Suites a
Violoncello Solo
senza Basso
composées
par
Sr. J. S. Bach
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BWV 1007 SUITE I SOLM
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I collegamenti tematici nelle Suites
Costruita in una tonalità di ampia risonanza SOLM, apre il ciclo delle sei. Il suo semplice lirismo si snoda nelle varie danze: prelude, allemande, courante, sarabande, minuet I°, minuet II°, gigue.
L'urtext è ripreso dalla Bach Gesamtausgabe Leipzig 1851-1899
Suite 1 urtext
Suite 1 commento
Suite 1 manoscritti
Prelude letteralmente composto da pre - avanti e ludere da ludos - gioco, introduce la Suite. La sua forma libera spesso si basa, come il seguente preludio, su una forma caratteristica per questo tipo di composizione, quella di prendere come modello un disegno ritmico che serve da base all'intero pezzo, lasciando all'armonia ed ai suoi giri armonici la funzione di formare i singoli periodi; in questo caso la frammentazione in sedicesimi dell'accordo con fioritura in nota di volta della parte superiore.
In riferimento alla suite di Bach, assume anche la funzione di guida per la suite, ne introduce il carattere ed anche in molti casi un motivo base un punto di riferimento armonico. Non quindi una funzione solamente introduttiva, ma organica all'intera unità delle danze.
Si nota come il pedale iniziale di tonica si ricollega al potente ed ampio periodo finale, dove il pedale in forma cadenzale col naturale salto di 4° ascendente (II-V-I), culmina sulla tonica alla voce superiore.
Danza di origine tedesca di andamento binario moderato con carattere processionale.
Danza di origine italiana, fu in origine di tipo binario e poi ternario. Si distinguono la corrente italiana più rapida e impetuosa, e quella francese più contenuta. Questa corrente è del tipo italiano, con motivi di forte e dinamica incisione. Contrasta nella suite con la precedente Allemande.
L'apparente rigore formale di due periodi composti da due frasi di quattro battute ciascuna, racchiude al suo interno, nella composizione degli incisi e delle semifrasi, una dialettica frastagliata in questa danza nobile e solenne.
Dopo la Sarabanda, Bach inserisce delle danze variabili, secondo le norme della Suite. In questo caso sono minuetti. Elegante e scorrevole il primo. Il secondo composto, come da tradizione, nel corrispettivo minore e la ripresa del primo senza ripetizioni, questo minuetto è caratterizzato da un'aggraziata eleganza.
Danza di origine irlandese, in tempo composto veloce, (suddivisione ternaria) in origine in 3/8 e successivamente in 6/8 e 12/8, costituisce il tempo finale mosso della suite, Bach ne fa largo uso.
Dall'inizio caratterizzato da
anticipazioni che suggeriscono quasi un andamento sincopato, Pablo Casals (born
Dec. 29, 1876, Vendrell, Spain
I COLLEGAMENTI TEMATICI NELLE SUITES
Suite I L’argomento
che mi accingo, seppur limitatamente, a descrivere, comporta una certa
complessità, non solo tecnica, ma più genericamente storico estetica. Inoltre
mi sembra che tale argomento sia poco affrontato dalla critica. La
Suite nata dal raggruppamento di varie danze nel XV° secolo, all’inizio con
l’andamento lento-veloce, ebbe
nel Barocco il suo massimo sviluppo. Genericamente viene usata l’espressione
“stilizzazione” per indicare l’acquisizione alla musica “colta” di
danze di origine popolare. Il principio unificante principale, è dato dall’unità tonale. Tutte le danze devono essere nella stessa tonalità. A questo fanno eccezione le danze variabili dopo la Sarabanda, che può essere considerata come la danza centrale, di bipartimento della Suite. Le danze variabili, accostate spesso da 1° e 2°, (minuet - bourree - gavotte) si presentano: la prima nella tonalità principale e la seconda spesso nell’omologa di modo diverso. Oltre a queste caratteristiche generali, in Bach troviamo spesso collegamenti motivici almeno iniziali, per poi muoversi con andamenti indipendenti. E’ qui necessaria una precisazione sui significati delle parole tema e motivo, e sulla loro collocazione storica. La distinzione tra tema e motivo, semplificando, potrebbe così essere così definita: il tema rappresenta un’idea musicale compiuta con possibilità di sviluppi per es. la dialettica tra i due temi della forma-sonata, il soggetto nella fuga, il refrain che si alterna ad altri temi nel rondeau, il tema e le sue successive variazioni, il motivo può essere considerato uno spunto tematico. Le
danze delle Suite sono tutte monotematiche, del tipo A-A1 . La tematicità bachiana nasce
spesso da un materiale oggettivo, l'armonia, e si muove nella logica
dell’armonia tonale, di cui Bach era profondo conoscitore (…non solo nelle
regole in uso e per facile esperienza da maestro di scuola, ma per averne
penetrato lo spirito nella sua essenzialità…[G.Pannain]), da un materiale
storicizzato. Questo vale anche per Mozart e Beethoven, ma mentre per essi, in
modo diverso, è l’idea che in un certo senso modella l’armonia, ed in
questo senso possiamo parlare di musica soggettiva, in Bach sembra che l’idea
musicale scaturisca direttamente dal tessuto armonico da un qualcosa che esiste
già. In questo senso Bach spesso è considerato il “grande conservatore”.
Come scrive M.Mila (cito a memoria): "sconfitto sul piano tattico trionfa su
quello strategico". Infatti, al di là dei valori estetici, la musica che al suo
tempo si imponeva, lo “stile galante”,
già imponeva la nuova sensibilità, quella di subordinare la materia
compositiva all’idea musicale. C.
P. E. Bach, Mozart, Beethoven e per altri versi gli stessi nostri Frescobaldi,Vivaldi,
Boccherini, penso che non avrebbero mai scritto un canone cancerizzante, una
musica che prevede la sovrapposizione di una linea melodica ricavandola leggendo
la prima dalla fine all’inizio. Cosa c’è di più oggettivo, preordinato di
questo? Bach lo fece e quello che più stupisce con risultati
alti
musicali. Tutto
questo per introdurre gli esempi che seguono, che mostrano come in Bach l’idea
musicale delle varie danze nasca da una semplice struttura armonica, in questo
caso triade di tonica in seconda posizione melodica (terza nella parte acuta)
SOL-RE-SI, e come queste tre note servano per l’idea tematica di apertura di
tutte le danze all’interno della Suite.
Nell’esempio
1 vediamo come le tre note SOL-RE-SI aprono in arpeggio il
primo inciso del Preludio. Le
stesse note, con il levare iniziale, aprono l’Allemanda. Anche
la prima semifrase della Courante è basata su di esse le altre note
rappresentano note di volta, di passaggio o note d’armonia trasportate
d’ottava. La
Sarabande apre con l’accordo come l’Allemande.
Il
Minuet I arpeggia l’accordo ed il Minuet II introduce l’accordo
melodicamente, con nota di volta e nota sfuggita. La
Gigue è l’unica danza che pur aprendo con la stessa armonia iniziale
non riproduce esattamente le tre note.
Nell’esempio
2 oltre ad indicare anche le varie note di passaggio e di volta, mostra,
attraverso cerchi e rettangoli di colori uguali, uguale accordi nelle varie
danze. Notare gli accordi delle quattro semifrasi del primo periodo del Preludio
corrispondono esattamente ad i primi quattro accordi della Sarabande.
BACH TRA TONALITA’ E MODALITA’
Le nostre 24 tonalità, 12 maggiori e 12 minori, si basano su due scale DO maggiore e LA minore, ultime sintesi dei modi gregoriani rispettivamente modo ionico ed eolico nella terminologia gregoriana. Il secondo minuetto della prima suite porta in chiave un solo bemolle. Essendo il pezzo in SOLm dovrebbe portare due bemolle. Evidentemente è stato trasportato una quinta discendente il primo modo gregoriano autentico RE, dorico Esso
differisce dal modo di Lam per la sesta maggiore, corrisponde al modo minore
melodico senza la sensibile che verrà introdotta durante lo svolgimento del
pezzo. Questo mi pare che dimostri come al tempo di Bach fosse ancora viva l’influenza dei modi gregoriani.
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