Alassio (5)
..... Arrivai in camera ed ebbi la
sorpresa .... vidi le due ragazze nude sul letto che si stavano accarezzando
molto dolcemente!
Rimasi un poco sconcertata,
non era una novità Mikela, ma lo stupore veniva da parte di Lucia, così
contrariata sere scorse per una mia proposta azzardata .... ero quasi gelosa nel
vedere che la mia compagna aveva così in poco tempo conquistato quella giovane
fanciulla. In cosa avevo sbagliato??? Forse ero stata troppo aggressiva???? Ma
poi mi venne un'altro dubbio: e se non le fossi piaciuta????
Abbassai lo sguardo ed il
mio viso si incupì .....
La situazione venne
scongelata dalle parole di Mikela che con voce molto soave mi invitò ad
avvicinarmi.
Io la guardai e vidi la mia
amata con il suo solito sguardo ed il suo sorriso sempre accattivante.
Mi avvicinai e mi sedetti
sul letto, lei mi passo la sua mano sui miei capelli e mi chiese se c'era
qualcosa che non andasse ed io le risposi di essere un po' stanca, ma che tutto
andava per il meglio.
Le mentii non volevo
amareggiarla.
Lei si sedette vicino a me
e con una mano mi penetrò il top. Arrivò al seno con tenerezza e mi accarezzò.
Io reagì subito e lei se
ne accorse.
Allora piano piano mi stesi
sul cuscino ed arrivai a pochi centimetri da Lucia che era rimasta supina sul
letto.
Mi guardava ed io mi
sentivo imbarazzata aspettavo una sua reazione, ma non stava arrivando, e mi
innervosivo.
Intanto Mickela si mise in
mezzo tra noi e con molta naturalezza ricominciò ad accarezzare Lucia.
Io rimanevo immobile
aspettando nuovamente un cenno da parte di una delle due ragazze.
Non riuscivo a partecipare,
nonostante l'atmosfera si era molto scaldata.
Ma ecco che Mikela, si girò
verso di me e guardandomi per un attimo negli occhi, mi prese in uno dei suoi
calorosissimi baci.
Io le risposi e le infilai
con foga la lingua in bocca, gesto che tra noi non era solito.
Allora mi sbloccai e con la
mano le cominciai a massaggiare la schiena nuda e vellutata, nel movimento con
il dorso della mano sentii un capezzolo di Lucia che mi fece scattare.
Lei non si spostò ed io
continuai nell'azione e cercavo di passare nelle stesse parti dove avevo avuto
quella toccata.
Io mi sentivo meglio, anche
perché avevo percepito un segnale da parte di Lucia.
Non era infastidita da
quella mia presa di posizione, anzi riscontrai pure un suo avvicinamento verso
il corpo di Mikela e quindi alla mia mano.
Mi staccai da Mikela e mi
alzai un poco per poter vedere meglio l'altra ragazza, che ora mi sorrideva e
sembrava che mi chiamasse per un bacio.
Allora scavalcai Mikela e
mi misi io in mezzo per avere migliore posizione.
Ancora titubante mi
avvicinai a Lucia e con il palmo della mano aperto presi un suo grosso seno.
Chiusi per quanto potei la
mano e lo roteai ad arrivare ad avere tra le dita il suo grosso capezzolo, anche
un po' gonfio.
Lei ebbe un sussulto, ma
non si sboccava. Non avevo ancora la certezza di aver conquistato la sua
fiducia.
Mikela scese dal letto e si
portò dietro Lucia, con le mani le cominciò ad applicare un piccolo massaggio
sensuale.
Le toccava la schiena e
glutei e potei intravedere nell’espressione della giovane ragazza, un aria
stimolata.
Io ero molto eccitata nel
toccare quel grosso e sodo seno, anche perché era la mia prima volta di questa
esperienza a tre ragazze.
Mi scivolò la mano libera
verso il basso del mio corpo ad arrivare al basso ventre e cominciai a toccarmi,
confermando la mia eccitazione.
I nostri corpi erano
attorcigliati e fremevano di piacere.
Sempre con il dorso della
mano, sentii il pelo di Lucia, ma cercai di non agire subito su lei, per potermi
assaporare quel momento in estrema sicurezza di un suo volere.
Allora con la mia bocca,
cercai il suo collo e con piccolissimi colpi di lingua la leccai in quella parte
del corpo a me tanto stimolante.
Sentivo il suo respiro che
aumentava e le sue vene si gonfiavano ad ogni mio colpettino.
Dietro Mikela stava sempre
accarezzando la ragazzina e lasciava a me l’iniziativa.
E’ sempre stata molto
generosa, ma quella sera mi aveva proprio fatto un grosso regalo, mi aveva
servito sul piatto una preda che io non sarei mai riuscita a conquistare.
Mi soffermai un pochino
sotto il mento e lei per gustarsi maggiormente la mia leccata, alzò il viso
distendendo il collo.
Capii che avevo rotto ogni
indugio ed allora, sempre lentamente, mi portai sulla sua bocca, dandole piccoli
bacini.
Aveva le labbra morbide ed
avevano un sapore molto dolce, ero soddisfatta del risultato ottenuto ed allora
volevo ricambiare il favore che mi aveva fatto Mikela, la mia veramente
dolcissima compagna!
Feci una piccola pressione
per girare Lucia, e la feci adeguare supina con la schiena appoggiata
completamente al letto, così da essere a disposizione di entrambe, io e Mikela.
Non fece opposizione e si
lasciò andare in balia di due giovani torturatrici alla ricerca del piacere
estremo!
In quella posizione si fece
avanti anche la mia Mike che, molto più abile, prese subito campo in quel corpo
che tanto poteva dare.
Io avevo ancora le mie
labbra sulle sue e mi continuavo a toccare.
Presi coraggio e le misi
una mano sul suo ventre rotondo, soffermandomi sull’ombelico e con il dito
roteavo dentro a quel morbido ed accogliente buchetto, come per esercitarmi alla
fessura sottostante da me tanto desiderata.
Dovevo decidermi e lo feci.
Scesi con la mano e il suo
ventre si sgonfiò per agevolare la mia intenzione.
Eravamo ormai molto in
simbiosi e tutto scorreva come se fosse un’abitudine.
Sentii il suo pelo tra le
mie dita ed ebbi una forte eccitazione, consapevole di aver violato una parte
intima e sicuramente vergine a questi avvenimenti.
Lasciai andare la mano giù,
senza ormai nessun dubbio.
Le sue labbra sempre
appoggiate alle mie, si schiusero e uscì una delicata lingua che, timorosa, si
appoggiò sulla mia senza muoversi.
Fui io a prendere
l’iniziativa, e iniziammo un bacio ingenuo, ma molto passionale.
Mi fermai un attimo con le
mie mani per godere di quel indimenticabile atto di affetto.
Dopo qualche instante, io
ripresi la mia azione e prima di andare proprio sul suo sesso, stimolai il mio a
per poter avere una maggiore eccitazione.
Mikela si portò con la sua
bocca sul seno schiacciato dalla posizione, ma ne sporgeva un notevole capezzolo
turgido che invitava ad essere succhiato.
Lo prese tutto in bocca e
tra le labbra lo mordicchiava dando alla povera ragazza piccole scariche di
piacere.
Poi, Mikela mi prese la
mano e me la portò con dolcezza sul monte di venere di Lucia .. sussurrandomi
che ero ingiusta a farmi così tanto aspettare.
Lucia sempre tra le mie
labbra ebbe un momento di irrigidimento, ma capii che era un piccolo orgasmo e
non un rifiuto, infatti riprese la sua attività di bocca più intensamente.
Anche io ebbi un piccolo
orgasmo e contraccambiai la sua foga.
Con le dita toccavo le sua
invitante fessura, umida ed invitanti, stretta come mai avevo sentito.
Mi resi conto che
probabilmente Lucia fosse ancora vergine e la cosa mi faceva impazzire.
Sentii anche la mano di
Mikela che si era di nuovo aggiunta alla mia e sentivo le sue dita che cercavano
di aprire dolcemente quella peluria per cercare il bottoncino della giovane.
Lo trovai prima io e sentii
la durezza di quel pisellino che pulsava sotto le mie dita.
Cercai di fare piano per
non farle male.
………. Ma perché
raccontarvi tutto …….. la notte era ancora giovane e tante cose sono
successe!!!!
Alla prossima puntata ok???????
Daniela