5.14. PARROCCHIALE DI S. PIETRO E PAOLO A PISCIOTTA

Su un poggio conico di natura calcarea, a metri 270 sul livello del mare, all'estremità dell'antico borgo medioevale di Pisciotta, sorge il complesso religioso dedicato ai SS. Apostoli Pietro e Paolo.
La sua costruzione inizia nel XVI secolo; sovrapponendosi ad edifici religiosi più antichi e attraverso ampliamenti successivi, esso raggiunge le dimensioni attuali intorno alla metà del Settecento.
Il campanile, coperto da un alto tamburo e alleggerito da monofore nei quattro lati, è una robusta torre di guardia a corona quadrata ornata da lesene che reggono un pronunciato cornicione mistilineo.
Collegate alla struttura principale, anche se costruite come corpi indipendenti, due splendide cappelle: quella del Monte dei Morti costruita sull'antico cimitero in stile barocco intorno al Settecento, con l'altare dedicato alla Madonna delle Grazie, che conserva una statua lignea di S. Biagio e una tela seicentesca con l'effigie di S. Francesco (che si ritiene scampata all'incendio appiccato al convento dai Saraceni nella scorreria del 7 giugno 1640) e quella di S. Vincenzo con la volta interamente affrescata. La chiesa madre, la Parrocchiale, è costituita da una spaziosa sala rettangolare affiancata da piccole navate laterali, ed è coperta da volta a botte e con una veste barocca che deve aver modificato l'antico aspetto.

Gli affreschi che decorano la volta, di recente realizzazione (1949) sono opera del pittore salernitano Pennino.
Sull'altare maggiore è posta la statua della Madonna delle Grazie con ai due lati due interessanti angeli reggicandelabro dei primi del Seicento. Questa statua, insieme alle due sculture lignee dei SS. Apostoli Pietro e Paolo furono donate dal Re Carlo di Borbone per sostituire le due sculture precedentemente distrutte durante un'incursione saracena.
Ai lati della chiesa numerosi altari realizzati dalle più importanti famiglie gentilizie locali del tempo sono dedicati a Santa Sofia, (con una bella statua lignea della santa); alla Trinità, con una tela della Vergine che inginocchiata su una nube è incoronata dal Figlio e dall'Eterno alla presenza dei Santi Carlo Borromeo e Francesco d'Assisi; alla Concezione di Maria; a S. Vito, (si conserva un'ampolla con il sangue del Martire); a Santa Caterina di Alessandria; a Sant'Agnello; all'Epifania e alla madonna delle Grazie. Nella Cripta è collocato l'altare della Natività.

Figura 5. 58. Interno della Parrocchiale di Pisciotta

Interessanti appaiono le tele ai lati del coro, provenienti dal convento dei Frati Minori: a sinistra la Deposizione, della fine del Seicento ad opera della Scuola Napoletana del Caravaggio, una bella composizione affollata di personaggi, secondo una prospettiva che parte dal gruppo delle pie donne che soccorrono la Madre svenuta e si allarga ai Discepoli che recuperano il corpo di Cristo; a destra la tela della Madonna del Rosario, probabilmente della prima metà del Seicento e restaurata nel 1993, nella quale la Vergine in gloria porge il Rosario a S. Domenico, mentre il Bambino lo offre a Santa Rita.
Di notevole valore artistico sono la tela raffigurante il Martirio di Santa Caterina d'Alessandria del 1788; la tela dell'Annunciazione del Settecento di Giuseppe Musso; la tela seicentesca raffigurante l'Adorazione dei Magi; la tavola con la Madonna di Portosalvo della metà del Seicento, con ai lati una rappresentazione di "Pisciotta racchiusa tra le sue mura"; e il Presepe Napoletano con pastori del Settecento.