Alassio (6)

 

 

........arrivai proprio lì, al magico bottoncino di piacere di Lucia!

Lo sentii duro,pulsante e caldo.

Lo accarezzai con cura e dolcezza.

Sentivo che si aumentava sotto le mie dita.

Il respiro della ragazza diventava sempre più veloce ed io e Mikela avevamo capito che stava per esplodere un magistrale orgasmo.

Anche Mikela non voleva perdersi questo evento e quindi si unì alla mia mano che aveva ormai preso la totale padronanza del sesso di Lucia.

Arrivò!

Si inarcò con il ventre e si irrigidì.

Ci fermammo per fare in modo che lei potesse godere al massimo quel momento.

Un momento che noi tre sicuramente non dimenticheremo mai!

Il suo viso era soave e dolcissimo.

Le sue labbra si erano socchiuse, come in attesa di altre che potessero terminare quel capolavoro!

E io non mi feci indietro, le appoggiai la mia bocca e lei cominciò a baciarmi.

Aveva un gusto acre, diverso da prima.

Non mi era mai capitato di notare un cambiamento dopo il piacere.

Avevamo raggiunto un grande obiettivo, ma a quel punto, forse per un po’ di egoismo, avevamo da soddisfare noi e quindi passati alcuni minuti di relax, riprendemmo il gioco per poter instaurare nuovamente l’atmosfera precedente.  

Lucia era molto sciolta, sicuramente aveva imparato molto presto il godimento femminile, e come affamata da tempo, prese subito l’iniziativa.

Un po’ goffa, ma sicuramente sincera nei suoi movimenti, stava mettendo alla prova le sue conoscenze nell’ambito sessuale.

Me la trovai sopra, e sentivo il suo corpo abbondante che mi premeva sul mio … molto più esile!

Sentivo le sue grosse poppe che schiacciavano le mie e i nostri capezzoli si toccavano.

Sentivo piacere.

Ero molto eccitata.

Ancora la sua bocca era appoggiata alla mia e la sua lingua era molto più disinvolta.

Io avevo raggiunto il mio primo piccolo orgasmo, ma volevo avere quello maestoso e sapevo che quella sera sarebbe arrivato.

Mentre Lucia si muoveva, con una notevole delicatezza, nonostante la mole, sul mio corpo, Mikela aveva preso la sua posizione.

Era girata a testa in giù e stava leccando il mio piede … come sa fare lei.

Mi stavo gustando questo trattamento speciale e godevo.

In quei momenti si diventa estremamente egoisti e si cerca di carpire il massimo del piacere.

Lucia si alzo un poco appoggiando le ginocchia sul letto e le mani vicino alla mia testa, si curvò un po’ e arrivò con la sua bocca ai miei seni.

Prese tra le labbra il mio capezzolo, che era turgido e voglioso, e con piccoli morsi lo teneva stretto tra i denti.

Sentivo piccoli brividi di piacere e chiusi gli occhi.

Tirai la testa indietro e spinsi il petto verso il suo viso.

Ebbi nuovamente un orgasmo, questa volta più intenso.

Mikela risalì con la lingua su dalle mie gambe, molto dolcemente e molto lentamente.

Ogni piccola leccatina, sentivo il calore che saliva nel mio corpo e il mio ventre si gonfiava di piacere!

Stavo per avere il magico momento e cercavo di trattenermi per non scoppiare subito.

Tutte e tre ansimavamo, ma i miei lamenti erano quelli più sentiti.

Non avevo mai avuto due dolci e crudeli amanti, mi sentivo torturata da quel piacere, quando Lucia mi prese tutto il capezzolo e l’areola in bocca e cominciò a succhiare avidamente!

Mi faceva anche un po’ male, ma per la prima volta era un dolore piacevole.

Non avevo mai provato certe sensazioni, e le ricordo con molto piacere.

Mikela era arrivata a pochi passi dal mio fiore e sapevo che avrebbe baciato quella parte del mio corpo e sapevo che sarei esplosa …. E fu così!

Un torpore che partiva dai piedi mi salì per tutto il corpo, prima irrigidendomi e poi piano piano rilassandomi, creandomi uno stato di semi coscienza, un orgasmo da urlo, anche se mi trattenni vista l’ora.

Ero al settimo cielo, stavo godendo delle due mie giovani amanti.

Lucia dolcemente, avendo capito che ero arrivata, mi sputò il capezzolo che era diventato rosso dal succhiare della ragazza.

Mikela si era soffermata sul mio ventre e si stava gustando i miei umori.

Chiusi gli occhi ed ero amareggiata perché le vacanze stavano per finire.

Quella notte dormimmo poco, ma intensamente.

Nude nel letto matrimoniale i nostri corpi stremati, giacevano inerti in quella culla di amore e sesso.

Arrivò presto l’alba e le luci che filtravano dalla tapparella, ci svegliarono.

Ci guardammo e sorridemmo, soddisfatte della notte passata insieme.

Mi alzai ed andai in bagno per fare la doccia.

Aprii un poco la finestra per godermi l’aria frizzante della mattina.

Ebbi una sorpresa.

Di fronte alla nostra camera, c’era quella del piccolo fratello di Lucia e Marco, il terzo figlio dei gestori dell’hotel.

Era a pochi passi dalla mia finestra e mi poté vedere molto bene che ero nuda.

Ebbi un attimo di imbarazzo, e socchiusi velocemente la finestra, ma poi …… questo ve lo racconto nell’ultima storia di Alassio.