PANDEMIA : UN DEJA-VU CHE FA RIFLETTERE

Vaccinazione obbligatoria? "No, grazie!"
Autore: diinabandhu


Nubi nere, dense e minacciose, sbucate d’improvviso da chissà dove, avviluppano un minuscolo granello di sabbia vagante nell’immensità del cosmo. Sulla sua superficie si agitano convulsamente microscopici esseri egocentrici, fissati d’essere l’unica forma di vita intelligente all’interno d’una creazione composta di migliaia di miliardi di galassie le quali, a loro volta, formano un infinito numero di genesi cosmiche. Tali piccole creature, auto-definitesi “umani”, sopravvivono nell’affanno, in perenne lotta tra loro per accaparrarsi qualche briciola delle risorse disponibili, illusi d’ottenere sicurezza e benessere, indifferenti al fatto che ciò avvenga a svantaggio d’altri simili, e pure d’ogni altro essere “animato” (dunque vivificato da un’anima), anche se difforme d’apparenza e di linguaggio. Non comprendono, gli umani, che i doni per la vita sul pianeta sono esuberanti, e che non è necessario lottare e sopraffare invece di distribuirne equamente fra tutti. Non comprendono, gli umani, che l’energia d’ogni pensiero, d’ogni parola, d’ogni azione, d’ogni espressione del loro “non-amore” evapora a formare, poco a poco, i neri cumuli che incombono, una volta ancora. Tengono memoria breve assai, questi umani, e di già si son scordati che la spada che ferisce, perirà, assieme a colui che la brandisce. Era un giardino di meraviglie quel granellino, ed ora è malato, sofferente, imbrattato, devastato e depredato dagli amati figli che madre natura ed armonia han perduto. Ed ecco, allora, che giunge ancora una grande pandemia. Eppure, a dispetto dell’apparenza, in ciascuna viva nostra essenza cova un fuoco di puro amore che fu dono del Creatore, e un bel giorno, questo è certo, la viva fiamma divamperà. Fido adesso che tal momento ormai sia giunto e che, stavolta, ogni crisi ne sia lo spunto: intendimi se di vivi orecchi ancor disponi. E’ storia vecchia, di tanto in tanto un qualche evento doloroso ci risveglia dal torpore, giunge a rendere alla vita un poco del suo sapore. Una volta è la natura, un’altra per sventura, molto spesso, lotta, guerra, insana brama di possesso. Sempre, sempre… sempre il vero attore, è l’incoscienza dell’umano predatore. …

Vaccinazione obbligatoria? "No, grazie!"

Cosa succede? Crisi economica, finanziaria, di lavoro, di valori, di sistema e poi, la terra e il suo clima si ribellano, la violenza esplode, le menti di chi decide delle sorti del mondo sembrano offuscarsi, ogni giorno più confuse tra il servire, proni, i voleri degli oscuri padroni oppure il benessere comune. Anche l’uomo della strada annusa odori strani, non conosce ma percepisce: «Qualcosa sta cambiando», si odono frasi sottovoce in ogni dove. Il vecchio vivere non soddisfa più, l’orizzonte è nascosto, non si osano domande e nessuna spiegazione. Difficile capire. Coloro che saprebbero e dovrebbero a noi spiegare, stanno zitti, e prosegue l’antico gioco al nascondino di quei potenti ormai convinti che l’uomo sia del tutto, un cretino. E, tra tutto, ora si annuncia una pandemia che, ci dicono, colpirà milioni di individui, moriranno come mosche ci raccontano i giornali, la televisione, e tutti i mezzi d’informazione al servizio del vero padrone. Il giorno dopo viene detto: «Non è grave, è meno peggio dell’influenza stagionale», ma in quel che segue la frittata è rivoltata. Quante volte accadrà ancora? E così, il sottile brivido del timore cresce, cresce a dismisura, monta fino alla paura, e poi sfocia nel terrore. Una domanda per riflessione: «A chi giova?».

All’indomani del 23 aprile scorso nasce una grande preoccupazione a livello internazionale a causa della scoperta di un virus a Città del Messico e della sua diffusione negli Stati Uniti. La cosiddetta “influenza Suina”, ribattezzata successivamente “influenza A”, scompare dai “disonori” delle cronache allorquando l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dichiara lo stato di pandemia. Di recente l’allarme viene rilanciato, forse in Francia dove 481 persone sono ufficialmente dichiarate infette, anche se in realtà non è stato accertato alcun caso mortale. Da allora in poi la faccenda è materia per la cronaca quotidiana che evidenzia il rapido susseguirsi di annunci, smentite, ripensamenti, contraddizioni, da parte di “esperti”, governi e ministeri preposti alla tutela della salute pubblica.

Casi di pestilenze più o meno aggressive ed estese sono narrate nei libri di scuola, nei classici della letteratura, anche nei testi religiosi. Nel recente passato abbiamo conosciuto l'"influenza spagnola" nel 1918, l'"influenza asiatica" nel 1957, l'"influenza di Hong Kong" nel 1968, l'HIV dal 1969 e l'attuale "influenza A H1N1" volgarmente definita la “Suina”. Mi domando: «Che ne pensa il nostro porco disperato, innocente, untore, e giustiziato?» Il suo dramma è aggravato da un lamento scoraggiato «Non son capro e ad espiare son designato». Sarà vero che il povero suino c’entra qualcosa in tutto questo?

Forse no, quasi certamente no, anzi, proprio per niente spiega in un’intervista il Dott. John Carlo, direttore Dallas Medical Co., il quale afferma con forza che tale virus è stato coltivato in laboratorio, poi sottolinea il fatto che il mercurio contenuto nei vaccino è una delle sostanze più tossiche che si possano immettere nel corpo umano: anche piccole quantità possono compromettere la salute della persona interessata. Il mercurio è un metallo pesante che tende a depositarsi nel corpo umano, noto per contribuire a disturbi neurologici, tra cui l’autismo, la demenza, e persino il morbo di Alzheimer.

Ciò che nessuno menziona è che stiamo rivivendo un “deja-vu”, la ripetizione su scala molto più vasta d’un orrendo crimine perpetrato a danno degli americani, nel 1976, quando un’epidemia di influenza Suina scoppiò a Fort Dix, New Jersey: anche quella plausibilmente fu creata in un laboratorio dell’esercito USA. Già allora si scatenò l’isteria e oltre 46 milioni di americani furono, di fatto, costretti a vaccinarsi. La propaganda a favore della vaccinazione fu sostenuta utilizzando con l’inganno il nome di importanti VIP mentendo nel sostenere che essi avevano dato il buon esempio sottoponendosi volontariamente alla vaccinazione. Il reportage “60 minutes” del CBS, messo in onda una sola volta e poi sparito dagli archivi, dimostra che il vaccino non fu mai testato preventivamente e denuncia che almeno 4.000 persone furono all’epoca danneggiate dal suo impiego con molti casi di paralisi e di morte. Il numero dei soggetti lesi dal vaccino è senz’altro più alto di quello ufficialmente conosciuto, poiché il sistema sanitario americano, messo di fronte alla richiesta di risarcimento di 3,5 miliardi di dollari, negò la correlazione ed occultò i dati in suo possesso.

Sulle pagine de “La Repubblica” Mauro Moroni, direttore di malattie infettive al Sacco di Milano, dichiara che: «Questo non è più cattivo di alcuni virus stagionali influenzali che ci hanno colpito negli ultimi 30 anni. Si manifesta con una influenza severa per 3,4 giorni che poi guarisce anche senza farmaci...». Cautela si, ma niente panico. Quanto ai sintomi, quelli della nuova influenza A sono simili alle forme influenzali invernali e seguendo gli esperti, non ci si deve preoccupare eccessivamente: solo quando sono insistenti e gravi ci si può rivolgere al medico che saprà come comportarsi. Come mai, allora, il 13 luglio scorso la SAGE, un Organo della OMS dotato di superpoteri, “raccomanda” con divieto di rifiuto, la vaccinazione di massa dell’intera popolazione mondiale? Le decisioni dell’OMS sono vincolanti per tutti i 194 paesi membri nel caso sia dichiarata un’emergenza pandemia. E’ banale ma necessario evidenziare che la vera preoccupazione non dovrebbe derivare dall’influenza A, ma dall’analogia contingente con i già citati spaventosi avvenimenti americani del 1976. Anche adesso, esattamente come allora, i vaccini imposti sono sperimentali, non collaudati, tossici ed estremamente pericolosi per il sistema immunitario umano.

La D.ssa Rima Laibow, Direttore Medico della Natural Solutions Foundation, in visita in Italia per partecipare all'incontro annuale sul Codex Alimentarius ha recentemente dichiarato che, quando sarà pronta, l’OMS assumerà il potere politico, sulla sicurezza e sulla salute, ed ogni altro potere che deciderà di assumersi in tutto il mondo. Ciò significa che l’alternativa alla vaccinazione sarà la detenzione, e si sta cercando di ottenere una terza scelta, cioè l’auto-schermatura che consiste in un periodo di quarantena in casa propria. La D.ssa Rima Laibow, tra le molte informazioni davvero di grande interesse, rimarca che il vero pericolo per la salute pubblica deriva dal vaccino il cui principale sviluppatore è la Baxter International che contaminò i vaccini delle influenze stagionali destinate a 18 paesi europei con 72 Kg di influenza aviaria altamente infettiva. Non è chiaro se questi 72 Kg siano stati distrutti; sono ancora infetti e potrebbero essere ancora in circolazione. La Baxter era sotto contratto per poter vendere il proprio vaccino per l’influenza aviaria nel caso fosse scoppiata proprio in quei paesi: che gran modello d’affari! Sa un tantino di genocidio, ma è un gran modello d’affari.

Così, eccoci qua, con l’OMS in procinto di dichiarare vaccinazioni obbligatorie che saranno legalmente vincolanti per 194 paesi, oltre un miliardo di dosi di vaccino potenzialmente ad elevato rischio già prenotate, un business di oltre 10 miliardi di dollari gestito dai colossi del farmaco. A chi interessa davvero la tua salute? … «Etchiii» ... «Salute!» …

Danilo Perolio diinabandhu
23 luglio 2009

 

Webgrafia delle fonti della ricerca e per gli approfondimenti:

- http://www.liberamenteservo.it/

- http://www.youtube.com/watch?v=nYu9ejXZ8Q8

- http://www.youtube.com/watch?v=eFFjhfkIGp0

- http://ilsole24h.blogspot.com/

- http://ilsole24h.blogspot.com/

- http://freemachines.blogspot.com/

- http://www.disinformazione.it/

------------------------------------------------------

Le informazioni contenute in questa pagina non costituiscono in alcun modo indicazione o consiglio medico, terapeutico, o sanitario. L’editore e l’autore declinano ogni responsabilità e ogni addebito derivanti dall’utilizzo, in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo, che sono messi a disposizione del lettore a puro scopo informativo senza alcuna garanzia, e che potrebbero includere imprecisioni o inaccuratezze. L'autore si dichiara indipendente ed assolutamente non subordinato ad alcuna personalità, gruppo, associazione, organizzazione, istituto, partito politico, religione. Quanto pubblicato è frutto di personale ricerca ed espressione di libero pensiero.