FRESCOBALDI GIROLAMO
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Fiori Musicali
Il
Primo libro di Toccate e Partite d'Intavolatura di Cimbalo 1615a -
1615b - 1937
Il secondo libro di toccate, canzoni, versi d'hinni
Il primo
libro di capricci 1624
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http://www.meantone.altervista.org/index.html
FIORI MUSICALI
Fiori musicali di diverse compositioni toccate, kirie, canzoni, capricci, e
recercari in partitura a quattro utili per sonatori. Opera duodecima. In Venetia,
Appresso Alessandro Vincenti. 1635
http://www.meantone.altervista.org/fiorimusicali.htm
Al Lettore
Essendo stato sempre desideroso (per quel talento che mi è da Dio / Conceduto)
di giouare con le mie fatiche alli studiosi di detta pro-/fessione, sempre ho
dimostrato al mondo con le mie Stampe d'in-/tauolatura, & in partitura di ogni
sorte capricci e d'inuentioni dar / segno del mio dessideroso affetto, accio che
ogniuno vedendo, e stu- / diando le mie opre ne restasse contento, &
approfittato. Con que- / sto mio libro dirò solo che il mio principal fine è di
giouare alli Or- / ganisti hauendo fatto tale compositione di tal stile di
sonare, che potranno rispondere / à messe & à Vespri, il che conoscendo esser à
loro di molto profitto e Potranno anco ser- /uirsi à suo beneplacito di detti
Versi, nelle Canzoni finire nelle sue Cadenze così ne / Ricercari, quando
paressero troppo lunghi, stimo di molta importanza à sonatori, il / praticare le
partiture perché non solo stimo, à chi ha desiderio affatticarsi in tal compo- /
sitione ma necessario Essendo che tal materia quasi paragone distingue e fa
conoscere il / vero oro delle virtuose attioni dal Ignoranti[.] altro non mi
occorre solo che l'esperienza è / del tutto maestra: proui, & esperimenti chi
vol in questa arte auanzarsi la Verità di / quanto ho detto [e] vedrà quanto
esequirà di profitto. /
1 Nelle Toccate quando si trouerà alcuni
trilli ouero passi affettuosi sonarli adagio / e nelle crome seguite nelle parti
insieme fargli alquanto allegri e nelli trilli siano fatti / più adagio con il
lentar la battuta benché le toccate si deuono fare à suo beneplacito / secondo
il gusto del sonatore.
2 Li principi di tutte le Toccate ben che siano di crome potransi fare adagio, e
poi / secondo i loro passi farli allegri.
3 Nelli Kirie alcuni si potranno sonare con battuta allegra, &altri con lenta
come / parerà a giuditio di chi sonarà.
4 Anchora detti versi benché siano fatti per kirie potranno seruire alcuni come
più / piacerà per altri affetti.
5 Nelli Canti fermi benché siano legati per non impedire le mani si potranno
scior- /re più comodità hauendo usato tuta quella facilità che habbià saputo.
Come è noto, diversamente dai due Libri
di Toccate, Frescobaldi diede alle stampe i Fiori Musicali in partitura a
quattro righi e non in Intavolatura. Questo sistema di scrittura permetteva di
leggere in piena chiarezza le trame contrappuntistiche dei vari pezzi (lavori
analoghi li ritroviamo in Trabaci, Mayone, Strozzi, ma anche in Cima, Battiferri
e altri fino all’Arte della Fuga di Bach). L’organista dell’epoca era
sicuramente in grado di suonare dalla partitura, particolarità e abilità che
vennero sempre meno nel tempo.
Di norma quando il trascrittore si trova
innanzi ai quattro pentagrammi e deve procedere alla loro realizzazione per la
tastiera affida al rigo superiore in chiave di Sol le note corrispondenti alla
voce del Canto e dell’Alto e a quello inferiore in chiave di Fa quanto
appartiene alle voci del Tenore e del Basso. Questa tecnica di trascrizione
porta però a numerosi inconvenienti. Si rispetta sicuramente l’indipendenza
grafica delle diverse voci, ma spesso vengono a crearsi quei famigerati “incroci
delle parti” che rendono difficile l’immediatezza di lettura dello spartito
musicale
Per evitare questi inconvenienti bisogna
allora riandare a consultare quell’enorme miniera di informazioni che è il
Transilvano di Girolamo Diruta (Venezia, 1593) ed esaminare in esso,
comprendendo e mettendo poi in pratica, quanto di importante è racchiuso nel
capitolo dedicato alla tecnica di intavolare (cioè di scrivere per tastiera)
dalla partitura.
Si noterà che la preoccupazione del
trascrittore non sarà quella di rispettare pedissequamente la distribuzione
della voci ma di demarcare con precisione assoluta quanto dovrà eseguire la mano
destra (sul rigo superiore) e quello che spetterà alla mano sinistra (sul rigo
inferiore). Ecco perché la voce dell’Alto può talvolta essere sistemata nel rigo
inferiore e quella del Tenore vagare nel rigo superiore.
Jolando Scarpa
^
IL
PRIMO LIBRO DI TOCCATE E PARTITE D'INTAVOLATURA DI CIMBALO
http://digilander.libero.it/initlabor/musica-modalita/modalita-fresc-toccate.html
Il primo libro venne pubblicato nel 1615 con il titolo
Toccate e Partite d’intavolatura di Cimbalo libro primo.
Sia nella ristampa del 1615-1616 sia in quella del 1637 vennero aggiunti alcuni
brani alla raccolta, ma per quel che riguarda le dodici Toccate esse non furono
modificate.
Il primo libro d'intavolature di
toccate di cimbalo et organo / partite sopra l'arie di Romanesca Ruggiero,
monica, follie e correnti ; di Girolamo Frescobaldi. Roma : N. Borboni, 1628.
http://www.meantone.altervista.org/frescobaldi_I.htm
l Primo libro di Toccate e Partite d'Intavolatura di
Cimbalo 1615a [Prima edizione]
Il primo libro d'intavolature di toccate di cimbalo et
organo / partite sopra l'arie di Romanesca Ruggiero, monica, follie e correnti ;
di Girolamo Frescobaldi. Roma : N. Borboni, 1628.
Al Lettore
Perché il modo di queste mie compositioni mi par gradito, ho pensato
rappresentarlo in stampa con l'infrascritte auertenze; protestando ch'io
deferisco al merito altrui et osseruo il valore d'ciascuno; Ma si gradisca
l'affetto, con cui l'espongo al studioso esercitio, sicuro che per mezzo di
questo si troueranno l'opere più facili, che in apparenza non sono.
I Principij delle Toccate sian fatti adagio, et s'arpeggino le botte ferme. Nel
progresso s'attenda alla distinzone de i passi, portandoli più et meno stretti
conforme la differenza de i loro effetti, che sonando appariscono.
Nei i passi doppi similmente si vada adagio, acciò siano meglio spiccati, et nel
cascar di salto l'ultima nota innanzi al salto, sia sempre resoluta, et veloce.
Conuiene fremarsi sempre nell'ultima nota di trillo, et d'altri effetti, come di
salto, ouero di grado, benché sia semicroma o biscroma; Et communemente si
sostengano assai le cadenze.
Nelle partite si pigli il tempo giusto, et proportionato, et perché in alcune
sono passi veloci si cominci con battuta commoda, non conuenendo da principio
far presto, et seguir languidamente; Ma vogliono esser portate intere col
medesimo tempo; et non ha dubbio, che la perfettione di sonare principalmente
consiste nell'intendere i tempi.
Il Primo libro di Toccate e Partite d'Intavolatura
di Cimbalo 1615b [Seconda edizione]
Al Lettore
Hauendo io conosciuto quanto accetta sia la maniera di sonare con affetti
cantabili e con diversità, di passi, mi e paruto di mostrarmele altrettanto
fauorevole, quanto affettionato con queste mie deboli fatiche, presentandole in
istampa con gli infrascritti auuertimenti; protestando ch'io preferisco il
merito altrui, et osservo il valor di ciascheduno. Et gradiscasi l'affetto con
cui l'espongo allo studioso, e cortese Lettore.
I. Primieramente; che non dee questo modo di sonare stare soggetto a battuta,
come ueggiamo usarsi ne i Madrigali moderni, i quali quantunque difficili si
ageuolano per mezzo della battuta, portandola hor languida, hor veloce, e
sostenendola etiandio in aria secondo i loro affetti, o senso delle parole.
II. Nelle toccate ho hauuta consideratione non solo che siano copiose di passi
diuersi et di affetti: ma che anche si possa ciascuno di essi passi sonar
separato l'uno dall'altro onde il sonatore senza obligo di finirle tutte potrà
terminarle ovunque li sarà grato.
III. Li cominciamenti delle toccate siano fatte adagio, et arpeggiando; e così
nelle ligature, o uero durezze, come anche nel mezzo del opera si batteranno
insieme, per non lasciar uoto l'Istromento; il quale battimento ripiglierassi a
bene placito di chi suona.
IV. Nell' ultima nota, così de trilli come di passaggi di salto, o di grado, si
dee fermare ancorché detta nota sia croma ò biscroma o dissimile alla seguente;
perché tal posamento schiuerà il confonder l'un passaggio con l'altro.
V. Le cadenze, benché sieno scritte veloce conuiene sostenerle assai; e nello
accostarsi il concluder de passaggi ò cadenze si anderà sostenendo il tempo più
adagio. Il separare e concluder de passi sarà quando troverassi la consonanza
insieme d'ambedue le mani scritta di minime.
VI. Quando si trouerà un trillo della man destra, ò uero sinistra, e che nello
stesso tempo passeggierà l'altra mano, non si deve compartire à nota per nota,
ma solo cercar che il trillo sia veloce, et il passaggio sia portato men
velocemente et affettuoso; altrimente farebbe confusione.
VII. Trovandosi alcun passo di crome e di semicrome insieme a tutte due le mani,
portar si dee non troppo veloce: e quella che farà le semicrome dovrà farle
alquanto puntante, cioè non la prima, ma la seconda sia col punto; e così tutte
l'una no e l'altra sì.
VIII. Avanti che si facciano li passi doppi con amendue le mani di semicrome
douerassi fermar alla nota precedente, ancorché sia nera; poi risolutamente si
farà il passaggio, per tanto più fare apparire l'agilità della mano.
IX. Nelle Partite quando si troveranno passaggi et affetti sarà bene di pigliare
il tempo largo; il che osservarassi anche nelle toccate. L'altre non passeggiate
si potranno sonare alquanto allegre di battuta, rimettendosi al buon gusto e
fino giuditio del sonatore il guidar il tempo; nel qual consiste lo spirito e la
perfettione di questa maniera e stile di sonare.
Li Passachagli si potranno separatamente sonare, conforme à chi più piacerà, con
agiustare il tempo dell'una e altra parte, cossì delle Ciaccone.
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IL SECONDO LIBRO DI
TOCCATE, CANZONI VERSI D'HINNI
Il secondo libro di toccate, canzone versi d'hinni,
Magnificat, gagliarde, correnti et altre partite d'intavolatura, di cimbalo et
organo. Roma : N. Borbone, 1637.
http://phonoarchive.org/grove/Entries/S04804.htm
Six canzonas are included in the second book of toccatas
(1627). All include toccata-like elements, and indeed the fifth opens with a
purely chordal section and has very little fugal writing. The sixth is entirely
in triple time. The variation principle is present, but in a highly subtle form
in which direct thematic quotations are largely replaced by vague resemblances,
and in which complete contrast is not excluded. Only in the third, where the
descending chromatic four-note figure on which it is based can be recognized
throughout the work, is the treatment strictly that of the variation canzona. A
more subtle use of thematic transformation can be seen in the second canzona (ex.1).
These splendid though little-known works represent a highpoint in the history of
the form.
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IL PRIMO LIBRO DEI CAPRICCI
(1624)
G.Frescobaldi:
Il primo libro di Capricci 1624
A gli Studiosi dell'Opera
Perché il sonare queste opere potrebbe riuscire ad alcuni di molta fatica,
vedendole di diversi tempi, et variationi, come anco pare, che da molti sia
dismessa la prattica di detto studio della partitura, ho voluto avvertire che in
queste cose, che non paressero regolate, con l'uso del contrapunto, si debba
primieramente cercar l'affetto di quel passo et il fine dell'Autore circa la
dilettatione dell'udito et il modo che si ricerca nel sonare.
In questi componimenti intitolati Capricci, non ho tenuto stile così facile come
ne' miei Ricercari. Ma non si deue però giudicare la difficoltà loro prima di
mettergli bene in prattica nell'instromento dove si conoscerà con lo studio
l'affetto che deue tenere.
Come anco hauendo atteso insieme la facilità, studio e vaghezza, parendomi cosa
assai conueneuole a chi suona che se l'opere paressero di fatica il cominciar da
principio sino al fine si potrà pigliar dove più piacerà di detti passi et
finire in quelli che termineranno del suo tuono.
Si deuono i principii cominciarli adagio a dar maggior spirito e vaghezza al
sequente passo et nelle cadenze sostenerle assai prima che si incominci l'altro
passo,
e nelle trippole, o sesquialtere, se saranno maggiori, si partino adagio,
se minori alquanto più allegre,
se di tre semiminime,più allegre
se sarnno sei per quattro si dia il lor tempo con far caminare la battuta
allegra.
Conviene in alcune durezze fermarvi con arpeggiarle acciò che riesca più
spiritoso il seguente passo.
Il che sia detto con ogni modestia, et con rimettermi al buon giuditio degli
studiosi.
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