6.4.1. Premessa

Un altro possibile percorso che gli eserciti avrebbero potuto fare per sorprendere la città di Salerno era quello che attraversava il Vallo di Diano e la Valle del Sele.
Anche questo accesso era comunque ben protetto da un solido sbarramento difensivo, il cui allineamento sui monti proteggeva l'ampia pianura che da Paestum arriva a Salerno e al tempo stesso impediva l'accesso alle valli retrostanti, nelle quali erano disseminati piccoli borghi le cui popolazioni erano sparse su terre ben coltivate e ricche di pascoli e armenti.
I punti fortificati più importanti di queste linee difensive erano rappresentati dai castelli di Padula, oggi scomparso perché demolito per utilizzarne i materiali da costruzione, di Sala Consilina, di Teggiano, di Caggiano, di Auletta, di Capaccio, di Altavilla Silentina, di Olevano sul Tusciano, di Eboli, di Battipaglia, di Campagna, di Montecorvino, di Giffoni e di Castelvetrano e Castelvernieri a Fuorni di cui è già stato detto nel sistema difensivo della città di Salerno.