Alfonso Chiaromonte
son trascorsi appena due anni o poco più dall’ultima fatica di alfonso chiaromonte nell’ambito della ricerca di storia locale ed ecco vede la luce una nuova opera che completa la trilogia dedicata a poggio imperiale e che si addentra nei meandri della vita politica e amministrativa di questo comune situato ai piedi del promontorio del gargano, poco distante dal lago di lesina. l’autore ha messo insieme, con pazienza certosina, centinaia di notizie tratte da numerosissimi documenti e libri consultati nei vari archivi e biblioteche, dei quali è diventato un assiduo frequentatore per quella febbre che prende chiunque si lascia catturare dalla curiosità della notizia legata al proprio paese di origine. in quest’opera, pertanto, sono variamente mescolati fatti di storia locale con avvenimenti di quella storia che finisce sui testi scolastici. e allora scopri annibale attraversare in lungo e in largo la nostra capitanata per approvvigionarsi durante le sue battaglie contro i romani; incontri il grande federico ii che costruisce alcuni castelli per le varie necessità della sua corte imperiale; oppure ti imbatti in una setta carbonara in piena sintonia con i moti risorgimentali che attraversano trasversalmente l’intera penisola italiana. a proposito di quest’ultimo avvenimento tommaso fiore, nella sua opera la formazione dell’unità riferisce che a foggia "… come per incanto patrizi, borghesi, operai e contadini e persino preti e frati si strinsero a tracolla e alla cintola fasce dai colori nazionali." certamente tanti comuni furono contrari all’annessione … sì perché si trattò di annessione e non di unificazione. meno male che il tempo fa sempre la sua parte nella storia dell’umanità e oggi possiamo esser certi dell’avvenuta unità, nonostante stia ancora in giro qualche sbalestrato, convinto della opportunità o addirittura della necessità di ripristinare autonomie e separazioni all’interno dello stivale. ecco da dove proviene l’istanza sempre più insistente di concedere a pieno titolo l’accesso della storia locale nella storia generale appresa sui banchi di scuola. bene ha operato il ministero della pubblica istruzione introducendo una ventata di novità nei programmi degli istituti professionali: "la storia locale è un campo tematico molto conveniente per far concepire agli studenti il rapporto fra processi storici locali e processi storici generali e per far percepire che i soggetti sono implicati in molteplici storie: perciò è opportuno che almeno uno dei temi della programmazione annuale sia svolto in rapporto col passato del territorio nel quale vivono gli studenti." e allora acquistano nuova luce le opere di storia locale. gli autori delle stesse si vedono riconoscere il giusto merito e probabilmente possono contribuire a riparare lo strappo esistente oggi fra le giovani generazioni e lo studio del passato più o meno recente. quest’opera di alfonso chiaromonte provvede a portare alla luce notizie di vario genere che possono diventare fonti di successivi approfondimenti da parte di studiosi specialistici ma anche di studenti amanti della storia o di un qualsiasi lettore di fatti storici, sollecitato e solleticato dal contatto con gli scrittori di storia patria: e in questo ultimo caso verrebbe raggiunto uno degli obiettivi più elevati. di grande interesse risultano i dati riguardanti le assegnazioni di quote di terreno effettuate in vari momenti dall’autorità comunale a favore degli abitanti di poggio imperiale. degni di uno studio particolare sono i vari bilanci comunali, trascritti dall’autore integralmente. proviamo ad entrare in uno di essi, risalente ai primi decenni del 1800: l’importanza della voce di entrata riguardante il diritto di pascolo sui terreni demaniali (ducati 263,90), superiore alla rendita derivante da 262 versure poste a cultura (ducati 209,60) la dice lunga sulle scelte economiche dei governanti dell’epoca; degna di nota la previsione in entrata di 15 ducati per multe di polizia e municipale; la presenza fra le voci di spesa degli stipendi del maestro di scuola (60 ducati, pari quasi al 30% delle entrate provenienti dai terreni posti a coltura), del medico (110 ducati), del suonatore d’organo (12 ducati), del predicatore quaresimale (30 ducati) mette in risalto la particolare attenzione degli amministratori per la salute materiale e spirituale dei cittadini. certo non mancò il contenzioso. e il cancelliere comunale giovanni camillo focarete, l’11 settembre del 1816, inoltra domanda al sottintendente per ottenere la corresponsione dello stipendio non percepito nei mesi di gennaio, febbraio e marzo dell’anno in corso. e poi dicono che i tempi cambiano! e che dire delle norme igienico-sanitarie emanate il 18 aprile del 1835 dalla deputazione sanitaria locale? le stalle debbono essere tenute pulite e senza letame … (nelle strade delle nostre città i cani domestici lasciano liberamente gli scarti del loro processo digestivo e quanto accumulato nelle loro vesciche!) il primo eletto vigilerà di non far andare vagando per le strade gli animali immondi … lo stesso primo eletto vigilerà di non far cucinare carni se prima non fossero state visitate dalla commissione locale … (altro che mucca pazza!) la deputazione non tralascerà di badare, nelle visite periodiche che farà nelle case dei poveri, di inculcare la nettezza delle case, la pulizia della biancheria … e in caso di bisogno si farà conoscere alle superiori autorità ciò che necessita per migliorare la loro posizione … (e noi ci vantiamo di essere primi nel campo della legislazione sociale a favore delle classi più deboli!) il primo eletto non tralascerà di vigilare che le case nuove e quelle ristrutturate siano abitate le prime dopo un anno e le seconde dopo sei mesi … (altro che certificato di abitabilità e agibilità!) lo stesso funzionario baderà di non far ristagnare e buttare nell’interno dell’abitato le acque corrotte e le materie guaste …(e davanti ai nostri occhi compare quella montagna di rifiuti solidi urbani che spesso stazionano nelle nostre strade per giornate intere, specialmente durante le festività più importanti, prima che le imprese private incaricate e … pagate provvedano a trasportarli nelle apposite discariche!) non abbiamo certamente scoperto noi il diritto di tutti alla salute e alla salvaguardia dell’ambiente. quel che sappiamo fare, certamente meglio di chi ci ha preceduti, è pubblicare trattati sui diritti dell’uomo, emanare leggi per la protezione ambientale, organizzare convegni internazionali sulle più urgenti necessità sociali. nell’ultima parte dell’opera, l’autore spinge la sua ricerca fino ai giorni nostri e ci fornisce notizie importanti sulle amministrazioni comunali succedutesi nel tempo, sui militanti nei vari partiti politici, su personaggi che hanno segnato in maniera indelebile la vita di poggio imperiale. ma non finisce qui il contributo offerto agli studiosi da quest’ultima opera di alfonso chiaromonte. il libro è stato arricchito con carte geografiche della puglia antica e della capitanata. nel capitolo dedicato alle origini di poggio imperiale è riportata una mappa delle fosse granarie che potevano contenere fino ad un massimo di 400 tomoli di grano, pari a circa 184 tonnellate. e poi una serie interessante di foto d’epoca raffiguranti, fra l’altro, una compagnia di sfossatori, un gruppo di zappatori, un contadino che lavora il terreno con un aratro trascinato dal cavallo, pastori intenti alla lavorazione del latte, i membri di una confraternita durante un accompagnamento funebre. potrebbe sembrare vuoto collezionismo di immagini, ma se abbassiamo la lente di ingrandimento sui particolari, si apre davanti a noi un nuovo ambito di approfondimento. allora possiamo avventurarci nel campo della tecnologia agricola, della produzione dei prodotti caseari, delle differenze sociali riflettentisi anche in occasione … dell’ultimo viaggio. ecco, dunque, lo spirito con cui aprire le pagine di questo libro. carta e penna per segnare punti di riferimento e segnali di partenza per ulteriori approfondimenti su argomenti particolari. se poi il lettore è un abitante di questo ridente paese, situato ai piedi del gargano, che racchiude nel suo panorama più prossimo il lago di lesina e poco più a nord il mare adriatico, allora gli consiglio calorosamente di appartarsi in un angolo qualsiasi, ogni giorno, durante un momento tranquillo della sua tumultuosa giornata, per incontrare i suoi antenati, per conoscere la sua storia, per completare la sua memoria.
Poggio Imperiale (FG)
Poggio Imperiale di Capitanata