Il
26 luglio ricorre la festività di sant’Anna. Nella nostra città il
culto della Madre di Maria è tanto sentito che in due chiese,
quella di Santa Teresa al Porto e quella di S. Lorenzo in Canalone
si festeggia solennemente la Santa.
La tradizione vuole che la processione venga eseguita, ogni anno,
alternativamente dalle due chiese.
La processione di Sant’Anna al Porto che si svolge per le vie dei
rioni Porto e Pioppi, una volta arrivava fino alla stazione di
Salerno. |
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Molti erano i fedeli che offrivano ceri alla
Santa e non mancavano le cènte a forma di barca che le donne
portavano sulla testa, una tradizione ormai in disuso nella nostra
città da moltissimi anni. La paranza, la squadra dei portatori
della statua di Sant’Anna, era composta di pescatori ed operai del
porto, comunque gente di mare.
Spesso durante la processione, com’è tradizione in queste
manifestazioni, la strada veniva sbarrata da un tavolo coperto da
un drappo o da un fine ricamo, sul quale si posava la statua per
la benedizione e l’offerta di denaro. Al rientro in chiesa, nello
spazio antistante, la paranza, tra lo scoppio di mortaretti e il
suono della banda, faceva tre giri su se stessa e poi di corsa
imboccava la porta della chiesa.
Per quanto concerne la festa di Sant’Anna a Canalone, essa non è
meno fastosa di quella del Porto. Liturgia, processione, spari e
benedizione lungo le strade sono quelli consacrati dalla
tradizione. La paranza che portava l’immagine della Santa era
sempre formata da cittadini del rione, in maggioranza braccianti e
contadini, che alle prime ore del mattino si recavano in città per
svolgere i lavori più umili.
La Madre della Madonna fu dalle donne salernitane sempre invocata,
assieme a S. Aniello nei casi di sterilità e durante i parti. |