2.5. FLORA E FAUNA

La varietà e la complessità della geologia e della morfologia dei sistemi montuosi, delle valli e delle pianure della nostra provincia hanno fortemente influito sulla flora e sulla fauna dell'intero territorio.
La sua emarginazione rispetto ai luoghi più noti e turisticamente frequentati, la inaccessibilità di tanti ambienti montani e fluviali, le impervie vie di comunicazioni, l'assenza di un'agricoltura industrializzata, la bassa densità abitativa, fanno di questi territori un luogo privilegiato, un habitat naturale, per alcune specie vegetali ed animali che altrove sono in via di estinzione.
Il nostro territorio presenta una grande varietà di ambienti con spiagge sabbiose e rupi rocciose, zone collinari e zone montane ancora più o meno integre.

Figura 2.25. Colchico

Figura 2.26. Amata Phegea

Figura 2.27. Crochi

La vegetazione rispecchia questa varietà non solo con specie tipiche del mediterraneo, ma anche con specie rare e spesso endemiche.
Le spiagge sabbiose ospitano ancora il bellissimo Giglio di mare, il delicato Vilucchio marittimo e la spinosa Calcatreppola marittima. Nelle valli e nelle pianure sono presenti alcune specie floreali rare come la Stipa picentina, la Rosa pendolina e canina, il Garofanino rupestre e d'acqua, i Crochi e la Viola salernitana.
Le rupi, e in particolar modo quelle costiere, rappresentano un ambiente del tutto particolare anche grazie alla loro difficile accessibilità. Non a caso è proprio qui che troviamo le specie endemiche più rare, come la Primula Palinuri, la Poa Alpina e la Pinocchina delle rupi. Accanto ad esse prosperano specie arbustive come il Rosmarino, il Ginepro fenicio e la Ginestra del Gasparrini.
Spostandoci verso l'interno incontriamo la fitta macchia mediterranea formata dal Mirto, dal Lentisco, dal Leccio, dall'Erica, dai Cisti e dal Tagliamani.
Salendo di quota, la macchia cede il posto ai boschi di latifoglie in cui predominano il Cerro, la Roverella e il Castagno.

Figura 2.28. Rosa canina

 Oltre i mille metri inizia il regno del Faggio. Questa specie, dai maestosi esemplari, domina le più alte vette della nostra provincia: i Picentini, il Cervati, gli Alburni e il Gelbison. Sono proprio queste vette che custodiscono gelosamente un prezioso patrimonio botanico di cui fanno parte anche il Tasso, l'Agrifoglio, l'Acero, l'Abete bianco, la Genziana, la Lavanda, le splendide orchidee selvatiche e tante specie multicolori e bellissime che fanno del nostro territorio un ambiente ricco di biodiversità.
Anche la fauna rispecchia la grande varietà di ambienti presenti sul territorio. Lungo le coste, oltre ai gabbiani comuni, si trova a volte il raro Gabbiano Corso, una specie fortemente minacciata di estinzione, ed anche specie insolite come la Sula, il Cormorano e il Beccapesci.

Figura 2.29. Giglio Martagone Figura 2.30. Le cicogne

Quasi tutti i principali fiumi del Cilento ospitano la Lontra la cui presenza è possibile solo nei tratti con acque pulite e ricche di pesci. I torrenti e i corsi d'acqua ospitano il Merlo acquaiolo, la Ballerina gialla, la Biscia dal collare, la Rana appenninica, il Granchio di fiume e,ma solo in alcuni di essi, il raro Gambero di fiume. Negli stagni e negli acquitrini vivono alti anfibi come il Rospo comune, l'Ululone a ventre giallo, la Raganella, il Tritone italiano, la Salamandra e la Salamandrina dagli occhiali.
Gli ambienti umidi, soprattutto quelli più estesi richiamano un gran numero di uccelli, fra i quali la Folaga, lo Svasso, il Tuffetto, la Gallinella d'acqua, l'Airone cenerino, il Martin Pescatore, il Falco di palude, la Marzaiola e molti altri.
Le aree coltivate, i piccoli boschi e le siepi ospitano una ricca varietà di animali come il Ramarro, il Biacco, il Cervone e la Vipera tra i rettili, ma anche moltissimi uccelli tra cui l'Occhiocotto, la Capinera, il Fringuello, la Ghiandaia, il Cuculo, il Picchio rosso, il Gheppio, la Poiana, lo Sparviero e il Nibbio reale.
Sui principali massicci montuosi vivono le specie più rare come il Lupo, l'Aquila reale, il Picchio nero, il Gatto selvatico, la Martora, il Gufo reale, l'Astore, la Coturnice, il Gracchio corallino, il Falco pellegrino e il Lanario.
Molto comuni sul tutto il territorio sono invece la Volpe, il Tasso, il Riccio, la Faina, la Donnola e il Cinghiale.
Non hanno avuto fortuna il Cervo, il Capriolo, il Capovaccaio, presenti nell'area in epoche più o meno recenti ed ora praticamente estinti.