questi veniva arrestato sul posto. Immediatamente Caio indicava il luogo in cui si trovava sequestrata Mevia e gli investigatori riuscivano a fare irruzione nell'appartamento, a liberare l'ostaggio e ad arrestare Tizio. Condotti a giudizio con rito direttissimo dinanzi al Tribunale per rispondere dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione in danno di Mevia, di sequestro di persona in danno di Sempronio e di porto illegale in luogo pubblico di armi comuni da sparo, ad esito di giudizio abbreviato, Tizio e Caio venivano condannati rispettivamente alla pena di anni sedici e ad anni quattordici di reclusione. Venivano inoltre dichiarati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale per la durata della pena ed assoggettati alla misura di sicurezza della libertà vigilata per la durata di tre anni. In particolare, il Tribunale escludeva l'applicazione a Caio dell'articolo 630, quarto e quinto comma del Codice Penale, non ritenendo che ne ricorressero i presupposti. Il candidato, assunte le vesti del legale di Caio, rediga l'atto di appello, con particolare riguardo alle cause di attenuazione della pena previste dalle suddette disposizioni di cui all'articolo 630 Codice Penale.

 

3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice penale

3.1 Tizio, associato alla mafia, partecipa ad un conflitto a fuoco con gli esponenti di una cosca rivale, riportando ferite da arma da fuoco ad un piede. Per le necessarie cure viene approntato, in luogo isolato e difficilmente raggiungibile, un ambulatorio di fortuna nel quale viene chiamato a prestare la sua opera, nottetempo, Caio, medico chirurgo, con l'ausilio di un anestesista e due infermieri. Caio, consapevole dell'appartenenza di Tizio ad una associazione mafiosa, presta la propria opera di soccorso ed omette di trasmettere il referto alla Autorità Giudiziaria, tornando più volte anche nei giorni successivi a trovare il paziente per verificare le condizioni di salute. Temendo conseguenze per la sua condotta, Caio si reca da un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, premessi cenni sulla differenza tra il reato di partecipazione ad associazione mafiosa e di favoreggiamento, rediga parere motivato.

3.2 Tizio e Caio, entrambi allievi nella disciplina del karate, il primo in qualità di cintura nera ed il secondo di cintura bianca, si impegnano in un incontro di allenamento ad esito del quale Caio riporta lesioni personali guaribili in un periodo di tempo superiore ai 50 giorni. L'incontro si era svolto secondo le regole dello sport praticato, senza tuttavia l' utilizzo dei mezzi di protezione imposti per le competizioni agonistiche di tale tipo. Tizio, nel timore di subire conseguenze in sede penale, si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, premessa la trattazione delle problematiche relative alle cause di giustificazione non codificate, ed in particolare di quella configurabile nell'esercizio di un' attività sportiva, rediga motivato parere, soffermandosi sugli istituti e sulle problematiche sottese alla fattispecie proposta.

 

4. Atto giudiziario in materia di diritto privato

La compagnia di assicurazioni Zeta, avente la sede legale a Roma, dopo aver risarcito un proprio assicurato per il furto di una autovettura avvenuto ad opera di ignoti in un parcheggio a pagamento installato nei pressi dello svincolo di Caserta dell'autostrada Roma-Napoli, in un'area interamente recintata e protetta con un sistema di ingresso e di uscita automatizzato, gestito dalla società Alfa, con sede a Napoli, conviene quest'ultima davanti al Tribunale di Roma per sentirla condannare alla refusione della somma corrisposta al proprietario del veicolo. La compagnia attrice a sostegno della domanda deduce che al rapporto di parcheggio in questione sia applicabile la disciplina del deposito a titolo oneroso di cui agli articoli 1766 e seguenti del Codice Civile e che la responsabilità per la sottrazione del veicolo sia da attribuire alla società convenuta per la mancata predisposizione del servizio di vigilanza dell'area con apposito personale. La società Alfa decide di opporsi alla domanda, anche perché citata in giudizio davanti al Giudice di luogo diverso da quello della propria sede e da quello dove trovavasi il parcheggio in cui era avvenuto il furto. Il legale rappresentante della suddetta società si rivolge perciò ad un avvocato. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga la comparsa di risposta evidenziando le problematiche di ordine processuale e di ordine sostanziale sottese al caso in esame.


5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile

5.1 Un magazzino di proprietà di Tizio, sito in uno stabile condominiale, viene allagato dalle acque provenienti dalla conduttura fognaria di proprietà comune ostruita - così come accertato attraverso una indagine tecnica - da materiale scaricatovi da uno dei sovrastanti appartamenti non individuato con esattezza. Il condominio, richiesto da Tizio del risarcimento dei danni provocati al locale ed alla merce che vi era depositata, in quanto cagionati da cosa in custodia, rifiuta - con regolare delibera assembleare - il relativo pagamento declinando la propria responsabilità in ordine alla produzione dell’evento dannoso. Tizio si rivolge ad un legale per la tutela delle proprie ragioni. Il candidato, assunte le vesti del legale, premessi cenni generali sulla responsabilità per danni cagionati da cose in custodia, rediga motivato parere.

5.2 Tizio, celibe, proprietario di un appartamento, convive in esso more uxorio con la vedova Caia. Tra i due viene sottoscritta una scrittura privata con la quale l’uomo concede in comodato gratuito l’appartamento alla donna, fino a quando questa non porrà eventualmente di propria iniziativa termine alla convivenza. Qualche tempo dopo Tizio, invaghitosi di un’altra donna, va ad abitare altrove con questa, chiedendo subito dopo alla convivente abbandonata la restituzione dell’appartamento. Tizio sostiene a tal fine che il contratto di comodato, afferendo ad una convivenza fuori dal matrimonio era contrario all’ordine pubblico e quindi nullo. Sostiene inoltre che il negozio era da ritenersi risolto con la cessazione della precedente convivenza in quanto funzionale al mantenimento di un rapporto familiare di fatto. Caia, intendendo opporsi alla richiesta di rilascio dell’appartamento, si rivolge ad un legale per un parere. Il candidato, assunta la veste del legale, rediga motivato parere evidenziando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

 

Anno 2000

 

1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo

Tizia, dipendente della società Poste italiane s.p.a. chiede di accedere alla documentazione relativa alla procedura di inquadramento a Quadro di II livello cui ha partecipato. La richiesta, proposta per la prima volta in data 7 maggio 1999, viene reiterata in data 11 giugno 1999 e 3 agosto 1999. Le istanze proposte da Tizia vengono ogni volta rigettate e, da ultimo, l'istanza proposta in data 3 agosto 1999 viene rigettata con atto del 9 agosto 1999.Tizia, in data 10 agosto 1999, si reca da un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga l'atto ritenuto più opportuno, evidenziando la problematica sottesa alla fattispecie in esame.

 

2. Atto giudiziario in materia di diritto penale

Tizio, nottetempo, si introduce nella casa di Caio al fine di impossessarsi di merce di valore ivi custodita. Affrontato da Caio, Tizio, nel corso della colluttazione viene ferito con un tagliacarte impugnato da Caio e, a sua volta, ferisce quest'ultimo con un cacciavite. Tizio riesce a fuggire e Caio, che ha riportato ferite non gravi da taglio, si reca all'ospedale dove viene medicato. Dopo qualche tempo risulta che Caio è stato contagiato dal virus Hiv di cui Tizio è portatore. Tizio, tratto a giudizio, viene condannato alla pena di 12 anni di reclusione e 600.000 di multa per rapina impropria aggravata, porto abusivo di cacciavite, violazione di domicilio aggravata e lesioni personali gravissime. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l'atto ritenuto più opportuno, evidenziando la problematica sottesa alla fattispecie in esame.

 

3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice penale

3.1 Tizio, funzionario ministeriale, ha in consegna le buste chiuse contenenti le offerte delle ditte che partecipano ad un'asta pubblica per la costruzione di una scuola. Tizio - presa fraudolentemente visione del contenuto di tutte le offerte contenute nella busta, prima della scadenza del termine stabilito per l'apertura delle buste stesse - al fine di favorire la ditta Alfa dalla quale ha percepito notevoli somme di denaro, sottrae la busta contenente l'offerta fatta pervenire dalla predetta ditta, la distrugge e la sostituisce con altra da lui compilata. Preoccupato per le conseguenze della sua azione, Tizio si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti di un legale, delineata la problematica sottesa alla fattispecie in esame, rediga motivato parere.

 

3.2 Tizio, al fine di risultare vincitore di un pubblico concorso, attesta falsamente di possedere i requisiti richiesti. Scoperto l'inganno viene estromesso dalla graduatoria e denunziato.
Tizio si reca da un legale per conoscere quali possono essere le conseguenze della sua azione. Il candidato, assunte le vesti del legale, premessi generalissimi cenni sul momento consumativo del reato, delinei la problematica sottesa alla fattispecie in esame e rediga motivato parere.

 

4. Atto giudiziario in materia di diritto privato

Tizio acquista da Caio, commerciante al dettaglio, numerose tegole - prodotte dalla ditta Alfa - per ricoprire il tetto della propria villa. Le tegole vengono consegnate all'acquirente direttamente dalla ditta Alfa. Le tegole - una volta poste in opera - si rilevano difettose e debbono essere sostituite. Tizio si rivolge ad un legale che provvede a citare in giudizio Caio, chiedendo la risoluzione del contratto di compravendita ex art. 1492 c.c. oltre al risarcimento del danno. Caio, nel costituirsi in giudizio, chiama in causa la ditta Alfa chiedendo che quest'ultima - in caso di condanna di esso convenuto - sia a sua volta condannata al rimborso, in suo favore, delle somme da lui corrisposte. Il candidato, assunte le vesti di difensore della Ditta Alfa, rediga l'atto ritenuto più opportuno, evidenziando la problematica sottesa alla fattispecie in esame.

 

5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile

5.1 Tizia, cadendo sui vetri di una bottiglia, riporta, tra l'altro, la recisione del nervo mediano e di quello ulnare. Sottoposta ad intervento chirurgico, presso una struttura pubblica, ad opera del chirurgo dipendente della struttura, rimane menomata, riportando forte limitazione alla funzionalità della mano destra. Poiché Tizia ha motivo di ritenere che l'insuccesso dell'intervento sia conseguenza della mancata, tempestiva rilevazione della recisione sopra indicata, si rivolge ad un legale, al fine di ottenere il risarcimento dei danni. Il candidato, assunte le vesti del legale, premessi sintetici cenni sulla responsabilità per la prestazione professionale, rediga motivato parere, indicando in particolare, le argomentazioni giuridiche per cui si ritenga debbano, nel caso di specie, trovare applicazioni i principi propri dell'illecito extracontrattuale ovvero, al contrario, quelli che disciplinano la responsabilità conseguente a contratto d'opera professionale.

 

5.2 Tizio acquista da Caio un appartamento sito in un immobile in regime di condominio. Nell'atto di acquisto viene inserita una clausola per effetto della quale vengono esplicitamente esclusi dall'alienazione i posti macchine del cortile. La clausola viene apposta perché, essendo i posti macchina no delimitati e in numero insufficienti per il parcheggio di un'autovettura per ogni condomino, è interesse di Caio, condomino, limitare il numero di persone che hanno titolo per parcheggiare in detto cortile. In epoca immediatamente successiva alla stipula dell'atto Tizio, infastidito per il fatto di non poter usufruire di un posto macchina, si rivolge ad un legale, chiedendo se sia possibile agire nei confronti del suo dante causa. Il candidato - assunte le vesti del legale - premessi cenni generali sulla problematica relativa all'applicazione dell'art. 1117 c.c. - rediga motivato parere.

 

 

Anno 1999

 

1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo

Tizio, laureato in pedagogia, propone domanda per l'ammissione all'albo professionale degli psicologi ai sensi dell'art. 33 legge 18/02/1989 n° 56. A sostegno della domanda da lui proposta presenta, tra l'altro, documentazione attestante la sua nomina - per il periodo 1990-1998 - ad operatore psicopedagogico presso la scuola pubblica Alfa. La Commissione di esame - costituita ai sensi dell'art. 33 comma 1, della citata legge 18/02/1989 n° 56 - emette provvedimento negativo e, nella motivazione sostiene che: a) Tizio non ha dimostrato il possesso dei requisiti di cui all'art. 33 lett c) legge sopraccitata; b) il riconoscimento del possesso dei requisiti di legge presuppone un accertamento tecnico da parte della Commissione, accertamento che, nella fattispecie, ha condotto ad escludere il possesso, da parte di Tizio, dei requisiti di legge. Tizio si reca da un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga l'atto ritenuto più opportuno.

 

2. Atto giudiziario in materia di diritto penale

Tizia, nel gennaio del 1998, viene percossa ed ingiuriata dal marito, Caio, e conseguentemente abbandona il tetto coniugale. Malgrado ripetuti tentativi di rinvenire un alloggio, Tizia, non riesce a trovare una nuova sistemazione abitativa ed è costretta, nel gennaio dell'anno successivo, a fare ritorno nella casa coniugale. La sera stessa del suo rientro a casa, Tizia viene nuovamente sottoposta ad ingiurie e percosse. Avendo Tizia presentato denunzia per i fatti sopra esposti, Caio viene tratto a giudizio - per rispondere del delitto di cui all'art. 572 c.p. - e, all'esito del dibattimento, viene condannato, concesse le attenuanti generiche, alla pena di anni uno di reclusione con i benefici di legge. Il candidato, assunte le vesti del legale di Caio, rediga l'atto ritenuto più opportuno.

 

3. Parere motivato in materia regolata dal codice penale

3.1. Tizio, di anni venti, ottiene dai genitori di Caia, di anni quindici, il consenso ad uscire con la minore per condurla nella casa dei suoi genitori e frequentare la ragazza in presenza di quest'ultimi. Tizio e Caia, approfittando del consenso ottenuto, si recano un una casa messa a disposizione di Tizio da un suo amico ove, nel mese di gennaio 1996, consenziente Caia, hanno rapporti sessuali. I genitori di Caia, venuti a conoscenza dell'accaduto, in data 6 febbraio 1996, denunciano Tizio per i reati di cui agli artt. 530 e 573 c.p. In data 20.2.1996 viene pubblicata la legge 15 febbraio 1996 n. 66. Successivamente alla pubblicazione di detta legge, Tizio, appreso della denunzia, si reca da un legale. Il candidato, assunta la veste del legale - premessi sintetici cenni sul reato di sottrazione di minore - illustri le problematiche sottese alla fattispecie in esame e rediga motivato parere.

 

3.2. Tizio, nella sua qualità di amministratore unico della Alfa s.r.l. - emettendo fatture relative ad operazioni inesistenti, facendo apparire una disponibilità di olio di oliva sfuso destinato all'imbottigliamento non sussistente nella realtà e con altre operazioni fraudolente - trae in inganno il Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia e consegue dall'Aima, nel marzo 1993, la corresponsione di contributi non dovuti, per l'imbottigliamento dell'olio di oliva, così cagionando alla parte offesa un danno patrimoniale di rilevante entità. Essendo sorti nelle competenti autorità notevoli sospetti - determinati sia dall'improvvisa impennata del volume di affari della società sia dal permanere invariato dell'entità delle strutture organizzative e produttive - vengono iniziate le indagini del caso. Tizio, appreso dell'avvio delle indagini, si reca, nel 1999, da un legale per essere tranquillizzato, ritenendo che il tempo trascorso dall'epoca del commesso reato consenta di considerare prescritto il delitto da lui consumato, anche per effetto dell'eventuale concessione di circostanze attenuanti. Il candidato, assunte le vesti del legale - premessi brevi, generali cenni sulla distinzione tra figura autonoma di reato e figura circostanziata - illustri le problematiche sottese alla fattispecie in esame e rediga motivato parere.

 

4. Atto giudiziario in materia di diritto privato

Il complesso condominiale Alfa è proprietario di un vasto comprensorio, nel cui contesto le numerose ville residenziali sono collegate tra loro con una vasta rete stradale.
Essendo sorta la necessità di compiere dei lavori di manutenzione della detta rete stradale, il condominio concede in appalto alla ditta Beta l'esecuzione dei lavori. Nel corso dei lavori stessi, sotto il peso di una ruspa, si determina il cedimento che causa un forte avvallamento del terreno. Tizio, procedendo di notte in bicicletta, cade, per effetto dell'indicato avvallamento non segnalato, e riporta lesioni personali giudicate guaribili in novanta giorni. Tizio si reca da un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga l'atto giudicato più opportuno.

 

5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile

5.1. Tizio, marito di Caia, affetto da impotentia generandi, assiste alla fecondazione assistita della moglie con seme di donatore ignoto, fecondazione cui ha precedentemente assentito.
Successivamente, Tizio, non desiderando allevare come suo il concepito, decide di disconoscere il nascituro, ma temendo che la moglie - assai benestante - possa chiedere, in ritorsione, l'annullamento del matrimonio, si rivolge ad un legale. Il candidato - premessi sommari cenni in tema di revocabilità degli atti giuridici - assunte le vesti del legale, rediga motivato parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

 

5.2. Tizio, titolare del diritto di usufrutto avente ad oggetto un appartamento, in regime di condominio, riceve rituale convocazione dell'assemblea dei condomini alla quale si reca.
Alla medesima assemblea - avente ad oggetto l'esecuzione di lavori di rafforzamento delle strutture portanti dell'edificio - si reca anche Caio, nudo proprietario. Caio - avendo urgenza di allontanarsi e sapendo che, aggiungendo il suo voto agli altri favorevoli, si sarebbe venuta a determinare una maggioranza favorevole all'esecuzione dei lavori - subito prima della votazione, si allontana dichiarando, a verbale, di rimettersi al parere che sarebbe risultato prevalente. Alcuni giorni dopo, avendo necessità di conoscere l'esito della votazione Caio invia una lettera all'amministratore, chiedendo di essere messo a conoscenza del risultato della votazione e, al tempo stesso, confermando di volersi adeguare alla volontà prevalente. Alcuni giorni dopo Caio apprende che la maggioranza dei condomini ha votato nel senso di eseguire i lavori, ma che tizio ha intenzione di impugnare la delibera sostenendone l'illegittimità. Caio, preoccupato, si rivolge ad un legale, chiedendo, in particolare, di sapere se della sua manifestazione di volontà poteva tenersi conto sia ai fini della determinazione del quorum sia al fine del computo dei voti. Il candidato - assunte le vesti del legale - premessi brevi cenni in materia di manifestazione di volontà degli organi collegiali, rediga motivato parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

 

 

Anno 1998

 

1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo

Il comune di Alfa, nel costituire una società a capitale pubblico maggioritario, sceglie come socio, ai sensi dell'art. 22 legge 8 giugno 1990 n. 142, la società Beta, senza osservare alcuna procedura concorsuale, adducendo l'urgenza. La società Gamma, pretermessa, si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti di legale della società Gamma, rediga l'atto ritenuto più opportuno.

 

2. Atto giudiziario in materia di diritto penale

Tizio è amministratore unico della Costruzioni s.r.l., la quale procede ad integrale ristrutturazione di un vasto edificio. A seguito del crollo di detto edificio, Tizio viene rinviato a giudizio - unitamente a Caio, progettista - per il reato di cui all'art. 449, 1 comma, C.P. in relazione all'art. 434 cpv C.P. Il Tribunale - avendo il perito accertato che il crollo era stato determinato da gravi carenze progettuali (che, tra l'altro, non avevano tenuto in nessun conto il fatto che gli interventi di ristrutturazione riguardavano un edificio già lesionato ed in pessime condizioni strutturali globali) - condanna Tizio (unitamente a Caio) alla pena di giustizia, ritenendo che questi avesse omesso di esercitare sul progettista i poteri di controllo a lui spettanti quale amministratore unico. Il candidato - premessi brevi cenni sull'elemento psicologico nei reati colposi e sul principio di cui all'art. 40, 2° comma, C.P. - assunte le vesti di legale di Tizio, rediga l'atto di appello.

 

3. Parere motivato in materia regolata dal codice penale

3.1. Tizio e Caia decidono di separarsi di fatto e conseguentemente Caia abbandona il domicilio coniugale. Successivamente Tizio incarica Mevio, suo amico, di aprire, senza lasciare traccia, la corrispondenza bancaria destinata a Caia ed a lei inviata all'ex domicilio coniugale.
Mevio esegue puntualmente quanto richiestogli da Tizio e - fatto copia della corrispondenza sopra indicata - rimette la corrispondenza originale a Caia, consegnando la copia a Tizio.
Tizio, presa la copia consegnatagli da Mevio, la produce nel giudizio di separazione che, nelle more, si è instaurato. Mevio, preoccupato per l'accaduto, si rivolge ad un legale. Il candidato - premessi brevi cenni sulla nozione di giusta causa in materia penale - assunte le vesti del legale, rediga motivato parere.

 

3.2. Il comune di *** approva un progetto di massima per la costruzione di una grande arteria stradale, per eseguire la quale viene esperita la procedura dell'asta pubblica. Tizio, rappresentante della ditta Alfa, offre a Caio, segretario comunale - che accetta - la somma di lire 10 milioni in cambio di un suo intervento diretto a favorire l'aggiudicazione dell'appalto alla ditta indicata. Caio - successivamente all'invio delle offerte fatte pervenire da tutte le ditte concorrenti, ma antecedentemente alla scadenza del termine per effettuare (o modificare) dette offerte - riesce ad apprendere l'entità delle offerte stesse, comunicandole a Tizio. La ditta Alfa, avendo conferma che, tra tutte le offerte effettuate, la sua offerta è la migliore, mantiene ferma l'offerta stessa. Tizio, venendo a sapere dell'esistenza di indagini concernenti l'appalto de quo, si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale - premessi brevi cenni sui delitti contro la pubblica amministrazione ravvisabili nella fattispecie e, in particolare, sul delitto di cui all'art. 353 codice penale - rediga motivato parere, illustrando le problematiche sottese al caso in esame.

 

4. Atto giudiziario in materia di diritto privato

Tizio loca a Caio un immobile di sua proprietà. Cessata la locazione, Caio si dichiara pronto a riconsegnare l'immobile, ma Tizio si rifiuta di riceverlo, adducendo di non avere alcun obbligo di accettare la riconsegna, essendo l'immobile vistosamente deteriorato per effetto del mancato adempimento, da parte di Caio, di provvedere a numerose riparazioni, relative a piccola manutenzione, previste dall'art. 1576 cod. civ. Il candidato, assunte le vesti di legale di Caio, rediga l'atto ritenuto più opportuno.

 

5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile

5.1. Tizio, titolare di un'agenzia pubblicitaria, stipula un contratto con Caio, impegnandosi a pubblicizzare l'attività commerciale da quest'ultimo esercitata. Il contratto prevede espressamente che detta pubblicizzazione avvenga esclusivamente a mezzo di sponsorizzazione. In adempimento dell'obbligo assunto, Tizio stipula un contratto di sponsorizzazione con un noto artista, ma il ritorno pubblicitario è nullo. Poiché Caio sostiene che Tizio deve essere considerato inadempiente, quest'ultimo si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale - premessi brevissimi cenni sulla problematica relativa alla distinzione tra obbligazioni di risultato ed obbligazioni di mezzi - rediga motivato parere.

 

5.2. Tizio si fa prestare da Caio la somma di lire 2.000.000, convenendo di restituirla nel termine di due mesi. Approssimandosi la scadenza del termine, Tizio incontra casualmente Mevia - coniuge di Caio - la quale gli ricorda, a nome di quest'ultimo, la scadenza convenuta. Tizio, senza attendere la scadenza, consegna immediatamente, in contanti, a Mevia la somma dovuta. Mevia spende per necessità personali la somma di cui sopra, tacendo a Caio l'accaduto. Scaduto il termine convenuto per il pagamento, Caio chiede a Tizio di estinguere l'obbligazione, ma quest'ultimo si rifiuta, asserendo di avere già corrisposto il dovuto. Caio si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale - premessi brevi, generali cenni sul principio di buona fede ed evidenziando, in particolare, se e come alla fattispecie in esame trovino applicazione gli artt. 1188 e 1189 codice civile - rediga motivato parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

 

 

Anno 1997

1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo

Con delibera del 24-4-1987, il Comune di Alfa dà mandato al Sindaco di occupare in via di urgenza, terreni idonei a consentire la realizzazione di un intervento di edilizia sovvenzionata nel quartiere X, conformemente al relativo piano di zona per l’edilizia economica e popolare. In esecuzione del mandato ricevuto, il Sindaco emana decreto di occupazione di urgenza, in data 30-7-1987, di parte dei terreni, non meglio precisati, siti al mappale n. 7143 del Nuovo Catasto terreni del predetto Comune, di proprietà della società Beta. La società, ritenendo illegittimo il comportamento del Comune, si rivolge ad un legale per la tutela dei propri diritti. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga l’atto ritenuto più idoneo a sostenere le ragioni del proprio assistito, delineando gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

 

2. Atto giudiziario in materia di diritto penale

Tizio, senza che sia intervenuta richiesta del Ministro di Grazia e Giustizia, viene tratto a giudizio, in stato di detenzione cautelare, per tentata importazione in Italia di kg. 4 di cocaina, tutta sequestrata all’estero e che, secondo accordi intervenuti tra Tizio e persona rimasta ignota (accordi registrati con intercettazione ambientale in grande albergo di Roma) avrebbe dovuto essere consegnata a Palermo. A carico di Tizio vengono raccolte prove nel corso di numerose udienze dibattimentali svoltesi all’estero, celebrate direttamente dal giudice italiano, al fine di sentire testimoni determinanti, senza che Tizio possa partecipare a dette udienze Il Tribunale condanna Tizio a 12 anni di reclusione e 120.000.000 di multa. Il candidato, assunte le vesti di legale di Tizio, rediga l’atto di appello, delineando gli istituti e le problematiche sottesi alla fattispecie in esame.

 

3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice penale

3.1. Tizio, impiegato presso il Ministero X, viene coinvolto da Caio a redigere, nello stilare informazioni interne – dirette al superiore gerarchicamente competente ad adottare il provvedimento amministrativo – una nota, falsa nel contenuto, al fine di favorire i rilascio di un’autorizzazione ad un comune amico. Preoccupato per le conseguenze della sua azione, Caio si rivolge ad un legale. Il candidato, premessi brevi cenni sulla possibile qualificazione giuridica del reato, assunte le vesti del legale, rediga parere motivata, illustrando la problematica sottesa alla fattispecie in esame.

 

3.2 Tizio concorre con Caio nel trasferire all’estero denaro proveniente da smercio di cocaina compiuto da altri. Tizio, tratto a giudizio, viene condannato in contumacia ad anni sei di reclusione e a L. 15.000.000 di multa per i delitti di cui all’art. 648 bis c.p. e 379 c.p. Tizio si rivolge ad un legale per decidere il da farsi. Il candidato, premessi brevissimi cenni sul concorso tra norme e sul principio di specialità, assunte le vesti del legale, rediga motivato parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

4. Atto giudiziario in materia di diritto privato

Caio e Mevio sono proprietari, in ragione del cinquanta per cento ciascuno, di un immobile sito nel comune di Alfa, Via Beta n. 15. Alla loro morte l’immobile diviene proprietà dei loro eredi, tra cui Sempronio, ai quali le diverse porzioni di immobile vengono assegnate con atto di divisione del 15 giugno 1994. In data 14 aprile 1986 Sempronio vende a Numerio un’unità dell’immobile sito in Via Beta n. 15. In data 19 giugno 1986 viene costituito il condominio dell’immobile sopra indicato. Con delibera del 19 marzo 1988, il condominio pone a carico di Sempronio la somma di L. 2.864.355 a titolo di partecipazione dell’esborso della maggior somma che si intende corrispondere, a titolo transattivo, alla portiera dello stabile, il cui rapporto si era interrotto in data 30 aprile 1984. Alla delibera partecipa, senza delega, con voto determinante ai fini del raggiungimento del quorum, Filano, figlio di Numerio. Con delibera dell’11 ottobre 1988 il condominio conferma e ratifica, con rituale maggioranza, la delibera del 29 marzo 1988. Sempronio, ritenendo di non dover pagare la somma richiesta, si reca da un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga l’atto ritenuto più idoneo a tutelare le ragioni del proprio assistito, delineando gli istituti e le problematiche sottesi alla fattispecie in esame.

5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile

5.1 Tizio, separato di fatto dalla moglie Caia sin dal 1968, trascorsi 21 anni dalla separazione, chiede a Caia e a Mevia di rilasciare una dichiarazione dalla quale risulti che l’immobile sito in * è di sua esclusiva proprietà. Asserisce, infatti, Tizio di avere acquistato detto immobile da Mevia, con rogito del 19/12/1983, ma che detto atto di vendita dissimulava, in realtà, una donazione, così come era da desumersi da una scrittura privata del 20/12/1980, controfirmata da Tale Sempronio, con cui Mevia dichiarava di donare tutti gli immobili di sua proprietà a Tizio, in cambio delle cure che egli le andava prestando. Tizio chiede comunque che, a conferma di quanto avvenuto, venga rilasciata adeguata dichiarazione da cui risulti la simulazione e l’inefficacia della compravendita e, al contempo, la validità ed efficacia della donazione dissimulata. Mevia aderisce spontaneamente a quanto richiesto da Tizio. Caia, invece, sostenendo di essere separata solo di fatto e in comunione di beni e contestando che fosse intervenuta donazione, si oppone alla richiesta ed afferma che, in ogni caso, si tratta di donazione a lei non opponibile. Tizio si reca da un legale cui fa presente, tra l’altro, di essere in possesso, a riprova del suo diritto, di copia di un testamento olografo, datato 2/12/1983, consegnato a mani del Notaio Sempronio, con il quale Mevia lasciava ad esso Tizio tutti i suoi beni, a condizione che egli si fosse curato di lei in vita. Il candidato, assunte le vesti di legale di Tizio, rediga motivato parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

 

5.2 Tizio dà incarico alla banca Alfa di acquistare duemila azioni della società Beta (società non quotata in borsa ed estranea ai mercati regolamentati) e corrisponde alla banca, per dette azioni, la somma di L. 18.000.000, somma che l’istituto di credito preleva dal conto corrente intestato al committente. Decorso un mese, Tizio, non vedendosi consegnare le azioni, si reca presso la banca chiedendo spiegazioni circa l’accaduto. Il funzionario incaricato riferisce che la banca aveva acquisito la disponibilità delle azioni, a mezzo di un agente di cambio ed aveva richiesto alla società emittente, che le deteneva, la relativa intestazione, inoltrando la domanda di ammissione a socio di Tizio. La società emittente, a dire del funzionario, aveva opposto che le azioni, a norma di statuto, non potevano essere cedute senza il proprio consenso. Ne concludeva la banca che nessuna ulteriore operazione poteva essere richiesta e che l’incarico conferitole doveva essere considerato adempiuto. Tizio, ritenendo di avere diritto - non avendo la banca fatto uso della normale diligenza - sia al recesso, sia al conseguente risarcimento dei danni, si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga motivato parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

 

 

Anno 1996

1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo

Tizio, responsabile del servizio tossicodipendenze (SER. T) presso una USL, chiede alla Regione di consentire l’accesso a tutte le lettere, note o segnalazioni pervenute al Servizio sanità di detta Regione, concernenti la sua persona quale responsabile del SER. T. La Regione rifiuta l’accesso, adducendo la necessità di tutelare la riservatezza di terzi e precisamente dei pazienti del predetto servizio, che avevano inoltrato gli esposti. Il candidato, assunte le vesti di legale di Tizio, rediga l’atto ritenuto più idoneo a tutelare l’interesse di Tizio avanti l’Autorità competente, soffermandosi inoltre sugli istituti e sulle problematiche relative alla fattispecie in esame.

2. Atto giudiziario in materia di diritto penale

Tizio, in data 3 maggio 1994, viene condannato dal Pretore a mesi 10, giorni 20 di reclusione e a giorni 20 di libertà controllata e lire 5.000.000 di multa per i reati di cui all’art. 20 lett. B) legge n. 47/1985 e all’art. 349 c.p. Il Pretore non concede il beneficio della sospensione condizionale, ritenendo ostative due precedenti condanne con pena sospesa per assegni a vuoto. In seguito però Tizio ottiene, in sede esecutiva, il riconoscimento del vincolo della continuazione tra i due reati di assegni a vuoto, sicché con provvedimento del 21 aprile 1995, ottiene dal Pretore la sostituzione delle pene originariamente sospese di L. 500.000 e di L. 100.000 di multa con una pena unica, pure condizionalmente sospesa, di L. 550.000 di multa. Tizio si reca subito da un legale, per accertare se il riconoscimento di cui sopra possa comportare una modifica della situazione determinata dalla sentenza 3 maggio 1994. Tizio, peraltro, fa presente di aver riportato altre due condanne: una in data 14 giugno 1978, con pena sospesa, per il reato di cui all’art. 32 R.D. 5 giugno 1939, n. 1016 ; l’altra, in data 8 aprile 1978, con pena sospesa, per violazione degli artt 31 e 41 della Tizio fa presente che, a suo dire, dette condanne non avrebbero dovuto essere considerate ostative: la prima per avvenuta abolitio criminis ai sensi dell’art. 32 della legge n. 689/1981; la seconda per avvenuto condono edilizio ai sensi della legge n. 47/1985. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga l’atto ritenuto più idoneo a salvaguardare le ragioni di questi, soffermandosi in particolare sugli effetti dell’abolitio criminis.

3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice penale

3.1 Tizio, convivente more-uxorio con Caia, compie atti di libidine e di violenza carnale, rispettivamente, nei confronti dei figli minori di lei, Sempronia e Mevio, pure conviventi, senza che Caia - pienamente consapevole di ciò che va accadendo - faccia opposizione alcuna. Sempronia si confida con un’assistente sociale, la quale, essendo trascorso il termine per proporre querela, si rivolge ad un legale per sapere quali siano le ipotesi di reato da ritenere realizzate da Tizio e da Caia e per accertare se, in ordine ai fatti criminosi sopra indicati, possa procedersi d’ufficio. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga motivato parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

 

3.2 Il Tribunale, nell’applicare la pena, ai sensi dell’art. 444 c.p.p., a Tizio, per detenzione di sostante stupefacenti, dispone la confisca delle sostanze sequestrate, nonché di una somma ingente ritenuta prezzo del reato di spaccio. Tizio si rivolge ad un legale per ottenere la restituzione della somma sequestrata. Il candidato, assunte le vesti del legale, premessi brevi cenni sulle misure di sicurezza e, in particolare, sulla confisca, rediga motivato parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.



4. Atto giudiziario in materia di diritto privato

I carabinieri del NAS, ottemperando ad apposita circolare del competente ministro, sottopongono a sequestro - in prosieguo di tempo convalidato dal Pretore - un cospicuo quantitativo di olio di oliva, in quanto ritenuto non corrispondente alle caratteristiche stabilite in sede di Unione Europea. Il decreto di sequestro viene annullato dalla Cassazione e la circolare disapplicata poiché ritenuta illegittima. La società produttrice dell’olio, intendendo ottenere il ristoro dei danni subiti, si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti di legale della Società, rediga l’atto giudiziario più idoneo a tutelare le ragioni del proprio assistito, delineando gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

 

5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile

5.1. La società Alfa, vettore-spedizioniere, stipula con la società Beta una polizza per conto di chi spetta, comprensiva del furto, per tutte le merci trasportate da essa società per conto terzi. Avendo subito un furto di un ingente quantitativo di derrate alimentari – trasportate per conto della società Delta – la società Alfa, dopo aver provveduto a rimborsare la società Delta del danno subito, chiede alla società Beta l’indennizzo relativo alla somma che aveva dovuto corrispondere alla società Delta. La società Beta sostiene che, nell’assicurazione per conto di chi spetta, la qualità di assicurato, e quindi di titolare dei diritti che derivano dal contratto, spetta al proprietario delle cose assicurate e non al vettore spedizioniere: conseguentemente si rifiuta di pagare quanto richiesto. La società Alfa si rivolge quindi ad un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, premessi brevi cenni sul contratto a favore del terzo, rediga motivato parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

5.2 Tizio acquista da Caio, con atto pubblico, in data 15 gennaio 1983, l’appartamento sito nel condominio di via Mario Rossi, contraddistinto con l’interno n. 10, del quale Caio è condomino per essere proprietario anche dell’appartamento sito all’interno 15. Al piano terreno del caseggiato, composto da venti appartamenti, si trovano sei box privati ed un’autorimessa comune, adibita al parcheggio di quattordici autovetture. Detta autorimessa è costituita parte comune per regolamento condominiale e riservata ai quattordici condomini non proprietari di box. Dall’atto di acquisto 15 gennaio 1983 risulta che all’interno 10 è riservato, nell’autorimessa collettiva, lo spazio condominiale contrassegnato con lettera A) nella planimetria allegata al regolamento. Caio, peraltro pretende di seguitare a far uso di detto posto - macchina, asserendo di non aver mai rinunziato al diritto di comproprietà sull’autorimessa comune e che mai avrebbe venduto l’appartamento contraddistinto con l’int. 10 se l’alienazione avesse comportato la perdita del posto - macchina : ciò perché, nell’atto con cui egli aveva acquistato l’appartamento contraddistinto con l’int. 15, veniva esplicitamente escluso il trasferimento del diritto di comproprietà sul posto - macchina di pertinenza. Il candidato, assunte le vesti del legale di Caio, rediga motivato parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

 

 

Anno 1995

 

1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo

Tizio partecipa ad un concorso per professore associato risultando, a giudizio della commissione, non idoneo. Tizio si reca da un legale e fa presente che Caio, componente della commissione esaminatrice, non aveva titolo per essere nominato commissario e quindi la sua nomina, avvenuta e resa pubblica in data antecedente all’inizio dei lavori della commissione, deve essere ritenuta illegittima. Il candidato, assunte le vesti di legale di Tizio, rediga l’atto più idoneo a salvaguardare le ragioni del proprio assistito, soffermandosi sugli istituti e sulle problematiche connesse alla fattispecie in esame.

 

2. Atto giudiziario in materia di diritto penale

Con sentenza 26 settembre 1994 Tizio viene condannato alla pena di tre anni di reclusione e lire 2 milioni di multa per il reato di furto aggravato, commesso il 1° febbraio 1994, ritenuta la recidiva specifica reiterata. Il difensore di Tizio aveva chiesto in via principale l’assoluzione per non aver commesso il fato e, in subordine, l’accertamento della continuazione tra il reato contestato e l’analogo reato di furto, commesso il 14 gennaio 1994, per il quale Tizio era stato condannato con sentenza 14 aprile 1994 divenuta irrevocabile. Il candidato, assunte le vesti di difensore di Tizio, rediga l’atto di appello illustrando le problematiche sottese.

 

3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice penale

3.1 Tizio, mentre procede alla guida della propria autovettura, perde il controllo della stessa e precipita nella sottostante scarpata. Soccorso e trasportato all’ospedale, Tizio, apparentemente in buone condizioni, viene sottoposto da Caio, medico di guardia, ad esame clinico nel corso del quale gli viene diagnosticata una ferita lacero contusa all’emitorace sinistro. Subito dopo Tizio viene dimesso. Nel corso della notte le condizioni di salute di Tizio peggiorano bruscamente, tanto che il giorno seguente egli decede. Dall’esame autoptico, disposto dall’Autorità Giudiziaria, risulta che la causa della morte è attribuibile a lesioni interne e che, se pure non poteva affermarsi che un immediato intervento chirurgico avrebbe evitato la morte di Tizio, nondimeno detto intervento avrebbe sicuramente aumentato le possibilità di successo terapeutico. Caio si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti di legale di Caio, rediga motivato parere nel quale, illustrate le problematiche sottese alla fattispecie in esame, si prospetta adeguata linea difensiva.

 

3.2 Tizio, imprenditore dichiarato fallito, viene indagato per il reato di bancarotta fraudolenta in concorso con Caio, il quale, pur gestendo personalmente ed in via esclusiva l’azienda di Tizio, non era stato dichiarato fallito. Caio, preoccupato, ma anche meravigliato di essere coinvolto in una vicenda alla quale, sotto il profilo penale, ritiene di essere estraneo, si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga motivato parere soffermandosi sugli istituti e sulle problematiche sottese alla fattispecie illustrata.

 

4. Atto giudiziario in materia di diritto privato

Il 20 gennaio 1991 Tizio, proprietario di un fondo, ne vende una parte a Caio. Nell’atto di compravendita le parti convengono che la strada che attraversa il fondo avrebbe dovuto essere allargata a cura e spese di Caio, con l’obbligo di Tizio di conferire, a titolo gratuito, l’area necessaria a compiere i lavori. L’atto viene ritualmente trascritto. Successivamente Caio, imprenditore, viene dichiarato fallito e la parte di terreno di sua proprietà e viene trasferita, a seguito di procedura concorsuale, a Mevio - il quale richiestone da Tizio - si rifiuta di compiere i lavori di ampliamento della strada. Mevio, per chiarire giudizialmente la fondatezza delle insistenti pretese di Tizio, si rivolge ad un legale. Il candidato, assunta la veste di difensore di Mevio, rediga l’atto giudiziario più idoneo a tutelare le ragioni del proprio assistito, delineando gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

 

5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile

5.1 Tizio (alienante) stipula con Caio (acquirente) un preliminare di compravendita, avente ad oggetto un fondo rustico. A tale preliminare segue poi l’atto definitivo. Successivamente alla stipula del contratto definitivo, Tizio viene a conoscenza che il fondo, per effetto di diversa disciplina urbanistica, ha assunto destinazione edilizia. Tizio cita in giudizio Caio, sostenendo che il negozio tra loro intercorso è inficiato da errore essenziale e chiede, conseguentemente, l’annullamento del contratto. Caio, contestando l’assunto di Tizio, afferma che la destinazione urbanistica è mutata prima della stipula del contratto definitivo, ma dopo il contratto preliminare, per cui assume rilevanza il momento in cui è intervenuto il contratto preliminare, del quale il definitivo di compravendita è il necessario posterius. Il candidato, premessi brevi cenni sull’annullamento del contratto, assuma le vesti di difensore di Tizio e rediga motivato parere nel quale, illustrate le problematiche sottese alla fattispecie in esame, si prospetta adeguata linea difensiva.


5.2 Tizio aliena fittiziamente a Caio un immobile abitato da suo figlio Mevio. Deceduto Tizio, gli succede Mevio mortis causa. Deceduto Caio, gli succede, sempre mortis causa, Sempronio che, dichiarandosi proprietario dell’immobile, chiede a Mevio di rilasciarlo. Non sapendo come comportarsi, Mevio si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, premessi brevi cenni sulla divergenza tra volontà e dichiarazione, rediga motivato parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

Anno 1994

 

1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo

Il Comune di X deliberando il riassetto organizzativo di alcuni propri uffici decide di reinquadrare ad un livello superiore un certo numero di dipendenti e, contestualmente, di riconoscere agli stessi il corrispondente maggiore livello retributivo. Il Comitato Regionale di Controllo annulla tale delibera ritenendola illegittima in considerazione del fatto che, nella specie, non ricorrevano i presupposti atti a consentire il miglioramento dello status giuridico ed economico dei dipendenti comunali interessati dal provvedimento suindicato. I dipendenti contemplati dalla delibera annullata ritenendosi lesi dalla decisione dell’organo di controllo impugnano dinanzi al competente TAR l’atto di annullamento della delibera comunale senza peraltro notificare il ricorso anche al Comune. Per contro il Comune non reagisce alla decisione del Comitato Regionale di Controllo. Costituitasi in giudizio la difesa dell’Organo di Controllo eccepisce l’irritualità dell’atto introduttivo del giudizio per la mancata notificazione dello stesso anche dell’ente Territoriale e ciò perché non avendo, il Comune, impugnato il provvedimento di annullamento della propria deliberazione, tale ente avrebbe avuto la veste di controinteressato all’iniziativa giudiziale intrapresa dai ricorrenti. Il candidato assunta la veste di difensore dei dipendenti rediga memoria difensiva in vista dell’udienza di discussione del ricorso innanzi al competente TAR.

 

2. Atto giudiziario in materia di diritto penale

Tizio, titolare di un porto d’arma da fuoco, venuto a diverbio con Caio, lo colpisce più volte al capo con il calcio della propria pistola regolarmente denunciata e detenuta, procurandogli lesioni giudicate guaribili in 40 giorni. Denunciato a piede libero, viene rinviato a giudizio con rito direttissimo per rispondere del reato di lesioni personali aggravate dall’uso dell’arma. Dell’udienza per il giudizio direttissimo, fissata per il 15 novembre 1994, l’avv. Mevio, difensore di fiducia dell’imputato, su richiesta del P.M., viene avvisato dalla Polizia a mezzo di telefono sull’utenza a lui intestata alle ore 11.00 del 14 novembre 1994. L’Ufficiale di Polizia Giudiziaria attesta che la chiamata telefonica è stata ricevuta da una persona qualificatasi “consorte del legale. All’udienza l’avv. Mevio non compare e Tizio viene difeso dall’avv. Sempronio nominato difensore d’ufficio. Il candidato, assunte le vesti del difensore di Tizio, rediga l’atto giudiziario più idoneo a salvaguardare la posizione di questi.

 

3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice penale

3.1 Tizio, Presidente del Consorzio Rurale di Miglioramento Zootecnico di X, viene imputato del reato di cui agli artt. 426 e 449 c.p. per aver cagionato colposamente la caduta di una frana, verificatasi a seguito dello sbancamento, commissionato dal Consorzio e fatto eseguire sotto la sua direzione, di un’ampia zona di terreno in quota di collina. Ritenendo, però, che l’evento verificatosi avesse piuttosto le caratteristiche di uno smottamento, sia pur cospicuo, di una zona collinare impervia e distante dal più vicino centro abitato, si reca da un avvocato per consultarsi in punto alla configurabilità dell’ipotesi di reato a suo danno. Il candidato, premessi brevi cenni in materia di reati di pericolo e sulla possibilità di configurare per essi l’ipotesi del tentativo, assunta la veste dell’avvocato, rediga motivato parere.

 

3.2 Tizio viene rinviato  giudizio ex art. 324 c.p. per avere, in qualità di assessore del comune di X, partecipato ad una riunione di giunta comunale nel corso della quale veniva deliberata l’acquisizione del patrimonio comunale, previo pagamento del valore di mercato accertato da apposita perizia di stima, di un’area edificabile di cui lo stesso Tizio è comproprietario. Nella mora del giudizio interviene l’abrogazione della norma incriminatrice ad opera dell’art. 20 della legge 24 aprile 1990, n. 86. tizio si rivolge ad una avvocato per sapere se all’abrogazione dell’art. 324 c.p. conseguirà senz’altro la sua assoluzione o se altre norme incriminatrici sanzionino l’ipotesi di fatto descritta in imputazione. Il candidato, premessi brevi cenni i materia di successione della legge penale con particolare riferimento alla nozione di “disposizioni più favorevoli”, assunta la veste dell’avvocato, rediga motivato parere.

 

 

4. Atto giudiziario in materia di diritto privato

La società semplice Alfa, composta da Caio e Mevio, avendo acquistato da Sempronio alcuni appartamenti facenti parte di un edificio da lui costruito nell’abitato di XY, sostiene di aver acquistato anche la proprietà delle aree di parcheggio. Tali aree realizzate in ottemperanza alle prescrizioni del Comune ed ai sensi dell’art. 18 L. 6 agosto 1967 n. 765, erano state oggetto di espressa riserva di proprietà fatta da Sempronio nel contratto di trasferimento della proprietà dei singoli appartamenti compravenduti ; riserva della quale Caio e Mevio contestavano la legittimità. Sempronio assumeva invece la piena legittimità della riserva di proprietà delle aree de quibus in quanto assoggettate dall’art. 18 (rectius 26) della L. 28 febbraio 1985 n.47 al regime delle pertinenze di cui agli artt. 817, 818, 819 del Codice Civile e pretendeva in subordine il pagamento del prezzo delle quote delle aree rivendicate il cui valore, egli altresì assumeva, non era stato contabilizzato nel prezzo di trasferimento dell’immobile. Il candidato assunte le vesti del difensore di Sempronio rediga l’atto giudiziario più idoneo a salvaguardare la posizione di questi.

 

5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile

5.1 Tizio è proprietario di un’abitazione situata in un fondo intercluso, collegata con la strada provinciale da un viale d’accesso carrabile che insiste sul fondo del quale i soli Caio e Sempronio hanno il compossesso. Questi ultimi, stanchi delle continue ruberie ed invasioni da parte di estranei, recintano l’appezzamento di terreno e sostituiscono il vecchio cancello d’ingresso, dotato di un chiavistello manuale ormai scarsamente utilizzato da tutti compossessori, con un efficiente cancello apribile con telecomando ; telecomando che mettono subito a disposizione di Tizio. Questi, però lo rifiuta e ricorre al pretore invocando tutela possessoria. Il giudice adito condanna Caio e Sempronio a lasciare aperto il cancello giorno e notte disponendo che i battenti vengano fermati stabilmente sul terreno e che sia eliminato definitivamente ogni strumento di chiusura. Il candidato, assunte le ragioni di Caio e Sempronio, rediga un motivato parere sulla vicenda indicando le vie giudiziarie per risolverla.


5.2 In data 1° gennaio 1993, Tizio concede a Caio in locazione ad uso abitativo, con contratto verbale e senza determinazione della misura del canone, un immobile costituito da un rustico in costruzione. Le parti pattuiscono che i lavori sarebbero stati portati a termine da Caio in economia e che le somme da questi esborsate sarebbero state computate in conto al canone di locazione. Terminati i lavori il 30 agosto 1993 - e, così reso abitabile l’immobile - Tizio, in data 1° marzo 1994 chiede Caio il pagamento della somma di L. 900.0000 a titolo di canoni maturati a far data dal 1° gennaio 1994, postulando un canone di L. 300.000 mensili. Sostiene Tizio, a sostegno della sua pretesa, che le spese sostenute da Caio da questi diligentemente comprovate nella misura di L. 3.600.000, devono ritenersi ampiamente compensate con l’importo complessivo dei canoni relativi al periodo 1° gennaio 1993 - 31 dicembre 1993. Caio si oppone sostenendo che l’accordo intervenuto tra le parti in data 1° gennaio 1993 non può essere configurato come locazione non essendo stato determinato né essendo determinabile al momento della pattuizione il canone locativo ai sensi dell’at. 12 e ss. Della legge 27 luglio 1978 n. 392. Il candidato, assunte le ragioni di Tizio, rediga parere nel quale si prospettino, con adeguata motivazione, gli esiti di un eventuale giudizio.

 

 

Anno 1993

 

1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo

La società ALFA partecipa ad una gara di appalto per la costruzione di un edificio scolastico indetta dall’Amministrazione Provinciale. Nel bando, tra le altre modalità di presentazione delle offerte, ve n’è una che genericamente prevede che queste pervengano all’Amministrazione entro trenta giorni dalla pubblicazione del bando di gara. Sulla base di un’offerta pervenuta all’Amministrazione Provinciale due giorni dopo la scadenza del termine anzidetto, la società ALFA si aggiudica l’appalto. La società BETA, che aveva concorso all’appalto, ricorre al T.A.R. chiedendogli l’annullamento dell’atto di aggiudicazione sul presupposto che la tardività dell’offerta della società ALFA comportava l’esclusione dalla gara ai sensi di quanto previsto nel capitolato generale, che l’Amministrazione Provinciale, sebbene avesse erroneamente omesso di richiamarlo nel bando, era tenuta ad osservare. Il legale rappresentante della società ALFA si rivolge allora ad un procuratore legale per la tutela delle proprie ragioni, facendogli presente che nel bando la tempestività dell’offerta non era stata espressamente prevista a pena di esclusione dalla gara e che al momento della presentazione dell’offerta egli ignorava l’esistenza del capitolato generale dedotto in ricorso. Il candidato, assunte le vesti del procuratore legale, rediga l’atto più idoneo a salvaguardare la posizione della società ALFA s.r.l.

 

2. Atto giudiziario in materia di diritto penale

Tizio, volendo costruire una villa su suolo di sua proprietà, chiede ed ottiene il rilascio della relativa concessione edilizia e rispetta scrupolosamente nella costruzione il progetto in base al quale gli è stata rilasciata la concessione. In seguito all’accertamento della violazione da parte della autorità comunale concedente delle norme del piano regolatore generale, che consentiva nella zona l’edificazione esclusivamente a scopo di sviluppo industriale, il manufatto viene sottoposto a sequestro preventivo dall’Autorità giudiziaria che ipotizza il reato di cui all’art. 20 della legge 28 febbraio 1985 n.47. Tizio si rivolge quindi ad un procuratore legale per la tutela delle proprie ragioni, facendogli presente di aver ignorato l’esistenza della norma del piano regolatore e di aver fatto affidamento sulla legittimità della concessione rilasciatagli. Il candidato, assunte le vesti del procuratore legale, rediga l’atto giudiziario più idoneo a tutelare le ragioni di Tizio.

 

3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice penale

3.1 Tizio, pugile professionista, viene avvicinato di notte da due individui che riconosce come due noti pregiudicati con i quali aveva avuto in precedenza un diverbio. Ritenendo che i due stiano per aggredirlo, li colpisce ripetutamente con pugni, lasciandoli in terra tramortiti e procurando ad uno la frattura della mandibola, successivamente giudicata guaribile in oltre quaranta giorni con indebolimento dell’organo della masticazione ed all’altro, una lesione del bulbo oculare sinistro con conseguente diminuzione del visus. Successivamente, preoccupato di eventuale conseguenze di carattere penale, si reca da un procuratore legale per chiedergli un parere in merito alla sua posizione. Il candidato, assunte le vesti del procuratore legale, rediga il parere soffermandosi sugli Istituti e problematiche connesse alla fattispecie.

 

3.2 Tizio, recatosi presso gli uffici del comune per una autenticazione di firma, vi trova Caio, impiegato con funzioni di coadiutore, il quale gli fa presente che il funzionario competente a compiere l’atto è momentaneamente assente. In seguito alle pressioni di Tizio, il quale ha urgenza di ottenere l’autenticazione in relazione alla scadenza di termini perentori, Caio ottiene telefonicamente l’autorizzazione di Sempronio, funzionario competente, a sottoscrivere l’autenticazione con il nome di quest’ultimo ed in tal modo autentica la firma di Tizio il quale, soddisfatto dell’agevolazione ottenuta, spontaneamente dona a Caio un orologio d’or che ha con sé. Successivamente, Caio, temendo, per la sua condotta, conseguenze di carattere penale, si reca da un procuratore legale per chiedergli un parere in merito alla sua posizione nonché in merito a quelle di Tizio e di Sempronio. Il candidato, assunte le vesti del procuratore legale, rediga il parere soffermandosi sugli istituti e problematiche connesse alla fattispecie.

 

4. Atto giudiziario in materia di diritto privato

La ALFA s.p.a., con propria deliberazione assembleare di aumento di capitale, offriva in opposizione ai soci le azioni di nuova emissione. Prima della scadenza del termine per l’esercizio del diritto di opzione, la società con altra deliberazione dell’assemblea dei soci revocava il diritto di opzione data la necessità di disporre la riduzione del capitale per perdite ed il contestuale aumento dello stesso per riadeguarlo al minimo sociale. Il socio Tizio, intenzionato ad esercitare il diritto di opzione, si rivolge ad un procuratore legale per la tutela dei propri interessi. Il candidato, assunte le vesti del procuratore legale, rediga l’atto giudiziario più idoneo alla tutela delle ragioni di Tizio.

 

5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile

5.1 Tizio, coniugato con Caia, è proprietario del fondo Corneliano. Entrambi i coniugi commettono ad un’impresa appaltatrice una costruzione a spese comuni sul predetto suolo. In difetto di espressa regolamentazione fra i coniugi circa la proprietà della costruzione stessa, sorge fra loro controversia a proposito. Tizio si rivolge ad un procuratore legale per un parere sulla questione. Il candidato, assunte le vesti del procuratore legale, rediga il parere soffermandosi sugli istituti applicabili e sulle problematiche connesse alla fattispecie.

 

5.2 Tizio è prenditore in buona fede di una cambiale rilasciata da Caio nella sua dichiarata qualità di amministratore e legale rappresentante della società Alfa s.r.l. Successivamente al rilascio, Tizio accerta che lo statuto della società limita il potere del suo legale rappresentante, escludendo l’emissione di titoli cambiari. Egli si rivolge pertanto ad un procuratore legale per un parere sulla questione. Il candidato, assunte le vesti del procuratore legale, rediga il parere soffermandosi sugli istituti applicabili e sulle problematiche connesse alla fattispecie.

 

 

Anno 1992

 

1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo

Tizio, desiderando di iniziare un’attività commerciale di ristorazione a Firenze, chiede la necessaria autorizzazione. Avendone ricevuto diniego, motivato in base alla sufficienza del tipo di esercizio in questione nella zona richiesta, impugna il provvedimento ottenendone la sospensione. Nelle more del processo confidando nell’esito del giudizio, Tizio provvede all’acquisto di quanto necessario per avviare il futuro esercizio. Quindi con sentenza del 5 luglio 1992, regolarmente notificata, il competente T.A.R. annulla l’impugnato provvedimento di diniego. Permanendo l’inerzia dell’Amministrazione, Tizio, desiderando comunque avviare l’attività ipotizzata, si reca dal proprio legale prospettandogli il grave danno patito per non aver potuto, aprire tempestivamente l’esercizio commerciale. Il candidato, assunte le vesti del legale, predisponga l’atto giudiziario più conveniente nell’interesse di Tizio.

 

2. Atto giudiziario in materia di diritto penale

Uno scolaro, dopo essere sceso dallo scuolabus, mentre tenta imprudentemente di attraversare la strada pre entrare nell’istituto scolastico, viene investito ed ucciso dal conducente di una autovettura. All’esito del giudizio di primo grado, il solo conducente dello scuolabus viene condannato per omicidio colposo. Rediga il candidato l’atto di appello svolgendo le argomentazioni utili all’assoluzione.

 

3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice penale

3.1 A Mevia, nel corso del parto avvenuto con taglio cesareo, vengono a sua insaputa legate le trombe di Falloppio, sì da impedirne ulteriori gravidanze. Tale intervento, autorizzato dal marito Tizio, anch’egli medico e presente al parto, era stato ritenuto indispensabile dal ginecologo in considerazione del fatto che Mevia avrebbe corso seri pericoli di vita in caso di una nuova gravidanza e che la medesima non poteva assumere anticoncezionali ormonali. Successivamente Mevia, venuta a conoscenza della menomazione subita, sporge denuncia-querela nei confronti del coniuge e del medico. Il candidato assunte le vesti dell’avvocato di Tizio, rediga un parere soffermandosi sui reati eventualmente contestabili al suo cliente e su quelli che possono essere gli elementi e le circostanze da assumere a sua difesa.

 

3.2 Tizio, conosciutissimo uomo d’affari, in occasione del 18 compleanno della propria figlia, organizza una festa che si svolge nel parco, recintato da un altro muro, della propria villa. Alla festa intervengono note personalità che, Dato il clima conviviale, indulgono in atteggiamenti non consoni al loro status socio-professionale. Successivamente compaiono su alcuni rotocalchi numerose fotografie della festa, che erano state scattate da un operatore indipendente il quale, munito di idonea apparecchiatura, si era appostato su di un albero del giardino confinante con il parco della villa di Tizio. Alcuni dei personaggi ritratti nelle fotografie si rivolgono ad una avvocato chiedendo un parere circa la possibilità di ottenere tutela in sede penale. Il Candidato rediga il parere soffermandosi sulle figure di reato che potrebbero essere contestate all’autore delle riprese fotografiche ed ai direttori delle testate che avevano pubblicato le fotografie stesse.

 

4. Atto giudiziario in materia di diritto privato

Tizio, residente a Roma, con scrittura privata del 15 gennaio 1991, promette in vendita a Caio, residente a Milano, per il prezzo di due miliardi di lire, l’antico palazzetto sito nel centro del Comune di Z. Convengono le parti che il rogito definitivo venga stipulato il 19 settembre dello stesso anno. A questa data, peraltro, Caio non compare innanzi al notaio designato nell’atto preliminare. Tizio chiedendo ragione del comportamento di Caio, riceve da quest’ultimo una lettera con la quale lo stesso informa: di essere venuto a sapere nel mese di luglio, tramite un amico, che presso la Soprintendenza per i beni architettonici, artistici e storici, era in corso una procedura per sottoporre a vincolo il fabbricato promesso in vendita; che l’eventuale provvedimento amministrativo gli avrebbe impedito di procedere alla già preventivata ristrutturazione dell’immobile; che, a prescindere dalla conseguente eccessività del prezzo di vendita, l’immobile, in quanto suscettibile di vincolo amministrativo, non poteva considerarsi conforme a quello originariamente promesso in vendita. Nel febbraio 1992 il palazzetto è sottoposto a vincolo di carattere storico. Tizio si rivolge al proprio legale ritenendo Caio inadempiente alle obbligazioni assunte con il preliminare di vendita. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga l’atto necessario a tutelare gli interessi del cliente.

 

5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile

5.1 Con scrittura privata 12 luglio 1990, Tizio stipulava con Caio un preliminare di compravendita di un immobile di proprietà di quest’ultimo. Dopo alcuni giorni, i due incontratisi in casa di comuni amici, decidevano di risolvere il contratto preliminare ed in tal senso si accordavano verbalmente. In prossimità del termine per l’esecuzione del preliminare Tizio invita formalmente Caio a presentarsi avanti al Notaio per la stipula del contratto definitivo ma Caio non aderisce all’invito assumendo l’avvenuta risoluzione dell’originario contratto preliminare. Il candidato, assunte le ragioni di Tizio, rediga un parere, soffermandosi sugli istituti che possono trovare applicazione nella fattispecie in esame delineando l’eventuale più opportuna linea difensiva.

 

5.2 Tizio e‘ usufruttuario, vita natural durante, di un appartamento del quale la nuda proprietà appartiene a Caio. Il bene, peraltro, e‘ goduto dallo stesso Caio in forza di un contratto di locazione stipulato con Tizio. Dovendosi effettuare delle riparazioni straordinarie sull’immobile sorge il contrasto fra i predetti circa la spettanza delle spese. Il candidato, assunte le ragioni di Tizio, rediga un parere soffermandosi sugli istituti che possono trovare applicazione nella fattispecie in esame e delineando l’eventuale più opportuna linea difensiva.



Anno 1991

 

1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo

Il fondo Corneliano, di proprietà di Tizio, sito nei pressi di Milano, destinato ad essere attraversato da una nuova strada statale, viene parzialmente espropriato, con fissazione di termine per il compimento dell’opera in due anni. Nel corso della costruzione, nel tratto in questione viene progettato l’inserimento di due svincoli, per la realizzazione dei quali il cantiere viene esteso anche alla residua porzione del fondo Corneliano, già coltivato intensivamente. Protrattisi tuttavia i lavori per tre anni per difficoltà dovute ad iniziali ritrovamenti archeologici, Tizio si reca in loco con il proprio legale e prende atto che mentre il tracciato della strada è completo, la realizzazione di uno svincolo è in fase di ultimazione ed invece i lavori per la realizzazione dell’altro sono ancora alla fase iniziale. A tal punto Tizio invita il proprio legale a tutelare i suoi interessi che assume lesi dall’attività dell’amministrazione. Il candidato assunte le vesti del legale, rediga l’atto più idoneo nell’interesse del proprio assistito, soffermandosi sugli istituti e sulle problematiche connesse alla fattispecie.

 

2. Atto giudiziario in materia di diritto penale

Tizio viene derubato di dieci pecore. Ritenendo di conoscere l’autore del furto si reca armato di fucile presso l’ovile di costui e tenendolo sotto la minaccia dell’arma lo lega ad un albero dopo di che, pur individuate le proprie pecore nel gregge, ne porta via con sé quindici, scelte fra le migliori e comunque diverse dalle sue. Il candidato incaricato della difesa di Tizio rediga l’atto di appello avverso la sentenza con la quale questi viene condannato per estorsione aggravata.

 

3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice penale

3.1 Tizio, artigiano falegname, ha il proprio laboratorio in un locale sito al piano terreno di un fabbricato di civile abitazione. I condomini dello stesso stabile fanno recapitare a Tizio una diffida a non fare uso di materiali tossici per la lucidatura e la laccatura del legno, in quanto l’utilizzo di tali prodotti ha provocato irritazioni agli occhi ed alle prime vie aeree dei condomini del primo piano. Il candidato rediga, su richiesta di Tizio, un motivato parere circa le conseguenze di carattere penale nelle quali Tizio potrebbe incorrere ove ignorasse la diffida, nel caso di denunzia da parte dei condomini che hanno patito le lamentate conseguenze dell’uso dei materiali tossici.

 

3.2 Caio, noto cantante di musica leggera, è affetto da un polipo alle corde vocali. Tale diagnosi viene confermata dal noto otorinolaringoiatra Sempronio il quale consiglia un intervento per rimuovere il polipo. Egli stesso esegue l’operazione in esito alla quale la corda vocale interessata risulta irreparabilmente danneggiata. Caio conseguentemente sporge querela nei confronti del medico. Il candidato, officiato da Caio, il quale fa presente che non gli era stata rappresentata in alcun modo la conseguenza dannosa poi verificatasi, rediga un motivato parere tenendo presente che Sempronio allega che nel corso dell’intervento la situazione clinica gli era parsa diversa da quella diagnosticata di modo che non era tecnicamente possibile rimuovere il polipo senza causare la perdita di funzionalità della corda vocale.

 

4. Atto giudiziario in materia di diritto privato

Tizio avendo collaborato, previa stipulazione di apposito contratto, alla sceneggiatura del film “Viva l’Italia”, avendo visionato in anteprima la pellicola destinata alla distribuzione ed avendo altresì constatato che il suo nome non figura indicato nei titoli fra gli sceneggiatori, si rivolge al suo legale di fiducia per tutelare le sue ragioni. Il candidato assunte le vesti dell’avvocato rediga l’atto ritenuto più idoneo alla tutela delle ragioni di Tizio.

 

5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile

5.1 Tizio è titolare di un’autoscuola ed abitualmente mette a disposizione, per lo svolgimento dell’esame pratico di guida, un’autovettura di sua proprietà. Il giorno fissato per l’esame, sull’autovettura di Tizio prendono posto uno dei candidati ed il funzionario esaminatore ed essi sono seguiti da un’autovettura, condotta da Caio dipendente di Tizio, con a bordo altri candidati. L’automezzo in questione è di proprietà del padre di uno degli esaminandi. Improvvisamente, per un’inescusabile imprudenza di Caio, l’autovettura da lui condotta va a collidere violentemente contro quella di Tizio danneggiandola gravemente. Nel sinistro non si verificano danni alle persone e Tizio, ai sensi dell’articolo 22 della legge 24 dicembre 1969, n. 990, richiede il risarcimento del danno alla società “Alfa” titolare del rapporto assicurativo avente ad oggetto l’automezzo condotto da Caio. La società “Alfa”, pertanto, si rivolge al proprio legale di fiducia per tutelare le proprie ragioni. Il candidato, assunte le vesti del professionista, premessi cenni sugli istituti che possono trovare applicazione sulla fattispecie in questione, provveda alla redazione di un motivato parere in ordine alla vicenda.


5.2 Tizio acquista prima del matrimonio un terreno; successivamente alle nozze con Caia (avvenute nel 1980) sul detto terreno viene costruita, con l’apporto economico di entrambi i coniugi, una villetta adibita a casa coniugale. Interviene separazione giudiziale fra i coniugi e Caia successivamente chiede al giudice l’attribuzione in proprietà di una quota pari alla metà della casa coniugale. Il candidato, incaricato della difesa di Caia, premessi cenni sugli istituti attinenti alla fattispecie, rediga un motivato parere in ordine alla vicenda.

 

Anno 1990

1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo

Il Comune di Roma, proprietario di un villino concesso in locazione a Tizio da cinque anni, ha individuato una vasta zona di terreno sulla quale costruire la nuova città giudiziaria di Roma; la zona, in gran parte di proprietà di terzi, com­prende il terreno su cui sorge il villino. Riconosciuta la pubblica utilità dell'opera, è stato avviato il procedimento di espropriazione di tutta la zona e nelle more della sua conclusione il Sindaco ha emesso un decreto con il quale dispone in via d'urgenza l'occupazione del villino locato a Tizio. Il candidato, rediga l'atto ritenuto più idoneo a tutelare l'interesse di Tizio davanti l'autorità competente, soffer­mandosi inoltre sugli istituti e sulle problematiche relativi alla fattispecie proposta.

 

2. Atto giudiziario in materia di diritto penale

Il rappresentante di gioielli Tizio, inseguito da alcuni malviventi che minacciavano di sparargli se non avesse consegnato loro la valigetta con i preziosi, esplose al loro indirizzo dei colpi d'arma da fuoco, colpendone uno mortalmente. Successivamente, accertato che i banditi erano in possesso di armi giocattolo, Tizio, imputato del reato di omicidio volontario, è stato condannato alla pena di venti anni di reclusione. Il candidato, assunte le vesti dell'avvocato, rediga l'atto di appello alla sentenza, soffermandosi, altresì, sugli istituti e sulle problematiche sottese alla fattispecie proposta.

 

3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice penale

3.1 Nel corso di un procedimento penale, Tizio, minore degli anni diciotto, interroga­to durante lo svolgimento di un incidente probatorio e poi, divenuto maggiorenne, nella successiva udienza pubblica, ha affermato entrambe le volte di essere stato in compagnia di Caio, imputato di omicidio, in un orario in cui Caio non poteva materialmente trovarsi nel luogo indicato da Tizio. Nelle more dell'udienza fissata per il giudizio di falsa testimonianza, contestatagli, Tizio chiede al proprio avvocato un parere sulla sua posizione. Il candidato, assunte le vesti dell'avvocato, rediga il parere richiesto, sofferman­dosi sugli istituti e sulle problematiche ad esse sottese.

 

3.2 Tizia, avuto da un mese un bimbo da una relazione illegittima, decide di abban­donarlo. Nottetempo, accompagnata dalla sorella Caia che, tuttavia cerca fino all'ultimo di dissuaderla, Tizia lascia il piccolo per strada, in una carrozzina. Il bambino, a causa dei rigori della stagione, oltre che delle sue già precarie condizioni fisiche, non sopravvive. Nel timore di essere stata riconosciuta da un conoscente, Tizia si confida con un amico avvocato, chiedendogli un parere in merito, sia con riferimento alla pro­pria posizione, che a quella della sorella Caia. Il candidato, assunte le vesti dell'avvocato, rediga il parere richiesto, sofferman­dosi sugli istituti e sulle problematiche sottese alfa fattispecie proposta.

 

4. Atto giudiziario in materia di diritto privato

Tizio acquistato un villino in multiproprietà in provincia di Trento per due settima­ne di dicembre, recatosi a trascorrervi le vacanze di Natale, si avvede che il proprietario del fondo finitimo, con il presunto consenso del titolare del diritto di multiproprietà nel periodo estivo, ha edificato un ricovero per la propria automo­bile, invadendo per due metri il giardino del villino. Tizio, allora, si reca dal proprio avvocato e, fattogli presente di aver progettato di utilizzare quella parte del giardino per depositarvi della legna, gli chiede di soste­nere le proprie ragioni davanti al giudice. Il candidato, assunte le vesti dell'avvocato, rediga l'atto giudiziario ritenuto più idoneo, soffermandosi, altresì, sugli istituti e sulle problematiche sottese alla fatti­specie all'esame.

 

5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile

5.1 Tizio, accompagnato dalla moglie Mevia, si reca nel negozio di vendita di mobili di Sempronio, per acquistare l'arredamento della stanza da letto coniugale. A seguito di trattativa, svolta da Tizio alla presenza della moglie, il contratto è sotto­scritto da Tizio, il quale rilascia sei cambiali sottoscritte soltanto da lui. I due coniugi vivono in regime di comunione dei beni, ma Mevia è anche titolare di un patrimonio proprio acquisito anteriormente al matrimonio. Sempronio, rimaste non onorate le prime due cambiali, decide di procedere esecutivamente sui beni comuni ma accerta che gli stessi non sono sufficienti a realiz­zare il suo credito. Intendendo rivolgersi per il pagamento delle sei cambiali a Mevia, proprietaria della casa coniugale a seguito di successione paterna, rivolge alla stessa invito scritto, precisando che in mancanza avrebbe adito il giudice. Mevia si rivolge all'avvocato Coriolano, per un parere sulla sua posizione giuridi­ca nei confronti di Sempronio. Il candidato, assunte le vesti dell'avvocato, rediga il parere richiesto, sofferman­dosi, altresì, sugli istituti e sulle problematiche sottesi alla fattispecie proposta.

 

5.2 Tizio, proprietario del fondo A intercluso, raggiunge il suo terreno dalla strada pubblica, utilizzando una strada pedonale realizzata sul fondo B di Caio, caratte­rizzato da un forte pendio. A seguito di trasformazione fondiaria Tizio ha biso­gno di disporre di una strada carrabile che permetta il trasporto agevole dei prodotti e a tal fine si rivolge a Mevio, proprietario del fondo C, adibito a giar­dino, chiedendo la costituzione di servitù coattiva su detto terreno. Mevio si rivolge al suo avvocato di fiducia per sapere se sia obbligato a subire la costituzione della servitù sul giardino di sua proprietà. Il candidato, assunte le vesti dell'avvocato, rediga il parere richiesto, sofferman­dosi altresì sugli istituti e sulle problematiche ad esso sottese.