CONFERENZA STAMPA D'INAUGURAZIONE DEL CINEMA TEATRO ITALIA A COSENZA

  

 

 

 

 

 

 

 

  

                         

                                                                                                                                                                                                 

 

 

 

L'INTERVENTO DEL PROGETTISTA ING. ALESSANDRO MOLEZZI, ALLA CONFERENZA STAMPA

Con il completamento dei lavori di ristrutturazione del Cinema Italia, ritorna a vivere un edificio storico della nostra città, caro a più di una generazione di cosentini che qui, fra gli anni Trenta e gli anni Ottanta, hanno assistito alla proiezione di film che hanno fatto la storia del Cinema. La riapertura di questa sala rappresenta una scommessa nel futuro del Cinema ossia nel futuro di quella manifestazione dello spirito umano che più ha segnato il Novecento.

Il complesso è un raro esempio di architettura futurista in Calabria e fu ultimato nel 1935, in uno dei periodi più felici per l'edilizia pubblica di Cosenza, che vide la realizzazione di altri importanti edifici, alcuni dei quali la Scuola elementare di via Milelli, l'Istituto magistrale e la Casa della Madre e del Bambino, costruita successivamente, delinearono l'attuale piazza Amendola (ex G.I.L.).

I lavori dell'importo di circa 3 miliardi, hanno interessato la ristrutturazione completa della sala cinematografica -adeguata all'attuale normativa per gli edifici di pubblico spettacolo-, la costruzione di due nuove scale esterne di emergenza, il rifacimento degli gl'impianti elettrico, di termoventilazione, idrico e antincendio, il rifacimento delle scale di accesso esterne ed il rivestimento in marmo delle facciate principali.

A tal proposito si è ritenuto di dover completare quanto non realizzato nella fase di costruzione dell'edificio, in cui il rivestimento era stato limitato alle scale ed al portico, molto probabilmente a causa delle ristrettezze economiche e in considerazione della piccola realtà rappresentata dalla Cosenza del tempo, in un periodo, quello fascista, in cui il marmo ha caratterizzato l'edilizia pubblica di tutte le grandi città italiane; un solo esempio tra i molti possibili: la Casa della Scherma a Roma di Luigi Moretti, che è stata realizzata negli stessi anni, ricorda molto nelle linee il nostro Cinema Italia ed è completamente rivestita di marmo bianco.

Inoltre, sono state effettuate opere di consolidamento strutturale ai solai di copertura e alle pareti dei locali seminterrati, ed è stato completamente ricostruito ed ampliato il solaio del palcoscenico.

Lo studio della curva di visibilità ha consigliato di rialzare di circa 30 cm il pavimento della platea migliorandone sensibilmente la visibilità, senza peraltro penalizzare quella della galleria.

La struttura che sarà destinata a Cinema-Teatro e a Sala convegni ospita 430 posti di cui 290 in platea e 140 in galleria, ed è stata arredata con rivestimenti e poltroncine che richiamano, nello stile, gli arredi delle principali sale cinematografiche dello stesso periodo, su cui, in fase di progetto, è stata condotta una ricerca mirata.

Mi preme sottolineare che il recupero dell'intero complesso, che ospiterà anche la Sala della musica, contribuirà, con l'auspicata riqualificazione della piazza antistante, a dare nuova vita a questa parte della città, attualmente poco utilizzata e a farne un naturale raccordo tra il centro storico e la città nuova.

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Il Cinema Italia illuminato, la sera dell'inaugurazione (27-10-2001)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La conferenza stampa d'inaugurazione del Cinema