10.4.14. LA FESTA DI SANTA MARIA DEI BAGNI A SCAFATI

Secondo antiche usanze, nelle campagne della Valle del Sarno, si attende l’Ascensione per celebrare i riti della tarda primavera in onore della Madonna dei Bagni.
Una fonte miracolosa, ove una vecchietta unge e benedice la gente con una penna di gallina, e un elegante Santuario barocco del Seicento, attirano ogni anno, in località Bagni a Scafati, migliaia di pellegrini.
Nelle antiche credenze popolari si festeggiava la natura, che rifioriva a nuova vita, ispirandosi alla morte e alla resurrezione di Attis, dio dell’amore, celebrando il rito con danze sfrenate al suono di tamburi, cembali e flauti.
La festa di Santa Maria dei Bagni nasce ai primi del Seicento, quando un maiale malato scavando trovò l’acqua, la bevve e guarì; successivamente, quando nei pressi della fonte fu rinvenuto un quadro della Madonna, al maialetto fu sostituito, nella leggenda, un principe malato di scabbia che fu guarito dalla miracolosa acqua.
Attualmente la fonte di Bagni viene raggiunta in processione, fino a pochi anni fa accompagnata dai caratteristici “Carrettoni e Vagne”, il mercoledì precedente l’Ascensione e, dopo la benedizione, tra scampanellii e spari, si intrecciano le esibizioni spontanee della gente che, al ritmo delle castagnette, si esibiva in una frenetica tammurriata collettiva.
E’ tradizione portare con se bacinelle con acqua in cui sono numerosi petali di rose e di papaveri che secondo le credenze popolari vengono benedette dall’Angelo che passa durante la notte dell’Ascensione, per poi lavarsi con l’acqua e i petali la mattina dopo e ottenere un effetto di freschezza purificatrice.
Il viaggio di ritorno è caratterizzato dall’acquisto di torrone, collane di nocciole, castagne e limoni della costiera amalfitana.