Christopher Dean
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Christopher Dean – The Gael 

Il tema della chitarra nella musica celtica si arricchisce di un nuovo personaggio. Un artista per molti versi differente, per impostazione e filosofia, dallo stereotipo del Celtic guitarist. Parliamo dell’americano – di origine scozzese – Christopher Dean, che ci presenta sul CD-sampler di questo mese due brani tratti dal suo ultimo album, intitolato The Gael.

Più di una volta ci è capitato di ascoltare chitarristi “celtici” che amano suonare a velocità supersonica, capaci di impressionare ma non di colpire l’immaginazione, grazie a una tecnica che predilige il virtuosismo a scapito della comunicazione emotiva. Soprattutto con un genere come la musica tradizionale di origine celtica il risultato, con queste prospettive, è spesso di far passare in secondo piano quelle sottigliezze e quegli aspetti contemplativi tanto importanti ai fini di una corretta interpretazione di queste melodie.

Ovviamente reel, jig e fiddle tune – brani eminentemente da danza – richiedono un’approccio abbastanza “dinamico” alle sei corde, ma molti chitarristi sembrano concentrati a suonare lo strumento piuttosto che la musica.

La musica di Christopher Dean è l’esatta antitesi di questa posizione. Raramente abbiamo sentito un chitarrista tanto sensibile, tanto attento all’espressività della propria Taylor a sei corde. Al primo ascolto potrebbe anche sembrare uno strumentista dalla tecnica non particolarmente evoluta, ma non è questo il punto: non ci sembra giusto fare nomi, ma a fronte di tanti “muscolari” della tastiera, questo è un chitarrista che riesce a rendere in modo sublime l’espressività di questa musica, trasposta su uno strumento abbastanza ostico come la chitarra.

Il rapporto tra Christopher Dean e la chitarra risale alla sua infanzia: già all’età di cinque anni ricevette il suo primo strumento, un regalo da parte del nonno, che gliene insegnò i primi rudimenti. Fu un incontro che avrebbe segnato in modo definitivo la sua vita, sino ad oggi.

Dean, che oggi ha 55 anni, iniziò a suonare in modo professionale nel 1966, a soli 18 anni, a Tucson, Arizona. La sua prima band, i Night Sounds, era un quartetto specializzato in rock e R&B, e raccolse un discreto successo negli stati meridionali degli U.S.A. (fecero anche da opening act ai Doors). Dopo qualche anno ritroviamo il chitarrista nella Rick Durham Band, attiva nella zona di Los Angeles. Segue un lungo periodo di intervallo artistico che va a coincidere con il servizio militare.

Al ritorno a Tucson, Dean inizia lo studio del fingerpicking, e torna a esibirsi in pubblico solo dopo sette anni, ma al banjo e con un repertorio orientato verso il bluegrass, genere che il chitarrista coltiva anche in seguito al suo trasferimento nella California del sud. Dal 1980 al 1986 sembra che sia proprio il banjo lo strumento maggiormente coltivato da Dean, al punto di aggiudicarsi una serie di competizioni per la categoria bluegrass banjo.

Evidentemente deve però subentrare una certa stanchezza in lui, perchè per altri dieci anni (dal 1986 al 1996) il banjosta-chitarrista interrompe la propria attività a livello professionale, per approfondire lo studio della storia e delle caratteristiche della musica scozzese e irlandese. Solo nel 1996, quindi, Christopher Dean torna a suonare in pubblico, e questa volta il repertorio è formato esclusivamente da folk music tradizionale e contemporanea arrangiata per chitarra fingerstyle. Nel corso degli ultimi anni la sua popolarità è rapidamente cresciuta, e la presenza di Dean è ormai una costante della scena americana della folk music celtica.

Del resto, il chitarrista americano sente in modo crescente il richiamo delle proprie origini scozzesi, al punto da effettuare una sorta di “pellegrinaggio” in terra di Scozia, alla ricerca delle proprie radici e del proprio clan di appartenenza (i MacKay): la stessa copertina del suo primo album lo raffigura sovrimpresso a una foto panoramica scattata a Ruthven, nelle Highlands, luogo di battaglie cruciali con gli inglesi mandati dalla Regina ad annientare la società dei clan.

In seguito all’incoraggiamento di un grande della musica scozzese, Dougie MacLean, Dean decide di incidere il suo primo album, Highland Heritage, pubblicato nell’autunno del 2000, e che riscuote un buon successo nel ristretto circolo dei Celtic guitarist.  A distanza di due anni viene pubblicato il secondo CD del chitarrista americano, The Gael, che presentiamo ai lettori di “Keltika”  con la title-track “The Gael” e con la suggestiva “Ye Banks And Braes O’Bonnie Doon”.

Ha scritto Dougie MacLean a proposito di Dean: “Conosco Chris ormai da molti anni, sia come amico che come musicista. È un eccellente chitarrista, ma è soprattutto un artista molto attento e scrupoloso per quanto riguarda il rigore stilistico della musica cui si ispira. È stato a fianco di molti personaggi storici della scena della musica celtica e questo, assieme al successo riscosso dai suoi concerti, testimonia la sua abilità. Sono lieto di sostenerlo nelle sue scelte professionali, e lo raccomando sempre caldamente.

I due brani tratti da The Gael ci presentano chiaramente la filosofia artistica di questo chitarrista: la musica di Dean è senz’altro più calma e rilassata rispetto alla media dei suoi colleghi (che non a caso insistono nettamente sul repertorio tipico della musica da danza), ma la struggente bellezza, il lirismo che traspaiono dalle sue rielaborazioni (non a caso predominano slow air e ballad) sembrano ricordarci l’importanza della melodia nella musica tradizionale di Scozia ed Irlanda.

I due brani presenti sulla nostra compilation di questo mese: “The Gael” è forse uno dei brani più famosi della Celtic music contemporanea. È stato scritto proprio da Dougie MacLean nel 1990 (la versione originale è sul suo album The Search), e due anni dopo venne scelto dalla 20th Century Fox per la soundtrack del celebre film “L’ultimo dei Moicani”. Nel 1995 MacLean vinse anche un disco d’oro per questa colonna sonora. Negli ultimi anni “The Gael” è stato inciso da molti musicisti (e continua a essere usato negli spot pubblicitari di una marca di whisky…), ma Dean ci fa sapere con una punta di orgoglio che la sua è la prima versione per chitarra.

“Ye Banks And Braes O’Bonnie Doon” è invece una canzone scritta da Robert Burns. Come in molti altri casi, Burns adattò al suo testo una tune pre-esistente, nella fattispecie la fiddle tune “The Caldonian Hunt’s Delight”. In questo caso Dean ci ripropone questo pezzo secondo la celebre rielaborazione di Tony McManus.

The Gael può essere acquistato direttamente presso la casa discografica di Christopher Dean, la Cairney Hill Music: telefono 001-619-258-2699; sito web http://www.cairneyhill.com; posta elettronica info@cairneyhill.com.

 

                                                                                              Testo di Alfredo De Pietra