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Temi assegnati all’esame di abilitazione
all'esercizio della professione forense.
Anni 1990 - 2001
1. Atto giudiziario in
materia di diritto amministrativo
La
società Alfa partecipa a una gara d'appalto, indetta dallo Stato, per la
costruzione di un edificio giudiziario. L'appalto, di importo superiore alla
soglia comunitaria, viene aggiudicato alla società Beta, in seguito
all'esclusione dalla società Alfa per anomalia dell'offerta. La società Alfa,
ritenendo illegittima l'esclusione poiché non preceduta dalla richiesta di
chiarimenti e assumendo che, previe idonee giustificazioni sull'effettiva
remuneratività dell'offerta, si sarebbe aggiudicata la gara, avendo indicato il
prezzo più basso, si rivolge a un legale. Il candidato, assunte le vesti del
legale, rediga l'atto più idoneo a salvaguardare la posizione della società
Alfa, tenendo conto della circostanza che il contratto tra l'aggiudicataria e
la stazione appaltante è già stato stipulato, e affronti le questioni sottese
alla fattispecie in esame.
2. Atto giudiziario in
materia di diritto penale
Tizio
e Caio, armati di pistola e con passamontagna, tendevano un agguato in una
località isolata a Mevia e Sempronio. Al passaggio di questi ultimi li
fermavano con la minaccia delle pistole, legavano Sempronio lasciandolo
immobilizzato sul posto, narcotizzavano Mevia e si allontanavano portandola con
loro su di un' automobile e raggiungevano un appartamento di proprietà di Caio,
dove tenevano segregata la donna, chiedendo ai familiari il pagamento di una
somma di denaro in cambio della sua liberazione. Nel corso delle indagini
venivano attivate intercettazioni telefoniche che consentivano, durante una
conversazione tra Caio ed il marito di Mevia, di individuare la cabina
telefonica dalla quale il primo parlava, pertanto questi veniva arrestato sul
posto. Immediatamente Caio indicava il luogo in cui si trovava sequestrata
Mevia e gli investigatori riuscivano a fare irruzione nell'appartamento, a
liberare l'ostaggio e ad arrestare Tizio. Condotti a giudizio con rito
direttissimo dinanzi al Tribunale per rispondere dei reati di sequestro di
persona a scopo di estorsione in danno di Mevia, di sequestro di persona in
danno di Sempronio e di porto illegale in luogo pubblico di armi comuni da
sparo, ad esito di giudizio abbreviato, Tizio e Caio venivano condannati
rispettivamente alla pena di anni sedici e ad anni quattordici di reclusione.
Venivano inoltre dichiarati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in
stato di interdizione legale per la durata della pena ed assoggettati alla
misura di sicurezza della libertà vigilata per la durata di tre anni. In
particolare, il Tribunale escludeva l'applicazione a Caio dell'articolo 630,
quarto e quinto comma del Codice Penale, non ritenendo che ne ricorressero i
presupposti. Il candidato, assunte le vesti del legale di Caio, rediga l'atto
di appello, con particolare riguardo alle cause di attenuazione della pena
previste dalle suddette disposizioni di cui all'articolo 630 Codice Penale.
3. Parere motivato in
materia regolamentata dal codice penale
3.1 Tizio, associato alla
mafia, partecipa ad un conflitto a fuoco con gli esponenti di una cosca rivale,
riportando ferite da arma da fuoco ad un piede. Per le necessarie cure viene
approntato, in luogo isolato e difficilmente raggiungibile, un ambulatorio di fortuna
nel quale viene chiamato a prestare la sua opera, nottetempo, Caio, medico
chirurgo, con l'ausilio di un anestesista e due infermieri. Caio, consapevole
dell'appartenenza di Tizio ad una associazione mafiosa, presta la propria opera
di soccorso ed omette di trasmettere il referto alla Autorità Giudiziaria,
tornando più volte anche nei giorni successivi a trovare il paziente per
verificare le condizioni di salute. Temendo conseguenze per la sua condotta,
Caio si reca da un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, premessi
cenni sulla differenza tra il reato di partecipazione ad associazione mafiosa e
di favoreggiamento, rediga parere motivato.
3.2 Tizio e Caio, entrambi
allievi nella disciplina del karate, il primo in qualità di cintura nera ed il
secondo di cintura bianca, si impegnano in un incontro di allenamento ad esito
del quale Caio riporta lesioni personali guaribili in un periodo di tempo
superiore ai 50 giorni. L'incontro si era svolto secondo le regole dello sport
praticato, senza tuttavia l' utilizzo dei mezzi di protezione imposti per le
competizioni agonistiche di tale tipo. Tizio, nel timore di subire conseguenze
in sede penale, si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti del
legale, premessa la trattazione delle problematiche relative alle cause di
giustificazione non codificate, ed in particolare di quella configurabile
nell'esercizio di un' attività sportiva, rediga motivato parere, soffermandosi
sugli istituti e sulle problematiche sottese alla fattispecie proposta.
4. Atto giudiziario in
materia di diritto privato
La compagnia di
assicurazioni Zeta, avente la sede legale a Roma, dopo aver risarcito un
proprio assicurato per il furto di una autovettura avvenuto ad opera di ignoti
in un parcheggio a pagamento installato nei pressi dello svincolo di Caserta
dell'autostrada Roma-Napoli, in un'area interamente recintata e protetta con un
sistema di ingresso e di uscita automatizzato, gestito dalla società Alfa, con
sede a Napoli, conviene quest'ultima davanti al Tribunale di Roma per sentirla
condannare alla refusione della somma corrisposta al proprietario del veicolo.
La compagnia attrice a sostegno della domanda deduce che al rapporto di
parcheggio in questione sia applicabile la disciplina del deposito a titolo oneroso
di cui agli articoli 1766 e seguenti del Codice Civile e che la responsabilità
per la sottrazione del veicolo sia da attribuire alla società convenuta per la
mancata predisposizione del servizio di vigilanza dell'area con apposito
personale. La società Alfa decide di opporsi alla domanda, anche perché citata
in giudizio davanti al Giudice di luogo diverso da quello della propria sede e
da quello dove trovavasi il parcheggio in cui era avvenuto il furto. Il legale
rappresentante della suddetta società si rivolge perciò ad un avvocato. Il
candidato, assunte le vesti del legale, rediga la comparsa di risposta
evidenziando le problematiche di ordine processuale e di ordine sostanziale
sottese al caso in esame.
5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile
5.1 Un magazzino di proprietà
di Tizio, sito in uno stabile condominiale, viene allagato dalle acque
provenienti dalla conduttura fognaria di proprietà comune ostruita - così come
accertato attraverso una indagine tecnica - da materiale scaricatovi da uno dei
sovrastanti appartamenti non individuato con esattezza. Il condominio,
richiesto da Tizio del risarcimento dei danni provocati al locale ed alla merce
che vi era depositata, in quanto cagionati da cosa in custodia, rifiuta - con
regolare delibera assembleare - il relativo pagamento declinando la propria
responsabilità in ordine alla produzione dell’evento dannoso. Tizio si rivolge
ad un legale per la tutela delle proprie ragioni. Il candidato, assunte le
vesti del legale, premessi cenni generali sulla responsabilità per danni
cagionati da cose in custodia, rediga motivato parere.
5.2 Tizio, celibe, proprietario di un appartamento, convive in esso more
uxorio con la vedova Caia. Tra i due viene sottoscritta una scrittura privata
con la quale l’uomo concede in comodato gratuito l’appartamento alla donna,
fino a quando questa non porrà eventualmente di propria iniziativa termine alla
convivenza. Qualche tempo dopo Tizio, invaghitosi di un’altra donna, va ad
abitare altrove con questa, chiedendo subito dopo alla convivente abbandonata
la restituzione dell’appartamento. Tizio sostiene a tal fine che il contratto
di comodato, afferendo ad una convivenza fuori dal matrimonio era contrario
all’ordine pubblico e quindi nullo. Sostiene inoltre che il negozio era da
ritenersi risolto con la cessazione della precedente convivenza in quanto
funzionale al mantenimento di un rapporto familiare di fatto. Caia, intendendo
opporsi alla richiesta di rilascio dell’appartamento, si rivolge ad un legale
per un parere. Il candidato, assunta la veste del legale, rediga motivato
parere evidenziando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.
Anno
2000
1. Atto giudiziario in materia
di diritto amministrativo
Tizia,
dipendente della società Poste italiane s.p.a. chiede di accedere alla
documentazione relativa alla procedura di inquadramento a Quadro di II livello
cui ha partecipato. La richiesta, proposta per la prima volta in data 7 maggio
1999, viene reiterata in data 11 giugno 1999 e 3 agosto 1999. Le istanze
proposte da Tizia vengono ogni volta rigettate e, da ultimo, l'istanza proposta
in data 3 agosto 1999 viene rigettata con atto del 9 agosto 1999.Tizia, in data
10 agosto 1999, si reca da un legale. Il candidato, assunte le vesti del
legale, rediga l'atto ritenuto più opportuno, evidenziando la problematica
sottesa alla fattispecie in esame.
2. Atto giudiziario in materia
di diritto penale
Tizio,
nottetempo, si introduce nella casa di Caio al fine di impossessarsi di merce
di valore ivi custodita. Affrontato da Caio, Tizio, nel corso della
colluttazione viene ferito con un tagliacarte impugnato da Caio e, a sua volta,
ferisce quest'ultimo con un cacciavite. Tizio riesce a fuggire e Caio, che ha
riportato ferite non gravi da taglio, si reca all'ospedale dove viene medicato.
Dopo qualche tempo risulta che Caio è stato contagiato dal virus Hiv di cui
Tizio è portatore. Tizio, tratto a giudizio, viene condannato alla pena di 12
anni di reclusione e 600.000 di multa per rapina impropria aggravata, porto
abusivo di cacciavite, violazione di domicilio aggravata e lesioni personali
gravissime. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l'atto
ritenuto più opportuno, evidenziando la problematica sottesa alla fattispecie
in esame.
3. Parere motivato in materia
regolamentata dal codice penale
3.1 Tizio, funzionario ministeriale, ha in consegna le buste
chiuse contenenti le offerte delle ditte che partecipano ad un'asta pubblica
per la costruzione di una scuola. Tizio - presa fraudolentemente visione del
contenuto di tutte le offerte contenute nella busta, prima della scadenza del
termine stabilito per l'apertura delle buste stesse - al fine di favorire la
ditta Alfa dalla quale ha percepito notevoli somme di denaro, sottrae la busta
contenente l'offerta fatta pervenire dalla predetta ditta, la distrugge e la
sostituisce con altra da lui compilata. Preoccupato per le conseguenze della
sua azione, Tizio si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti di un
legale, delineata la problematica sottesa alla fattispecie in esame, rediga
motivato parere.
3.2 Tizio, al fine di risultare vincitore di un pubblico
concorso, attesta falsamente di possedere i requisiti richiesti. Scoperto
l'inganno viene estromesso dalla graduatoria e denunziato.
Tizio si reca da un legale per conoscere quali possono essere le conseguenze
della sua azione. Il candidato, assunte le vesti del legale, premessi
generalissimi cenni sul momento consumativo del reato, delinei la problematica
sottesa alla fattispecie in esame e rediga motivato parere.
4. Atto giudiziario in materia
di diritto privato
Tizio
acquista da Caio, commerciante al dettaglio, numerose tegole - prodotte dalla
ditta Alfa - per ricoprire il tetto della propria villa. Le tegole vengono
consegnate all'acquirente direttamente dalla ditta Alfa. Le tegole - una volta
poste in opera - si rilevano difettose e debbono essere sostituite. Tizio si
rivolge ad un legale che provvede a citare in giudizio Caio, chiedendo la
risoluzione del contratto di compravendita ex art. 1492 c.c. oltre al
risarcimento del danno. Caio, nel costituirsi in giudizio, chiama in causa la
ditta Alfa chiedendo che quest'ultima - in caso di condanna di esso convenuto -
sia a sua volta condannata al rimborso, in suo favore, delle somme da lui
corrisposte. Il candidato, assunte le vesti di difensore della Ditta Alfa,
rediga l'atto ritenuto più opportuno, evidenziando la problematica sottesa alla
fattispecie in esame.
5. Parere motivato in materia
regolata dal codice civile
5.1 Tizia, cadendo sui vetri di una bottiglia, riporta, tra
l'altro, la recisione del nervo mediano e di quello ulnare. Sottoposta ad
intervento chirurgico, presso una struttura pubblica, ad opera del chirurgo
dipendente della struttura, rimane menomata, riportando forte limitazione alla
funzionalità della mano destra. Poiché Tizia ha motivo di ritenere che
l'insuccesso dell'intervento sia conseguenza della mancata, tempestiva
rilevazione della recisione sopra indicata, si rivolge ad un legale, al fine di
ottenere il risarcimento dei danni. Il candidato, assunte le vesti del legale,
premessi sintetici cenni sulla responsabilità per la prestazione professionale,
rediga motivato parere, indicando in particolare, le argomentazioni giuridiche
per cui si ritenga debbano, nel caso di specie, trovare applicazioni i principi
propri dell'illecito extracontrattuale ovvero, al contrario, quelli che
disciplinano la responsabilità conseguente a contratto d'opera professionale.
5.2 Tizio acquista da Caio un appartamento sito in un immobile
in regime di condominio. Nell'atto di acquisto viene inserita una clausola per
effetto della quale vengono esplicitamente esclusi dall'alienazione i posti
macchine del cortile. La clausola viene apposta perché, essendo i posti
macchina no delimitati e in numero insufficienti per il parcheggio di
un'autovettura per ogni condomino, è interesse di Caio, condomino, limitare il
numero di persone che hanno titolo per parcheggiare in detto cortile. In epoca
immediatamente successiva alla stipula dell'atto Tizio, infastidito per il
fatto di non poter usufruire di un posto macchina, si rivolge ad un legale,
chiedendo se sia possibile agire nei confronti del suo dante causa. Il
candidato - assunte le vesti del legale - premessi cenni generali sulla
problematica relativa all'applicazione dell'art. 1117 c.c. - rediga motivato
parere.
Anno 1999
1. Atto giudiziario in materia
di diritto amministrativo
Tizio,
laureato in pedagogia, propone domanda per l'ammissione all'albo professionale
degli psicologi ai sensi dell'art. 33 legge 18/02/1989 n° 56. A sostegno della
domanda da lui proposta presenta, tra l'altro, documentazione attestante la sua
nomina - per il periodo 1990-1998 - ad operatore psicopedagogico presso la
scuola pubblica Alfa. La Commissione di esame - costituita ai sensi dell'art.
33 comma 1, della citata legge 18/02/1989 n° 56 - emette provvedimento negativo
e, nella motivazione sostiene che: a) Tizio non ha dimostrato il possesso dei
requisiti di cui all'art. 33 lett c) legge sopraccitata; b) il riconoscimento
del possesso dei requisiti di legge presuppone un accertamento tecnico da parte
della Commissione, accertamento che, nella fattispecie, ha condotto ad
escludere il possesso, da parte di Tizio, dei requisiti di legge. Tizio si reca
da un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga l'atto ritenuto
più opportuno.
2. Atto giudiziario in materia
di diritto penale
Tizia,
nel gennaio del 1998, viene percossa ed ingiuriata dal marito, Caio, e
conseguentemente abbandona il tetto coniugale. Malgrado ripetuti tentativi di
rinvenire un alloggio, Tizia, non riesce a trovare una nuova sistemazione
abitativa ed è costretta, nel gennaio dell'anno successivo, a fare ritorno
nella casa coniugale. La sera stessa del suo rientro a casa, Tizia viene nuovamente
sottoposta ad ingiurie e percosse. Avendo Tizia presentato denunzia per i fatti
sopra esposti, Caio viene tratto a giudizio - per rispondere del delitto di cui
all'art. 572 c.p. - e, all'esito del dibattimento, viene condannato, concesse
le attenuanti generiche, alla pena di anni uno di reclusione con i benefici di
legge. Il candidato, assunte le vesti del legale di Caio, rediga l'atto
ritenuto più opportuno.
3. Parere motivato in materia
regolata dal codice penale
3.1. Tizio, di anni venti, ottiene dai genitori di Caia, di
anni quindici, il consenso ad uscire con la minore per condurla nella casa dei
suoi genitori e frequentare la ragazza in presenza di quest'ultimi. Tizio e
Caia, approfittando del consenso ottenuto, si recano un una casa messa a disposizione
di Tizio da un suo amico ove, nel mese di gennaio 1996, consenziente Caia,
hanno rapporti sessuali. I genitori di Caia, venuti a conoscenza dell'accaduto,
in data 6 febbraio 1996, denunciano Tizio per i reati di cui agli artt. 530 e
573 c.p. In data 20.2.1996 viene pubblicata la legge 15 febbraio 1996 n. 66.
Successivamente alla pubblicazione di detta legge, Tizio, appreso della
denunzia, si reca da un legale. Il candidato, assunta la veste del legale -
premessi sintetici cenni sul reato di sottrazione di minore - illustri le
problematiche sottese alla fattispecie in esame e rediga motivato parere.
3.2. Tizio, nella sua qualità di amministratore unico della
Alfa s.r.l. - emettendo fatture relative ad operazioni inesistenti, facendo
apparire una disponibilità di olio di oliva sfuso destinato
all'imbottigliamento non sussistente nella realtà e con altre operazioni
fraudolente - trae in inganno il Fondo europeo agricolo di orientamento e
garanzia e consegue dall'Aima, nel marzo 1993, la corresponsione di contributi
non dovuti, per l'imbottigliamento dell'olio di oliva, così cagionando alla
parte offesa un danno patrimoniale di rilevante entità. Essendo sorti nelle
competenti autorità notevoli sospetti - determinati sia dall'improvvisa
impennata del volume di affari della società sia dal permanere invariato
dell'entità delle strutture organizzative e produttive - vengono iniziate le
indagini del caso. Tizio, appreso dell'avvio delle indagini, si reca, nel 1999,
da un legale per essere tranquillizzato, ritenendo che il tempo trascorso
dall'epoca del commesso reato consenta di considerare prescritto il delitto da
lui consumato, anche per effetto dell'eventuale concessione di circostanze
attenuanti. Il candidato, assunte le vesti del legale - premessi brevi,
generali cenni sulla distinzione tra figura autonoma di reato e figura
circostanziata - illustri le problematiche sottese alla fattispecie in esame e
rediga motivato parere.
4. Atto giudiziario in materia
di diritto privato
Il
complesso condominiale Alfa è proprietario di un vasto comprensorio, nel cui
contesto le numerose ville residenziali sono collegate tra loro con una vasta
rete stradale.
Essendo sorta la necessità di compiere dei lavori di manutenzione della detta
rete stradale, il condominio concede in appalto alla ditta Beta l'esecuzione
dei lavori. Nel corso dei lavori stessi, sotto il peso di una ruspa, si
determina il cedimento che causa un forte avvallamento del terreno. Tizio,
procedendo di notte in bicicletta, cade, per effetto dell'indicato avvallamento
non segnalato, e riporta lesioni personali giudicate guaribili in novanta
giorni. Tizio si reca da un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale,
rediga l'atto giudicato più opportuno.
5. Parere motivato in materia
regolata dal codice civile
5.1. Tizio, marito di Caia, affetto da impotentia generandi,
assiste alla fecondazione assistita della moglie con seme di donatore ignoto,
fecondazione cui ha precedentemente assentito.
Successivamente, Tizio, non desiderando allevare come suo il concepito, decide
di disconoscere il nascituro, ma temendo che la moglie - assai benestante -
possa chiedere, in ritorsione, l'annullamento del matrimonio, si rivolge ad un
legale. Il candidato - premessi sommari cenni in tema di revocabilità degli
atti giuridici - assunte le vesti del legale, rediga motivato parere,
illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.
5.2. Tizio, titolare del diritto di usufrutto avente ad
oggetto un appartamento, in regime di condominio, riceve rituale convocazione
dell'assemblea dei condomini alla quale si reca.
Alla medesima assemblea - avente ad oggetto l'esecuzione di lavori di
rafforzamento delle strutture portanti dell'edificio - si reca anche Caio, nudo
proprietario. Caio - avendo urgenza di allontanarsi e sapendo che, aggiungendo
il suo voto agli altri favorevoli, si sarebbe venuta a determinare una
maggioranza favorevole all'esecuzione dei lavori - subito prima della
votazione, si allontana dichiarando, a verbale, di rimettersi al parere che
sarebbe risultato prevalente. Alcuni giorni dopo, avendo necessità di conoscere
l'esito della votazione Caio invia una lettera all'amministratore, chiedendo di
essere messo a conoscenza del risultato della votazione e, al tempo stesso,
confermando di volersi adeguare alla volontà prevalente. Alcuni giorni dopo
Caio apprende che la maggioranza dei condomini ha votato nel senso di eseguire
i lavori, ma che tizio ha intenzione di impugnare la delibera sostenendone
l'illegittimità. Caio, preoccupato, si rivolge ad un legale, chiedendo, in
particolare, di sapere se della sua manifestazione di volontà poteva tenersi
conto sia ai fini della determinazione del quorum sia al fine del computo dei
voti. Il candidato - assunte le vesti del legale - premessi brevi cenni in
materia di manifestazione di volontà degli organi collegiali, rediga motivato
parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.
Anno 1998
1. Atto giudiziario in materia
di diritto amministrativo
Il
comune di Alfa, nel costituire una società a capitale pubblico maggioritario,
sceglie come socio, ai sensi dell'art. 22 legge 8 giugno 1990 n. 142, la
società Beta, senza osservare alcuna procedura concorsuale, adducendo
l'urgenza. La società Gamma, pretermessa, si rivolge ad un legale. Il
candidato, assunte le vesti di legale della società Gamma, rediga l'atto
ritenuto più opportuno.
2. Atto giudiziario in materia
di diritto penale
Tizio
è amministratore unico della Costruzioni s.r.l., la quale procede ad integrale
ristrutturazione di un vasto edificio. A seguito del crollo di detto edificio,
Tizio viene rinviato a giudizio - unitamente a Caio, progettista - per il reato
di cui all'art. 449, 1 comma, C.P. in relazione all'art. 434 cpv C.P. Il
Tribunale - avendo il perito accertato che il crollo era stato determinato da
gravi carenze progettuali (che, tra l'altro, non avevano tenuto in nessun conto
il fatto che gli interventi di ristrutturazione riguardavano un edificio già
lesionato ed in pessime condizioni strutturali globali) - condanna Tizio
(unitamente a Caio) alla pena di giustizia, ritenendo che questi avesse omesso
di esercitare sul progettista i poteri di controllo a lui spettanti quale
amministratore unico. Il candidato - premessi brevi cenni sull'elemento
psicologico nei reati colposi e sul principio di cui all'art. 40, 2° comma,
C.P. - assunte le vesti di legale di Tizio, rediga l'atto di appello.
3. Parere motivato in materia regolata dal codice penale
3.1. Tizio e Caia decidono di separarsi di fatto e
conseguentemente Caia abbandona il domicilio coniugale. Successivamente Tizio
incarica Mevio, suo amico, di aprire, senza lasciare traccia, la corrispondenza
bancaria destinata a Caia ed a lei inviata all'ex domicilio coniugale.
Mevio esegue puntualmente quanto richiestogli da Tizio e - fatto copia della
corrispondenza sopra indicata - rimette la corrispondenza originale a Caia,
consegnando la copia a Tizio.
Tizio, presa la copia consegnatagli da Mevio, la produce nel giudizio di
separazione che, nelle more, si è instaurato. Mevio, preoccupato per
l'accaduto, si rivolge ad un legale. Il candidato - premessi brevi cenni sulla
nozione di giusta causa in materia penale - assunte le vesti del legale, rediga
motivato parere.
3.2. Il comune di *** approva un progetto di massima per la
costruzione di una grande arteria stradale, per eseguire la quale viene
esperita la procedura dell'asta pubblica. Tizio, rappresentante della ditta
Alfa, offre a Caio, segretario comunale - che accetta - la somma di lire 10
milioni in cambio di un suo intervento diretto a favorire l'aggiudicazione
dell'appalto alla ditta indicata. Caio - successivamente all'invio delle
offerte fatte pervenire da tutte le ditte concorrenti, ma antecedentemente alla
scadenza del termine per effettuare (o modificare) dette offerte - riesce ad
apprendere l'entità delle offerte stesse, comunicandole a Tizio. La ditta Alfa,
avendo conferma che, tra tutte le offerte effettuate, la sua offerta è la
migliore, mantiene ferma l'offerta stessa. Tizio, venendo a sapere
dell'esistenza di indagini concernenti l'appalto de quo, si rivolge ad un
legale. Il candidato, assunte le vesti del legale - premessi brevi cenni sui
delitti contro la pubblica amministrazione ravvisabili nella fattispecie e, in
particolare, sul delitto di cui all'art. 353 codice penale - rediga motivato
parere, illustrando le problematiche sottese al caso in esame.
4. Atto giudiziario in materia
di diritto privato
Tizio
loca a Caio un immobile di sua proprietà. Cessata la locazione, Caio si
dichiara pronto a riconsegnare l'immobile, ma Tizio si rifiuta di riceverlo,
adducendo di non avere alcun obbligo di accettare la riconsegna, essendo
l'immobile vistosamente deteriorato per effetto del mancato adempimento, da
parte di Caio, di provvedere a numerose riparazioni, relative a piccola
manutenzione, previste dall'art. 1576 cod. civ. Il candidato, assunte le vesti
di legale di Caio, rediga l'atto ritenuto più opportuno.
5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile
5.1. Tizio, titolare di un'agenzia pubblicitaria, stipula un
contratto con Caio, impegnandosi a pubblicizzare l'attività commerciale da
quest'ultimo esercitata. Il contratto prevede espressamente che detta
pubblicizzazione avvenga esclusivamente a mezzo di sponsorizzazione. In
adempimento dell'obbligo assunto, Tizio stipula un contratto di
sponsorizzazione con un noto artista, ma il ritorno pubblicitario è nullo.
Poiché Caio sostiene che Tizio deve essere considerato inadempiente,
quest'ultimo si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale
- premessi brevissimi cenni sulla problematica relativa alla distinzione tra
obbligazioni di risultato ed obbligazioni di mezzi - rediga motivato parere.
5.2. Tizio si fa prestare da Caio la somma di lire 2.000.000,
convenendo di restituirla nel termine di due mesi. Approssimandosi la scadenza
del termine, Tizio incontra casualmente Mevia - coniuge di Caio - la quale gli
ricorda, a nome di quest'ultimo, la scadenza convenuta. Tizio, senza attendere
la scadenza, consegna immediatamente, in contanti, a Mevia la somma dovuta.
Mevia spende per necessità personali la somma di cui sopra, tacendo a Caio
l'accaduto. Scaduto il termine convenuto per il pagamento, Caio chiede a Tizio
di estinguere l'obbligazione, ma quest'ultimo si rifiuta, asserendo di avere
già corrisposto il dovuto. Caio si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte
le vesti del legale - premessi brevi, generali cenni sul principio di buona
fede ed evidenziando, in particolare, se e come alla fattispecie in esame
trovino applicazione gli artt. 1188 e 1189 codice civile - rediga motivato
parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.
Anno
1997
1. Atto
giudiziario in materia di diritto amministrativo
Con
delibera del 24-4-1987, il Comune di Alfa dà mandato al Sindaco di occupare in
via di urgenza, terreni idonei a consentire la realizzazione di un intervento
di edilizia sovvenzionata nel quartiere X, conformemente al relativo piano di
zona per l’edilizia economica e popolare. In esecuzione del mandato ricevuto,
il Sindaco emana decreto di occupazione di urgenza, in data 30-7-1987, di parte
dei terreni, non meglio precisati, siti al mappale n. 7143 del Nuovo Catasto
terreni del predetto Comune, di proprietà della società Beta. La società,
ritenendo illegittimo il comportamento del Comune, si rivolge ad un legale per
la tutela dei propri diritti. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga
l’atto ritenuto più idoneo a sostenere le ragioni del proprio assistito,
delineando gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie in esame.
2. Atto giudiziario in materia
di diritto penale
Tizio,
senza che sia intervenuta richiesta del Ministro di Grazia e Giustizia, viene
tratto a giudizio, in stato di detenzione cautelare, per tentata importazione
in Italia di kg. 4 di cocaina, tutta sequestrata all’estero e che, secondo
accordi intervenuti tra Tizio e persona rimasta ignota (accordi registrati con
intercettazione ambientale in grande albergo di Roma) avrebbe dovuto essere
consegnata a Palermo. A carico di Tizio vengono raccolte prove nel corso di
numerose udienze dibattimentali svoltesi all’estero, celebrate direttamente dal
giudice italiano, al fine di sentire testimoni determinanti, senza che Tizio
possa partecipare a dette udienze Il Tribunale condanna Tizio a 12 anni di
reclusione e 120.000.000 di multa. Il candidato, assunte le vesti di legale di
Tizio, rediga l’atto di appello, delineando gli istituti e le problematiche
sottesi alla fattispecie in esame.
3. Parere motivato in materia
regolamentata dal codice penale
3.1. Tizio, impiegato presso il Ministero X, viene coinvolto da
Caio a redigere, nello stilare informazioni interne – dirette al superiore
gerarchicamente competente ad adottare il provvedimento amministrativo – una
nota, falsa nel contenuto, al fine di favorire i rilascio di un’autorizzazione
ad un comune amico. Preoccupato per le conseguenze della sua azione, Caio si
rivolge ad un legale. Il candidato, premessi brevi cenni sulla possibile qualificazione
giuridica del reato, assunte le vesti del legale, rediga parere motivata,
illustrando la problematica sottesa alla fattispecie in esame.
3.2 Tizio concorre con Caio nel trasferire all’estero denaro
proveniente da smercio di cocaina compiuto da altri. Tizio, tratto a giudizio,
viene condannato in contumacia ad anni sei di reclusione e a L. 15.000.000 di
multa per i delitti di cui all’art. 648 bis c.p. e 379 c.p. Tizio si rivolge ad
un legale per decidere il da farsi. Il candidato, premessi brevissimi cenni sul
concorso tra norme e sul principio di specialità, assunte le vesti del legale,
rediga motivato parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie
in esame.
4. Atto giudiziario in
materia di diritto privato
Caio e
Mevio sono proprietari, in ragione del cinquanta per cento ciascuno, di un
immobile sito nel comune di Alfa, Via Beta n. 15. Alla loro morte l’immobile
diviene proprietà dei loro eredi, tra cui Sempronio, ai quali le diverse
porzioni di immobile vengono assegnate con atto di divisione del 15 giugno
1994. In data 14 aprile 1986 Sempronio vende a Numerio un’unità dell’immobile
sito in Via Beta n. 15. In data 19 giugno 1986 viene costituito il condominio
dell’immobile sopra indicato. Con delibera del 19 marzo 1988, il condominio
pone a carico di Sempronio la somma di L. 2.864.355 a titolo di partecipazione
dell’esborso della maggior somma che si intende corrispondere, a titolo
transattivo, alla portiera dello stabile, il cui rapporto si era interrotto in
data 30 aprile 1984. Alla delibera partecipa, senza delega, con voto
determinante ai fini del raggiungimento del quorum, Filano, figlio di Numerio.
Con delibera dell’11 ottobre 1988 il condominio conferma e ratifica, con
rituale maggioranza, la delibera del 29 marzo 1988. Sempronio, ritenendo di non
dover pagare la somma richiesta, si reca da un legale. Il candidato, assunte le
vesti del legale, rediga l’atto ritenuto più idoneo a tutelare le ragioni del
proprio assistito, delineando gli istituti e le problematiche sottesi alla
fattispecie in esame.
5. Parere motivato in
materia regolata dal codice civile
5.1 Tizio,
separato di fatto dalla moglie Caia sin dal 1968, trascorsi 21 anni dalla
separazione, chiede a Caia e a Mevia di rilasciare una dichiarazione dalla
quale risulti che l’immobile sito in * è di sua esclusiva proprietà. Asserisce,
infatti, Tizio di avere acquistato detto immobile da Mevia, con rogito del
19/12/1983, ma che detto atto di vendita dissimulava, in realtà, una donazione,
così come era da desumersi da una scrittura privata del 20/12/1980,
controfirmata da Tale Sempronio, con cui Mevia dichiarava di donare tutti gli
immobili di sua proprietà a Tizio, in cambio delle cure che egli le andava
prestando. Tizio chiede comunque che, a conferma di quanto avvenuto, venga
rilasciata adeguata dichiarazione da cui risulti la simulazione e l’inefficacia
della compravendita e, al contempo, la validità ed efficacia della donazione
dissimulata. Mevia aderisce spontaneamente a quanto richiesto da Tizio. Caia,
invece, sostenendo di essere separata solo di fatto e in comunione di beni e
contestando che fosse intervenuta donazione, si oppone alla richiesta ed
afferma che, in ogni caso, si tratta di donazione a lei non opponibile. Tizio
si reca da un legale cui fa presente, tra l’altro, di essere in possesso, a
riprova del suo diritto, di copia di un testamento olografo, datato 2/12/1983,
consegnato a mani del Notaio Sempronio, con il quale Mevia lasciava ad esso
Tizio tutti i suoi beni, a condizione che egli si fosse curato di lei in vita.
Il candidato, assunte le vesti di legale di Tizio, rediga motivato parere, illustrando
le problematiche sottese alla fattispecie in esame.
5.2 Tizio
dà incarico alla banca Alfa di acquistare duemila azioni della società Beta
(società non quotata in borsa ed estranea ai mercati regolamentati) e
corrisponde alla banca, per dette azioni, la somma di L. 18.000.000, somma che
l’istituto di credito preleva dal conto corrente intestato al committente.
Decorso un mese, Tizio, non vedendosi consegnare le azioni, si reca presso la
banca chiedendo spiegazioni circa l’accaduto. Il funzionario incaricato
riferisce che la banca aveva acquisito la disponibilità delle azioni, a mezzo
di un agente di cambio ed aveva richiesto alla società emittente, che le
deteneva, la relativa intestazione, inoltrando la domanda di ammissione a socio
di Tizio. La società emittente, a dire del funzionario, aveva opposto che le
azioni, a norma di statuto, non potevano essere cedute senza il proprio
consenso. Ne concludeva la banca che nessuna ulteriore operazione poteva essere
richiesta e che l’incarico conferitole doveva essere considerato adempiuto.
Tizio, ritenendo di avere diritto - non avendo la banca fatto uso della normale
diligenza - sia al recesso, sia al conseguente risarcimento dei danni, si
rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga
motivato parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in
esame.
Anno 1996
1. Atto giudiziario in
materia di diritto amministrativo
Tizio,
responsabile del servizio tossicodipendenze (SER. T) presso una USL, chiede
alla Regione di consentire l’accesso a tutte le lettere, note o segnalazioni
pervenute al Servizio sanità di detta Regione, concernenti la sua persona quale
responsabile del SER. T. La Regione rifiuta l’accesso, adducendo la necessità
di tutelare la riservatezza di terzi e precisamente dei pazienti del predetto
servizio, che avevano inoltrato gli esposti. Il candidato, assunte le vesti di
legale di Tizio, rediga l’atto ritenuto più idoneo a tutelare l’interesse di
Tizio avanti l’Autorità competente, soffermandosi inoltre sugli istituti e
sulle problematiche relative alla fattispecie in esame.
2. Atto giudiziario in
materia di diritto penale
Tizio,
in data 3 maggio 1994, viene condannato dal Pretore a mesi 10, giorni 20 di
reclusione e a giorni 20 di libertà controllata e lire 5.000.000 di multa per i
reati di cui all’art. 20 lett. B) legge n. 47/1985 e all’art. 349 c.p. Il
Pretore non concede il beneficio della sospensione condizionale, ritenendo
ostative due precedenti condanne con pena sospesa per assegni a vuoto. In seguito
però Tizio ottiene, in sede esecutiva, il riconoscimento del vincolo della
continuazione tra i due reati di assegni a vuoto, sicché con provvedimento del
21 aprile 1995, ottiene dal Pretore la sostituzione delle pene originariamente
sospese di L. 500.000 e di L. 100.000 di multa con una pena unica, pure
condizionalmente sospesa, di L. 550.000 di multa. Tizio si reca subito da un
legale, per accertare se il riconoscimento di cui sopra possa comportare una
modifica della situazione determinata dalla sentenza 3 maggio 1994. Tizio,
peraltro, fa presente di aver riportato altre due condanne: una in data 14
giugno 1978, con pena sospesa, per il reato di cui all’art. 32 R.D. 5 giugno
1939, n. 1016 ; l’altra, in data 8 aprile 1978, con pena sospesa, per violazione
degli artt 31 e 41 della Tizio fa presente che, a suo dire, dette condanne non
avrebbero dovuto essere considerate ostative: la prima per avvenuta abolitio
criminis ai sensi dell’art. 32 della legge n. 689/1981; la seconda per avvenuto
condono edilizio ai sensi della legge n. 47/1985. Il candidato, assunte le
vesti del legale, rediga l’atto ritenuto più idoneo a salvaguardare le ragioni
di questi, soffermandosi in particolare sugli effetti dell’abolitio criminis.
3. Parere motivato in
materia regolamentata dal codice penale
3.1 Tizio,
convivente more-uxorio con Caia, compie atti di libidine e di violenza carnale,
rispettivamente, nei confronti dei figli minori di lei, Sempronia e Mevio, pure
conviventi, senza che Caia - pienamente consapevole di ciò che va accadendo -
faccia opposizione alcuna. Sempronia si confida con un’assistente sociale, la
quale, essendo trascorso il termine per proporre querela, si rivolge ad un
legale per sapere quali siano le ipotesi di reato da ritenere realizzate da
Tizio e da Caia e per accertare se, in ordine ai fatti criminosi sopra
indicati, possa procedersi d’ufficio. Il candidato, assunte le vesti del
legale, rediga motivato parere, illustrando le problematiche sottese alla
fattispecie in esame.
3.2 Il
Tribunale, nell’applicare la pena, ai sensi dell’art. 444 c.p.p., a Tizio, per
detenzione di sostante stupefacenti, dispone la confisca delle sostanze
sequestrate, nonché di una somma ingente ritenuta prezzo del reato di spaccio.
Tizio si rivolge ad un legale per ottenere la restituzione della somma
sequestrata. Il candidato, assunte le vesti del legale, premessi brevi cenni
sulle misure di sicurezza e, in particolare, sulla confisca, rediga motivato
parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.
4. Atto
giudiziario in materia di diritto privato
I
carabinieri del NAS, ottemperando ad apposita circolare del competente
ministro, sottopongono a sequestro - in prosieguo di tempo convalidato dal
Pretore - un cospicuo quantitativo di olio di oliva, in quanto ritenuto non
corrispondente alle caratteristiche stabilite in sede di Unione Europea. Il
decreto di sequestro viene annullato dalla Cassazione e la circolare
disapplicata poiché ritenuta illegittima. La società produttrice dell’olio,
intendendo ottenere il ristoro dei danni subiti, si rivolge ad un legale. Il
candidato, assunte le vesti di legale della Società, rediga l’atto giudiziario
più idoneo a tutelare le ragioni del proprio assistito, delineando gli istituti
e le problematiche sottese alla fattispecie in esame.
5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile
5.1. La società Alfa, vettore-spedizioniere, stipula con
la società Beta una polizza per conto di chi spetta, comprensiva del furto, per
tutte le merci trasportate da essa società per conto terzi. Avendo subito un
furto di un ingente quantitativo di derrate alimentari – trasportate per conto
della società Delta – la società Alfa, dopo aver provveduto a rimborsare la
società Delta del danno subito, chiede alla società Beta l’indennizzo relativo
alla somma che aveva dovuto corrispondere alla società Delta. La società Beta
sostiene che, nell’assicurazione per conto di chi spetta, la qualità di
assicurato, e quindi di titolare dei diritti che derivano dal contratto, spetta
al proprietario delle cose assicurate e non al vettore spedizioniere:
conseguentemente si rifiuta di pagare quanto richiesto. La società Alfa si
rivolge quindi ad un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale,
premessi brevi cenni sul contratto a favore del terzo, rediga motivato parere,
illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.
5.2 Tizio
acquista da Caio, con atto pubblico, in data 15 gennaio 1983, l’appartamento
sito nel condominio di via Mario Rossi, contraddistinto con l’interno n. 10,
del quale Caio è condomino per essere proprietario anche dell’appartamento sito
all’interno 15. Al piano terreno del caseggiato, composto da venti
appartamenti, si trovano sei box privati ed un’autorimessa comune, adibita al
parcheggio di quattordici autovetture. Detta autorimessa è costituita parte
comune per regolamento condominiale e riservata ai quattordici condomini non
proprietari di box. Dall’atto di acquisto 15 gennaio 1983 risulta che
all’interno 10 è riservato, nell’autorimessa collettiva, lo spazio condominiale
contrassegnato con lettera A) nella planimetria allegata al regolamento. Caio,
peraltro pretende di seguitare a far uso di detto posto - macchina, asserendo
di non aver mai rinunziato al diritto di comproprietà sull’autorimessa comune e
che mai avrebbe venduto l’appartamento contraddistinto con l’int. 10 se
l’alienazione avesse comportato la perdita del posto - macchina : ciò perché,
nell’atto con cui egli aveva acquistato l’appartamento contraddistinto con
l’int. 15, veniva esplicitamente escluso il trasferimento del diritto di
comproprietà sul posto - macchina di pertinenza. Il candidato, assunte le vesti
del legale di Caio, rediga motivato parere, illustrando le problematiche
sottese alla fattispecie in esame.
Anno 1995
1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo
Tizio
partecipa ad un concorso per professore associato risultando, a giudizio della
commissione, non idoneo. Tizio si reca da un legale e fa presente che Caio,
componente della commissione esaminatrice, non aveva titolo per essere nominato
commissario e quindi la sua nomina, avvenuta e resa pubblica in data
antecedente all’inizio dei lavori della commissione, deve essere ritenuta
illegittima. Il candidato, assunte le vesti di legale di Tizio, rediga l’atto
più idoneo a salvaguardare le ragioni del proprio assistito, soffermandosi
sugli istituti e sulle problematiche connesse alla fattispecie in esame.
2. Atto giudiziario in materia di diritto penale
Con
sentenza 26 settembre 1994 Tizio viene condannato alla pena di tre anni di
reclusione e lire 2 milioni di multa per il reato di furto aggravato, commesso
il 1° febbraio 1994, ritenuta la recidiva specifica reiterata. Il difensore di
Tizio aveva chiesto in via principale l’assoluzione per non aver commesso il
fato e, in subordine, l’accertamento della continuazione tra il reato
contestato e l’analogo reato di furto, commesso il 14 gennaio 1994, per il
quale Tizio era stato condannato con sentenza 14 aprile 1994 divenuta
irrevocabile. Il candidato, assunte le vesti di difensore di Tizio, rediga
l’atto di appello illustrando le problematiche sottese.
3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice
penale
3.1 Tizio,
mentre procede alla guida della propria autovettura, perde il controllo della
stessa e precipita nella sottostante scarpata. Soccorso e trasportato
all’ospedale, Tizio, apparentemente in buone condizioni, viene sottoposto da
Caio, medico di guardia, ad esame clinico nel corso del quale gli viene
diagnosticata una ferita lacero contusa all’emitorace sinistro. Subito dopo
Tizio viene dimesso. Nel corso della notte le condizioni di salute di Tizio
peggiorano bruscamente, tanto che il giorno seguente egli decede. Dall’esame
autoptico, disposto dall’Autorità Giudiziaria, risulta che la causa della morte
è attribuibile a lesioni interne e che, se pure non poteva affermarsi che un
immediato intervento chirurgico avrebbe evitato la morte di Tizio, nondimeno
detto intervento avrebbe sicuramente aumentato le possibilità di successo
terapeutico. Caio si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti di
legale di Caio, rediga motivato parere nel quale, illustrate le problematiche
sottese alla fattispecie in esame, si prospetta adeguata linea difensiva.
3.2 Tizio,
imprenditore dichiarato fallito, viene indagato per il reato di bancarotta
fraudolenta in concorso con Caio, il quale, pur gestendo personalmente ed in
via esclusiva l’azienda di Tizio, non era stato dichiarato fallito. Caio,
preoccupato, ma anche meravigliato di essere coinvolto in una vicenda alla
quale, sotto il profilo penale, ritiene di essere estraneo, si rivolge ad un
legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga motivato parere
soffermandosi sugli istituti e sulle problematiche sottese alla fattispecie
illustrata.
4. Atto giudiziario in materia di diritto privato
Il 20
gennaio 1991 Tizio, proprietario di un fondo, ne vende una parte a Caio.
Nell’atto di compravendita le parti convengono che la strada che attraversa il
fondo avrebbe dovuto essere allargata a cura e spese di Caio, con l’obbligo di
Tizio di conferire, a titolo gratuito, l’area necessaria a compiere i lavori.
L’atto viene ritualmente trascritto. Successivamente Caio, imprenditore, viene
dichiarato fallito e la parte di terreno di sua proprietà e viene trasferita, a
seguito di procedura concorsuale, a Mevio - il quale richiestone da Tizio - si
rifiuta di compiere i lavori di ampliamento della strada. Mevio, per chiarire
giudizialmente la fondatezza delle insistenti pretese di Tizio, si rivolge ad
un legale. Il candidato, assunta la veste di difensore di Mevio, rediga l’atto
giudiziario più idoneo a tutelare le ragioni del proprio assistito, delineando
gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie in esame.
5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile
5.1 Tizio
(alienante) stipula con Caio (acquirente) un preliminare di compravendita,
avente ad oggetto un fondo rustico. A tale preliminare segue poi l’atto
definitivo. Successivamente alla stipula del contratto definitivo, Tizio viene
a conoscenza che il fondo, per effetto di diversa disciplina urbanistica, ha
assunto destinazione edilizia. Tizio cita in giudizio Caio, sostenendo che il
negozio tra loro intercorso è inficiato da errore essenziale e chiede,
conseguentemente, l’annullamento del contratto. Caio, contestando l’assunto di
Tizio, afferma che la destinazione urbanistica è mutata prima della stipula del
contratto definitivo, ma dopo il contratto preliminare, per cui assume
rilevanza il momento in cui è intervenuto il contratto preliminare, del quale
il definitivo di compravendita è il necessario posterius. Il candidato,
premessi brevi cenni sull’annullamento del contratto, assuma le vesti di
difensore di Tizio e rediga motivato parere nel quale, illustrate le
problematiche sottese alla fattispecie in esame, si prospetta adeguata linea
difensiva.
5.2 Tizio aliena fittiziamente a Caio un immobile abitato da suo figlio
Mevio. Deceduto Tizio, gli succede Mevio mortis causa. Deceduto Caio, gli
succede, sempre mortis causa, Sempronio che, dichiarandosi proprietario
dell’immobile, chiede a Mevio di rilasciarlo. Non sapendo come comportarsi,
Mevio si rivolge ad un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale,
premessi brevi cenni sulla divergenza tra volontà e dichiarazione, rediga motivato
parere, illustrando le problematiche sottese alla fattispecie in esame.
Anno 1994
1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo
Il
Comune di X deliberando il riassetto organizzativo di alcuni propri uffici
decide di reinquadrare ad un livello superiore un certo numero di dipendenti e,
contestualmente, di riconoscere agli stessi il corrispondente maggiore livello
retributivo. Il Comitato Regionale di Controllo annulla tale delibera
ritenendola illegittima in considerazione del fatto che, nella specie, non
ricorrevano i presupposti atti a consentire il miglioramento dello status
giuridico ed economico dei dipendenti comunali interessati dal provvedimento
suindicato. I dipendenti contemplati dalla delibera annullata ritenendosi lesi
dalla decisione dell’organo di controllo impugnano dinanzi al competente TAR
l’atto di annullamento della delibera comunale senza peraltro notificare il
ricorso anche al Comune. Per contro il Comune non reagisce alla decisione del
Comitato Regionale di Controllo. Costituitasi in giudizio la difesa dell’Organo
di Controllo eccepisce l’irritualità dell’atto introduttivo del giudizio per la
mancata notificazione dello stesso anche dell’ente Territoriale e ciò perché
non avendo, il Comune, impugnato il provvedimento di annullamento della propria
deliberazione, tale ente avrebbe avuto la veste di controinteressato
all’iniziativa giudiziale intrapresa dai ricorrenti. Il candidato assunta la
veste di difensore dei dipendenti rediga memoria difensiva in vista
dell’udienza di discussione del ricorso innanzi al competente TAR.
2. Atto giudiziario in materia di diritto penale
Tizio,
titolare di un porto d’arma da fuoco, venuto a diverbio con Caio, lo colpisce
più volte al capo con il calcio della propria pistola regolarmente denunciata e
detenuta, procurandogli lesioni giudicate guaribili in 40 giorni. Denunciato a
piede libero, viene rinviato a giudizio con rito direttissimo per rispondere
del reato di lesioni personali aggravate dall’uso dell’arma. Dell’udienza per
il giudizio direttissimo, fissata per il 15 novembre 1994, l’avv. Mevio,
difensore di fiducia dell’imputato, su richiesta del P.M., viene avvisato dalla
Polizia a mezzo di telefono sull’utenza a lui intestata alle ore 11.00 del 14
novembre 1994. L’Ufficiale di Polizia Giudiziaria attesta che la chiamata
telefonica è stata ricevuta da una persona qualificatasi “consorte del legale.
All’udienza l’avv. Mevio non compare e Tizio viene difeso dall’avv. Sempronio
nominato difensore d’ufficio. Il candidato, assunte le vesti del difensore di
Tizio, rediga l’atto giudiziario più idoneo a salvaguardare la posizione di
questi.
3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice
penale
3.1 Tizio,
Presidente del Consorzio Rurale di Miglioramento Zootecnico di X, viene
imputato del reato di cui agli artt. 426 e 449 c.p. per aver cagionato
colposamente la caduta di una frana, verificatasi a seguito dello sbancamento,
commissionato dal Consorzio e fatto eseguire sotto la sua direzione, di
un’ampia zona di terreno in quota di collina. Ritenendo, però, che l’evento
verificatosi avesse piuttosto le caratteristiche di uno smottamento, sia pur
cospicuo, di una zona collinare impervia e distante dal più vicino centro
abitato, si reca da un avvocato per consultarsi in punto alla configurabilità
dell’ipotesi di reato a suo danno. Il candidato, premessi brevi cenni in
materia di reati di pericolo e sulla possibilità di configurare per essi
l’ipotesi del tentativo, assunta la veste dell’avvocato, rediga motivato
parere.
3.2 Tizio
viene rinviato giudizio ex art. 324
c.p. per avere, in qualità di assessore del comune di X, partecipato ad una
riunione di giunta comunale nel corso della quale veniva deliberata
l’acquisizione del patrimonio comunale, previo pagamento del valore di mercato
accertato da apposita perizia di stima, di un’area edificabile di cui lo stesso
Tizio è comproprietario. Nella mora del giudizio interviene l’abrogazione della
norma incriminatrice ad opera dell’art. 20 della legge 24 aprile 1990, n. 86.
tizio si rivolge ad una avvocato per sapere se all’abrogazione dell’art. 324 c.p.
conseguirà senz’altro la sua assoluzione o se altre norme incriminatrici
sanzionino l’ipotesi di fatto descritta in imputazione. Il candidato, premessi
brevi cenni i materia di successione della legge penale con particolare
riferimento alla nozione di “disposizioni più favorevoli”, assunta la veste
dell’avvocato, rediga motivato parere.
4. Atto giudiziario in materia di diritto privato
La
società semplice Alfa, composta da Caio e Mevio, avendo acquistato da Sempronio
alcuni appartamenti facenti parte di un edificio da lui costruito nell’abitato
di XY, sostiene di aver acquistato anche la proprietà delle aree di parcheggio.
Tali aree realizzate in ottemperanza alle prescrizioni del Comune ed ai sensi
dell’art. 18 L. 6 agosto 1967 n. 765, erano state oggetto di espressa riserva
di proprietà fatta da Sempronio nel contratto di trasferimento della proprietà
dei singoli appartamenti compravenduti ; riserva della quale Caio e Mevio
contestavano la legittimità. Sempronio assumeva invece la piena legittimità della
riserva di proprietà delle aree de quibus in quanto assoggettate dall’art. 18
(rectius 26) della L. 28 febbraio 1985 n.47 al regime delle pertinenze di cui
agli artt. 817, 818, 819 del Codice Civile e pretendeva in subordine il
pagamento del prezzo delle quote delle aree rivendicate il cui valore, egli
altresì assumeva, non era stato contabilizzato nel prezzo di trasferimento
dell’immobile. Il candidato assunte le vesti del difensore di Sempronio rediga
l’atto giudiziario più idoneo a salvaguardare la posizione di questi.
5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile
5.1 Tizio è
proprietario di un’abitazione situata in un fondo intercluso, collegata con la
strada provinciale da un viale d’accesso carrabile che insiste sul fondo del
quale i soli Caio e Sempronio hanno il compossesso. Questi ultimi, stanchi
delle continue ruberie ed invasioni da parte di estranei, recintano
l’appezzamento di terreno e sostituiscono il vecchio cancello d’ingresso,
dotato di un chiavistello manuale ormai scarsamente utilizzato da tutti
compossessori, con un efficiente cancello apribile con telecomando ;
telecomando che mettono subito a disposizione di Tizio. Questi, però lo rifiuta
e ricorre al pretore invocando tutela possessoria. Il giudice adito condanna
Caio e Sempronio a lasciare aperto il cancello giorno e notte disponendo che i
battenti vengano fermati stabilmente sul terreno e che sia eliminato
definitivamente ogni strumento di chiusura. Il candidato, assunte le ragioni di
Caio e Sempronio, rediga un motivato parere sulla vicenda indicando le vie
giudiziarie per risolverla.
5.2 In data 1° gennaio 1993, Tizio concede a Caio in locazione ad uso
abitativo, con contratto verbale e senza determinazione della misura del
canone, un immobile costituito da un rustico in costruzione. Le parti
pattuiscono che i lavori sarebbero stati portati a termine da Caio in economia
e che le somme da questi esborsate sarebbero state computate in conto al canone
di locazione. Terminati i lavori il 30 agosto 1993 - e, così reso abitabile
l’immobile - Tizio, in data 1° marzo 1994 chiede Caio il pagamento della somma
di L. 900.0000 a titolo di canoni maturati a far data dal 1° gennaio 1994,
postulando un canone di L. 300.000 mensili. Sostiene Tizio, a sostegno della
sua pretesa, che le spese sostenute da Caio da questi diligentemente comprovate
nella misura di L. 3.600.000, devono ritenersi ampiamente compensate con
l’importo complessivo dei canoni relativi al periodo 1° gennaio 1993 - 31
dicembre 1993. Caio si oppone sostenendo che l’accordo intervenuto tra le parti
in data 1° gennaio 1993 non può essere configurato come locazione non essendo
stato determinato né essendo determinabile al momento della pattuizione il
canone locativo ai sensi dell’at. 12 e ss. Della legge 27 luglio 1978 n. 392.
Il candidato, assunte le ragioni di Tizio, rediga parere nel quale si
prospettino, con adeguata motivazione, gli esiti di un eventuale giudizio.
Anno 1993
1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo
La
società ALFA partecipa ad una gara di appalto per la costruzione di un edificio
scolastico indetta dall’Amministrazione Provinciale. Nel bando, tra le altre
modalità di presentazione delle offerte, ve n’è una che genericamente prevede
che queste pervengano all’Amministrazione entro trenta giorni dalla
pubblicazione del bando di gara. Sulla base di un’offerta pervenuta
all’Amministrazione Provinciale due giorni dopo la scadenza del termine
anzidetto, la società ALFA si aggiudica l’appalto. La società BETA, che aveva
concorso all’appalto, ricorre al T.A.R. chiedendogli l’annullamento dell’atto
di aggiudicazione sul presupposto che la tardività dell’offerta della società
ALFA comportava l’esclusione dalla gara ai sensi di quanto previsto nel
capitolato generale, che l’Amministrazione Provinciale, sebbene avesse
erroneamente omesso di richiamarlo nel bando, era tenuta ad osservare. Il
legale rappresentante della società ALFA si rivolge allora ad un procuratore
legale per la tutela delle proprie ragioni, facendogli presente che nel bando
la tempestività dell’offerta non era stata espressamente prevista a pena di
esclusione dalla gara e che al momento della presentazione dell’offerta egli
ignorava l’esistenza del capitolato generale dedotto in ricorso. Il candidato,
assunte le vesti del procuratore legale, rediga l’atto più idoneo a
salvaguardare la posizione della società ALFA s.r.l.
2. Atto giudiziario in materia di diritto penale
Tizio,
volendo costruire una villa su suolo di sua proprietà, chiede ed ottiene il
rilascio della relativa concessione edilizia e rispetta scrupolosamente nella
costruzione il progetto in base al quale gli è stata rilasciata la concessione.
In seguito all’accertamento della violazione da parte della autorità comunale
concedente delle norme del piano regolatore generale, che consentiva nella zona
l’edificazione esclusivamente a scopo di sviluppo industriale, il manufatto
viene sottoposto a sequestro preventivo dall’Autorità giudiziaria che ipotizza
il reato di cui all’art. 20 della legge 28 febbraio 1985 n.47. Tizio si rivolge
quindi ad un procuratore legale per la tutela delle proprie ragioni, facendogli
presente di aver ignorato l’esistenza della norma del piano regolatore e di
aver fatto affidamento sulla legittimità della concessione rilasciatagli. Il
candidato, assunte le vesti del procuratore legale, rediga l’atto giudiziario
più idoneo a tutelare le ragioni di Tizio.
3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice
penale
3.1 Tizio,
pugile professionista, viene avvicinato di notte da due individui che riconosce
come due noti pregiudicati con i quali aveva avuto in precedenza un diverbio.
Ritenendo che i due stiano per aggredirlo, li colpisce ripetutamente con pugni,
lasciandoli in terra tramortiti e procurando ad uno la frattura della
mandibola, successivamente giudicata guaribile in oltre quaranta giorni con
indebolimento dell’organo della masticazione ed all’altro, una lesione del
bulbo oculare sinistro con conseguente diminuzione del visus. Successivamente,
preoccupato di eventuale conseguenze di carattere penale, si reca da un
procuratore legale per chiedergli un parere in merito alla sua posizione. Il
candidato, assunte le vesti del procuratore legale, rediga il parere
soffermandosi sugli Istituti e problematiche connesse alla fattispecie.
3.2 Tizio,
recatosi presso gli uffici del comune per una autenticazione di firma, vi trova
Caio, impiegato con funzioni di coadiutore, il quale gli fa presente che il
funzionario competente a compiere l’atto è momentaneamente assente. In seguito
alle pressioni di Tizio, il quale ha urgenza di ottenere l’autenticazione in
relazione alla scadenza di termini perentori, Caio ottiene telefonicamente
l’autorizzazione di Sempronio, funzionario competente, a sottoscrivere
l’autenticazione con il nome di quest’ultimo ed in tal modo autentica la firma
di Tizio il quale, soddisfatto dell’agevolazione ottenuta, spontaneamente dona
a Caio un orologio d’or che ha con sé. Successivamente, Caio, temendo, per la
sua condotta, conseguenze di carattere penale, si reca da un procuratore legale
per chiedergli un parere in merito alla sua posizione nonché in merito a quelle
di Tizio e di Sempronio. Il candidato, assunte le vesti del procuratore legale,
rediga il parere soffermandosi sugli istituti e problematiche connesse alla
fattispecie.
4. Atto giudiziario in materia di diritto privato
La ALFA
s.p.a., con propria deliberazione assembleare di aumento di capitale, offriva
in opposizione ai soci le azioni di nuova emissione. Prima della scadenza del
termine per l’esercizio del diritto di opzione, la società con altra
deliberazione dell’assemblea dei soci revocava il diritto di opzione data la
necessità di disporre la riduzione del capitale per perdite ed il contestuale
aumento dello stesso per riadeguarlo al minimo sociale. Il socio Tizio,
intenzionato ad esercitare il diritto di opzione, si rivolge ad un procuratore
legale per la tutela dei propri interessi. Il candidato, assunte le vesti del
procuratore legale, rediga l’atto giudiziario più idoneo alla tutela delle
ragioni di Tizio.
5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile
5.1 Tizio,
coniugato con Caia, è proprietario del fondo Corneliano. Entrambi i coniugi
commettono ad un’impresa appaltatrice una costruzione a spese comuni sul
predetto suolo. In difetto di espressa regolamentazione fra i coniugi circa la
proprietà della costruzione stessa, sorge fra loro controversia a proposito.
Tizio si rivolge ad un procuratore legale per un parere sulla questione. Il
candidato, assunte le vesti del procuratore legale, rediga il parere
soffermandosi sugli istituti applicabili e sulle problematiche connesse alla
fattispecie.
5.2 Tizio è
prenditore in buona fede di una cambiale rilasciata da Caio nella sua
dichiarata qualità di amministratore e legale rappresentante della società Alfa
s.r.l. Successivamente al rilascio, Tizio accerta che lo statuto della società
limita il potere del suo legale rappresentante, escludendo l’emissione di
titoli cambiari. Egli si rivolge pertanto ad un procuratore legale per un
parere sulla questione. Il candidato, assunte le vesti del procuratore legale,
rediga il parere soffermandosi sugli istituti applicabili e sulle problematiche
connesse alla fattispecie.
Anno 1992
1. Atto
giudiziario in materia di diritto amministrativo
Tizio, desiderando di iniziare
un’attività commerciale di ristorazione a Firenze, chiede la necessaria
autorizzazione. Avendone ricevuto diniego, motivato in base alla sufficienza
del tipo di esercizio in questione nella zona richiesta, impugna il
provvedimento ottenendone la sospensione. Nelle more del processo confidando
nell’esito del giudizio, Tizio provvede all’acquisto di quanto necessario per
avviare il futuro esercizio. Quindi con sentenza del 5 luglio 1992,
regolarmente notificata, il competente T.A.R. annulla l’impugnato provvedimento
di diniego. Permanendo l’inerzia dell’Amministrazione, Tizio, desiderando
comunque avviare l’attività ipotizzata, si reca dal proprio legale
prospettandogli il grave danno patito per non aver potuto, aprire
tempestivamente l’esercizio commerciale. Il candidato, assunte le vesti del
legale, predisponga l’atto giudiziario più conveniente nell’interesse di Tizio.
2. Atto giudiziario in materia di diritto penale
Uno scolaro, dopo essere sceso
dallo scuolabus, mentre tenta imprudentemente di attraversare la strada pre
entrare nell’istituto scolastico, viene investito ed ucciso dal conducente di
una autovettura. All’esito del giudizio di primo grado, il solo conducente
dello scuolabus viene condannato per omicidio colposo. Rediga il candidato l’atto
di appello svolgendo le argomentazioni utili all’assoluzione.
3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice
penale
3.1 A
Mevia, nel corso del parto avvenuto con taglio cesareo, vengono a sua insaputa
legate le trombe di Falloppio, sì da impedirne ulteriori gravidanze. Tale
intervento, autorizzato dal marito Tizio, anch’egli medico e presente al parto,
era stato ritenuto indispensabile dal ginecologo in considerazione del fatto
che Mevia avrebbe corso seri pericoli di vita in caso di una nuova gravidanza e
che la medesima non poteva assumere anticoncezionali ormonali. Successivamente
Mevia, venuta a conoscenza della menomazione subita, sporge denuncia-querela
nei confronti del coniuge e del medico. Il candidato assunte le vesti
dell’avvocato di Tizio, rediga un parere soffermandosi sui reati eventualmente
contestabili al suo cliente e su quelli che possono essere gli elementi e le
circostanze da assumere a sua difesa.
3.2 Tizio,
conosciutissimo uomo d’affari, in occasione del 18 compleanno della propria
figlia, organizza una festa che si svolge nel parco, recintato da un altro
muro, della propria villa. Alla festa intervengono note personalità che, Dato
il clima conviviale, indulgono in atteggiamenti non consoni al loro status
socio-professionale. Successivamente compaiono su alcuni rotocalchi numerose
fotografie della festa, che erano state scattate da un operatore indipendente
il quale, munito di idonea apparecchiatura, si era appostato su di un albero
del giardino confinante con il parco della villa di Tizio. Alcuni dei
personaggi ritratti nelle fotografie si rivolgono ad una avvocato chiedendo un
parere circa la possibilità di ottenere tutela in sede penale. Il Candidato
rediga il parere soffermandosi sulle figure di reato che potrebbero essere
contestate all’autore delle riprese fotografiche ed ai direttori delle testate
che avevano pubblicato le fotografie stesse.
4. Atto giudiziario in materia di diritto privato
Tizio,
residente a Roma, con scrittura privata del 15 gennaio 1991, promette in
vendita a Caio, residente a Milano, per il prezzo di due miliardi di lire,
l’antico palazzetto sito nel centro del Comune di Z. Convengono le parti che il
rogito definitivo venga stipulato il 19 settembre dello stesso anno. A questa
data, peraltro, Caio non compare innanzi al notaio designato nell’atto
preliminare. Tizio chiedendo ragione del comportamento di Caio, riceve da
quest’ultimo una lettera con la quale lo stesso informa: di essere venuto a
sapere nel mese di luglio, tramite un amico, che presso la Soprintendenza per i
beni architettonici, artistici e storici, era in corso una procedura per
sottoporre a vincolo il fabbricato promesso in vendita; che l’eventuale provvedimento
amministrativo gli avrebbe impedito di procedere alla già preventivata
ristrutturazione dell’immobile; che, a prescindere dalla conseguente
eccessività del prezzo di vendita, l’immobile, in quanto suscettibile di
vincolo amministrativo, non poteva considerarsi conforme a quello
originariamente promesso in vendita. Nel febbraio 1992 il palazzetto è
sottoposto a vincolo di carattere storico. Tizio si rivolge al proprio legale
ritenendo Caio inadempiente alle obbligazioni assunte con il preliminare di vendita.
Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga l’atto necessario a tutelare
gli interessi del cliente.
5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile
5.1 Con
scrittura privata 12 luglio 1990, Tizio stipulava con Caio un preliminare di compravendita
di un immobile di proprietà di quest’ultimo. Dopo alcuni giorni, i due
incontratisi in casa di comuni amici, decidevano di risolvere il contratto
preliminare ed in tal senso si accordavano verbalmente. In prossimità del
termine per l’esecuzione del preliminare Tizio invita formalmente Caio a
presentarsi avanti al Notaio per la stipula del contratto definitivo ma Caio
non aderisce all’invito assumendo l’avvenuta risoluzione dell’originario
contratto preliminare. Il candidato, assunte le ragioni di Tizio, rediga un
parere, soffermandosi sugli istituti che possono trovare applicazione nella
fattispecie in esame delineando l’eventuale più opportuna linea difensiva.
5.2 Tizio
e‘ usufruttuario, vita natural durante, di un appartamento del quale la nuda
proprietà appartiene a Caio. Il bene, peraltro, e‘ goduto dallo stesso Caio in
forza di un contratto di locazione stipulato con Tizio. Dovendosi effettuare
delle riparazioni straordinarie sull’immobile sorge il contrasto fra i predetti
circa la spettanza delle spese. Il candidato, assunte le ragioni di Tizio,
rediga un parere soffermandosi sugli istituti che possono trovare applicazione
nella fattispecie in esame e delineando l’eventuale più opportuna linea
difensiva.
Anno 1991
1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo
Il fondo
Corneliano, di proprietà di Tizio, sito nei pressi di Milano, destinato ad
essere attraversato da una nuova strada statale, viene parzialmente
espropriato, con fissazione di termine per il compimento dell’opera in due
anni. Nel corso della costruzione, nel tratto in questione viene progettato
l’inserimento di due svincoli, per la realizzazione dei quali il cantiere viene
esteso anche alla residua porzione del fondo Corneliano, già coltivato
intensivamente. Protrattisi tuttavia i lavori per tre anni per difficoltà
dovute ad iniziali ritrovamenti archeologici, Tizio si reca in loco con il
proprio legale e prende atto che mentre il tracciato della strada è completo,
la realizzazione di uno svincolo è in fase di ultimazione ed invece i lavori
per la realizzazione dell’altro sono ancora alla fase iniziale. A tal punto
Tizio invita il proprio legale a tutelare i suoi interessi che assume lesi
dall’attività dell’amministrazione. Il candidato assunte le vesti del legale, rediga
l’atto più idoneo nell’interesse del proprio assistito, soffermandosi sugli
istituti e sulle problematiche connesse alla fattispecie.
2. Atto giudiziario in materia di diritto penale
Tizio
viene derubato di dieci pecore. Ritenendo di conoscere l’autore del furto si
reca armato di fucile presso l’ovile di costui e tenendolo sotto la minaccia
dell’arma lo lega ad un albero dopo di che, pur individuate le proprie pecore
nel gregge, ne porta via con sé quindici, scelte fra le migliori e comunque
diverse dalle sue. Il candidato incaricato della difesa di Tizio rediga l’atto
di appello avverso la sentenza con la quale questi viene condannato per
estorsione aggravata.
3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice
penale
3.1 Tizio,
artigiano falegname, ha il proprio laboratorio in un locale sito al piano
terreno di un fabbricato di civile abitazione. I condomini dello stesso stabile
fanno recapitare a Tizio una diffida a non fare uso di materiali tossici per la
lucidatura e la laccatura del legno, in quanto l’utilizzo di tali prodotti ha
provocato irritazioni agli occhi ed alle prime vie aeree dei condomini del
primo piano. Il candidato rediga, su richiesta di Tizio, un motivato parere
circa le conseguenze di carattere penale nelle quali Tizio potrebbe incorrere
ove ignorasse la diffida, nel caso di denunzia da parte dei condomini che hanno
patito le lamentate conseguenze dell’uso dei materiali tossici.
3.2 Caio,
noto cantante di musica leggera, è affetto da un polipo alle corde vocali. Tale
diagnosi viene confermata dal noto otorinolaringoiatra Sempronio il quale
consiglia un intervento per rimuovere il polipo. Egli stesso esegue
l’operazione in esito alla quale la corda vocale interessata risulta
irreparabilmente danneggiata. Caio conseguentemente sporge querela nei
confronti del medico. Il candidato, officiato da Caio, il quale fa presente che
non gli era stata rappresentata in alcun modo la conseguenza dannosa poi
verificatasi, rediga un motivato parere tenendo presente che Sempronio allega
che nel corso dell’intervento la situazione clinica gli era parsa diversa da
quella diagnosticata di modo che non era tecnicamente possibile rimuovere il
polipo senza causare la perdita di funzionalità della corda vocale.
4. Atto giudiziario in materia di diritto privato
Tizio
avendo collaborato, previa stipulazione di apposito contratto, alla
sceneggiatura del film “Viva l’Italia”, avendo visionato in anteprima la
pellicola destinata alla distribuzione ed avendo altresì constatato che il suo
nome non figura indicato nei titoli fra gli sceneggiatori, si rivolge al suo
legale di fiducia per tutelare le sue ragioni. Il candidato assunte le vesti
dell’avvocato rediga l’atto ritenuto più idoneo alla tutela delle ragioni di
Tizio.
5. Parere motivato in materia regolata dal codice civile
5.1 Tizio è
titolare di un’autoscuola ed abitualmente mette a disposizione, per lo
svolgimento dell’esame pratico di guida, un’autovettura di sua proprietà. Il
giorno fissato per l’esame, sull’autovettura di Tizio prendono posto uno dei
candidati ed il funzionario esaminatore ed essi sono seguiti da un’autovettura,
condotta da Caio dipendente di Tizio, con a bordo altri candidati. L’automezzo
in questione è di proprietà del padre di uno degli esaminandi. Improvvisamente,
per un’inescusabile imprudenza di Caio, l’autovettura da lui condotta va a
collidere violentemente contro quella di Tizio danneggiandola gravemente. Nel
sinistro non si verificano danni alle persone e Tizio, ai sensi dell’articolo
22 della legge 24 dicembre 1969, n. 990, richiede il risarcimento del danno
alla società “Alfa” titolare del rapporto assicurativo avente ad oggetto
l’automezzo condotto da Caio. La società “Alfa”, pertanto, si rivolge al
proprio legale di fiducia per tutelare le proprie ragioni. Il candidato, assunte
le vesti del professionista, premessi cenni sugli istituti che possono trovare
applicazione sulla fattispecie in questione, provveda alla redazione di un
motivato parere in ordine alla vicenda.
5.2 Tizio acquista prima del matrimonio un terreno; successivamente alle
nozze con Caia (avvenute nel 1980) sul detto terreno viene costruita, con
l’apporto economico di entrambi i coniugi, una villetta adibita a casa
coniugale. Interviene separazione giudiziale fra i coniugi e Caia
successivamente chiede al giudice l’attribuzione in proprietà di una quota pari
alla metà della casa coniugale. Il candidato, incaricato della difesa di Caia,
premessi cenni sugli istituti attinenti alla fattispecie, rediga un motivato
parere in ordine alla vicenda.
Anno 1990
1. Atto giudiziario in materia di diritto amministrativo
Il Comune di Roma,
proprietario di un villino concesso in locazione a Tizio da cinque anni, ha
individuato una vasta zona di terreno sulla quale costruire la nuova città
giudiziaria di Roma; la zona, in gran parte di proprietà di terzi, comprende
il terreno su cui sorge il villino. Riconosciuta la pubblica utilità
dell'opera, è stato avviato il procedimento di espropriazione di tutta la zona
e nelle more della sua conclusione il Sindaco ha emesso un decreto con il quale
dispone in via d'urgenza l'occupazione del villino locato a Tizio. Il
candidato, rediga l'atto ritenuto più idoneo a tutelare l'interesse di Tizio
davanti l'autorità competente, soffermandosi inoltre sugli istituti e sulle
problematiche relativi alla fattispecie proposta.
2. Atto giudiziario in materia di diritto penale
Il rappresentante di
gioielli Tizio, inseguito da alcuni malviventi che minacciavano di sparargli se
non avesse consegnato loro la valigetta con i preziosi, esplose al loro
indirizzo dei colpi d'arma da fuoco, colpendone uno mortalmente.
Successivamente, accertato che i banditi erano in possesso di armi giocattolo,
Tizio, imputato del reato di omicidio volontario, è stato condannato alla pena
di venti anni di reclusione. Il candidato, assunte le vesti dell'avvocato,
rediga l'atto di appello alla sentenza, soffermandosi, altresì, sugli istituti
e sulle problematiche sottese alla fattispecie proposta.
3. Parere motivato in materia regolamentata dal codice
penale
3.1 Nel corso di un
procedimento penale, Tizio, minore degli anni diciotto, interrogato durante lo
svolgimento di un incidente probatorio e poi, divenuto maggiorenne, nella
successiva udienza pubblica, ha affermato entrambe le volte di essere stato in
compagnia di Caio, imputato di omicidio, in un orario in cui Caio non poteva
materialmente trovarsi nel luogo indicato da Tizio. Nelle more dell'udienza
fissata per il giudizio di falsa testimonianza, contestatagli, Tizio chiede al
proprio avvocato un parere sulla sua posizione. Il candidato, assunte le vesti
dell'avvocato, rediga il parere richiesto, soffermandosi sugli istituti e
sulle problematiche ad esse sottese.
3.2 Tizia,
avuto da un mese un bimbo da una relazione illegittima, decide di abbandonarlo.
Nottetempo, accompagnata dalla sorella Caia che, tuttavia cerca fino all'ultimo
di dissuaderla, Tizia lascia il piccolo per strada, in una carrozzina. Il
bambino, a causa dei rigori della stagione, oltre che delle sue già precarie
condizioni fisiche, non sopravvive. Nel timore di essere stata riconosciuta da
un conoscente, Tizia si confida con un amico avvocato, chiedendogli un parere
in merito, sia con riferimento alla propria posizione, che a quella della
sorella Caia. Il candidato, assunte le vesti dell'avvocato, rediga il parere
richiesto, soffermandosi sugli istituti e sulle problematiche sottese alfa
fattispecie proposta.
4. Atto giudiziario in materia di diritto privato
Tizio acquistato un villino in
multiproprietà in provincia di Trento per due settimane di dicembre, recatosi
a trascorrervi le vacanze di Natale, si avvede che il proprietario del fondo
finitimo, con il presunto consenso del titolare del diritto di multiproprietà
nel periodo estivo, ha edificato un ricovero per la propria automobile,
invadendo per due metri il giardino del villino. Tizio, allora, si reca dal
proprio avvocato e, fattogli presente di aver progettato di utilizzare quella
parte del giardino per depositarvi della legna, gli chiede di sostenere le
proprie ragioni davanti al giudice. Il candidato, assunte le vesti
dell'avvocato, rediga l'atto giudiziario ritenuto più idoneo, soffermandosi,
altresì, sugli istituti e sulle problematiche sottese alla fattispecie
all'esame.
5. Parere motivato in materia
regolata dal codice civile
5.1 Tizio,
accompagnato dalla moglie Mevia, si reca nel negozio di vendita di mobili di
Sempronio, per acquistare l'arredamento della stanza da letto coniugale. A
seguito di trattativa, svolta da Tizio alla presenza della moglie, il contratto
è sottoscritto da Tizio, il quale rilascia sei cambiali sottoscritte soltanto
da lui. I due coniugi vivono in regime di comunione dei beni, ma Mevia è anche
titolare di un patrimonio proprio acquisito anteriormente al matrimonio.
Sempronio, rimaste non onorate le prime due cambiali, decide di procedere
esecutivamente sui beni comuni ma accerta che gli stessi non sono sufficienti a
realizzare il suo credito. Intendendo rivolgersi per il pagamento delle sei
cambiali a Mevia, proprietaria della casa coniugale a seguito di successione
paterna, rivolge alla stessa invito scritto, precisando che in mancanza avrebbe
adito il giudice. Mevia si rivolge all'avvocato Coriolano, per un parere sulla
sua posizione giuridica nei confronti di Sempronio. Il candidato, assunte le
vesti dell'avvocato, rediga il parere richiesto, soffermandosi, altresì, sugli
istituti e sulle problematiche sottesi alla fattispecie proposta.
5.2 Tizio,
proprietario del fondo A intercluso, raggiunge il suo terreno dalla strada
pubblica, utilizzando una strada pedonale realizzata sul fondo B di Caio,
caratterizzato da un forte pendio. A seguito di trasformazione fondiaria Tizio
ha bisogno di disporre di una strada carrabile che permetta il trasporto
agevole dei prodotti e a tal fine si rivolge a Mevio, proprietario del fondo C,
adibito a giardino, chiedendo la costituzione di servitù coattiva su detto
terreno. Mevio si rivolge al suo avvocato di fiducia per sapere se sia
obbligato a subire la costituzione della servitù sul giardino di sua proprietà.
Il candidato, assunte le vesti dell'avvocato, rediga il parere richiesto,
soffermandosi altresì sugli istituti e sulle problematiche ad esso sottese.