9.7.8. LA MELA ANNURCA CAMPANA

Il melo è una pianta arborea appartenente alla famiglia delle Rosacee, che cresce in tutte le regioni a clima temperato anche ad altitudini elevate.
E’ un albero alto che presenta una chioma molto ampia con fusto protetto da una corteccia di colore bruno-cinereo e foglie ovali e seghettate. I fiori, semplici a cinque petali di colore bianco o rossastro, sbocciano in primavera insieme alle prime foglie.
Presente in Italia con alcune forme selvatiche (Pirus Malus), ha una notevole importanza economica per tutte le varietà coltivate come albero da frutto fin dai tempi più antichi.

Le varietà coltivate superano il numero di 5.000. Vi sono mele grosse, piccole, dolci, aspre, rosse, verdastre e gialle: le più note, però, quelle che rallegrano la nostra mensa sono: la Delizia, la Renetta, la Golden, la Rome Beauty, la Belfort, la Rosa di Caldoro, la Rosa Mantovana, la Jonathan e l’Annurca.
La mela Annurca Campana originaria del Sannio e del Casertano, in attesa del marchio IGP dell’Unione Europea, si presenta con delle peculiari caratteristiche estetiche ed organolettiche che contribuiscono fortemente a delinearne la tipicità.
Il frutto è piccolo, con un peso medio di poco superiore ai 100 grammi. La forma è appiattita o rotondeggiante con epidermide rosso-striato, mentre la cavità peduncolare presenta una caratteristica area rugginosa. La polpa è di colore bianco, di consistenza compatta, dolce e succosa, piacevolmente acidula e fortemente aromatica.

Figura 9. 41. Mela annurca campana

La raccolta avviene ad ottobre quando le mele sono ancora acerbe, di colore verde giallastro e successivamente poste a maturazione su giacigli di paglia dove assumono il colore rossastro. E’ questa un’antica pratica naturale detta “nannurca”, dal latino indulco (addolcire), da cui deriva il nome che la caratterizza. La consistenza del frutto si mantiene quasi del tutto inalterata anche dopo mesi di conservazione.
L’Annurca si presenta come un concentrato di vitamine (B1, B2, PP, C), unitamente ad elementi minerali quali fosforo, ferro, manganese, zolfo, cobalto e soprattutto potassio.
Ad essa sono attribuite azioni positive a carico dell’apparato muscolare e nervino, effetti antireumatici, diuretici e dissetanti, una certa azione ipocolesterolemica e antimicrobica intestinale.
Le sue caratteristiche organolettiche (sapore, profumo e aroma) e nutritive (valore dietetico della fibra, degli zuccheri e degli acidi organici) non trovano uguale riscontro in altre varietà di mele anche dopo la conservazione.
Molto apprezzata sul mercato locale e regionale, viene mangiata cruda come frutta e utilizzata per dolci e dessert.