5.25. SANTUARIO DI S. MICHELE A SALA CONSILINA

San Michele Arcangelo, venerato come Santo Protettore della città di Sala Consilina, è particolarmente amato dal popolo salese, memore del miracolo del 1715 che si manifestò sul Monte della Balzata, quando in una cappellina rupestre un'immagine affrescata del Santo cominciò a trasudare un liquido simile alla manna.
L'arrivo continuo di pellegrini da ogni parte, costrinse le autorità ecclesiastiche di Sala ad ampliare la chiesetta, realizzando in poco tempo un santuario grande ed accogliente, che ha subito nel corso dei secoli ampliamenti, modifiche e rimaneggiamenti, soprattutto dopo il terremoto del 1857.

La struttura attuale è articolata in tre navate, con un'aula centrale con volta a botte, sui cui lati si aprono quattro cappelle, collegate da quattro grossi pilastri in muratura su cui poggiano altrettante arcate. Sull'altare centrale è la statua di S. Michele Arcangelo, trasportata dal Gargano dai contadini salesi che, nei secoli scorsi, vi si recavano per la mietitura. Dietro l'altare un lucernaio scopre una cappellina a pianta quadrata con un affresco dei secoli XVI e XVII raffigurante il Santo, attraversato da una profonda lesione della muratura. I devoti attribuiscono tale fenomeno agli anatemi del Santo Protettore: "Lacera me e salva Sala".

Figura 5. 77. Santuario di S. Michele a Sala Consilina