Organizzazione del Servizio Elisoccorso della regione Emilia Romagna

 

 

Il 14 giugno del 1986 è stata attivata a Bologna la prima base di Elisoccorso regionale a cui hanno fatto seguito l’apertura della base di Ravenna (4 luglio 1987) e della base di Parma ( 17 luglio 1988) completando l’apertura del territorio regionale.

 

Obiettivo primario del servizio è quello di portare il più rapidamente possibile, sul luogo dell’emergenza, una equipe altamente specializzata in grado di fornire una adeguata assistenza sanitaria e di provvedere quindi al trasferimento dei pazienti in idonei presidi ospedalieri.

 

In tutte le altre circostanze, quando il paziente non richieda una assistenza di tipo intensivistico, il trasporto verso i  presidi ospedalieri viene effettuato dalle ambulanze di primo soccorso presenti sul territorio.

 

In base all’attuale programmazione regionale, ogni servizio elisoccorso  è costituito da due distinti settori:

 

Il “settore volo” è organizzato secondo quanto previsto dall’attuale  normativa aeronautica.

 

Il “settore sanitario” si avvale del personale delle strutture sanitarie pubbliche e della centrale operativa 118 sede di elisoccorso, sotto la direzione del responsabile medico dell’elisoccorso  stesso.

 

 

Organizzazione delle Centrali Operative 118

 

I nodi nevralgici su cui si incardina l’organizzazione sanitaria dei soccorsi sono individuati nelle centrali operative a valenza provinciale esistenti nella regione.

A tutt’oggi sono attive e funzionanti sia le tre centrali principali di Bologna, Parma e Ravenna, basi dell’elisoccorso regionale, sia le centrali provinciali che ad esse si riferiscono: Ferrara, Modena; Cesena, Rimini, Reggio Emilia, Piacenza e Forlì.

 

Tali centrali operative assolvono le seguenti funzioni:

 

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Organizzazione del personale

 

Generalmente il personale sanitario addetto all’elisoccorso è messo a disposizione dall’Azienda USL o Azienda Ospedaliera dove si trova la base o da un’Azienda USL o Azienda Ospedaliera viciniori. Di norma i medici ed infermieri svolgono l’attività di elisoccorso come normale presenza lavorativa e sono considerati a tutti gli effetti “in servizio” dall’Azienda USL e/o Azienda Ospedaliera da cui dipendono.

 

Quando il servizio di elisoccorso è attivo devono essere contemporaneamente presenti le seguenti figure professionali:

-         1 medico anestesista rianimatore

-         3 infermieri professionali

 

Oltre al pilota, il medico e due infermieri professionali fanno parte integrante dell’equipaggio di volo.

Il terzo infermiere professionale coordina la missione dalla centrale operativa.

Il tecnico addetto alla manutenzione di norma non partecipa all’attività di soccorso e quindi rimane costantemente a disposizione in base.

Sono fatte salve le circostanze in cui la natura della missione implichi l’uso di particolari installazioni di bordo per cui sia prevista la presenza di quel tecnico.

Gli infermieri professionali addetti al servizio appartengono a due diversi profili funzionali caratterizzati da un differente grado di specializzazione:

 

-         sull’elicottero è sempre presente un’infermiere professionale A.V.S. (Assistende di Volo Sanitario) che ha il compito di assistere il medico nelle attività tipicamente assistenziali. Generalmente gli I.P. A.V.S. alternano la presenza in elicottero con quella nei reparti dei Dipartimenti di Emergenza;

-         il secondo infermiere professionale presente in volo e l’infermiere professionale presente in centrale hanno la qualifica funzionale di C.V.S. (Coordinatore di Volo Sanitario). Generalmente al C.V.S. sono attribuiti compiti di organizzazione e di gestione delle emergenze nonché funzioni di coordinamento e collegamento con i vari enti coinvolti nelle fasi del soccorso. Il C.V.S. provvede anche alla organizzazione della base e quindi agli approvvigionamenti dei materiali, alla tenuta dei registri e alla formazione del personale infermieristico.

 

Di seguito si elencano i compiti del C.V.S. così come sono stati definiti a livello regionale.

 

Ogni C.V.S. deve essere in gradi di:

-         utilizzare i supporti tecnologici ed informativi;

-         compilare ed integrare per quanto di sua competenza le schede missione;

-         collaborare con il responsabile medico del servizio nell’analisi dei dati delle missioni e nell’attività di produzione dei reports mensili;

-         utilizzare la rete radiotelefonica regionale di emergenza;

-         attivare opportuni canali informativi sulle strutture ed infrastrutture di supporto ai sistemi di elisoccorso extraregionali;

-         valutare l’efficienza dei sistemi di telecomunicazione, delle attrezzature sanitarie e della dotazione farmacologia;

-         interfacciarsi con gli ospedali sia per verificare la disponibilità all’accettazione dei pazienti, sia per concordare la modalità di accoglimento/invio;

-         acquisire correttamente la richiesta di soccorso con particolare attenzione agli elementi necessari per il reperimento del target:

-         collaborare con il medico per gli aspetti assistenziali propri dell’attività di elisoccorso e per la mirata ospedalizzazione del/dei pazienti.

 

Il C.V.S. inoltre deve:

-         conoscere l’orografia del bacino di utenza regionale al fine di utilizzare la relativa cartografia;

-         conoscere la rete ospedaliera e le strutture ed infrastrutture di supporto al sistema di elisoccorso presenti in regione;

-         conoscere i sistemi di identificazione del target;

-         conoscere le norme di sicurezza legate all’operatività a terra e in volo con particolare riferimento all’individuazione delle aree d’atterraggio, distanze di sicurezza,e norme di comportamento da far osservare all’equipaggio sanitario, ai passeggeri ed agli astanti;

-         conoscere le modalità di valutazione della situazione meteorologica.

 

Per il raggiungimento di questi obiettivi gli Infermieri Professionali preposti a tali compiti devono superare corsi specifici.

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Protocolli di attivazione e di impiego dell’aeromobile

 

Le Centrali Operative possono attivare il servizio di elisoccorso nei seguenti casi:

 

-         incidenti autostradali con situazioni di traffico o di distanza dai centri abitati tali da non consentire l’arrivo di ambulanze in tempi brevi;

-         incidenti stradali in area suburbana o rurale, in genere distante oltre i 10 km da un centro ospedaliero organizzato;

-         incidenti in cui vi sia notizia  di uno o più feriti incastrati tra i rottami;

-         incidenti in cui vi sia notizia di un’elevato numero di mezzi coinvolti;

-         incidenti in cui vi sia notizia di coinvolgimento di mezzi pesanti;

-         incidenti in cui vi sia notizia di numerosi feriti;

-         emergenze traumatiche e non traumatiche in località isolate o difficili da raggiungere via terra (casolari, poderi);

-         infortuni sul lavoro in stabilimenti decentrati, specialmente se ad alto rischio o con dinamiche a rischio (schiacciamenti; cadute dall’alto, folgorazioni, incendi, esplosioni);

-         infortuni agricoli;

-         incidenti sportivi, con particolare riferimento ad annegamenti, cadute da cavallo, incidenti di caccia, incidenti in cui sono coinvolti sciatori;

-         pazienti con compromissione dei parametri dei parametri vitali giunti presso stabilimenti ospedalieri privi di centri di rianimazione;

-         pazienti con necessità di trasferimento a centro maggiormente attrezzato.

 

L’attivazione del servizio di elisoccorso è comunque sempre accompagnata dal contemporaneo invio di una ambulanza di “primo soccorso”.

 

Durante la missione di soccorso la centrale operativa mantiene i collegamenti via radio sia con l’elicottero che con l’ambulanza.

 

Nei casi di interventi in province diverse da quelle dove ha sede il servizio di elisoccorso, il coordinamento operativo viene effettuato dalle centrali competenti per territorio.

 

La centrale di appartenenza mantiene, ove possibile, l’ascolto sulle frequenze d’uso fino al rientro dell’elicottero.

 

In caso di maxiemergenze i protocolli operativi prevedono anche la possibilità di impiegare l’elicottero di soccorso come ricognitore della zona in cui si è verificato l’evento, in modo da raccogliere rapidamente tutte quelle informazioni che renderanno possibile un razionale e articolato intervento di soccorso (individuazione dell’estensione dell’evento, dei vari focolai di emergenza, della migliore viabilità di accesso, della zona più adatta par l’atterraggio di altri elicotteri).

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