Suites a

 

Violoncello Solo

 

senza Basso

 

composées

 

par

 

Sr. J. S. Bach

 

Maitre de Chapelle

 

 

 

 

BACH INVENZIONI

 

 

 

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INDICE

Prefazione

 

Invenzione n 1 bwv 772

Primo episodio

Soggetto

La prima frase (esposizione)

Una piccola, ma non troppo, digressione

La seconda frase (primo divertimento)

Secondo episodio

La prima frase (seconda esposizione)

La seconda frase (secondo divertimento)

Terzo episodio

Pedale e chiusa

Schema

 

 

 

 

PREFAZIONE

 

 

 

 

Auffrichtige Anleitungveritiera


Wormit denen Liebhabern des Clavires, besonders aber denen Lehrbegierigen, eine de¸tliche Art gezeiget
wird, nicht alleine (1) mit 2 Stimmen reine spielen zu lernen, sondern auch bey weiteren progressen (2) mit
dreyen obligaten Partien richtig und wohl zu verfahren, anbey auch zugleich gute inventiones nicht alleine zu
bekommen, sondern auch selbige wohl durchzuf¸hren, am allermeisten aber eine cantable Art im Spielen zu
erlangen, und darneben einen starcken Vorschmack von der Composition zu ¸berkommen.
 

Verfertiget
von


Joh. Seb. Bach

.Hochf¸rstlich Anhalt-Cˆthenischen Capellmeister

Anno Christi 1723

 

 

 

 

Guida veritiera

con cui si illustra agli appassionati della tastiera, ma soprattutto a chi è interessato all’insegnamento, un metodo chiaro, non solo (1) per imparare a suonare correttamente a due voci, ma anche, progressivamente,(2) per eseguire puntualmente e bene tre parti obbligate, nonché per trovare, allo stesso tempo, non solo buone inventiones, ma anche per suonarle bene e, soprattutto, per ottenere nell’esecuzione uno stile cantabile e, oltre a ciò, impadronirsi di un primo, robusto gusto per la composizione.

  Composta da

  Joh. Seb. Bach.  

Maestro di Cappella della corte  di Anhalt-Cöthen

Anno Christi 1723

  (Trad. Roberta Facchini)

   

 

 

 

 Nota: questa l’intestazione autografa di J S Bach, ripresa dal sito di Luigi Castaldi, che propone oltre alle invenzioni notizie sulle fonti e la tavola degli abbellimenti sempre di Bach.  

 

 Come ci rileva l’intestazione, le quindici invenzioni a due voci furono composte da Bach per introdurre allo studio dell’esecuzione polifonica e della composizione. Insieme al Klavierbüchlein für W. F. Bach compendio per il figlio, alle successive sinfonie a tre voci che ne rappresentano la naturale continuazione ed al Wohl temperierte Clavier, rappresentano uno strumento ideale che ci permetterà come “figli di Bach” di ripercorrerne l’ideale cammino. Per l’unità d’intenti e per la simile rappresentazione ciclica, comparerò in alcuni punti l’invenzione con il primo preludio e fuga del Wtc1. Come il Wtc, che rappresenta un ciclo di ventiquattro preludi e fughe in tutte le tonalità partendo da DoM, così queste invenzioni, che ne sembrano quasi un prototipo, rappresentano un ciclo sulla scala diatonica maggiore/minore partendo da DoM.

   

 

 

 

J. S. BACH INVENZIONE N 1 BWV 772

 

 PRIMO EPISODIO

 

  Soggetto

 

   La seguente esposizione del tema da cui scaturirà tutto il materiale dell’invenzione,  ha il duplice intento (rimanendo nello spirito bachiano) di rendere chiara la materia primaria su cui si sviluppa la composizione, duplice intento dicevo, perché anche ai fini esecutivi una corretta articolazione rende nitido il tessuto polifonico che si sviluppa fraseologicamente indipendente in ciascuna delle due voci.

  Il soggetto è rappresentato da una semifrase che comprende la bat 1 e il primo sedicesimo di bat 2. A sua volta è composto da due incisi. Il primo inciso termina sul primo ottavo del terzo movimento, cadenza tronca o maschile, il secondo, di carattere contrastante, inizia sulla nota su cui termina il primo, collegamento per elisione,  e termina con una cadenza tronca sul primo sedicesimo della bat 2. Nelle composizioni imitative è utile individuare anche la testa del soggetto, rappresenta un frammento spesso ripreso in forma imitativa, può essere descritto come il primo moto melodico del soggetto, il primo piede metrico. In ogni caso l’individuazione formale, sarà sempre legata là dove (in senso letterale)  si respira naturalmente. Ecco finalmente il nostro soggetto rappresentato nelle sue tre componenti di: testa, primo e secondo inciso e nel suo aspetto integrale.

 

   

Soggetto

 

 

 

 

  Questo soggetto ha strette relazioni, almeno nelle sua parte iniziale, con il soggetto della prima fuga del Wtc1. La testa del soggetto della fuga rappresenta una riproposizione in aumentazione, raddoppio dei valori, di quella dell’invenzione. Ricordo che anche la prima parte di Wtc1 fu composta a Cöthen insieme alle composizione per strumenti soli come quelle per violino e violoncello, fu quello un periodo di grande interesse strumentale.

 

 

 

 

 

 

LA PRIMA FRASE (ESPOSIZIONE)

 

Esposto il soggetto la seconda voce ne entra in imitazione prima del termine all’ottava inferiore. Si può notare come all’entrata della risposta cambi la ritmica del soggetto che permette una maggiore indipendenza delle due voci. In questa seconda parte della prima battuta viene subito affermata la tonalità di DoM tramite il movimento dell’armonia di dominante a quella di tonica V-I, quarto movimento, con la risoluzione della sensibile. E’ qui bene precisare che l’andamento polifonico dev’essere controllato anche verticalmente, l’andamento armonico di una fuga una invenzione è simile a quello di un preludio, il problema che si pone nelle composizioni polifoniche è di individuare le note di passaggio delle armonie prodotte dal movimento delle voci. La seconda parte della risposta subisce una modificazione per mantenere l’armonia di dominante su cui subentra una nuova entrata del soggetto alla quinta superiore. 

   La seconda entrata del tema avviene alla dominante e viene imitata dalla seconda voce all’ottava inferiore, l’imitazione si limita al primo inciso, al cui termine avviene una sospensione caratterizzata dalla cadenza composta IV-V-I ultimo movimento della bat. 2 e primo ottavo di bat 3. Possiamo indicare nella conclusione di questa frase il termine dell’esposizione del soggetto, come avviene nella fuga se pur in modo più complesso.

Questa ultima imitazione del soggetto ci rende esplicita una delle cause della mutazione. Ricordo che la mutazione consiste in una variazione, nella imitazione di un intervallo, della risposta rispetto al soggetto. Dato che il primo inciso del soggetto termina sulla dominante, la riproposizione del soggetto alla quinta superiore porterebbe la sua imitazione alla dominante della dominante, re, nota che ci porterebbe lontani dall’armonia di tonica, armonia richiesta per la conclusione della frase. Bach infatti risponde a sol-re con sol-do, termine bat 2 inizio bat 3.

 

   

Esposizione

 

 

 

 

UNA PICCOLA, MA NON TROPPO, DIGRESSIONE

 

  In relazione all’ultima cadenza vorrei qui fare una piccola digressione: la quasi totalità dei trattati d’armonia, diciamo dal settecento in poi, da quando si è venuta a codificare l’armonia moderna, individuano i gradi fondamentali della scala  nel IV-V-I: la suddivisione armonica e aritmetica dell'ottava (di origine greca), l’individuazione, nei loro accordi, delle note della scala, la relazione di modo: maggiori nel maggiore e viceversa, l’individuazione delle cadenze autentica e plagale, la loro dislocazione: inizio e fine del primo e secondo tetracordo, sono le principali ragioni addotte per questa teorizzazione. Per lo più sillogismi che non entrano nella sostanza musicale.

  Se esaminiamo la scala diatonica vediamo che essa è composta da due tetracordi perfettamente uguali:

  Do-Re-Mi-Fa - Sol-La-Si-Do

  Se ascoltiamo melodicamente il secondo tetracordo, è chiara la risoluzione al Do per il carattere di sensibile del Si, possiamo quindi considerare il Sol e il Do gradi principali della tonalità. Altrettanto non possiamo dire del primo tetracordo, in cui il Do tonica verrebbe ad assumere l’aspetto di dominante di Fa con Mi sensibile, contraddicendo il senso tonale unico. Il salto principale, tendenza, cadenza, (da cadere) individuati dalla tonalità moderna di quarta giusta ascendente o quinta giusta discendente (salti omologhi) delle rispettive dominanti, amplificheranno tale sensazione.

  La scala, armonicamente parlando, va considerata:

   Re-Mi-Fa-Sol-La-Si-Do

  La tonica è un punto di arrivo della tonalità e non di partenza, l’apertura del movimento armonico avviene quindi sul Re, che con il suo movimento al Sol non ne determina la tonalità per la mancanza di sensibilità del Fa, ed il Sol nel movimento al Do, come punto di collegamento dei due tetracordi, assumerà esplicitamente la caratteristica di dominante del movimento complessivo. Un brano può iniziare con la tonica, ma questa individuazione avviene a posteriori, quindi il succedersi dei gradi I-II deve essere considerato un collegamento di due procedimenti diversi.

  I gradi principali della scala vanno individuati quindi nel: II-V-I.  

 

 

 

 

   LA SECONDA FRASE (PRIMO DIVERTIMENTO)

 

  PROGRESSIONE

 

  Dopo l’esposizione del soggetto subentra un divertimento su frammenti ricavati dal primo inciso e dalla testa del soggetto. La prima voce propone il primo inciso per inversione, ricordo che l’inversione consiste nell’invertire il movimento melodico da ascendente in discendente e viceversa, mentre la seconda voce risponde con la testa del soggetto in aumentazione, raddoppiandone i valori. L’inversione dell’inciso muta l’ultima nota in battere, questo procedimento sarà constante in tutta l’invenzione.

 

 

Inversione

 

   

Aumentazione

 

 

 

   

Il divertimento procede in progressione DoM V-I, III-VI, SolM IV-VII, II-V, sulla cui armonia (dominante di SolM) si arriva a una sospensione della progressione, primo ottavo della bat 5.

  Le progressioni sono sempre introdotte e terminate da delle cadenze verso i gradi iniziali e finali, o questi gradi formano cadenze con quelli successivi.  

 

 

Progressione  

 

 

 

 

CHIUSA

 

  La frase prosegue bat 5 in forma doppia e dopo il primo inciso del soggetto in retto che afferma la tonalità di SolM, un frammento inverso del soggetto con al basso un frammento della testa in aumentazione in progressione IV-V, VI-VII, I-II, porta alla chiusa sulla tonica, chiusa resa plastica ed elegante dall’ornamentazione melodica, ornamentazione che ritroviamo anche se più elaborata nel finale del primo preludio del Wtc1. Sulla prima croma della bat 7 termina il primo periodo che possiamo indicare come primo episodio.

 

     

Chiusa

 

 

 

 

  SECONDO EPISODIO

 

  LA PRIMA FRASE (SECONDA ESPOSIZIONE)

 

  Alla bat 7 si apre una nuova esposizione nel tono della dominante, è la seconda voce ad esporre l’antecedente e la prima lo imita all’ottava superiore. Come nella prima esposizione la tonalità viene affermata con le armonie V-I all’ultimo quarto della settima battuta.

 L’inversione delle entrate necessita che la prima esposizione sia composta in contrappunto doppio. Il contrappunto doppio consiste in una tecnica compositiva che consente il rivolto delle parti e quindi dei suoi intervalli, nel nostro caso all’ottava.

 Come si vede l’ottava diventa unisono, la settima seconda, la sesta terza etc. e viceversa, l’intervallo che dobbiamo controllare maggiormente è la quinta in quanto nel rivolto diventa quarta, intervallo che con il basso viene considerato dissonante.

  Anche la progressione del secondo episodio batt 11-13 è scritta in contrappunto all’ottava.

    In questa seconda esposizione alla seconda entrata del tema viene risposto non all’ottava superiore ma alla quinta. L’armonia di dominante della seconda battuta si muove nella successione V-I cadenzando alla prima croma della bat 9 su cui termina questa frase e relativa esposizione.

 

Seconda Esposizione 

   

 

 

 

LA SECONDA FRASE (SECONDO DIVERTIMENTO)

 

Progressione imitata

  Alla nona battuta inizia una nuova entrata, nella tonalità principale, del soggetto in inversione della prima parte e con la seconda mutata, a cui risponde alla quinta superiore l’altra voce. Questa imitazione dà luogo ad una progressione imitata modulante. La progressione procede: DoM I-V Rem I-V, l’imitazione DoM V-I Rem V-I, le rispettive tonalità sono affermate con la cadenza V-I, primo movimento bat 10 e bat 11.

 

   

Progressione imitata

 

 

 

 

PROGRESSIONE IN RIVOLTO

 

  La frase prosegue in forma tripla da bat 11. Questa frase rappresenta il rivolto trasportato in Rem della progressione del primo episodio (bat 3), la prima voce espone la testa del soggetto in aumentazione mentre la seconda l’inversione del primo inciso.

Si muove con le seguenti armonie Rem V-I, III-VI, Lam IV-VII, II-V e sospendendosi sulla dominante sulla prima croma di bat 13.

 

 

Progressione in contrappunto all'ottava

 

 

 

 

CHIUSA

 

   L’ultima e terza parte ha funzione di chiusa del periodo, inizia alla bat 13 sulla tonalità già preparata di Lam. Un’ultima ricapitolazione del soggetto, esponendone la prima parte in retto dalla prima voce imitata dalla seconda in inverso, ci introduce ad un procedimento in cui le voci muovendosi per moto contrario espongono la prima il retto e la seconda l’inverso un frammento del soggetto, procedimento che porta, primo ottavo bat 15 alla chiusa sulla tonica di Lam del periodo, che possiamo definire anche secondo episodio, con la cadenza V-I

  Vorrei qui far notare come il processo modulante abbia sin qui seguito un andamento ascendente per quinte: DoM-SolM-Rem-Lam, una sorta di intensificazione progressiva tonale. La parte successiva, il periodo di chiusa, subirà un processo opposto, decrescente di quinta: prima in Rem per poi tornare alla tonalità d’impianto DoM. 

 

Chiusa secondo episodio

 

 

 

 

  TERZO EPISODIO

 

   PEDALE E CHIUSA

 

  PROGRESSIONE IMITATA

 

  Questa chiusa finale si muove tornando al tono principale DoM. La prima parte apre alla bat 15, è tutta imperniata su una graziosa forma ad eco basata sull’inverso e sul retto della prima parte del soggetto che le due voci si alternano mentre l’altra tiene una nota ferma in pedale.

  In particolare si tratta di una progressione imitata. La progressione è rappresentata dall’inverso Rem V (bat 15)-I (inizio bat 16), DoM V (bat 17)-I (inizio bat 18), l’imitazione è rappresenta dal retto DoM II (bat 16)-V (inizio bat17), FaM V (bat18)-I (inizio bat 19).

 Dove termina il primo modello di progressione 1° grado di Rem inizia il primo modello d’imitazione come 2° grado di DoM, dove inizia il secondo modello di progressione 5° grado di DoM termina il primo modello d’imitazione 5° grado di DoM, dove termina il secondo modello di progressione 1° grado di DoM inizia il secondo modello d’imitazione V grado in FaM.

            

                          Rem V               I      DoM  V               I

Progressione              _________                  _________                                                                                                                   

                                           DoM II               V     FaM  V                 I

Imitazione                                    __________                 __________

 

 

 

 

PEDALE

 

Si tratta di un pedale formato dalle note dell’accordo di settima di dominante da bat 15 a bat 17, e da quelle dell’accordo di tonica a bat 18.

  Anche il pedale viene introdotto e terminato con delle cadenze. In questo caso la il pedale alla dominante è introdotto con la cadenza V-I in Rem e terminato con la cadenza V-I in FaM, tutto questo formando un pedale di dominante e tonica in DoM. 

 

          

  Progressione imitata e pedale

 

 

 

 

CHIUSA

 

  La chiusa finale apre a bat 19, la prima voce propone il primo inciso del soggetto e la seconda l’inversione per aumentazione della testa del soggetto.

 

   

Inversione e aumentazione  

 

 

 

 

    Procede in progressione FaM V-VI, VII-I, DoM V-I, e concludendosi a bat 20, la cui voce al basso introduce alla bat 21 la cadenza finale, che presentando la prima parte del soggetto in inverso, avviene sui gradi IV-V-I dove il IV grado, enfatizzato dalla sua dominante, assumerà la duplice funzione di tonica di FaM e sottodominante di DoM.  

 

  

Chiusa finale

 

 

 

Vorrei infine far notare come le armonie di questa forma di chiusa siano le stesse del finale del primo preludio e fuga del Wtc1

 

 

 

   

SCHEMA

 

   

 

 

Bwv 772