10.4.13. LA FESTA DI SAN PIETRO APOSTOLO A SAN PIETRO AL TANAGRO

È la festa più antica, in quanto è legata al culto dell’Eponimo del paese, il cui nucleo abitativo originario si organizzò intorno al tempio del Santo Apostolo. Si annunziava con un lungo scampanìo già la mattina della vigilia.
Il 29 giugno, di buon’ora le campane davano inizio alla festa con la celebrazione delle prime messe, per permettere agli uomini di accudire gli animali nelle stalle e alle donne di preparare il pranzo festivo, mentre la messa solenne era celebrata intorno alle 11,30, a cui partecipavano anche preti dei paesi vicini.
Ai lati dell’altare venivano deposte le cènte a forma di torre o a forma di nave, con candele bianche o dipinte e ornate con festoni di carta.
La processione usciva dalla Chiesa madre e seguiva un percorso circolare nel paese, mentre i giovani, pastori e contadini, suonavano a distesa le campane. Il corteo era preceduto dai membri delle confraternite e associazioni religiose; poi seguivano le portatrici di cènte e, subito dopo, il vessillo rosso decorato di azzurro, con l’immagine del Santo. Davanti allo stendardo si disponeva un grosso agnello offerto dagli allevatori e che veniva sorteggiato al termine della festa.
Quando la processione giungeva nei pressi della Torre si dava inizio, mediante tubi comunicanti con recipienti posti in alto, al rito augurale propiziatorio della “fontana del latte e del vino”, affinché i prodotti della terra, benedetti dal Santo Patrono, fossero sempre abbondanti, in un paese la cui economia era basata esclusivamente sull’agricoltura e l’allevamento del bestiame.
Alla Torre, davanti alla chiesa di S. Giovanni, aveva luogo la rappresentazione della lotta tra l’angelo e il diavolo, affidata di solito ad artisti girovaghi. L’angelo appariva, per mezzo di una carrucola, sospeso ad una corda tesa tra due balconi, mentre il diavolo usciva da un palco sottostante, annunziato da cupi rumori.
La festa religiosa si completava al rientro della processione. La sera si ascoltava la musica con la banda che si esibiva sul palco allestito in piazza e nel corso dello spettacolo musicale che privilegiava il repertorio napoletano, veniva sorteggiato l’agnello sacrificale.